Oramai sono passati 12 anni da quando è iniziato il progetto della Para Sailing dello Yacht Club di Punta Ala, ma l'emozione è sempre forte. Sì, è possibile rinascere. Sì, è possibile essere atleti. Sì è possibile ritrovare sé stessi e la propria forza anche dopo un grave incidente. Uomini, atleti, che hanno deciso di non darsi per vinti ma di rinascere attraverso il mare, le onde, la vela. Questa è la storia della squadra agonistica della Para Sailing dello Yacht Club di Punta Ala.
Plaple incontra
Paolo Ruffini
Plaple incontra Paolo Ruffini. Un racconto personale che evidenzia i segni importanti lasciati alla carriera, ed alla crescita sociale, dall’esperienza unica del percorso teatrale di Up & Down. Diverse abilità, empatia, rapporto con la felicità sono alcuni dei temi affrontati nell’intervista che offre spunti di riflessione dei rapporti sociali ben oltre la dimensione social.
Plaple incontra Paolo Ruffini. Un racconto personale che evidenzia i segni importanti lasciati alla carriera, ed alla crescita sociale, dall’esperienza unica del percorso teatrale di Up & Down. Diverse abilità, empatia, rapporto con la felicità sono alcuni dei temi affrontati nell’intervista che offre spunti di riflessione dei rapporti sociali ben oltre la dimensione social.
Plaple incontraGiusy Versace
Plaple incontra Giusy Versace, non solo un atleta paralimpica, scrittrice e senatrice, ma anche un grande esempio di forza e tenacia. Nel 2005, all'età di 28 anni, perde entrambe le gambe a seguito di un grave incidente. "Ho imparato veramente a vivere nel momento in cui ho rischiato di perdere la vita". Queste le sue parole per descrivere la rinascita che la caratterizzata e che tutt'oggi la rende quella che è: determinata, allegra e soprattutto grata.
Plaple incontra Giusy Versace, non solo un atleta paralimpica, scrittrice e senatrice, ma anche un grande esempio di forza e tenacia. Nel 2005, all'età di 28 anni, perde entrambe le gambe a seguito di un grave incidente. "Ho imparato veramente a vivere nel momento in cui ho rischiato di perdere la vita". Queste le sue parole per descrivere la rinascita che la caratterizzata e che tutt'oggi la rende quella che è: determinata, allegra e soprattutto grata.
Plaple incontraPlaple incontra Francesco Canale, artista. Senza braccia nè gambe, da anni dipinge e scrive con la bocca. Con un imprenditore pugliese hanno realizzato il progetto Working Souls: un laboratorio esperenziale di pittura con la bocca e gaming motivazionale.
Plaple incontraMartina Caironi
Plaple incontra Martina Caironi, atleta della squadra Fiamme Gialle. Martina è una ragazza come tutte le altre, che ad un certo punto della sua vita ha dovuto affrontare la disabilità. Non si è fatta vincere ed è diventata una campionessa paralimpica della squadra delle Fiamme Gialle.
Plaple incontra Martina Caironi, atleta della squadra Fiamme Gialle. Martina è una ragazza come tutte le altre, che ad un certo punto della sua vita ha dovuto affrontare la disabilità. Non si è fatta vincere ed è diventata una campionessa paralimpica della squadra delle Fiamme Gialle.
Plaple incontraPlaple incontra Francesca Conti, Presidente di Anteas Pesaro. Francesca racconta cosa la spinge ad impegnarsi ogni giorno per gli altri, le sue emozioni e la sua allegria... "un vulcano" come la definiscono in molti che guarda la vita con gli occhi della gioia!
Plaple incontraPlaple Incontra Alessandra di Giuseppe, Dirigente Scolastico dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Luigi Donati" di Fossombrone.
Plaple incontraPlaple incontra Paola Galvani, Sindaco di Rottofreno Paola racconta a Plaple TV dei suoi obiettivi, sogni e speranze e del suo impegno per la sua città.
Plaple incontraBernard Dika
Plaple incontra Bernard Dika, portavoce del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, coordinatore delle progettualità Giovanisì. Storie di vita, l’arrivo in Italia, la scommessa del più giovane dirigente della pubblica amministrazione italiana. L’appello ai giovani, al futuro non già scritto, all’impegno come missione del presente.
Plaple incontra Bernard Dika, portavoce del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, coordinatore delle progettualità Giovanisì. Storie di vita, l’arrivo in Italia, la scommessa del più giovane dirigente della pubblica amministrazione italiana. L’appello ai giovani, al futuro non già scritto, all’impegno come missione del presente.
Plaple incontraPlaple incontra Vincenzo Falabella, Presidente della FISH. Vincenzo si racconta a Plaple TV, di qual è stato il suo percorso, di come si impegna nella sua attività a beneficio degli altri, di come per lui la disabilità è stata un nuovo inizio.
Plaple incontraPlaple Incontra Elisa Nicoli, green influencer.
Plaple incontraEugenio Giani
Plaple Incontra Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana. La passione per la politica, l'attività a servizio della comunità. Crescere, migliorare, offrire alle nuove generazioni un futuro diverso, a misura d'uomo, improntato alla sostenibilità. Ambiente, persone, anche nella sfida personale del Governatore toscano.
Plaple Incontra Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana. La passione per la politica, l'attività a servizio della comunità. Crescere, migliorare, offrire alle nuove generazioni un futuro diverso, a misura d'uomo, improntato alla sostenibilità. Ambiente, persone, anche nella sfida personale del Governatore toscano.
Plaple incontraAnnalisa Scopinaro
In occasione della Giornata Mondiale dedicata alle malattie genetiche rare, Plaple incontra Annalisa Scopinaro, Presidente di Uniamo - Federazione Italiana Malattie Rare. La battaglia personale per la sensibilizzazione al tema, l'informazione, la cooperazione mirata a garantire un futuro migliore nell'esperienza personale che si traduce nell'impegno associativo.
In occasione della Giornata Mondiale dedicata alle malattie genetiche rare, Plaple incontra Annalisa Scopinaro, Presidente di Uniamo - Federazione Italiana Malattie Rare. La battaglia personale per la sensibilizzazione al tema, l'informazione, la cooperazione mirata a garantire un futuro migliore nell'esperienza personale che si traduce nell'impegno associativo.
Plaple incontraNews
“Una scuola di vita!” - I valori umani dello sport
In occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica itinerante del colore Azzurro, esponenti del mondo sportivo offrono una loro visione su cosa rappresenta lo Sport Italiano, raccontano cosa c’è dietro e cosa deve rappresentare l’azzurro. Un’etica e una cultura ispirata agli ideali olimpici, con attività di carattere culturale rivolte a tutte le età. I valori della maglia azzurra sono rappresentati dalla solidarietà, amicizia, l’abbattimenti delle barriere fisiche, psicologiche e culturali, la vera integrazione e la promozione della cultura.
In occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica itinerante del colore Azzurro, esponenti del mondo sportivo offrono una loro visione su cosa rappresenta lo Sport Italiano, raccontano cosa c’è dietro e cosa deve rappresentare l’azzurro. Un’etica e una cultura ispirata agli ideali olimpici, con attività di carattere culturale rivolte a tutte le età. I valori della maglia azzurra sono rappresentati dalla solidarietà, amicizia, l’abbattimenti delle barriere fisiche, psicologiche e culturali, la vera integrazione e la promozione della cultura.
NewsSiamo cambiamento, Gen Z protagonista al Next Generation Fest
“Noi giovani siamo il cambiamento che il mondo sta aspettando”, e “proprio come i giovani berlinesi dell’89 dobbiamo uscire dalle nostre case, metaforicamente e fisicamente, e abbattere quei muri che ci dividono”. È un appello all’impegno e alla partecipazione delle giovani generazioni il discorso di Bernard Dika in apertura della terza edizione del Next Generation Fest al Teatro del Maggio di Firenze. Un’esortazione che si salda alla celebrazione del 35esimo anniversario di un momento emblematico della storia contemporanea, il crollo del Muro di Berlino. “Ognuno di noi ha il potere di cambiare la storia. La caduta del Muro ci insegna proprio questo”, dice l’ideatore della manifestazione e portavoce del presidente Giani con delega alle politiche giovanili. Il filo rosso del suo intervento è il potere del “cambiamento” che “insieme” hanno ragazze e ragazzi della Generazione Z. Oggi “che esistono nuovi muri fisici” e “i muri invisibili dell’indifferenza”, ragiona Dika, “Insieme possiamo proteggere questo pianeta. Insieme possiamo abbattere quei muri di paura e odio. Insieme possiamo costruire un mondo dove la pace non è un sogno irraggiungibile, ma una realtà condivisa”. Insieme, continua, è possibile “fare la nostra parte perché cessi il fuoco”. Perchè “O ci salviamo tutti, o non si salva nessuno”, incita il portavoce davanti al pubblico di Ngf mentre scorrono le immagini della notte di quel 9 novembre di 35 anni fa che cambiarono il corso degli eventi. “La vera rivoluzione inizia dentro di noi, quando decidiamo di non restare in casa, di non restare in silenzio”, sottolinea Dika, soffermandosi sulle attuali opportunità che oggi hanno tra le mani i più giovani: “Abbiamo una forza senza precedenti: la nostra voce può attraversare continenti in un istante, abbracciare battaglie che non hanno confini”. “Anche per questo – spiega - abbiamo abbattuto i muri tra noi creando uno spazio che fosse davvero di noi giovani: il Next Generation Fest. La dimostrazione del potere che abbiamo quando ci uniamo”.
“Noi giovani siamo il cambiamento che il mondo sta aspettando”, e “proprio come i giovani berlinesi dell’89 dobbiamo uscire dalle nostre case, metaforicamente e fisicamente, e abbattere quei muri che ci dividono”. È un appello all’impegno e alla partecipazione delle giovani generazioni il discorso di Bernard Dika in apertura della terza edizione del Next Generation Fest al Teatro del Maggio di Firenze. Un’esortazione che si salda alla celebrazione del 35esimo anniversario di un momento emblematico della storia contemporanea, il crollo del Muro di Berlino. “Ognuno di noi ha il potere di cambiare la storia. La caduta del Muro ci insegna proprio questo”, dice l’ideatore della manifestazione e portavoce del presidente Giani con delega alle politiche giovanili. Il filo rosso del suo intervento è il potere del “cambiamento” che “insieme” hanno ragazze e ragazzi della Generazione Z. Oggi “che esistono nuovi muri fisici” e “i muri invisibili dell’indifferenza”, ragiona Dika, “Insieme possiamo proteggere questo pianeta. Insieme possiamo abbattere quei muri di paura e odio. Insieme possiamo costruire un mondo dove la pace non è un sogno irraggiungibile, ma una realtà condivisa”. Insieme, continua, è possibile “fare la nostra parte perché cessi il fuoco”. Perchè “O ci salviamo tutti, o non si salva nessuno”, incita il portavoce davanti al pubblico di Ngf mentre scorrono le immagini della notte di quel 9 novembre di 35 anni fa che cambiarono il corso degli eventi. “La vera rivoluzione inizia dentro di noi, quando decidiamo di non restare in casa, di non restare in silenzio”, sottolinea Dika, soffermandosi sulle attuali opportunità che oggi hanno tra le mani i più giovani: “Abbiamo una forza senza precedenti: la nostra voce può attraversare continenti in un istante, abbracciare battaglie che non hanno confini”. “Anche per questo – spiega - abbiamo abbattuto i muri tra noi creando uno spazio che fosse davvero di noi giovani: il Next Generation Fest. La dimostrazione del potere che abbiamo quando ci uniamo”.
News3 giorni per informarsi - Presenti al Salone CSR e Innovazione
Presenti a Milano per la 12° Edizione del Salone #CSR Per tre giorni si parlerà con sperti del settore di #sostenibilità e #innovazione, un'occasione imperdibile per prendere ispirazione e conoscere alcune novità sul tema!🍀 Un super evento a tema #Plaple! 💚
Presenti a Milano per la 12° Edizione del Salone #CSR Per tre giorni si parlerà con sperti del settore di #sostenibilità e #innovazione, un'occasione imperdibile per prendere ispirazione e conoscere alcune novità sul tema!🍀 Un super evento a tema #Plaple! 💚
News“Musica in Fabbrica” - Concerto e beneficienza a prato con il pianista Giovanni Nesi
Giovanni Nesi, uno dei pianisti più acclamati a livello internazionale, affronta da alcuni anni la sfida della distonia focale, una condizione neurologica che limita il controllo della mano destra. Nonostante questa difficoltà, Nesi ha continuato a brillare nel panorama musicale mondiale, esibendosi e pubblicando dischi con la sola mano sinistra, diventando così una fonte di ispirazione per molti. Il concerto di Giovanni Nesi, con musiche di Bach, Scriabin, Schumann, Bellini, Puccini e presentato dal critico musicale Gregorio Moppi, non sarà solo un’opportunità per assistere a un’esibizione di alto livello artistico, ma anche un’occasione per sostenere una causa di grande rilevanza. Il prossimo 12 ottobre, alle ore 18.00, la Rifinizione Nuove Fibre (Prato), ospiterà “Musica in Fabbrica”, un evento musicale di grande impatto e significato. La location sarà particolarmente suggestiva, con un ambiente industriale che si trasforma in palcoscenico al servizio dell’arte, della ricerca, dell’assistenza alle persone con Disordini del Movimento e della solidarietà. Il ricavato della serata sarà infatti interamente devoluto alla Fondazione Fresco Parkinson Institute Italia Onlus, e i fondi raccolti saranno destinati alla creazione di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale specifico per le Distonie e per finanziare il primo progetto di ricerca genetica clinica rivolto alle persone con malattia di Parkinson con esordio precoce e/o familiarità e Distonie focali del musicista presso il Nuovo Ospedale S. Stefano di Prato. I test molecolari verranno eseguiti presso la SOS-D Patologia Molecolare Oncologica, mentre la fase di screening e consulenza genetica saranno affidate alla Dott.ssa Del Gamba della SOC Neurologia, appena rientrata da un anno di esperienza presso il Fresco Parkinson Institute della New York University Langone Health. Il progetto di ricerca verrà supportato da collaboratori esperti internazionali dell’IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. L’evento di beneficenza e il progetto correlato nascono da uno sforzo congiunto che vede lavorare insieme realtà molto diverse che si sono unite per uno scopo benefico. I partner del progetto sono: Rifinizione Nuove Fibre, Fondazione Fresco Parkinson Institute, AUSL Toscana Centro, M° Giovanni Nesi, notaio Francesco De Luca e Società della Salute Area Pratese.
Giovanni Nesi, uno dei pianisti più acclamati a livello internazionale, affronta da alcuni anni la sfida della distonia focale, una condizione neurologica che limita il controllo della mano destra. Nonostante questa difficoltà, Nesi ha continuato a brillare nel panorama musicale mondiale, esibendosi e pubblicando dischi con la sola mano sinistra, diventando così una fonte di ispirazione per molti. Il concerto di Giovanni Nesi, con musiche di Bach, Scriabin, Schumann, Bellini, Puccini e presentato dal critico musicale Gregorio Moppi, non sarà solo un’opportunità per assistere a un’esibizione di alto livello artistico, ma anche un’occasione per sostenere una causa di grande rilevanza. Il prossimo 12 ottobre, alle ore 18.00, la Rifinizione Nuove Fibre (Prato), ospiterà “Musica in Fabbrica”, un evento musicale di grande impatto e significato. La location sarà particolarmente suggestiva, con un ambiente industriale che si trasforma in palcoscenico al servizio dell’arte, della ricerca, dell’assistenza alle persone con Disordini del Movimento e della solidarietà. Il ricavato della serata sarà infatti interamente devoluto alla Fondazione Fresco Parkinson Institute Italia Onlus, e i fondi raccolti saranno destinati alla creazione di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale specifico per le Distonie e per finanziare il primo progetto di ricerca genetica clinica rivolto alle persone con malattia di Parkinson con esordio precoce e/o familiarità e Distonie focali del musicista presso il Nuovo Ospedale S. Stefano di Prato. I test molecolari verranno eseguiti presso la SOS-D Patologia Molecolare Oncologica, mentre la fase di screening e consulenza genetica saranno affidate alla Dott.ssa Del Gamba della SOC Neurologia, appena rientrata da un anno di esperienza presso il Fresco Parkinson Institute della New York University Langone Health. Il progetto di ricerca verrà supportato da collaboratori esperti internazionali dell’IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. L’evento di beneficenza e il progetto correlato nascono da uno sforzo congiunto che vede lavorare insieme realtà molto diverse che si sono unite per uno scopo benefico. I partner del progetto sono: Rifinizione Nuove Fibre, Fondazione Fresco Parkinson Institute, AUSL Toscana Centro, M° Giovanni Nesi, notaio Francesco De Luca e Società della Salute Area Pratese.
NewsNuovi modelli di sviluppo dal Festival dell'Economia Civile
PlapleTv a Firenze per il Festival dell'Economia Civile. Condividere esperienze, proiettarsi verso il futuro, nuovi modelli di sviluppo sono il fulcro della tre giorni mirata a tracciare buone pratiche e prospettive di crescita collettiva. "Partendo dalla convinzione che l’attuale modello di sviluppo – che genera spesso povertà ed esclusione sociale ed economica – sia da ripensare profondamente, Federcasse, NeXt, SEC e Confcooperative promuovono un grande dibattito pubblico su quali soluzioni siano, nell’Italia di oggi, davvero in grado di costruire soluzioni efficaci e inclusive. È nata così l’idea di organizzare il Festival Nazionale dell’Economia Civile. Un evento che si ricollega idealmente alla grande tradizione culturale italiana che ha visto (dal tardo Rinascimento in poi) l’uomo e i suoi bisogni al centro di ogni progetto di sviluppo ispirato al bene comune (economico, sociale, culturale, urbanistico ecc.). Cambiando in meglio il volto delle nostre città, creando comunità vive, solidali e partecipative. Il Festival di Firenze vuole pertanto riscoprire e attualizzare – presentando tante “buone pratiche” che già esistono – i valori alla base dell’Economia Civile, patrimonio necessario per ricostruire un autentico senso di comunità e tornare a guardare al domani con fiducia e speranza".
PlapleTv a Firenze per il Festival dell'Economia Civile. Condividere esperienze, proiettarsi verso il futuro, nuovi modelli di sviluppo sono il fulcro della tre giorni mirata a tracciare buone pratiche e prospettive di crescita collettiva. "Partendo dalla convinzione che l’attuale modello di sviluppo – che genera spesso povertà ed esclusione sociale ed economica – sia da ripensare profondamente, Federcasse, NeXt, SEC e Confcooperative promuovono un grande dibattito pubblico su quali soluzioni siano, nell’Italia di oggi, davvero in grado di costruire soluzioni efficaci e inclusive. È nata così l’idea di organizzare il Festival Nazionale dell’Economia Civile. Un evento che si ricollega idealmente alla grande tradizione culturale italiana che ha visto (dal tardo Rinascimento in poi) l’uomo e i suoi bisogni al centro di ogni progetto di sviluppo ispirato al bene comune (economico, sociale, culturale, urbanistico ecc.). Cambiando in meglio il volto delle nostre città, creando comunità vive, solidali e partecipative. Il Festival di Firenze vuole pertanto riscoprire e attualizzare – presentando tante “buone pratiche” che già esistono – i valori alla base dell’Economia Civile, patrimonio necessario per ricostruire un autentico senso di comunità e tornare a guardare al domani con fiducia e speranza".
NewsLo riuso con il "Carboot", Ecofor lancia l'iniziativa
Si potranno scambiare e vendere quelle cose che, altrimenti, verrebbero gettate all'isola ecologica, con lo spreco di un oggetto che può avere una seconda vita e l'aggravio dei lavori di smaltimento. E si potrà farlo direttamente dal bagagliaio della propria macchina: perché è questo il significato di Carboot, ovvero "bagagliaio dell'auto", il mercato dell'usato innovativo promosso e organizzato da Ecofor Service Spa grazie alla collaborazione di numerose associazioni del territorio.
Si potranno scambiare e vendere quelle cose che, altrimenti, verrebbero gettate all'isola ecologica, con lo spreco di un oggetto che può avere una seconda vita e l'aggravio dei lavori di smaltimento. E si potrà farlo direttamente dal bagagliaio della propria macchina: perché è questo il significato di Carboot, ovvero "bagagliaio dell'auto", il mercato dell'usato innovativo promosso e organizzato da Ecofor Service Spa grazie alla collaborazione di numerose associazioni del territorio.
NewsSport e prevenzione, "Corri la vita" inaugura il Villaggio della Salute
In occasione della XXII edizione di Corri La Vita, manifestazione che unisce sport, cultura e solidarietà che si terrà come consuetudine l’ultima domenica del mese di settembre, da venerdì 27 a domenica 29 settembre piazza della Repubblica ospita il Villaggio della Salute. Per tre giorni, dalle 10 alle 17, una delle piazze più centrali di Firenze si trasformerà in un vero e proprio centro fitness realizzato dalla Onlus Corri La Vita in collaborazione con numerose realtà fiorentine e toscane per sensibilizzare i cittadini a prendersi cura di sé attraverso lo sport e la prevenzione, proponendo un ricco programma di attività gratuite. Il Villaggio della Salute è stato inaugurato oggi da Eleonora Frescobaldi presidente di Corri La Vita Onlus con Eugenio Giani presidente della Regione Toscana, Cosimo Guccione, presidente del Consiglio Comunale, Katia Belvedere, direttrice Ispro e Alexander Peirano, presidente Lilt Firenze, insieme ai rappresentanti del gruppo Florence Dragon Lady Lilt. In piazza della Repubblica sarà presente la nuovissima Unità Mobile Ispro il cui mammografo di ultima generazione è stato completamente finanziato da Corri La Vita: le donne che abbiano già ricevuto l’invito per lo screening, o comunque in scadenza per l’anno in corso, potranno effettuare la mammografia nelle giornate di sabato e domenica; inoltre gli operatori Ispro saranno a disposizione per valutazioni senologiche, ritiro del kit del campione per lo screening del colon retto e per fornire informazioni in tema di prevenzione oncologica. Alle donne che effettuano la mammografia, sarà data la possibilità di effettuare contestualmente il test per l’Hcv. Da ottobre in poi il mezzo sarà impiegato nell’ambito di un più ampio progetto di prevenzione oncologica, sviluppato da Ispro con il sostegno di Corri La Vita, che coinvolgerà tutti i quartieri di Firenze. Esclusivamente nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 settembre, in piazza della Signoria sarà invece posizionato il camper Lilt Firenze dove saranno svolti screening gratuiti per la prevenzione del melanoma. In piazza della Repubblica sarà possibile partecipare alle numerose attività proposte dal percorso fitness curato e gestito da Michele Franzone, fitness & wellness consultant, realizzato in collaborazione con i migliori studi fitness di Firenze (tra cui Silvia Tozzi, Yoga Garage e Officina 14) che si alterneranno nel percorso “back to the roots” (ritorno alle origini) fatto di lezioni di ginnastica, yogalates, flowfit, posturale e pilates nonché esperienze e trattamenti osteopatici e test attitudinali, massaggi sportivi e decontratturanti il cui obiettivo comune sarà “vivi qui e ora, senza fretta e senza misure”. Nel gazebo “Pillole di Salute” sarà inoltre possibile dialogare con nutrizionisti e medici sportivi e ritirare gratuitamente le schede realizzate appositamente per Corri La Vita dalla dottoressa Simonetta Salvini, ritirare i tantissimi omaggi, gadget e card sconto che Conad Nord Ovest e Barberino Outlet - tra i nuovi sostenitori di Corri La Vita - hanno riservato ai partecipanti, oltre che contribuire alla raccolta fondi assaggiando un gelato Badiani nel nuovo negozio di via Tosinghi. Presso il gazebo i volontari Lilt e File continueranno la distribuzione delle magliette di Corri La Vita fino ad esaurimento scorte anche la domenica mattina.
In occasione della XXII edizione di Corri La Vita, manifestazione che unisce sport, cultura e solidarietà che si terrà come consuetudine l’ultima domenica del mese di settembre, da venerdì 27 a domenica 29 settembre piazza della Repubblica ospita il Villaggio della Salute. Per tre giorni, dalle 10 alle 17, una delle piazze più centrali di Firenze si trasformerà in un vero e proprio centro fitness realizzato dalla Onlus Corri La Vita in collaborazione con numerose realtà fiorentine e toscane per sensibilizzare i cittadini a prendersi cura di sé attraverso lo sport e la prevenzione, proponendo un ricco programma di attività gratuite. Il Villaggio della Salute è stato inaugurato oggi da Eleonora Frescobaldi presidente di Corri La Vita Onlus con Eugenio Giani presidente della Regione Toscana, Cosimo Guccione, presidente del Consiglio Comunale, Katia Belvedere, direttrice Ispro e Alexander Peirano, presidente Lilt Firenze, insieme ai rappresentanti del gruppo Florence Dragon Lady Lilt. In piazza della Repubblica sarà presente la nuovissima Unità Mobile Ispro il cui mammografo di ultima generazione è stato completamente finanziato da Corri La Vita: le donne che abbiano già ricevuto l’invito per lo screening, o comunque in scadenza per l’anno in corso, potranno effettuare la mammografia nelle giornate di sabato e domenica; inoltre gli operatori Ispro saranno a disposizione per valutazioni senologiche, ritiro del kit del campione per lo screening del colon retto e per fornire informazioni in tema di prevenzione oncologica. Alle donne che effettuano la mammografia, sarà data la possibilità di effettuare contestualmente il test per l’Hcv. Da ottobre in poi il mezzo sarà impiegato nell’ambito di un più ampio progetto di prevenzione oncologica, sviluppato da Ispro con il sostegno di Corri La Vita, che coinvolgerà tutti i quartieri di Firenze. Esclusivamente nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 settembre, in piazza della Signoria sarà invece posizionato il camper Lilt Firenze dove saranno svolti screening gratuiti per la prevenzione del melanoma. In piazza della Repubblica sarà possibile partecipare alle numerose attività proposte dal percorso fitness curato e gestito da Michele Franzone, fitness & wellness consultant, realizzato in collaborazione con i migliori studi fitness di Firenze (tra cui Silvia Tozzi, Yoga Garage e Officina 14) che si alterneranno nel percorso “back to the roots” (ritorno alle origini) fatto di lezioni di ginnastica, yogalates, flowfit, posturale e pilates nonché esperienze e trattamenti osteopatici e test attitudinali, massaggi sportivi e decontratturanti il cui obiettivo comune sarà “vivi qui e ora, senza fretta e senza misure”. Nel gazebo “Pillole di Salute” sarà inoltre possibile dialogare con nutrizionisti e medici sportivi e ritirare gratuitamente le schede realizzate appositamente per Corri La Vita dalla dottoressa Simonetta Salvini, ritirare i tantissimi omaggi, gadget e card sconto che Conad Nord Ovest e Barberino Outlet - tra i nuovi sostenitori di Corri La Vita - hanno riservato ai partecipanti, oltre che contribuire alla raccolta fondi assaggiando un gelato Badiani nel nuovo negozio di via Tosinghi. Presso il gazebo i volontari Lilt e File continueranno la distribuzione delle magliette di Corri La Vita fino ad esaurimento scorte anche la domenica mattina.
NewsMossa col pensiero - Inventata La prima protesi a controllo miocinetico
È la prima protesi di mano al mondo a controllo magnetico, capace di riprodurre i movimenti pensati da chi la indossa e di dosare la forza quando si afferrano oggetti fragili. Nessun filo, nessuna connessione elettrica, solo magneti e muscoli che controllano i movimenti delle dita e permettono di compiere azioni quotidiane come aprire un barattolo, usare un cacciavite, raccogliere una monetina. Un team di ricerca dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinato dal prof.Christian Cipriani, ha sviluppato un sistema di interfaccia tra il braccio residuo della persona amputata e la mano robotica radicalmente nuovo, che prevede l’impianto di piccoli magneti nei muscoli dell’avambraccio, in grado di decodificare le intenzioni motorie. L’impianto, integrato alla mano robotica Mia-Hand, sviluppata dalla spin-off Prensilia, è stato sperimentato con successo sul primo paziente, un ragazzo italiano di nome Daniel di 34 anni, che ha potuto indossare la protesi per 6 settimane. I risultati della sperimentazione sono stati presentati sulla rivista scientifica Science Robotics e rappresentano un significativo passo in avanti per il futuro delle protesi. Controllo miocinetico, ovvero la decodifica delle intenzioni motorie attraverso magneti impiantabili nei muscoli. È questa la frontiera esplorata dal team di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna per rivoluzionare il futuro delle protesi. L’idea alla base della nuova interfaccia, sviluppata all’interno del progetto MYKI, è quella di usare dei piccoli magneti, delle dimensioni di qualche millimetro, da impiantare nei muscoli residui del braccio amputato e usare il movimento della contrazione per aprire e chiudere le dita. Il team di ricerca ha mappato i movimenti e li ha tradotti in segnali per controllare le dita della mano robotica. I magneti infatti sono dotati di un naturale campo magnetico che può essere tracciato nello spazio. Quando il muscolo si contrae, il magnete si muove e uno speciale algoritmo traduce questo cambiamento in un comando specifico per la mano robotica.
È la prima protesi di mano al mondo a controllo magnetico, capace di riprodurre i movimenti pensati da chi la indossa e di dosare la forza quando si afferrano oggetti fragili. Nessun filo, nessuna connessione elettrica, solo magneti e muscoli che controllano i movimenti delle dita e permettono di compiere azioni quotidiane come aprire un barattolo, usare un cacciavite, raccogliere una monetina. Un team di ricerca dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinato dal prof.Christian Cipriani, ha sviluppato un sistema di interfaccia tra il braccio residuo della persona amputata e la mano robotica radicalmente nuovo, che prevede l’impianto di piccoli magneti nei muscoli dell’avambraccio, in grado di decodificare le intenzioni motorie. L’impianto, integrato alla mano robotica Mia-Hand, sviluppata dalla spin-off Prensilia, è stato sperimentato con successo sul primo paziente, un ragazzo italiano di nome Daniel di 34 anni, che ha potuto indossare la protesi per 6 settimane. I risultati della sperimentazione sono stati presentati sulla rivista scientifica Science Robotics e rappresentano un significativo passo in avanti per il futuro delle protesi. Controllo miocinetico, ovvero la decodifica delle intenzioni motorie attraverso magneti impiantabili nei muscoli. È questa la frontiera esplorata dal team di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna per rivoluzionare il futuro delle protesi. L’idea alla base della nuova interfaccia, sviluppata all’interno del progetto MYKI, è quella di usare dei piccoli magneti, delle dimensioni di qualche millimetro, da impiantare nei muscoli residui del braccio amputato e usare il movimento della contrazione per aprire e chiudere le dita. Il team di ricerca ha mappato i movimenti e li ha tradotti in segnali per controllare le dita della mano robotica. I magneti infatti sono dotati di un naturale campo magnetico che può essere tracciato nello spazio. Quando il muscolo si contrae, il magnete si muove e uno speciale algoritmo traduce questo cambiamento in un comando specifico per la mano robotica.
NewsArte "salva" quartiere, l'iniziativa a Firenze
A Firenze l’associazione A Testa Alta ETS e Street Levels Gallery presentano la seconda edizione di Palazzuolo Strada Aperta, festival di interventi di arte urbana sulle serrande. In programma attività culturali, nuovi spazi espositivi, tour del quartiere San Paolino e due mostre collettive con opere di Ache77, BR1, Giovanni Dallo Spazio, Guerrilla Spam, Hogre, Kein, Lisa Gelli, Muz, Nemo’s, Nulo, Paolo Zero T., Rame13, Sowet, Taleggio e Timea. Il progetto è risultato vincitore del bando Estate Fiorentina 2024 e del Bando Ordinario per le Arti Visive di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
A Firenze l’associazione A Testa Alta ETS e Street Levels Gallery presentano la seconda edizione di Palazzuolo Strada Aperta, festival di interventi di arte urbana sulle serrande. In programma attività culturali, nuovi spazi espositivi, tour del quartiere San Paolino e due mostre collettive con opere di Ache77, BR1, Giovanni Dallo Spazio, Guerrilla Spam, Hogre, Kein, Lisa Gelli, Muz, Nemo’s, Nulo, Paolo Zero T., Rame13, Sowet, Taleggio e Timea. Il progetto è risultato vincitore del bando Estate Fiorentina 2024 e del Bando Ordinario per le Arti Visive di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
NewsFestival delle Abilità, Jam session d’arte per l’inclusione
Diversità, inclusione, la volontà di creare un network a partire dal contesto dell’arte e della cultura. Su questi presupposti è nato nel 2019 il Festival delle Abilità, pronto a tornare presso il Parco della Biblioteca Chiesa Rossa di Milano. Start fissato al 14 settembre, proseguirà fino al 22 la rassegna culturale e di arti performative. Un festival d’inclusione sociale incentrato sull’accessibilità del mondo della cultura e dell’arte alle persone con disabilità, che si tratti di artisti tanto quanto di spettatori. Spettacoli, mostre, performance e dibattiti, traduzione degli stessi in Lingua dei Segni Italiana, si punta ad un nuovo modo di fare cultura sul territorio, caratterizzato dalla trasversalità, dall’apertura alla possibilità di interagire e co-progettare con gli artisti. Le azioni artistiche spaziano tra la scultura, la pittura, la poesia, la musica, il teatro e le nuove tecnologie. In un gioco di sinergie performative intrecciate, creando un moderno simposio, una vera e propria jam session d’arte. Immagini-Festival delle abilità
Diversità, inclusione, la volontà di creare un network a partire dal contesto dell’arte e della cultura. Su questi presupposti è nato nel 2019 il Festival delle Abilità, pronto a tornare presso il Parco della Biblioteca Chiesa Rossa di Milano. Start fissato al 14 settembre, proseguirà fino al 22 la rassegna culturale e di arti performative. Un festival d’inclusione sociale incentrato sull’accessibilità del mondo della cultura e dell’arte alle persone con disabilità, che si tratti di artisti tanto quanto di spettatori. Spettacoli, mostre, performance e dibattiti, traduzione degli stessi in Lingua dei Segni Italiana, si punta ad un nuovo modo di fare cultura sul territorio, caratterizzato dalla trasversalità, dall’apertura alla possibilità di interagire e co-progettare con gli artisti. Le azioni artistiche spaziano tra la scultura, la pittura, la poesia, la musica, il teatro e le nuove tecnologie. In un gioco di sinergie performative intrecciate, creando un moderno simposio, una vera e propria jam session d’arte. Immagini-Festival delle abilità
NewsVibram, dall'amore per l'outdoor all'impegno per la natura
Vibram, dall'amore per l'outdoor all'impegno per la natura Per PlapleTv il racconto dell'esperienza Vibram, azienda impegnata nello sviluppo e nella produzione di suole in gomma ad alte prestazioni per l’outdoor e il tempo libero, per le calzature da lavoro e di sicurezza, per la moda e l'ortopedia "Per Vibram essere sostenibile significa abbracciare la visione innovativa del suo fondatore e continuare il suo viaggio offrendo un prodotto sicuro, resistente e confortevole che incoraggi le persone a superare i propri limiti. Vibram The Sustainable Way è la promessa di continuare le nostre attività nel rispetto delle persone e dell'ambiente e imparare e migliorare ciò che facciamo, in modo che il viaggio sul nostro bellissimo pianeta e nella natura, così amata dai nostri clienti e da tutta la famiglia Vibram, possa continuare a lungo, per tutti".
Vibram, dall'amore per l'outdoor all'impegno per la natura Per PlapleTv il racconto dell'esperienza Vibram, azienda impegnata nello sviluppo e nella produzione di suole in gomma ad alte prestazioni per l’outdoor e il tempo libero, per le calzature da lavoro e di sicurezza, per la moda e l'ortopedia "Per Vibram essere sostenibile significa abbracciare la visione innovativa del suo fondatore e continuare il suo viaggio offrendo un prodotto sicuro, resistente e confortevole che incoraggi le persone a superare i propri limiti. Vibram The Sustainable Way è la promessa di continuare le nostre attività nel rispetto delle persone e dell'ambiente e imparare e migliorare ciò che facciamo, in modo che il viaggio sul nostro bellissimo pianeta e nella natura, così amata dai nostri clienti e da tutta la famiglia Vibram, possa continuare a lungo, per tutti".
News24 Bottles, la sfida dell'impatto zero
Per PlapleTv il racconto dell'esperienza di 24Bottles, il brand di design italiano nato nel 2013 con l’obiettivo di ridurre l’impatto delle bottiglie di plastica usa e getta sul pianeta e sulle nostre vite. L’idea nasce dalla ricerca della soluzione più comoda e funzionale per soddisfare l’esigenza di idratarsi in modo sano, elegante ed ecologico, giorno per giorno. #plaple #plapletv #design #24bottles #impattozero
Per PlapleTv il racconto dell'esperienza di 24Bottles, il brand di design italiano nato nel 2013 con l’obiettivo di ridurre l’impatto delle bottiglie di plastica usa e getta sul pianeta e sulle nostre vite. L’idea nasce dalla ricerca della soluzione più comoda e funzionale per soddisfare l’esigenza di idratarsi in modo sano, elegante ed ecologico, giorno per giorno. #plaple #plapletv #design #24bottles #impattozero
NewsGli ambasciatori
Elisa Nicoli, green influencer, è Plaple perchè?
Gli ambasciatoriGio Giacobbe, fondatore e CEO di ACBC, è Plaple perchè?
Gli ambasciatoriAnche Bologna for Community è Plaple. Si allarga la nostra community
Gli ambasciatoriAnche Agnese Migliorati, fondatrice di Sable è Plaple!
Gli ambasciatoriAnche la Aleo Film tra gli #ambasciatori #Plaple. Cresce la nostra #community. E tu perchè sei Plaple?
Gli ambasciatoriA #Natale siamo tutti più #Plaple #solidarietà #sostenibilità #ambiente #pianeta #persone
Gli ambasciatoriE tu perchè sei Plaple? Inviaci il tuo video a redazione@plaple.tv
Gli ambasciatoriMatteo Biffoni, Presidente ANCI Toscana, è Plaple perchè?
Gli ambasciatoriLe voci dei giovani, l'impegno per il futuro. Un mondo sostenibile è possibile.
Gli ambasciatoriAmbasciatori Plaple. Parla Nives Canovi per la società "I Folletti srl" di Carpi
Gli ambasciatoriRodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia, è Plaple perchè?
Gli ambasciatoriAvv. Marisa Meroni, socio fondatore e managing partner "SZA studio legale", è Plaple perchè?
Gli ambasciatoriI giovani
Mi riscatto, Mare pulito con i giovani del Centro Giustizia Minorile
Il progetto è ricco di significato e porta con sè la testimonianza del riscatto possibile attraverso la cooperazione finalizzata al beneficio collettivo. Siamo nel cuore del Golfo di Napoli. Qui i ragazzi dell’Area Penale di Napoli si sono immersi per ripulire i fondali marini. A supporto delle operazioni anche la MareNostrum Dike, un tempo imbarcazione Oceanis 473 con la quale gli scafisti trafficavano bambini, anziani e donne sulla tratta dalla Turchia. Oggi c’è MareNostrum Dike, luogo di conoscenza e legalità. Il doppio progetto Bust Busters, ha visto i giovani diventare sub dopo aver partecipato ad apposito corso, fornendo loro una possibilità per il futuro. A promuovere il percorso l'Archeoclub d'Italia grazie anche alla rete di partner costituita da Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Arpa Campania, Centro di Giustizia Minorile della Campania e Protezione Civile.
Il progetto è ricco di significato e porta con sè la testimonianza del riscatto possibile attraverso la cooperazione finalizzata al beneficio collettivo. Siamo nel cuore del Golfo di Napoli. Qui i ragazzi dell’Area Penale di Napoli si sono immersi per ripulire i fondali marini. A supporto delle operazioni anche la MareNostrum Dike, un tempo imbarcazione Oceanis 473 con la quale gli scafisti trafficavano bambini, anziani e donne sulla tratta dalla Turchia. Oggi c’è MareNostrum Dike, luogo di conoscenza e legalità. Il doppio progetto Bust Busters, ha visto i giovani diventare sub dopo aver partecipato ad apposito corso, fornendo loro una possibilità per il futuro. A promuovere il percorso l'Archeoclub d'Italia grazie anche alla rete di partner costituita da Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Arpa Campania, Centro di Giustizia Minorile della Campania e Protezione Civile.
I giovaniViva Femme Fashion Show, Giovani contro la violenza sulle donne
l progetto è nato nell'ambito del contest scolastico di Ravenna Città ad Impatto Positivo. E l'idea si trasforma in realtà. Dal Teatro Dante Alighieri si sviluppa il Viva Femme Fashion Sohw, evento di moda e beneficenza nato dal sogno di quattro ragazze. L'intento di 𝘔𝘪𝘤𝘩𝘦𝘭𝘢, 𝘋è𝘴𝘪𝘳è𝘦, 𝘊𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢 𝘦 𝘈𝘭𝘦𝘹𝘢𝘯𝘥𝘳𝘢 era quello di farsi portavoce di un messaggio chiaro, diretto e semplice: No alla violenza sulle donne. Nel loro messaggio hanno voluto coinvolgere prima di tutto ragazzi e ragazze della loro età, come primi possibili artefici di un vero cambiamento VIVA FEMME è nato dalla collaborazione tra Pmg Italia Società Benefit, Pubblica Assistenza di Ravenna, Comune di Ravenna e l’Istituto Professionale Statale Olivetti Callegari. Beneficenze nel corso della serata, con donazione a favore del Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia Romagna
l progetto è nato nell'ambito del contest scolastico di Ravenna Città ad Impatto Positivo. E l'idea si trasforma in realtà. Dal Teatro Dante Alighieri si sviluppa il Viva Femme Fashion Sohw, evento di moda e beneficenza nato dal sogno di quattro ragazze. L'intento di 𝘔𝘪𝘤𝘩𝘦𝘭𝘢, 𝘋è𝘴𝘪𝘳è𝘦, 𝘊𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢 𝘦 𝘈𝘭𝘦𝘹𝘢𝘯𝘥𝘳𝘢 era quello di farsi portavoce di un messaggio chiaro, diretto e semplice: No alla violenza sulle donne. Nel loro messaggio hanno voluto coinvolgere prima di tutto ragazzi e ragazze della loro età, come primi possibili artefici di un vero cambiamento VIVA FEMME è nato dalla collaborazione tra Pmg Italia Società Benefit, Pubblica Assistenza di Ravenna, Comune di Ravenna e l’Istituto Professionale Statale Olivetti Callegari. Beneficenze nel corso della serata, con donazione a favore del Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia Romagna
I giovaniI giovani di Ascoli: impegnati per il futuro
" Tu puoi arrivare ovunque, se ti alleni, se studi tanto, se sei disposto a rinunciare, se sei disposto anche a sacrificarti". Questo il messaggio di Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli Piceno, che crede profondamente nei ragazzi e nella loro voglia di curare il futuro e impegnarsi per l'altro. Da questo nasce l'idea di una rivista online nella quale condividere tutte le buone opere che compiono i ragazzi di Ascoli Piceno.
" Tu puoi arrivare ovunque, se ti alleni, se studi tanto, se sei disposto a rinunciare, se sei disposto anche a sacrificarti". Questo il messaggio di Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli Piceno, che crede profondamente nei ragazzi e nella loro voglia di curare il futuro e impegnarsi per l'altro. Da questo nasce l'idea di una rivista online nella quale condividere tutte le buone opere che compiono i ragazzi di Ascoli Piceno.
I giovaniI #giovani, le nuove #idee, la #sostenibilità come elemento d'impresa. #Riciclare, ridurre gli #scarti, nasce da qui l'idea di #AgneseMigliorati, fondatrice di #Sable. Pezzi unici e rari; una seconda vita per gli scarti d'alta moda.
I giovaniAnche la Aleo Film tra gli ambasciatori Plaple. Aleo Film è una casa di produzione cinematografica nata per contribuire allo sviluppo del cinema italiano puntando anche sulle idee di giovani registi e sceneggiatori. Cresce la nostra community. E tu perchè sei Plaple?
I giovaniLe voci dei giovani, l'impegno per il futuro. Un mondo sostenibile è possibile.
I giovaniCapodanno in missione
Un capodanno all'insegna del bene e della solidarietà! Ogni anno, durante i giorni di capodanno dai 60 ai 100 ragazzi scelgono un modo alternativo di festeggiare: aiutare il prossimo in un paese straniero. Portare cibo alle famiglie più bisognose, dare supporto agli ospedali psichiatrici o alle case di riposo, sono alcune della attività che caratterizzano questi giorni di volontariato. Gioventù Missionaria è un’organizzazione internazionale di giovani tra i 17 e i 28 anni impegnati nella Nuova Evangelizzazione della società. Organizza missioni di evangelizzazione, umanitarie e mediche in Italia e all’estero.
Un capodanno all'insegna del bene e della solidarietà! Ogni anno, durante i giorni di capodanno dai 60 ai 100 ragazzi scelgono un modo alternativo di festeggiare: aiutare il prossimo in un paese straniero. Portare cibo alle famiglie più bisognose, dare supporto agli ospedali psichiatrici o alle case di riposo, sono alcune della attività che caratterizzano questi giorni di volontariato. Gioventù Missionaria è un’organizzazione internazionale di giovani tra i 17 e i 28 anni impegnati nella Nuova Evangelizzazione della società. Organizza missioni di evangelizzazione, umanitarie e mediche in Italia e all’estero.
I giovaniAngeli per Natale
"Angeli per un giorno è un'associazione di giovani che si occupano di organizzare attività ludiche e di divertimento per bambini che vivono in contesti sociali e familiari molto difficili." Un Natale all'insegna della storia di questi giovani impegnati nel sociale e che mettono a disposizione il loro tempo per qualcosa di più grande: rendere speciale una giornata a bambini che vivono situazioni particolari. Un Natale ancora più profondo e di riflessione verso la solidarietà e la costruzione di un mondo ancora più bello!
"Angeli per un giorno è un'associazione di giovani che si occupano di organizzare attività ludiche e di divertimento per bambini che vivono in contesti sociali e familiari molto difficili." Un Natale all'insegna della storia di questi giovani impegnati nel sociale e che mettono a disposizione il loro tempo per qualcosa di più grande: rendere speciale una giornata a bambini che vivono situazioni particolari. Un Natale ancora più profondo e di riflessione verso la solidarietà e la costruzione di un mondo ancora più bello!
I giovaniIl metodo blended all'UniFi
Elisabetta Cianfanelli, Presidente del corso di Laurea Magistrale in Fashion System presso l'Università degli Studi di Firenze, parla del nuovo metodo blended. Cosa significa un processo di formazione sostenibile? Ce lo racconta Cianfanelli, spiegando come viene strutturato, organizzato e messo in pratica il nuovo metodo utilizzato presso UniFi. Un metodo che dà la possibilità a molte donne, mamme, di tornare a studiare, ma anche a tanti ragazzi lavoratori di non trascurare la propria formazione. "E' stato creato per dare una risposta fattiva al concetto di sostenibilità, quindi riprogettare i nostri comportamenti è riprogettare una città più sostenibile."
Elisabetta Cianfanelli, Presidente del corso di Laurea Magistrale in Fashion System presso l'Università degli Studi di Firenze, parla del nuovo metodo blended. Cosa significa un processo di formazione sostenibile? Ce lo racconta Cianfanelli, spiegando come viene strutturato, organizzato e messo in pratica il nuovo metodo utilizzato presso UniFi. Un metodo che dà la possibilità a molte donne, mamme, di tornare a studiare, ma anche a tanti ragazzi lavoratori di non trascurare la propria formazione. "E' stato creato per dare una risposta fattiva al concetto di sostenibilità, quindi riprogettare i nostri comportamenti è riprogettare una città più sostenibile."
I giovaniStorie ad impatto
“A noi basta un sorriso” - La solidarietà secondo Associazione Pane Quotidiano
L’Associazione Pane Quotidiano Firenze ODV è un’organizzazione di volontariato che svolge la sua opera nell’area fiorentina sin dal 1898 a favore dei meno fortunati, degli indigenti e dei bisognosi, grazie alle generose donazioni di Soci e Benefattori e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. L’Associazione Pane Quotidiano Firenze opera per realizzare un mondo in cui tutti i più deboli e indigenti, sopratutto bambini, anziani soli e persone costrette ai margini della società, abbiano garantiti almeno livelli minimi di salute e benessere L’Associazione Pane Quotidiano Firenze si pone l’obiettivo di offrire, ai soggetti bisognosi, sostegno materiale ed economico che ne garantisca salute e benessere, e ne renda possibile l’avviamento allo studio ed al lavoro, e l’inserimento a pieno titolo nella società.
L’Associazione Pane Quotidiano Firenze ODV è un’organizzazione di volontariato che svolge la sua opera nell’area fiorentina sin dal 1898 a favore dei meno fortunati, degli indigenti e dei bisognosi, grazie alle generose donazioni di Soci e Benefattori e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. L’Associazione Pane Quotidiano Firenze opera per realizzare un mondo in cui tutti i più deboli e indigenti, sopratutto bambini, anziani soli e persone costrette ai margini della società, abbiano garantiti almeno livelli minimi di salute e benessere L’Associazione Pane Quotidiano Firenze si pone l’obiettivo di offrire, ai soggetti bisognosi, sostegno materiale ed economico che ne garantisca salute e benessere, e ne renda possibile l’avviamento allo studio ed al lavoro, e l’inserimento a pieno titolo nella società.
Storie ad impattoEra mio padre, l'ultimo giorno di vita di Giorgio Ambrosoli
Eroi contemporanei, uomini di giustizia. Resta un esempio di rettitudine la storia di Giorgio Ambrosoli. Ogni anno la città di Milano gli rende omaggio nel giorno in cui ricorre l'anniversario dell'assassinio. L'ultimo giorno di vita, la scelta di non cedere alle minacce, nel racconto di Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, nel corso di un evento promosso dall'Ordine degli Avvocati di Milano. "La sera dell’11 luglio 1979 l’avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana portata al crack dal banchiere siciliano Michele Sindona, fu ucciso mentre rientrava a casa sua, al numero 1 di via Morozzo della Rocca, nel centro di Milano. Il giorno dopo avrebbe dovuto sottoscrivere in tribunale la relazione finale sul fallimento della banca. Nessuna autorità pubblica salvo Paolo Baffi, allora Governatore della Banca d’Italia, presenziò ai suoi funerali".
Eroi contemporanei, uomini di giustizia. Resta un esempio di rettitudine la storia di Giorgio Ambrosoli. Ogni anno la città di Milano gli rende omaggio nel giorno in cui ricorre l'anniversario dell'assassinio. L'ultimo giorno di vita, la scelta di non cedere alle minacce, nel racconto di Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, nel corso di un evento promosso dall'Ordine degli Avvocati di Milano. "La sera dell’11 luglio 1979 l’avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana portata al crack dal banchiere siciliano Michele Sindona, fu ucciso mentre rientrava a casa sua, al numero 1 di via Morozzo della Rocca, nel centro di Milano. Il giorno dopo avrebbe dovuto sottoscrivere in tribunale la relazione finale sul fallimento della banca. Nessuna autorità pubblica salvo Paolo Baffi, allora Governatore della Banca d’Italia, presenziò ai suoi funerali".
Storie ad impattoSeay. "They complain, we sustain"
Crederci è l'arma in più per fare la differenza. Una moda sostenibile è possibile? Il tentativo è d'obbligo, il risultato può arrivare. Per Plaple tv il racconto dell'esperienza SEAY. "Miriamo a cambiare lo status quo dell’industria della moda. Per questo disegniamo, produciamo e distribuiamo collezioni di abbigliamento sostenibile e beachwear a basso impatto ambientale utilizzando materiali certificati, una catena di approvvigionamento breve ed un piano di marketing che sensibilizza la consapevolezza ambientale dei clienti mirando ad un sistema economico circolare chiuso grazie al nostro Modello Re3".
Crederci è l'arma in più per fare la differenza. Una moda sostenibile è possibile? Il tentativo è d'obbligo, il risultato può arrivare. Per Plaple tv il racconto dell'esperienza SEAY. "Miriamo a cambiare lo status quo dell’industria della moda. Per questo disegniamo, produciamo e distribuiamo collezioni di abbigliamento sostenibile e beachwear a basso impatto ambientale utilizzando materiali certificati, una catena di approvvigionamento breve ed un piano di marketing che sensibilizza la consapevolezza ambientale dei clienti mirando ad un sistema economico circolare chiuso grazie al nostro Modello Re3".
Storie ad impattoDedicarsi agli altri, l'esperienza "Il Mosaico Onlus"
Il Centro Occupazionale Diurno “Il Mosaico” ha come finalità il benessere globale della persona disabile e il miglioramento della sua qualità di vita, raggiunti principalmente attraverso la relazione con gli educatori, i compagni, il mondo esterno. In particolare la Cooperativa ha il fine di rimuovere gli ostacoli di ordine soggettivo, economico e sociale che impediscono la piena realizzazione spirituale e materiale della persona e la sua compartecipazione alla crescita ed allo sviluppo della comunità d’appartenenza. Per le sue origini, il Mosaico persegue l’obiettivo di offrire occasioni concrete per vivere un’esperienza di condivisione, allo scopo di favorire un cambiamento culturale nei confronti della disabilità. Un mosaico non può essere completo senza ogni sua tessera. Una società non può essere completa senza la partecipazione di ogni suo individuo.
Il Centro Occupazionale Diurno “Il Mosaico” ha come finalità il benessere globale della persona disabile e il miglioramento della sua qualità di vita, raggiunti principalmente attraverso la relazione con gli educatori, i compagni, il mondo esterno. In particolare la Cooperativa ha il fine di rimuovere gli ostacoli di ordine soggettivo, economico e sociale che impediscono la piena realizzazione spirituale e materiale della persona e la sua compartecipazione alla crescita ed allo sviluppo della comunità d’appartenenza. Per le sue origini, il Mosaico persegue l’obiettivo di offrire occasioni concrete per vivere un’esperienza di condivisione, allo scopo di favorire un cambiamento culturale nei confronti della disabilità. Un mosaico non può essere completo senza ogni sua tessera. Una società non può essere completa senza la partecipazione di ogni suo individuo.
Storie ad impattoDonarsi per gli altri, l'esperienza di Ester
Donare è vita, Ester e la Banca del Latte del Meyer Le mamme hanno ricominciato a donare, ma nonostante questo la quota di latte donato raggiunta non sempre basta a coprire i fabbisogni dei piccoli, prematuri e non, della nostra regione. È l’appello che arriva dalla Banca del Latte del Meyer, capofila della rete regionale del latte umano donato (ReBLUD) della Toscana Nel 2018 le donatrici sono state 314, nel 2019 367, nel 2020 253, nel 2021 302, nel 2022 sono calate a 201, per risalire a 304 nel 2023. L’organizzazione toscana in rete è pressoché unica in Italia ed ha ha portato numerosi benefici: una maggior facilità di accesso alle strutture per le aspiranti donatrici, una raccolta e distribuzione più agevole, una maggior uniformità delle procedure, sicurezza e qualità del prodotto distribuito, un maggior soddisfacimento dei bisogni regionali e miglior uso clinico del latte, oltre che una maggior redistribuzione ai centri privi di banca (basti pensare che il Meyer trasferisce alle altre banche il 50% del latte che raccoglie), una distribuzione ed utilizzo in base a priorità cliniche e un maggior uso esclusivo di latte umano per i neonati critici (ma non solo), nelle prime fasi della vita.
Donare è vita, Ester e la Banca del Latte del Meyer Le mamme hanno ricominciato a donare, ma nonostante questo la quota di latte donato raggiunta non sempre basta a coprire i fabbisogni dei piccoli, prematuri e non, della nostra regione. È l’appello che arriva dalla Banca del Latte del Meyer, capofila della rete regionale del latte umano donato (ReBLUD) della Toscana Nel 2018 le donatrici sono state 314, nel 2019 367, nel 2020 253, nel 2021 302, nel 2022 sono calate a 201, per risalire a 304 nel 2023. L’organizzazione toscana in rete è pressoché unica in Italia ed ha ha portato numerosi benefici: una maggior facilità di accesso alle strutture per le aspiranti donatrici, una raccolta e distribuzione più agevole, una maggior uniformità delle procedure, sicurezza e qualità del prodotto distribuito, un maggior soddisfacimento dei bisogni regionali e miglior uso clinico del latte, oltre che una maggior redistribuzione ai centri privi di banca (basti pensare che il Meyer trasferisce alle altre banche il 50% del latte che raccoglie), una distribuzione ed utilizzo in base a priorità cliniche e un maggior uso esclusivo di latte umano per i neonati critici (ma non solo), nelle prime fasi della vita.
Storie ad impattoCon i genitori, Contesto Ets lancia l'iniziativa
Sostenere le famiglie con bambini con disabilità attraverso un percorso di accompagnamento e consulenza gratuito, con professionisti dell’età evolutiva per contrastare il senso di solitudine e di inadeguatezza dei genitori. È questo lo scopo di “Con i genitori” la campagna di crowdfunding della cooperativa sociale Contesto ETS con sede a Scandicci dal 10 maggio sulla piattaforma Eppela www.eppela.com/conigenitori La campagna ha preso forma all’interno della 7/ma edizione di Social Crowdfunders, iniziativa promossa da Siamosolidali, in collaborazione con Feel Crowd e con il contributo di Fondazione CR Firenze che al raggiungimento di 7.000€, raddoppierà la cifra raccolta per offrire ad almeno 80 famiglie incontri di consulenza e accompagnamento gratuiti e personalizzati, condotti da personale altamente qualificato a partire dai TNPEE (terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva) della cooperativa Contesto.
Sostenere le famiglie con bambini con disabilità attraverso un percorso di accompagnamento e consulenza gratuito, con professionisti dell’età evolutiva per contrastare il senso di solitudine e di inadeguatezza dei genitori. È questo lo scopo di “Con i genitori” la campagna di crowdfunding della cooperativa sociale Contesto ETS con sede a Scandicci dal 10 maggio sulla piattaforma Eppela www.eppela.com/conigenitori La campagna ha preso forma all’interno della 7/ma edizione di Social Crowdfunders, iniziativa promossa da Siamosolidali, in collaborazione con Feel Crowd e con il contributo di Fondazione CR Firenze che al raggiungimento di 7.000€, raddoppierà la cifra raccolta per offrire ad almeno 80 famiglie incontri di consulenza e accompagnamento gratuiti e personalizzati, condotti da personale altamente qualificato a partire dai TNPEE (terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva) della cooperativa Contesto.
Storie ad impattoInclusione Sociale, L'esperienza della Cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali
Inclusione sociale, supporto a percorsi di vita indipendente. Per Plapletv l'esperienza della Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti di #Sulmona. Affrontare la disabilità, quanto il supporto di persone esperte aiuta nel percorso? Tra le voci anche quella di Antonio che in cooperativa ha festeggiato alcuni tra i suoi traguardi più importanti.
Inclusione sociale, supporto a percorsi di vita indipendente. Per Plapletv l'esperienza della Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti di #Sulmona. Affrontare la disabilità, quanto il supporto di persone esperte aiuta nel percorso? Tra le voci anche quella di Antonio che in cooperativa ha festeggiato alcuni tra i suoi traguardi più importanti.
Storie ad impattoIo e la sindrome di Behr, la storia di Alessia
Alessia è una ragazza di 21 anni con la sindrome di Behr. Molto giovane, ma con già una grande storia alle spalle. Un'adolescenza complicata, con dei compagni che spesso non l'hanno capita, che non l'hanno accolta, ma con un desiderio profondo di vivere sempre una vita piena e felice, a prescindere da tutto ciò che gli altri potessero pensare. Sente forte la necessità di dare speranza a tutti i ragazzi che stanno vivendo la sua condizione, non solo per la malattia, ma anche per relazioni adolescenziali non facili, con il suo esempio di rivincita e rinascita.
Alessia è una ragazza di 21 anni con la sindrome di Behr. Molto giovane, ma con già una grande storia alle spalle. Un'adolescenza complicata, con dei compagni che spesso non l'hanno capita, che non l'hanno accolta, ma con un desiderio profondo di vivere sempre una vita piena e felice, a prescindere da tutto ciò che gli altri potessero pensare. Sente forte la necessità di dare speranza a tutti i ragazzi che stanno vivendo la sua condizione, non solo per la malattia, ma anche per relazioni adolescenziali non facili, con il suo esempio di rivincita e rinascita.
Storie ad impattoIl dono di essere unici - I valori che animano l'associazione "Il Germoglio"
Filippo racconta i valori che spingono l'associazione "Il Germoglio" verso l'educazione di ragazzi con forme di disabilità. Mettere a frutto il proprio talento per l'altro, perchè questo possa poi avere degli strumenti per poter continuare il suo percorso da solo. Il dono e la sua gratuità, nel suo valore più profondo, sono il fondamento di un'associazione che si propone gli obiettivi più grandi per il bene dei ragazzi.
Filippo racconta i valori che spingono l'associazione "Il Germoglio" verso l'educazione di ragazzi con forme di disabilità. Mettere a frutto il proprio talento per l'altro, perchè questo possa poi avere degli strumenti per poter continuare il suo percorso da solo. Il dono e la sua gratuità, nel suo valore più profondo, sono il fondamento di un'associazione che si propone gli obiettivi più grandi per il bene dei ragazzi.
Storie ad impattoIo ed Alba, Luca Trapanese e la battaglia per l'inclusione
La storia di Luca è una storia d'amore. Fu un caso nazionale l'adozione della piccola Alba, neonata con sindrome di down abbandonata dai genitori alla nascita. Una battaglia di civiltà sul piano istituzionale, un esempio di vita spesa per la tutela dei diritti. La storia di Alba è oggi nota anche grazie al percorso sviluppato da Trapanese, anche con l'ausilio degli strumenti del web. Il "mezzo" per diffondere conoscenza, per contribuire alla battaglia per l'inclusione sociale.
La storia di Luca è una storia d'amore. Fu un caso nazionale l'adozione della piccola Alba, neonata con sindrome di down abbandonata dai genitori alla nascita. Una battaglia di civiltà sul piano istituzionale, un esempio di vita spesa per la tutela dei diritti. La storia di Alba è oggi nota anche grazie al percorso sviluppato da Trapanese, anche con l'ausilio degli strumenti del web. Il "mezzo" per diffondere conoscenza, per contribuire alla battaglia per l'inclusione sociale.
Storie ad impattoIo volontario Auser, la storia di Massimo
Plaple tv e le storie di volontariato. Nel racconto c'è l'esperienza personale di Massimo, volontario Auser di Sesto Fiorentino; nella sua passione il percorso di tanti che hanno scelto di dedicare un pezzo del proprio tempo al servizio degli altri. Donare, donarsi, le parole chiave di una missione di vita.
Plaple tv e le storie di volontariato. Nel racconto c'è l'esperienza personale di Massimo, volontario Auser di Sesto Fiorentino; nella sua passione il percorso di tanti che hanno scelto di dedicare un pezzo del proprio tempo al servizio degli altri. Donare, donarsi, le parole chiave di una missione di vita.
Storie ad impattoStorie di Fraternità, l'esperienza di Filippo nella cooperativa sociale
La Fraternità è una cooperativa sociale di tipo A e B iscritta al registro delle ONLUS che offre servizi di qualità principalmente in due settori, quello educativo e quello lavorativo. Stare al fianco delle persone a rischio di emarginazione è la nostra missione. Siamo operativi su quattro regioni dell’Italia centro-settentrionale - Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Umbria – con 12 centri per le attività socio educative di persone con disabilità più o meno gravi e 4 realtà che danno lavoro a persone che vivono in contesti fragili con l’obiettivo di rimuovere la cause che generano ingiustizia sociale. Nata a Rimini nel 1992 dall’intuizione di alcuni membri della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Oreste Benzi, La Fraternità ne condivide e ne promuove gli stessi principi. Il valore che anima tutte le nostre attività è quello della condivisione diretta: mettiamo la nostra vita accanto a quella di chi ha maggiori bisogni facendoci carico dello sviluppo della persona attraverso l
La Fraternità è una cooperativa sociale di tipo A e B iscritta al registro delle ONLUS che offre servizi di qualità principalmente in due settori, quello educativo e quello lavorativo. Stare al fianco delle persone a rischio di emarginazione è la nostra missione. Siamo operativi su quattro regioni dell’Italia centro-settentrionale - Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Umbria – con 12 centri per le attività socio educative di persone con disabilità più o meno gravi e 4 realtà che danno lavoro a persone che vivono in contesti fragili con l’obiettivo di rimuovere la cause che generano ingiustizia sociale. Nata a Rimini nel 1992 dall’intuizione di alcuni membri della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da Don Oreste Benzi, La Fraternità ne condivide e ne promuove gli stessi principi. Il valore che anima tutte le nostre attività è quello della condivisione diretta: mettiamo la nostra vita accanto a quella di chi ha maggiori bisogni facendoci carico dello sviluppo della persona attraverso l
Storie ad impattoTutorial
Il tutorial pratico che ti insegna a non buttare il cibo!
TutorialIl tutorial per il futuro! Un futuro pieno di possibilità e speranze, che spetta a noi salvaguardare, grazie a piccoli cambiamenti possibili nella nostra quotidianità. Segui il tutorial per avere qualche consiglio utile!
TutorialQuali sono gli obiettivi dell'Agenda 2030? Eccoli riassunti in questo tutorial? E tu ti stai muovendo e agendo per far sì che vengano raggiunti?
TutorialNON È SOLO UNA QUESTIONE DI BOLLETTE Quinto episodio del tutorial il risparmio energetico in 6 passi: ENERGIE RINNOVABILI E MANUTENZIONE
TutorialNON È SOLO UNA QUESTIONE DI BOLLETTE Quarto episodio del tutorial il risparmio energetico in 6 passi: MOBILITÀ
TutorialNON È SOLO UNA QUESTIONE DI BOLLETTE Terzo episodio del tutorial il risparmio energetico in 6 passi: APPARECCHI ELETTRICI
TutorialNON È SOLO UNA QUESTIONE DI BOLLETTE Secondo episodio del tutorial il risparmio energetico in 6 passi: IL RISCALDAMENTO
TutorialNON È SOLO UNA QUESTIONE DI BOLLETTE Primo episodio del tutorial il risparmio energetico in 6 passi: L'ILLUMINAZIONE
TutorialCittà ad impatto positivo
Valceresio
L’entusiasmo e il forte coinvolgimento della cittadinanza della Valceresio (Arcisate, Bisuschio, Cuasso al Monte, Induno Olona) si sono rivelati una naturale evoluzione dei valori dei cittadini. Ogni idea e ogni azione dei singoli rappresenta un contributo prezioso per tutta la comunità. Arcisate è una città ad Impatto Positivo con la rete di relazioni attive tra la scuola ISIS Valceresio Bisuschio, il Comune e l'Associazione di volontari Auser.
L’entusiasmo e il forte coinvolgimento della cittadinanza della Valceresio (Arcisate, Bisuschio, Cuasso al Monte, Induno Olona) si sono rivelati una naturale evoluzione dei valori dei cittadini. Ogni idea e ogni azione dei singoli rappresenta un contributo prezioso per tutta la comunità. Arcisate è una città ad Impatto Positivo con la rete di relazioni attive tra la scuola ISIS Valceresio Bisuschio, il Comune e l'Associazione di volontari Auser.
Città ad impatto positivoFontevivo
Fontevivo evolve e diventa una Città ad Impatto Positivo! Il Comune si impegna per l'inclusione con il nuovo servizio di taxi sociale. Un veicolo dotato di pedana elettrica, dato a disposizione delle associazioni di volontariato per aumentare i trasporti delle persone con ridotta mobilità. Un passo avanti verso una comunità più inclusiva e solidale! Città ad Impatto Positivo è un progetto di @pmgitalia
Fontevivo evolve e diventa una Città ad Impatto Positivo! Il Comune si impegna per l'inclusione con il nuovo servizio di taxi sociale. Un veicolo dotato di pedana elettrica, dato a disposizione delle associazioni di volontariato per aumentare i trasporti delle persone con ridotta mobilità. Un passo avanti verso una comunità più inclusiva e solidale! Città ad Impatto Positivo è un progetto di @pmgitalia
Città ad impatto positivoImola
Imola si riconferma come Città ad Impatto Positivo con nuove iniziative per favorire l'inclusione sociale di tutti i cittadini. L'A.S.P. Circondario Imolese ha ottenuto un veicolo dedicato all'accompagnamento di persone a ridotta mobilità. Al Liceo Rambaldi Valeriani Alessandro, giornate di sensibilizzazione e formazione hanno influenzato positivamente i ragazzi che saranno i cittadini del futuro. Città ad Impatto Positivo è un progetto di pmgitalia
Imola si riconferma come Città ad Impatto Positivo con nuove iniziative per favorire l'inclusione sociale di tutti i cittadini. L'A.S.P. Circondario Imolese ha ottenuto un veicolo dedicato all'accompagnamento di persone a ridotta mobilità. Al Liceo Rambaldi Valeriani Alessandro, giornate di sensibilizzazione e formazione hanno influenzato positivamente i ragazzi che saranno i cittadini del futuro. Città ad Impatto Positivo è un progetto di pmgitalia
Città ad impatto positivoSassuolo
Complimenti all'ANFFAS ONLUS Sassuolo e all'I.I.S. Elsa Morante per aver coinvolto tutta la città di Sassuolo nel progetto che la rende Città ad Impatto Positivo. I percorsi di sensibilizzazione per gli studenti e l'introduzione di due nuovi veicoli da 9 posti attrezzati per il servizio di Taxi Sociale miglioreranno la vita di tanti cittadini.
Complimenti all'ANFFAS ONLUS Sassuolo e all'I.I.S. Elsa Morante per aver coinvolto tutta la città di Sassuolo nel progetto che la rende Città ad Impatto Positivo. I percorsi di sensibilizzazione per gli studenti e l'introduzione di due nuovi veicoli da 9 posti attrezzati per il servizio di Taxi Sociale miglioreranno la vita di tanti cittadini.
Città ad impatto positivoPaternò
Paternò è la prima città della Provincia di Catania ad Impatto Positivo: azioni concrete per migliorare la quotidianità di tante famiglie. Il Comune riceverà due veicoli attrezzato per il trasporto di persone a ridotta mobilità e l’Istituto Tecnico Economico Statale “G. Russo” coinvolgerà gli studenti in una sessione di formazione sui temi dello Sviluppo Sostenibile.
Paternò è la prima città della Provincia di Catania ad Impatto Positivo: azioni concrete per migliorare la quotidianità di tante famiglie. Il Comune riceverà due veicoli attrezzato per il trasporto di persone a ridotta mobilità e l’Istituto Tecnico Economico Statale “G. Russo” coinvolgerà gli studenti in una sessione di formazione sui temi dello Sviluppo Sostenibile.
Città ad impatto positivoL'Aquila
L’Aquila diventa una città ad Impatto Positivo. La comunità ha scelto di aderire al progetto Città ad Impatto Positivo per formare una cittadinanza più attiva e attenta al futuro del territorio. Area Sociale Il progetto mira all’inclusione sociale di tutti le persone, anche di quelle a ridotta mobilità. COOP SOC. VERDEAQUA NUOVI ORIZZONTI può contare su un veicolo attrezzato e dotato di pedana elettrica per i servizi di accompagnamento. Il miglioramento della qualità di vita del singolo ha ripercussioni sulla famiglia e di conseguenza su tutta la comunità. “Le Associazioni del Terzo settore sono fondamentali per supportare la nostra comunità ed è per questo che abbiamo aderito a questo progetto”, Manuela Tursini, Assessore alle politiche sociali “Cerchiamo di coinvolgere più persone possibile, aiutare la nostra comunità ed essere presenti. Grazie a questo mezzo agevoliamo la vita di tante famiglie.”, Annalisa Manella, Legale Rappresentante Soc. Coop. Verdeacqua Nuovi Orizzonti Onlus
L’Aquila diventa una città ad Impatto Positivo. La comunità ha scelto di aderire al progetto Città ad Impatto Positivo per formare una cittadinanza più attiva e attenta al futuro del territorio. Area Sociale Il progetto mira all’inclusione sociale di tutti le persone, anche di quelle a ridotta mobilità. COOP SOC. VERDEAQUA NUOVI ORIZZONTI può contare su un veicolo attrezzato e dotato di pedana elettrica per i servizi di accompagnamento. Il miglioramento della qualità di vita del singolo ha ripercussioni sulla famiglia e di conseguenza su tutta la comunità. “Le Associazioni del Terzo settore sono fondamentali per supportare la nostra comunità ed è per questo che abbiamo aderito a questo progetto”, Manuela Tursini, Assessore alle politiche sociali “Cerchiamo di coinvolgere più persone possibile, aiutare la nostra comunità ed essere presenti. Grazie a questo mezzo agevoliamo la vita di tante famiglie.”, Annalisa Manella, Legale Rappresentante Soc. Coop. Verdeacqua Nuovi Orizzonti Onlus
Città ad impatto positivoPescara
Anche Pescara diventa una città ad Impatto Positivo, grazie alla collaborazione con il comune e l’associazione AISM e il L.S.S. G. Galilei di Pescara. Area sociale Il supporto alla mobilità ha un ruolo molto importante per migliorare la quotidianità di tante famiglie di Pescara. Area ambientale Verrà realizzato un bosco urbano attraverso la piantumazione di alberi in un’area già identificata della città di Pescara. Area culturale Gli studenti del L.S.S. G. Galilei di Pescara parteciperanno ad una sessione formativa e di sensibilizzazione sui temi della responsabilità sociale, dell’attenzione verso l’ambiente e le persone più fragili, e dell’agenda 2030. Area Salute e Benessere Grazie al progetto e alla partecipazione degli Ambasciatori, gli studenti del L.S.S. G. Galilei di Pescara potranno disporre di un defibrillatore, fondamentale per assicurare la cardio protezione.
Anche Pescara diventa una città ad Impatto Positivo, grazie alla collaborazione con il comune e l’associazione AISM e il L.S.S. G. Galilei di Pescara. Area sociale Il supporto alla mobilità ha un ruolo molto importante per migliorare la quotidianità di tante famiglie di Pescara. Area ambientale Verrà realizzato un bosco urbano attraverso la piantumazione di alberi in un’area già identificata della città di Pescara. Area culturale Gli studenti del L.S.S. G. Galilei di Pescara parteciperanno ad una sessione formativa e di sensibilizzazione sui temi della responsabilità sociale, dell’attenzione verso l’ambiente e le persone più fragili, e dell’agenda 2030. Area Salute e Benessere Grazie al progetto e alla partecipazione degli Ambasciatori, gli studenti del L.S.S. G. Galilei di Pescara potranno disporre di un defibrillatore, fondamentale per assicurare la cardio protezione.
Città ad impatto positivoCesena
Cesena si unisce alle Città ad Impatto Positivo. Con il patrocinio del Comune di Cesena, Auser Cesena riceve un veicolo per il trasporto di persone con disabilità, e per le proprie attività di emergenza, mentre l’Istituto Garibaldi – Da Vinci viene coinvolto in un percorso di formazione degli studenti sui temi della sostenibilità e dell’agenda 2030. Sarà inoltre realizzata un’area verde urbana. Area sociale Auser Cesena può ora contare su un veicolo attrezzato dotato di pedana elettrica fruibile da persone con fragilità e ridotta mobilità. Area ambientale Grazie al progetto Città ad Impatto Positivo sarà piantumata un’area verde urbana. Area culturale L’Istituto Garibaldi – Da Vinci di Cesena sarà coinvolto nel progetto Città ad Impatto Positivo con una sessione formativa e di sensibilizzazione per gli studenti, sui temi dell’agenda 2030, della sostenibilità ambientale e dell’inclusione sociale delle persone con fragilità.
Cesena si unisce alle Città ad Impatto Positivo. Con il patrocinio del Comune di Cesena, Auser Cesena riceve un veicolo per il trasporto di persone con disabilità, e per le proprie attività di emergenza, mentre l’Istituto Garibaldi – Da Vinci viene coinvolto in un percorso di formazione degli studenti sui temi della sostenibilità e dell’agenda 2030. Sarà inoltre realizzata un’area verde urbana. Area sociale Auser Cesena può ora contare su un veicolo attrezzato dotato di pedana elettrica fruibile da persone con fragilità e ridotta mobilità. Area ambientale Grazie al progetto Città ad Impatto Positivo sarà piantumata un’area verde urbana. Area culturale L’Istituto Garibaldi – Da Vinci di Cesena sarà coinvolto nel progetto Città ad Impatto Positivo con una sessione formativa e di sensibilizzazione per gli studenti, sui temi dell’agenda 2030, della sostenibilità ambientale e dell’inclusione sociale delle persone con fragilità.
Città ad impatto positivoOrtona
Anche Ortona diventa una città ad Impatto Positivo, grazie alla collaborazione con il Comune, ANFFAS ORTONA ETS-APS e l’Istituto I.T.C. “ACCIAIUOLI – EINAUDI” . Area sociale ANFFAS ORTONA ETS-APS può ora contare su un veicolo attrezzato e dotato di pedana elettrica fruibile da persone con fragilità e ridotta mobilità. Area ambientale Ad Ortona nella Riserva Naturale di Punta dell’Acquabella sorgerà un bosco, grazie alla piantumazione di alberi che miglioreranno la qualità dell’aria e il benessere di tutti i cittadini. Area culturale Gli studenti del I.T.C. “ACCIAIUOLI – EINAUDI” di Ortona parteciperanno ad una sessione di sensibilizzazione sui temi dell’Agenda 2030 dell’ONU: uno Sviluppo Sostenibile è possibile se si parte da principi di responsabilità sociale, sostenibilità ambientale e inclusione.
Anche Ortona diventa una città ad Impatto Positivo, grazie alla collaborazione con il Comune, ANFFAS ORTONA ETS-APS e l’Istituto I.T.C. “ACCIAIUOLI – EINAUDI” . Area sociale ANFFAS ORTONA ETS-APS può ora contare su un veicolo attrezzato e dotato di pedana elettrica fruibile da persone con fragilità e ridotta mobilità. Area ambientale Ad Ortona nella Riserva Naturale di Punta dell’Acquabella sorgerà un bosco, grazie alla piantumazione di alberi che miglioreranno la qualità dell’aria e il benessere di tutti i cittadini. Area culturale Gli studenti del I.T.C. “ACCIAIUOLI – EINAUDI” di Ortona parteciperanno ad una sessione di sensibilizzazione sui temi dell’Agenda 2030 dell’ONU: uno Sviluppo Sostenibile è possibile se si parte da principi di responsabilità sociale, sostenibilità ambientale e inclusione.
Città ad impatto positivoRimini
Anche Rimini diventa una città ad Impatto Positivo, con la collaborazione di Fondazione En.A.I.P. S. Zavatta. Area culturale I primi cittadini di Rimini Città ad Impatto Positivo saranno gli studenti di En.A.I.P. S. Zavatta. Saranno infatti coinvolti in un percorso di sensibilizzazione sull’inclusione sociale e sullo Sviluppo Sostenibile. rea sociale Grazie al progetto Rimini Città ad Impatto Positivo, il Centro Zavatta ha ricevuto un veicolo appositamente allestito che verrà utilizzato per servizi di accompagnamento di persone con fragilità. Area ambientale Saranno piantumati nuovi alberi in una zona del Parco Marecchia di Rimini, frequentata in particolare da bambini.
Anche Rimini diventa una città ad Impatto Positivo, con la collaborazione di Fondazione En.A.I.P. S. Zavatta. Area culturale I primi cittadini di Rimini Città ad Impatto Positivo saranno gli studenti di En.A.I.P. S. Zavatta. Saranno infatti coinvolti in un percorso di sensibilizzazione sull’inclusione sociale e sullo Sviluppo Sostenibile. rea sociale Grazie al progetto Rimini Città ad Impatto Positivo, il Centro Zavatta ha ricevuto un veicolo appositamente allestito che verrà utilizzato per servizi di accompagnamento di persone con fragilità. Area ambientale Saranno piantumati nuovi alberi in una zona del Parco Marecchia di Rimini, frequentata in particolare da bambini.
Città ad impatto positivoBorgomanero
Anche Borgomanero diventa una città ad Impatto Positivo grazie alla volontà e alla collaborazione di tutti i cittadini. Area Sociale L’Auser Borgomanero può incrementare i suoi servizi di assistenza grazie a tre veicoli attrezzati e dotati di pedana elettrica fruibile da persone con fragilità e ridotta mobilità. Area Culturale Gli studenti della sede di Borgomanero di ENAIP, Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale parteciperanno ad una sessione formativa sui temi dello Sviluppo Sostenibile e dell’Agenda ONU 2030. Intervenire con percorsi di sensibilizzazione indirizzati alle future generazioni è necessario per strutturare una società più partecipativa e solidale. Il coinvolgimento degli studenti sarà anche concreto: parteciperanno ad un contest proponendo progetti da realizzare a Borgomanero: il più meritevole sarà realizzato.
Anche Borgomanero diventa una città ad Impatto Positivo grazie alla volontà e alla collaborazione di tutti i cittadini. Area Sociale L’Auser Borgomanero può incrementare i suoi servizi di assistenza grazie a tre veicoli attrezzati e dotati di pedana elettrica fruibile da persone con fragilità e ridotta mobilità. Area Culturale Gli studenti della sede di Borgomanero di ENAIP, Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale parteciperanno ad una sessione formativa sui temi dello Sviluppo Sostenibile e dell’Agenda ONU 2030. Intervenire con percorsi di sensibilizzazione indirizzati alle future generazioni è necessario per strutturare una società più partecipativa e solidale. Il coinvolgimento degli studenti sarà anche concreto: parteciperanno ad un contest proponendo progetti da realizzare a Borgomanero: il più meritevole sarà realizzato.
Città ad impatto positivoSesto Fiorentino
Sesto Fiorentino diventa una città ad Impatto Positivo. La collaborazione tra il Comune e l’Associazione Auser permetterà a persone con fragilità di migliorare la propria qualità di vita grazie ad un veicolo attrezzato con pedana elettrica. Area Sociale L’Auser di Sesto Fiorentino ha ricevuto un veicolo attrezzato e dotato di pedana elettrica fruibile da persone a ridotta mobilità. Questo permetterà di prendere parte ad attività quotidiane con maggiore facilità. “Per noi è importante affrontare i problemi delle fasce fragili della popolazione innescando una presa in carico da parte della comunità”, Camilla Sanquerin – Assessore alle politiche sociali “Il supporto dato alle Associazioni come Auser da parte degli imprenditori è un aiuto alla comunità che non può che essere ripagato” Pierluigi Pettini – Presidente Auser.
Sesto Fiorentino diventa una città ad Impatto Positivo. La collaborazione tra il Comune e l’Associazione Auser permetterà a persone con fragilità di migliorare la propria qualità di vita grazie ad un veicolo attrezzato con pedana elettrica. Area Sociale L’Auser di Sesto Fiorentino ha ricevuto un veicolo attrezzato e dotato di pedana elettrica fruibile da persone a ridotta mobilità. Questo permetterà di prendere parte ad attività quotidiane con maggiore facilità. “Per noi è importante affrontare i problemi delle fasce fragili della popolazione innescando una presa in carico da parte della comunità”, Camilla Sanquerin – Assessore alle politiche sociali “Il supporto dato alle Associazioni come Auser da parte degli imprenditori è un aiuto alla comunità che non può che essere ripagato” Pierluigi Pettini – Presidente Auser.
Città ad impatto positivoDillo a Plaple
Imparare a conoscere il clima, corsi obbligatori nelle università della California
Calamità naturali e impatto ambientale, la California decide d’ora in poi gli studenti universitari dovranno obbligatoriamente conoscere e approfondire materie come “Politica della California”, Letteratura e ambiente” o “Disastri Naturali”. La UC San Diego è la prima grande università pubblica degli USA a inserire corsi obbligatori sul clima. Una scelta drastic, ma significativa, per puntare ad avere persone che comprendano coscienza delle problematiche ambientali e che possano contribuire a trovare soluzioni concrete.
Calamità naturali e impatto ambientale, la California decide d’ora in poi gli studenti universitari dovranno obbligatoriamente conoscere e approfondire materie come “Politica della California”, Letteratura e ambiente” o “Disastri Naturali”. La UC San Diego è la prima grande università pubblica degli USA a inserire corsi obbligatori sul clima. Una scelta drastic, ma significativa, per puntare ad avere persone che comprendano coscienza delle problematiche ambientali e che possano contribuire a trovare soluzioni concrete.
Dillo a PlapleDiritto all’istruzione, pedalo e sostengo il progetto “In classe con la bici”
Un viaggio in bicicletta da Torino a Milano Marittima a favore del diritto all’istruzione di 100 bambine indiane appartenenti alla casta degli “intoccabili”. Trip To MiMa, l’evento ciclistico che condurrà il Presidente di Bechildren, Edi Righi, e quello di uBroker, Cristiano Bilucaglia, da Torino a Milano Marittima, che si è tenuto dal 14 al 18 ottobre. Un tour nato con l’obiettivo di sostenere il programma solidale “In classe con la bici”. 100 bici per 100 bambine indiane che vivono nelle aree rurali dei distretti Dindigul e Pudukkottai nello stato del Tamil Nadu in India: è questo l’obiettivo di In classe con la bici. Con questo programma Bechildren vuole assicurare l’accesso all’istruzione primaria e secondaria delle bambine e delle ragazze appartenenti alle caste più povere della società indiana. Queste piccole e giovani donne – sebbene il sistema delle caste sia stato formalmente abolito – appartengono alla casta degli “intoccabili” e coloro che frequentano la scuola, devono spesso percorrere fino a 20 km a piedi fra andata e ritorno. Queste 100 biciclette, corredate da relativo kit di riparazione, permetteranno alle bambine di raggiungere la scuola facilmente e in sicurezza. Evitando così numerosi pericoli, come: l’abbandono scolastico, il rischio di matrimoni precoci, lo sfruttamento minorile del lavoro e l’accattonaggio. Poiché solitamente queste famiglie tendono a privilegiare la frequenza scolastica dei maschi piuttosto che delle femmine, ecco che la bicicletta diventa strumento di libertà ed emancipazione. Le 100 biciclette che Bechildren donerà fanno parte del programma: “Una bicicletta per la scuola”, che Interlife ETS gestisce in India.
Un viaggio in bicicletta da Torino a Milano Marittima a favore del diritto all’istruzione di 100 bambine indiane appartenenti alla casta degli “intoccabili”. Trip To MiMa, l’evento ciclistico che condurrà il Presidente di Bechildren, Edi Righi, e quello di uBroker, Cristiano Bilucaglia, da Torino a Milano Marittima, che si è tenuto dal 14 al 18 ottobre. Un tour nato con l’obiettivo di sostenere il programma solidale “In classe con la bici”. 100 bici per 100 bambine indiane che vivono nelle aree rurali dei distretti Dindigul e Pudukkottai nello stato del Tamil Nadu in India: è questo l’obiettivo di In classe con la bici. Con questo programma Bechildren vuole assicurare l’accesso all’istruzione primaria e secondaria delle bambine e delle ragazze appartenenti alle caste più povere della società indiana. Queste piccole e giovani donne – sebbene il sistema delle caste sia stato formalmente abolito – appartengono alla casta degli “intoccabili” e coloro che frequentano la scuola, devono spesso percorrere fino a 20 km a piedi fra andata e ritorno. Queste 100 biciclette, corredate da relativo kit di riparazione, permetteranno alle bambine di raggiungere la scuola facilmente e in sicurezza. Evitando così numerosi pericoli, come: l’abbandono scolastico, il rischio di matrimoni precoci, lo sfruttamento minorile del lavoro e l’accattonaggio. Poiché solitamente queste famiglie tendono a privilegiare la frequenza scolastica dei maschi piuttosto che delle femmine, ecco che la bicicletta diventa strumento di libertà ed emancipazione. Le 100 biciclette che Bechildren donerà fanno parte del programma: “Una bicicletta per la scuola”, che Interlife ETS gestisce in India.
Dillo a PlapleRiscoprire se stessi e la propria immagine! AssoStyle Image a sostegno di chi deve affrontare cure oncologiche
Presso il reparto di ginecologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi ha preso il via il progetto ‘Io nonostante tutto’: prendersi cura di sé e riscoprirsi uniche ‘nonostante tutto’. L’obiettivo è accompagnare le donne che stanno affrontando le cure oncologiche in un percorso di valorizzazione della loro immagine attraverso l’utilizzo dei colori, l’abbigliamento, gli accessori, il make up e la skin care. Realizzato in collaborazione con Loto Odv e ASI - AssoStyle Image, il progetto mira a migliorare la qualità della vita delle pazienti attraverso un percorso di cura dell’immagine personalizzato Tre incontri per riscoprirsi attraenti e accompagnare il percorso di cura dal cancro, una malattia difficile da affrontare, un’esperienza spesso solitaria e che altrettanto spesso rende complicato guardarsi allo specchio: troppe volte in quell’immagine riflessa c’è chi non riconosce più il suo volto. Le preziose cure salva vita, a volte, lasciano dei segni e possono, più o meno temporaneamente, portare via quegli elementi di femminilità molto cari soprattutto alle donne che se ne vedono repentinamente private. “IO nonostante tutto” è un progetto di ASI - AssoStyle Image che l’associazione Loto Odv, nata a Bologna e attiva contro i tumori ginecologici, ha fortemente voluto portare in città, a supporto delle pazienti oncologiche in cura presso l’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi. Al termine del percorso, in base alle analisi che ogni persona avrà scelto di svolgere, verranno date indicazioni riguardanti capi e accessori che esaltano la figura e il viso coerentemente alla palette personalizzata, nel rispetto dello stile individuale. ‘Io nonostante tutto’ è qui ed ora, oltre le terapie, oltre il peso, oltre i fazzoletti in testa, oltre gli occhi della gente.
Presso il reparto di ginecologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi ha preso il via il progetto ‘Io nonostante tutto’: prendersi cura di sé e riscoprirsi uniche ‘nonostante tutto’. L’obiettivo è accompagnare le donne che stanno affrontando le cure oncologiche in un percorso di valorizzazione della loro immagine attraverso l’utilizzo dei colori, l’abbigliamento, gli accessori, il make up e la skin care. Realizzato in collaborazione con Loto Odv e ASI - AssoStyle Image, il progetto mira a migliorare la qualità della vita delle pazienti attraverso un percorso di cura dell’immagine personalizzato Tre incontri per riscoprirsi attraenti e accompagnare il percorso di cura dal cancro, una malattia difficile da affrontare, un’esperienza spesso solitaria e che altrettanto spesso rende complicato guardarsi allo specchio: troppe volte in quell’immagine riflessa c’è chi non riconosce più il suo volto. Le preziose cure salva vita, a volte, lasciano dei segni e possono, più o meno temporaneamente, portare via quegli elementi di femminilità molto cari soprattutto alle donne che se ne vedono repentinamente private. “IO nonostante tutto” è un progetto di ASI - AssoStyle Image che l’associazione Loto Odv, nata a Bologna e attiva contro i tumori ginecologici, ha fortemente voluto portare in città, a supporto delle pazienti oncologiche in cura presso l’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi. Al termine del percorso, in base alle analisi che ogni persona avrà scelto di svolgere, verranno date indicazioni riguardanti capi e accessori che esaltano la figura e il viso coerentemente alla palette personalizzata, nel rispetto dello stile individuale. ‘Io nonostante tutto’ è qui ed ora, oltre le terapie, oltre il peso, oltre i fazzoletti in testa, oltre gli occhi della gente.
Dillo a Plaple“Green Project”, alle Cinque Terre nuovi polmoni verdi per la Posidonia Oceanica
Parte ufficialmente il progetto di riforestazione della Posidonia oceanica nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre. La riforestazione fa parte del progetto “Green Project” ed è realizzato dall'International School for Scientific Diving in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita dell'Università di Genova e con il sostegno di Fondazione Deutsche Bank Italia, mira a ripristinare uno degli ecosistemi marini più preziosi del Mar Mediterraneo. ll progetto, che si sviluppa nell’arco di tre anni, nasce dall’idea di utilizzare materiali e replicare metodi già impiegati con successo nell’ambiente terrestre, nel settore dell’ingegneria naturalistica. L’impianto prevede il posizionamento di geocompositi biodegradabili (biostuoie) costituiti da reti in fibra di cocco su una superficie totale di 100 m2 al fine di ripristinare porzioni del posidonieto esistente. Sulle reti verranno ancorate manualmente da personale qualificato (biologi ISSD e DISTAV) circa 2.000 talee di Posidonia reperite tra quelle già scalzate a causa delle mareggiate o degli ancoraggi. Altro tassello importante sarà la fase di monitoraggio che avrà una durata di almeno due anni al fine di verificare il successo dell’intervento in termini di attecchimento e sopravvivenza delle piante.
Parte ufficialmente il progetto di riforestazione della Posidonia oceanica nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre. La riforestazione fa parte del progetto “Green Project” ed è realizzato dall'International School for Scientific Diving in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita dell'Università di Genova e con il sostegno di Fondazione Deutsche Bank Italia, mira a ripristinare uno degli ecosistemi marini più preziosi del Mar Mediterraneo. ll progetto, che si sviluppa nell’arco di tre anni, nasce dall’idea di utilizzare materiali e replicare metodi già impiegati con successo nell’ambiente terrestre, nel settore dell’ingegneria naturalistica. L’impianto prevede il posizionamento di geocompositi biodegradabili (biostuoie) costituiti da reti in fibra di cocco su una superficie totale di 100 m2 al fine di ripristinare porzioni del posidonieto esistente. Sulle reti verranno ancorate manualmente da personale qualificato (biologi ISSD e DISTAV) circa 2.000 talee di Posidonia reperite tra quelle già scalzate a causa delle mareggiate o degli ancoraggi. Altro tassello importante sarà la fase di monitoraggio che avrà una durata di almeno due anni al fine di verificare il successo dell’intervento in termini di attecchimento e sopravvivenza delle piante.
Dillo a PlapleSettimana della Salute Mentale, a Modena numerosi eventi per raccontare il disagio psichico e il “prendersi cura”
Dal 19 al 26 ottobre un centinaio di eventi tra incontri, dibattiti, spettacoli, teatro, musica a Modena e nei comuni della provincia per affrontare il tema: Màt è la più grande manifestazione corale in Italia dedicata a un aspetto spesso dimenticato. Il focus della quattordicesima edizione di Màt sta tutto in due parole: “prendersi cura”. Secondo Fabrizio Starace, psichiatra direttore del Festival e Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP): “Prendersi cura non riguarda esclusivamente il supporto professionale; la cura della salute mentale va oltre il singolo: abbraccia il contesto familiare e sociale, promuovendo l’inclusione e il benessere collettivo. Obiettivo di Màt è riportare l’attenzione su questo aspetto e superare lo stigma e il pregiudizio legati alla malattia mentale” Negli ultimi tre anni i disturbi mentali sono aumentati del 28%, con un picco di diagnosi che riguardano prevalentemente ansia e depressione: in particolare i sintomi depressivi sono quintuplicati, oggi si ritiene che colpiscano una persona su tre. A farne le spese sono soprattutto i giovani, le donne, gli anziani e le persone delle fasce più povere e disagiate, e l’Oms lancia l’allarme, a livello globale, su un imminente sorpasso: la prevalenza delle patologie psichiatriche sta per superare quella delle malattie cardiovascolari. Per accendere i riflettori sull’importanza di garantire il diritto alla salute mentale, a pochi giorni di distanza dalla Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, torna Màt, la Settimana della Salute Mentale, a Modena dal 19 al 26 ottobre: otto giorni per raccontare l’universo della salute mentale attraverso un ricco ed eterogeneo programma di dibattiti, conferenze, eventi artistici e culturali che conta un centinaio di appuntamenti che si svilupperanno su tutti i distretti della provincia di Modena. “Prendersi cura” è il focus di questa edizione, che viene declinato negli ambiti e settori più delicati della salute mentale: dai giovani e adolescenti con le loro problematiche – legate alle seconde e terze generazioni di immigrati, alla percezione del corpo con il body shaming e i disturbi alimentari, all’autismo sempre più diagnosticato -, all’ambito carcerario e alle situazioni di fragilità, come quelle degli anziani e della tossicodipendenza. Promossa dall'azienda sanitaria territoriale e organizzata da Arci Modena, la manifestazione è realizzata grazie al contributo di Fondazione di Modena e di BPER Banca. La Settimana della Salute Mentale coinvolge a fianco delle istituzioni pubbliche, le associazioni di volontariato, la cooperazione sociale e i gruppi informali di cittadini attivi: la manifestazione è gratuita e aperta a tutti. La salute mentale è una componente essenziale della capacità di resilienza delle comunità, ed è quindi fondamentale attuare politiche nazionali che promuovano sistemi di salute mentale inclusivi, efficaci e a tutela dei diritti. Eppure, nonostante una crescente diagnosi di patologie psichiche continua a registrarsi una flessione nei fondi a disposizione di questo settore.
Dal 19 al 26 ottobre un centinaio di eventi tra incontri, dibattiti, spettacoli, teatro, musica a Modena e nei comuni della provincia per affrontare il tema: Màt è la più grande manifestazione corale in Italia dedicata a un aspetto spesso dimenticato. Il focus della quattordicesima edizione di Màt sta tutto in due parole: “prendersi cura”. Secondo Fabrizio Starace, psichiatra direttore del Festival e Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP): “Prendersi cura non riguarda esclusivamente il supporto professionale; la cura della salute mentale va oltre il singolo: abbraccia il contesto familiare e sociale, promuovendo l’inclusione e il benessere collettivo. Obiettivo di Màt è riportare l’attenzione su questo aspetto e superare lo stigma e il pregiudizio legati alla malattia mentale” Negli ultimi tre anni i disturbi mentali sono aumentati del 28%, con un picco di diagnosi che riguardano prevalentemente ansia e depressione: in particolare i sintomi depressivi sono quintuplicati, oggi si ritiene che colpiscano una persona su tre. A farne le spese sono soprattutto i giovani, le donne, gli anziani e le persone delle fasce più povere e disagiate, e l’Oms lancia l’allarme, a livello globale, su un imminente sorpasso: la prevalenza delle patologie psichiatriche sta per superare quella delle malattie cardiovascolari. Per accendere i riflettori sull’importanza di garantire il diritto alla salute mentale, a pochi giorni di distanza dalla Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, torna Màt, la Settimana della Salute Mentale, a Modena dal 19 al 26 ottobre: otto giorni per raccontare l’universo della salute mentale attraverso un ricco ed eterogeneo programma di dibattiti, conferenze, eventi artistici e culturali che conta un centinaio di appuntamenti che si svilupperanno su tutti i distretti della provincia di Modena. “Prendersi cura” è il focus di questa edizione, che viene declinato negli ambiti e settori più delicati della salute mentale: dai giovani e adolescenti con le loro problematiche – legate alle seconde e terze generazioni di immigrati, alla percezione del corpo con il body shaming e i disturbi alimentari, all’autismo sempre più diagnosticato -, all’ambito carcerario e alle situazioni di fragilità, come quelle degli anziani e della tossicodipendenza. Promossa dall'azienda sanitaria territoriale e organizzata da Arci Modena, la manifestazione è realizzata grazie al contributo di Fondazione di Modena e di BPER Banca. La Settimana della Salute Mentale coinvolge a fianco delle istituzioni pubbliche, le associazioni di volontariato, la cooperazione sociale e i gruppi informali di cittadini attivi: la manifestazione è gratuita e aperta a tutti. La salute mentale è una componente essenziale della capacità di resilienza delle comunità, ed è quindi fondamentale attuare politiche nazionali che promuovano sistemi di salute mentale inclusivi, efficaci e a tutela dei diritti. Eppure, nonostante una crescente diagnosi di patologie psichiche continua a registrarsi una flessione nei fondi a disposizione di questo settore.
Dillo a PlapleRispetto e tutela dell’ambiente, FeRFA premia il parco 'Gallipoli Cognato Dolomiti Lucane' con bandiera verde
Dal 2022 ogni anno, in data 21 Ottobre viene assegnata una bandiera verde in segno di riconoscimento per il rispetto e la tutela di pachi e foreste. Questo 21 Ottobre, il Parco regionale “Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane riceverà, dalla Federazione Rinascita Forestale e Ambientale, il riconoscimento di “Bandiera Verde Parchi e Foreste Ferfa”: lo hanno reso noto il presidente, Mario Ungaro, e il direttore, Marco Delorenzo. La bandiera è stata assegnata per il rispetto dei requisiti relativi alla gestione sostenibile del patrimonio verde, per la sostenibilità ecologica e per la multifunzionalità delle foreste. “Il progetto Bandiera Verde – hanno detto Ungaro e Delorenzo – si integra con la nuova strategia forestale Europea e ha l’obiettivo di sensibilizzare l’uso sostenibile del soprassuolo forestale, in una nuova ottica di rispetto, integrazione con l’ambiente, con l’economia e le popolazioni locali”. Il Progetto FeRFA La Bandiera Verde Parchi e Foreste è un riconoscimento nazionale, istituito dalla Federazione rinascita forestale e Ambientale nel 2022 in occasione dei 200 anni dalla nascita del Corpo forestale dello Stato. La Commissione europea ha di recente adottato la “Nuova strategia forestale” per il 2030, iniziativa che ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il progetto bandiera verde Parchi e Foreste, si integra con tale strategia Europea e mira a garantire la multifunzionalità delle foreste come alleati essenziali nella lotta ai cambiamenti climatici e luogo di tutela della biodiversità. Il progetto bandiera verde vuole implementare tutte quelle azioni concrete che aumentino la quantità e la qualità delle foreste in Italia. Il progetto Bandiera Verde Parchi e Foreste ha l'obiettivo di sensibilizzare la politica ad un uso sostenibile del soprassuolo forestale, in una nuova ottica di rispetto, di sostenibilità e integrazione con l’ambiente, l’economia e le popolazioni locali.
Dal 2022 ogni anno, in data 21 Ottobre viene assegnata una bandiera verde in segno di riconoscimento per il rispetto e la tutela di pachi e foreste. Questo 21 Ottobre, il Parco regionale “Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane riceverà, dalla Federazione Rinascita Forestale e Ambientale, il riconoscimento di “Bandiera Verde Parchi e Foreste Ferfa”: lo hanno reso noto il presidente, Mario Ungaro, e il direttore, Marco Delorenzo. La bandiera è stata assegnata per il rispetto dei requisiti relativi alla gestione sostenibile del patrimonio verde, per la sostenibilità ecologica e per la multifunzionalità delle foreste. “Il progetto Bandiera Verde – hanno detto Ungaro e Delorenzo – si integra con la nuova strategia forestale Europea e ha l’obiettivo di sensibilizzare l’uso sostenibile del soprassuolo forestale, in una nuova ottica di rispetto, integrazione con l’ambiente, con l’economia e le popolazioni locali”. Il Progetto FeRFA La Bandiera Verde Parchi e Foreste è un riconoscimento nazionale, istituito dalla Federazione rinascita forestale e Ambientale nel 2022 in occasione dei 200 anni dalla nascita del Corpo forestale dello Stato. La Commissione europea ha di recente adottato la “Nuova strategia forestale” per il 2030, iniziativa che ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il progetto bandiera verde Parchi e Foreste, si integra con tale strategia Europea e mira a garantire la multifunzionalità delle foreste come alleati essenziali nella lotta ai cambiamenti climatici e luogo di tutela della biodiversità. Il progetto bandiera verde vuole implementare tutte quelle azioni concrete che aumentino la quantità e la qualità delle foreste in Italia. Il progetto Bandiera Verde Parchi e Foreste ha l'obiettivo di sensibilizzare la politica ad un uso sostenibile del soprassuolo forestale, in una nuova ottica di rispetto, di sostenibilità e integrazione con l’ambiente, l’economia e le popolazioni locali.
Dillo a PlapleMeno consumi energetici per Banco Alimentare Piemonte, inaugurato impianto fotovoltaico
Si rinforza l’impegno concreto per la sostenibilità ambientale e sociale del Banco Alimentare del Piemonte che da oggi potrà contare su un nuovo impianto fotovoltaico e su un’area dedicata al volontariato aziendale completamente rinnovata. L’inaugurazione, avvenuta questa mattina nella sede di Moncalieri, ha visto l’accensione del nuovo impianto da 80 KW che, progettato per ridurre del 50% i consumi energetici del magazzino dell’organizzazione di volontariato, rappresenta una svolta per la sostenibilità del Banco Alimentare. Il risparmio energetico si tradurrà infatti in risparmio economico, il che consentirà di avere più risorse da destinare al sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà. L’intervento rappresenta quindi un importante passo avanti per contribuire ad un futuro più sostenibile, ma non solo. L’impianto infatti, oltre a soddisfare il fabbisogno energetico della struttura del Banco, permetterà anche di alimentare con energia pulita la Comunità Energetica USE (Unione Sociale ed Energia) Nord, condividendo così benefici ecologici ed economici con cittadini, volontari e aziende partner del territorio. Contemporaneamente all’accensione dell’impianto, è stata inaugurata anche la nuova area del magazzino dedicata al volontariato aziendale dove, con una modalità di collaborazione tra profit e no profit, viene data alle aziende l’opportunità di coniugare la formazione dei propri dipendenti con attività di volontariato solidale, come la selezione, il controllo e il riconfezionamento dei prodotti donati al Banco, e che da questo vengono ridistribuiti alle oltre 550 organizzazioni territoriali che in Piemonte supportano più di 112mila persone in condizioni di difficoltà.
Si rinforza l’impegno concreto per la sostenibilità ambientale e sociale del Banco Alimentare del Piemonte che da oggi potrà contare su un nuovo impianto fotovoltaico e su un’area dedicata al volontariato aziendale completamente rinnovata. L’inaugurazione, avvenuta questa mattina nella sede di Moncalieri, ha visto l’accensione del nuovo impianto da 80 KW che, progettato per ridurre del 50% i consumi energetici del magazzino dell’organizzazione di volontariato, rappresenta una svolta per la sostenibilità del Banco Alimentare. Il risparmio energetico si tradurrà infatti in risparmio economico, il che consentirà di avere più risorse da destinare al sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà. L’intervento rappresenta quindi un importante passo avanti per contribuire ad un futuro più sostenibile, ma non solo. L’impianto infatti, oltre a soddisfare il fabbisogno energetico della struttura del Banco, permetterà anche di alimentare con energia pulita la Comunità Energetica USE (Unione Sociale ed Energia) Nord, condividendo così benefici ecologici ed economici con cittadini, volontari e aziende partner del territorio. Contemporaneamente all’accensione dell’impianto, è stata inaugurata anche la nuova area del magazzino dedicata al volontariato aziendale dove, con una modalità di collaborazione tra profit e no profit, viene data alle aziende l’opportunità di coniugare la formazione dei propri dipendenti con attività di volontariato solidale, come la selezione, il controllo e il riconfezionamento dei prodotti donati al Banco, e che da questo vengono ridistribuiti alle oltre 550 organizzazioni territoriali che in Piemonte supportano più di 112mila persone in condizioni di difficoltà.
Dillo a PlapleModena, Spazio Uau! inaugura nuovo centro per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico
Una vera e propria palestra di vita che vuole fornire ai bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico la possibilità di lavorare sulle loro autonomie: lo Spazio UAU è un centro polifunzionale accreditato e integrato con la rete dei servizi dell’Azienda USL di Modena che ha inaugurato questa mattina a Villa Igea. Qui i pazienti della fascia di età dai 6 ai 15 anni hanno a disposizione 430 metri quadrati, 7 stanze, 21 professionisti specializzati. Nello Spazio UAU sono stati ricreati gli ambienti di vita quotidiana – la cucina, il bagno, la camera da letto – per insegnare e allenare le capacità individuali in maniera strutturata, all’interno di contesti di vita che riproducono il più possibile la quotidianità. Da inizio settembre 45 minori seguono in questa sede i loro percorsi di trattamenti abilitativi e riabilitativi Dalla cucina, al bagno con doccia, dalla scrivania per disegnare alla camera da letto: sono tra gli ambienti di una abitazione ricreati nel nuovo Spazio UAU presso Villa Igea a Modena. E sono stati ideati e realizzati per aiutare i bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico a sviluppare e allenare le loro autonomie in contesti di vita quotidiana. Lo Spazio UAU è un nuovo centro polifunzionale modenese - accreditato e convenzionato con l’AUSL - per il trattamento abilitativo e riabilitativo rivolto in particolare alla fascia di età 6-15 anni: qui è quotidianamente al lavoro un’equipe multiprofessionale specializzata sull’autismo, composta da un medico, tre psicologhe, dieci tecnici della riabilitazione psichiatrica, quattro terapisti occupazionali, un logopedista, un pedagogista e un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva; l’obiettivo è quello di costruire un percorso di trattamento individualizzato per ogni paziente. Da inizio settembre, dunque in poco più di un mese, sono in trattamento 45 bambini su segnalazione dei servizi di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’AUSL di Modena con cui questo percorso di trattamento è integrato. Lo Spazio UAU è quindi un ulteriore e innovativo tassello che si aggiunge agli altri spazi di trattamento presenti nel territorio di Modena e provincia (il Gelso a Vignola, Frignaut a Pavullo, AUT AUT a Fiorano) e collaborazioni con enti attivi nel territorio (biblioteche e ludoteche comunali, Villa Forni e Citta dei ragazzi a Modena), lavorando in rete con le Associazioni dei familiari degli utenti e le istituzioni scolastiche. Modalità, spazi e obiettivi di trattamento Questo nuovo spazio si sviluppa su 430 metri quadrati e dispone di sette stanze, tra cui una cucina, un bagno con doccia e uno senza, una camera da letto, tre ambulatori educativi, una palestra e una “stanza morbida”. La suddivisione degli spazi in aree funzionali specifiche e la loro personalizzazione con colori, scritte e simboli di identificazione aiutano il bambino a sapere con precisione ciò che si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni momento: facilitare l’apprendimento riduce l’ansia e l’incertezza, problemi comuni nei bambini autistici che presso lo Spazio UAU hanno a disposizione una “palestra di vita” per familiarizzare con abilità che potranno poi utilizzate nei contesti di vita personali e migliorare comportamenti socialmente significativi. Il percorso terapeutico si articola in quattro macro aree di intervento: comunicazione, competenze adattive, autonomia, abilità sociali; è sempre condiviso con la referente clinica della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) del territorio, la famiglia e la scuola, con l’obiettivo di dare continuità all’intervento negli ambienti di vita dei minori.
Una vera e propria palestra di vita che vuole fornire ai bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico la possibilità di lavorare sulle loro autonomie: lo Spazio UAU è un centro polifunzionale accreditato e integrato con la rete dei servizi dell’Azienda USL di Modena che ha inaugurato questa mattina a Villa Igea. Qui i pazienti della fascia di età dai 6 ai 15 anni hanno a disposizione 430 metri quadrati, 7 stanze, 21 professionisti specializzati. Nello Spazio UAU sono stati ricreati gli ambienti di vita quotidiana – la cucina, il bagno, la camera da letto – per insegnare e allenare le capacità individuali in maniera strutturata, all’interno di contesti di vita che riproducono il più possibile la quotidianità. Da inizio settembre 45 minori seguono in questa sede i loro percorsi di trattamenti abilitativi e riabilitativi Dalla cucina, al bagno con doccia, dalla scrivania per disegnare alla camera da letto: sono tra gli ambienti di una abitazione ricreati nel nuovo Spazio UAU presso Villa Igea a Modena. E sono stati ideati e realizzati per aiutare i bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico a sviluppare e allenare le loro autonomie in contesti di vita quotidiana. Lo Spazio UAU è un nuovo centro polifunzionale modenese - accreditato e convenzionato con l’AUSL - per il trattamento abilitativo e riabilitativo rivolto in particolare alla fascia di età 6-15 anni: qui è quotidianamente al lavoro un’equipe multiprofessionale specializzata sull’autismo, composta da un medico, tre psicologhe, dieci tecnici della riabilitazione psichiatrica, quattro terapisti occupazionali, un logopedista, un pedagogista e un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva; l’obiettivo è quello di costruire un percorso di trattamento individualizzato per ogni paziente. Da inizio settembre, dunque in poco più di un mese, sono in trattamento 45 bambini su segnalazione dei servizi di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’AUSL di Modena con cui questo percorso di trattamento è integrato. Lo Spazio UAU è quindi un ulteriore e innovativo tassello che si aggiunge agli altri spazi di trattamento presenti nel territorio di Modena e provincia (il Gelso a Vignola, Frignaut a Pavullo, AUT AUT a Fiorano) e collaborazioni con enti attivi nel territorio (biblioteche e ludoteche comunali, Villa Forni e Citta dei ragazzi a Modena), lavorando in rete con le Associazioni dei familiari degli utenti e le istituzioni scolastiche. Modalità, spazi e obiettivi di trattamento Questo nuovo spazio si sviluppa su 430 metri quadrati e dispone di sette stanze, tra cui una cucina, un bagno con doccia e uno senza, una camera da letto, tre ambulatori educativi, una palestra e una “stanza morbida”. La suddivisione degli spazi in aree funzionali specifiche e la loro personalizzazione con colori, scritte e simboli di identificazione aiutano il bambino a sapere con precisione ciò che si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni momento: facilitare l’apprendimento riduce l’ansia e l’incertezza, problemi comuni nei bambini autistici che presso lo Spazio UAU hanno a disposizione una “palestra di vita” per familiarizzare con abilità che potranno poi utilizzate nei contesti di vita personali e migliorare comportamenti socialmente significativi. Il percorso terapeutico si articola in quattro macro aree di intervento: comunicazione, competenze adattive, autonomia, abilità sociali; è sempre condiviso con la referente clinica della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) del territorio, la famiglia e la scuola, con l’obiettivo di dare continuità all’intervento negli ambienti di vita dei minori.
Dillo a PlapleItalia - Belgio è inclusione! Allo Stadio Olimpico una ‘Quiet Room’ per i bambini con autismo
Per la prima volta nella storia della Nazionale i piccoli tifosi con disabilità potranno assistere alla gara in un ambiente protetto e accogliente. In occasione delle sfide di Nations League con i Diavoli Rossi e Israele sarà inoltre attivo il servizio di audio-descrizione per i tifosi non vedenti. Nuovo importante passo in avanti nell’ambito della strategia di sostenibilità adottata dalla FIGC. Grazie al supporto di Sport e Salute per la prima volta nella storia della Nazionale - in occasione dell’incontro di UEFA Nations League tra Italia e Belgio in programma giovedì 10 ottobre allo Stadio Olimpico di Roma - verrà offerta la possibilità ad alcuni bambini con autismo di assistere al match da una ‘Quiet Room’ dedicata presso la Tribuna Monte Mario. Un ambiente protetto e accogliente - già utilizzato in occasione dell’ultima finale di Coppa Italia nonché per concerti e altri eventi come i Campionati Europei di atletica leggera - in cui i piccoli tifosi, protagonisti del progetto del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC ‘Calcio Integrato’, potranno seguire la partita in totale sicurezza vivendo un’esperienza entusiasmante come faranno anche i propri compagni di squadra e i 3.000 bambini delle Scuole di Calcio di Roma e del Lazio. Così come giocano insieme sullo stesso campo, condividendo la passione per il calcio, allo stesso modo possono essere tutti insieme allo stadio. L’obiettivo è creare un ambiente dove ogni bambino, con abilità diverse, possa partecipare e sentirsi parte dello stesso grande movimento, sia sul campo sia sugli spalti.
Per la prima volta nella storia della Nazionale i piccoli tifosi con disabilità potranno assistere alla gara in un ambiente protetto e accogliente. In occasione delle sfide di Nations League con i Diavoli Rossi e Israele sarà inoltre attivo il servizio di audio-descrizione per i tifosi non vedenti. Nuovo importante passo in avanti nell’ambito della strategia di sostenibilità adottata dalla FIGC. Grazie al supporto di Sport e Salute per la prima volta nella storia della Nazionale - in occasione dell’incontro di UEFA Nations League tra Italia e Belgio in programma giovedì 10 ottobre allo Stadio Olimpico di Roma - verrà offerta la possibilità ad alcuni bambini con autismo di assistere al match da una ‘Quiet Room’ dedicata presso la Tribuna Monte Mario. Un ambiente protetto e accogliente - già utilizzato in occasione dell’ultima finale di Coppa Italia nonché per concerti e altri eventi come i Campionati Europei di atletica leggera - in cui i piccoli tifosi, protagonisti del progetto del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC ‘Calcio Integrato’, potranno seguire la partita in totale sicurezza vivendo un’esperienza entusiasmante come faranno anche i propri compagni di squadra e i 3.000 bambini delle Scuole di Calcio di Roma e del Lazio. Così come giocano insieme sullo stesso campo, condividendo la passione per il calcio, allo stesso modo possono essere tutti insieme allo stadio. L’obiettivo è creare un ambiente dove ogni bambino, con abilità diverse, possa partecipare e sentirsi parte dello stesso grande movimento, sia sul campo sia sugli spalti.
Dillo a PlapleOcchiali e dispositivi elettronici, a Messina parte la raccolta per aiutare la popolazione del Burundi
Parte ufficialmente oggi l’iniziativa pro Burundi promossa da CittadinanzAttiva Sicilia Onlus An.tu.do Messina Giostra Ritiro e patrocinata dal Comune di Messina e dall’A.N.I.O.M.R.I.D. (ass. Naz. Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati), con il contributo di diciassette realtà associative del territorio. L’iniziativa prevede di dare l’opportunità al Burundi, il paese più povero del mondo e con l’indice di sviluppo umano più basso del pianeta, di essere artefice della propria crescita dotando la popolazione, per il tramite dell’Associazione Onlus Aiutiamo il Burundi, di presidi indispensabili per il campo visivo come occhiali da vista e da sole usati, oltre che cellulari e tablet. Sarà possibile trovare in posti diversi della città dei contenitori di cartone e la locandina per la raccolta occhiali, cellulari, tablet e computer con indicazione dei referenti a cui rivolgersi.
Parte ufficialmente oggi l’iniziativa pro Burundi promossa da CittadinanzAttiva Sicilia Onlus An.tu.do Messina Giostra Ritiro e patrocinata dal Comune di Messina e dall’A.N.I.O.M.R.I.D. (ass. Naz. Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati), con il contributo di diciassette realtà associative del territorio. L’iniziativa prevede di dare l’opportunità al Burundi, il paese più povero del mondo e con l’indice di sviluppo umano più basso del pianeta, di essere artefice della propria crescita dotando la popolazione, per il tramite dell’Associazione Onlus Aiutiamo il Burundi, di presidi indispensabili per il campo visivo come occhiali da vista e da sole usati, oltre che cellulari e tablet. Sarà possibile trovare in posti diversi della città dei contenitori di cartone e la locandina per la raccolta occhiali, cellulari, tablet e computer con indicazione dei referenti a cui rivolgersi.
Dillo a PlapleGenova Jeans Week per il sociale, devolveranno il ricavato ad attività eco-solidali
Tra le novità della Genova Jeans Week che sta per iniziare, il progetto pilota “Riuso attivo” nato dalla collaborazione tra Comune, Camera di Commercio, Humana People to People, Confcommercio e Confesercenti È un’iniziativa unica nel suo genere a Genova, cui hanno aderito finora 18 fra negozi della Jeans Trail e jeanserie di tutta la città, che ha lo scopo di sensibilizzare i genovesi sulla necessità di ridurre lo spreco e l’inquinamento collegato all’industria del jeans e più in generale del tessile, facendo rivivere i capi usati e destinandoli a iniziative di utilità sociale. I genovesi che hanno in casa un capo che non usano più, potranno consegnarlo durante la settimana dall’1 al 6 ottobre in uno dei 18 negozi aderenti, riconoscibili dal bollo “Il jeans è per sempre – Io partecipo alla Genova Jeans week” e indicati di seguito. I capi verranno raccolti da Humana Paople to People tramite appositi scatoloni, recuperati e rigenerati e rimessi in commercio. I proventi di successive vendite, come nel caso di tutte le attività di Humana People to People, saranno utilizzati per promuovere attività di utilità sociale e ambientale. Alla raccolta, come ad altri importanti progetti della Jeans Week, partecipa l’associazionismo della rete territoriale costruita dal Comune con l’iniziativa “Start Tappe” che mette in rete realtà impegnate all’attivazione di progetti inclusione sociale. Con una piccola azione, il cittadino può contribuire a coprire la preziosa tappa dell’economia circolare costituita dal “riuso”, su cui è impegnato il Comune di Genova, in particolare con il progetto CCity, Genova Città Circolare nell’ambito dell’Action plan Genova 2050. “Riuso Attivo” è un’iniziativa pilota che verrà testata durante la prima edizione della settimana del jeans per essere riproposta nelle prossime edizioni. Un grande gioco di squadra lanciato da Comune , Camera di Commercio e Humana People to People nel segno della sostenibilità ambientale, economica e sociale, che non sarebbe stato possibile senza la collaborazione attiva dei partner Confcommercio e Confesercenti per la sensibilizzazione dei negozianti e la collaborazione operativa.
Tra le novità della Genova Jeans Week che sta per iniziare, il progetto pilota “Riuso attivo” nato dalla collaborazione tra Comune, Camera di Commercio, Humana People to People, Confcommercio e Confesercenti È un’iniziativa unica nel suo genere a Genova, cui hanno aderito finora 18 fra negozi della Jeans Trail e jeanserie di tutta la città, che ha lo scopo di sensibilizzare i genovesi sulla necessità di ridurre lo spreco e l’inquinamento collegato all’industria del jeans e più in generale del tessile, facendo rivivere i capi usati e destinandoli a iniziative di utilità sociale. I genovesi che hanno in casa un capo che non usano più, potranno consegnarlo durante la settimana dall’1 al 6 ottobre in uno dei 18 negozi aderenti, riconoscibili dal bollo “Il jeans è per sempre – Io partecipo alla Genova Jeans week” e indicati di seguito. I capi verranno raccolti da Humana Paople to People tramite appositi scatoloni, recuperati e rigenerati e rimessi in commercio. I proventi di successive vendite, come nel caso di tutte le attività di Humana People to People, saranno utilizzati per promuovere attività di utilità sociale e ambientale. Alla raccolta, come ad altri importanti progetti della Jeans Week, partecipa l’associazionismo della rete territoriale costruita dal Comune con l’iniziativa “Start Tappe” che mette in rete realtà impegnate all’attivazione di progetti inclusione sociale. Con una piccola azione, il cittadino può contribuire a coprire la preziosa tappa dell’economia circolare costituita dal “riuso”, su cui è impegnato il Comune di Genova, in particolare con il progetto CCity, Genova Città Circolare nell’ambito dell’Action plan Genova 2050. “Riuso Attivo” è un’iniziativa pilota che verrà testata durante la prima edizione della settimana del jeans per essere riproposta nelle prossime edizioni. Un grande gioco di squadra lanciato da Comune , Camera di Commercio e Humana People to People nel segno della sostenibilità ambientale, economica e sociale, che non sarebbe stato possibile senza la collaborazione attiva dei partner Confcommercio e Confesercenti per la sensibilizzazione dei negozianti e la collaborazione operativa.
Dillo a PlapleLo sport è per tutti, a Bologna il primo campionato di paracadutismo italiano per persone disabili
La gara di paracadutismo con persone con disabilità, prima volta in Italia, è organizzato dall'associazione Veramente Abili e ha il preciso intento di evidenziare l’azione ed il significato di inclusività, intrinseco nel messaggio che il Governo Italiano presenterà nel G7 di ottobre 2024. La gara di paracadutismo inclusivo consiste nell’effettuazione di un Lanco in Tandem, dove la persona con disabilità si lancerà in caduta libera, agganciato ad un Istruttore di paracadutismo, utilizzando una imbragatura speciale e con il paracadute biposto (ndr: tandem). L’istruttore avrà una telecamera, in Alta Definizione, posizionata sulla mano per filmare gli esercizi e per la successiva condivisione al pubblico presente. L’atleta effettuerà due esercizi. Il primo esercizio sarà eseguito in caduta libera ove realizzerà un giro a destra ed un giro a sinistra, nel minor tempo possibile. Il secondo esercizio si svolgerà a paracadute aperto e consisterà nell’effettuare un atterraggio all’interno di una area delimitata. L’evento si terrà il 29 Settembre e sarà svolto presso l’aviosuperficie di Molinella (Bologna).
La gara di paracadutismo con persone con disabilità, prima volta in Italia, è organizzato dall'associazione Veramente Abili e ha il preciso intento di evidenziare l’azione ed il significato di inclusività, intrinseco nel messaggio che il Governo Italiano presenterà nel G7 di ottobre 2024. La gara di paracadutismo inclusivo consiste nell’effettuazione di un Lanco in Tandem, dove la persona con disabilità si lancerà in caduta libera, agganciato ad un Istruttore di paracadutismo, utilizzando una imbragatura speciale e con il paracadute biposto (ndr: tandem). L’istruttore avrà una telecamera, in Alta Definizione, posizionata sulla mano per filmare gli esercizi e per la successiva condivisione al pubblico presente. L’atleta effettuerà due esercizi. Il primo esercizio sarà eseguito in caduta libera ove realizzerà un giro a destra ed un giro a sinistra, nel minor tempo possibile. Il secondo esercizio si svolgerà a paracadute aperto e consisterà nell’effettuare un atterraggio all’interno di una area delimitata. L’evento si terrà il 29 Settembre e sarà svolto presso l’aviosuperficie di Molinella (Bologna).
Dillo a PlaplePlaple è un progetto di PMG Italia Spa e PMG Italia Srl
Informativa
sulla privacy
preferenze di tracciamento