Loading...

Lotta ai tumori della pelle - Il rimedio accessibile a tutti di Heman Bekele


Heman Bekele adolescente di 15 anni, nato e cresciuto in Etiopia. Fin da bambino notò gli effetti del sole sulla pelle delle persone che lo circondavano, soprattutto sui lavoratori che non usavano alcun tipo di protezione solare. Heman e la su famiglia emigrarono negli Stati Uniti. Fu qui che iniziò ad imparare il potere delle reazioni chimiche, ma soprattutto quali erano i danni che potevano provocare alla pelle. Durante i suoi studi venne a conoscenza un farmaco già conosciuto per il trattamento di alcune forme di cancro epidermico, l’imiquimod. Qui è entrata in gioco la voglia di sapere, voler conoscere in un ragazzo giovane: Heman si chiese se ci fosse un modo per usare l'imiquimod per trattare gli stadi precoci del cancro e rendere al contempo il medicinale più accessibile a persone di diverse classi socio-economiche. La soluzione offerta dal ragazzo di 15 anni, gli è valso il riconoscimento di “Kind of the year 2024” dalla rivista Time.

(Video @time)

Titoli simili

“Il ristorante degli ordini sbagliati”


play

Quante volte vi è capitato di essere ad un ristorante e vi hanno sbagliato un’ordinazione. Non siamo tutti uguali e c’è chi reagisce più gentilmente a degli errori e chi no. In Giappone vi è un ristorante che è partito da questa idea. Si chiama “Il ristorante degli ordini sbagliati” e i dipendenti del posto sono persone anziane affette da demenza. Proprio da loro, parte il messaggio di questo progetto: gli errori possono capitare, ma possono essere anche un’occasione per esercitare empatia, pazienza e accettazione. Non si ferma a ciò. Il progetto mira anche a far passare il messaggio che bisogna sapere vedere il valore che si cela dietro le imperfezioni soprattutto riscoprire la bellezza dietro a dei gesti semplici, ma mai scontati.

Quante volte vi è capitato di essere ad un ristorante e vi hanno sbagliato un’ordinazione. Non siamo tutti uguali e c’è chi reagisce più gentilmente a degli errori e chi no. In Giappone vi è un ristorante che è partito da questa idea. Si chiama “Il ristorante degli ordini sbagliati” e i dipendenti del posto sono persone anziane affette da demenza. Proprio da loro, parte il messaggio di questo progetto: gli errori possono capitare, ma possono essere anche un’occasione per esercitare empatia, pazienza e accettazione. Non si ferma a ciò. Il progetto mira anche a far passare il messaggio che bisogna sapere vedere il valore che si cela dietro le imperfezioni soprattutto riscoprire la bellezza dietro a dei gesti semplici, ma mai scontati.

Dillo a Plaple

Trasformare una lavagna in un pc con il solo uso del gesso


play

In mancanza di determinate attrezzature esiste una soluzione a qualsiasi problema? A questa domanda può rispondere l’insegnante Richard Appiah Akoto. Inn Ghana, per le sue lezioni di informatica, in assenza di computer, pur di non lasciar indietro i suoi studenti con gli studi ha usato il più tradizionale e artigianale dei metodi: gesso alla mano e una lavagna per spiegare e far conoscere l’intera interfaccia di Microsoft Word. Un atto spontaneo per l’insegnante che racchiude la sua dedizione al lavoro, il quale ha aperto le porte del futuro a un’intera classe. Infatti, il suo metodo di insegnamento è stato notato da Microsoft, che lo ha invitato a Singapore per un evento educativo internazionale: il suo primo viaggio fuori dal Ghana. Lì ha raccontato la sua storia a centinaia di insegnanti da tutto il mondo. Inoltre ha ricevendo in strumenti adeguati per facilitare il suo insegnamento ai suoi ragazzi. Un singolo atto di dedizione ha aperto le porte del futuro a un’intera classe.

In mancanza di determinate attrezzature esiste una soluzione a qualsiasi problema? A questa domanda può rispondere l’insegnante Richard Appiah Akoto. Inn Ghana, per le sue lezioni di informatica, in assenza di computer, pur di non lasciar indietro i suoi studenti con gli studi ha usato il più tradizionale e artigianale dei metodi: gesso alla mano e una lavagna per spiegare e far conoscere l’intera interfaccia di Microsoft Word. Un atto spontaneo per l’insegnante che racchiude la sua dedizione al lavoro, il quale ha aperto le porte del futuro a un’intera classe. Infatti, il suo metodo di insegnamento è stato notato da Microsoft, che lo ha invitato a Singapore per un evento educativo internazionale: il suo primo viaggio fuori dal Ghana. Lì ha raccontato la sua storia a centinaia di insegnanti da tutto il mondo. Inoltre ha ricevendo in strumenti adeguati per facilitare il suo insegnamento ai suoi ragazzi. Un singolo atto di dedizione ha aperto le porte del futuro a un’intera classe.

Dillo a Plaple

Dalla desertificazione al ritorno della fauna selvatica e della biodiversità in due anni


play

Si chiama "water bunds" il progetto realizzato da Justdiggit insieme alle comunità locali in Kenya. Obiettivo dell’iniziativa è contrastare la desertificazione e il degrado del suolo attraverso la costruzione di "bunds", ovvero piccole dighe a forma di mezzaluna che trattengono l'acqua piovana. Importanti interventi a basso costo, che permettono di ripristinare la vegetazione, ridurre le inondazioni e migliorare la disponibilità idrica per l'agricoltura e il sostentamento delle popolazioni. Un importante esempio di come azioni come queste possano avere un impatto significativo sulla lotta alla desertificazione e allo stesso tempo migliorare la vita delle persone e dell'ambiente.

Si chiama "water bunds" il progetto realizzato da Justdiggit insieme alle comunità locali in Kenya. Obiettivo dell’iniziativa è contrastare la desertificazione e il degrado del suolo attraverso la costruzione di "bunds", ovvero piccole dighe a forma di mezzaluna che trattengono l'acqua piovana. Importanti interventi a basso costo, che permettono di ripristinare la vegetazione, ridurre le inondazioni e migliorare la disponibilità idrica per l'agricoltura e il sostentamento delle popolazioni. Un importante esempio di come azioni come queste possano avere un impatto significativo sulla lotta alla desertificazione e allo stesso tempo migliorare la vita delle persone e dell'ambiente.

Dillo a Plaple

454 cani adottati grazie a “Superman”


play

Possono dei film essere fonte di ispirazione per gesti solidali? Si e l’esempio è il nuovo film di “Superman”, da poco uscito nelle sale cinematografiche. Ai tempi della stesura della sceneggiatura, il regista James adottò un cane randagio: “Ozu veniva da una situazione di accumulo compulsivo in un cortile con 60 altri cani e non aveva mai conosciuto gli esseri umani – ha scritto Gunn in un post sui social –. È entrato in casa nostra e ha distrutto tutto: scarpe, mobili – ha perfino mangiato il mio laptop. Ricordo di aver pensato: ‘Quanto sarebbe più difficile la vita se Ozu avesse dei superpoteri?’ – ed è così che Krypto è entrato nella sceneggiatura e ha cambiato la forma della storia, proprio come Ozu stava cambiando la mia vita”, ha raccontato Gunn. Grazie a questa rivelazione in America, secondo l’app Woofz (punto di riferimento per chi cerca consigli sull’addestramento o vuole adottare un cane negli Stati Uniti) ha registrato dati sorprendenti dopo l’esordio cinematografico del nuovo “Superman”. Le query su Google relative all’adozione sono aumentate drasticamente: le richieste generiche come “come adottare un cane” sono cresciute addirittura del 513%. Anche le ricerche più specifiche hanno fatto segnare numeri rilevanti: “adottare un cane abbandonato” è salita del 163%, mentre chi cercava informazioni su come prendere con sé cuccioli o razze particolari come lo schnauzer ha visto incrementi rispettivamente pari al 31% e quasi 300%. Non finisce qui! Grazie ad un’iniziativa di sensibilizzazione, da parte di Warner Bros. insieme a Best Friends Animal Society sul tema dell’adozione, si sono registrate oltre 454 adozioni.

Possono dei film essere fonte di ispirazione per gesti solidali? Si e l’esempio è il nuovo film di “Superman”, da poco uscito nelle sale cinematografiche. Ai tempi della stesura della sceneggiatura, il regista James adottò un cane randagio: “Ozu veniva da una situazione di accumulo compulsivo in un cortile con 60 altri cani e non aveva mai conosciuto gli esseri umani – ha scritto Gunn in un post sui social –. È entrato in casa nostra e ha distrutto tutto: scarpe, mobili – ha perfino mangiato il mio laptop. Ricordo di aver pensato: ‘Quanto sarebbe più difficile la vita se Ozu avesse dei superpoteri?’ – ed è così che Krypto è entrato nella sceneggiatura e ha cambiato la forma della storia, proprio come Ozu stava cambiando la mia vita”, ha raccontato Gunn. Grazie a questa rivelazione in America, secondo l’app Woofz (punto di riferimento per chi cerca consigli sull’addestramento o vuole adottare un cane negli Stati Uniti) ha registrato dati sorprendenti dopo l’esordio cinematografico del nuovo “Superman”. Le query su Google relative all’adozione sono aumentate drasticamente: le richieste generiche come “come adottare un cane” sono cresciute addirittura del 513%. Anche le ricerche più specifiche hanno fatto segnare numeri rilevanti: “adottare un cane abbandonato” è salita del 163%, mentre chi cercava informazioni su come prendere con sé cuccioli o razze particolari come lo schnauzer ha visto incrementi rispettivamente pari al 31% e quasi 300%. Non finisce qui! Grazie ad un’iniziativa di sensibilizzazione, da parte di Warner Bros. insieme a Best Friends Animal Society sul tema dell’adozione, si sono registrate oltre 454 adozioni.

Dillo a Plaple

Nella foresta amazzonica scoperto un fungo che mangia la plastica


play

Si chiama Pestalotiopsis Microspora il fungo che è stato scoperto dagli studenti dell'Università di Yal, nella foresta pluviale dell’Amazzonia. Una scoperta che potrebbe risvolti significativi nella gestione dei rifiuti della plastica. Oltre a poter favorire rivolti positivi nel combattere l’inquinamento da plastica, questo fungo può rivelarsi importante per la bonifica di discariche e per sviluppare tecnologie di riciclo più efficace. Un importante esempio di come la voglia di scoprire e trovare soluzioni, da parte dell’uomo, possa trovare risvolti positivi.

Si chiama Pestalotiopsis Microspora il fungo che è stato scoperto dagli studenti dell'Università di Yal, nella foresta pluviale dell’Amazzonia. Una scoperta che potrebbe risvolti significativi nella gestione dei rifiuti della plastica. Oltre a poter favorire rivolti positivi nel combattere l’inquinamento da plastica, questo fungo può rivelarsi importante per la bonifica di discariche e per sviluppare tecnologie di riciclo più efficace. Un importante esempio di come la voglia di scoprire e trovare soluzioni, da parte dell’uomo, possa trovare risvolti positivi.

Dillo a Plaple

“Non porto gioia soltanto ai piccoli, ma loro la donano a me”


play

La star hollywoodiana Johnny Depp si è resa protagonista al di fuori dei grandi schermi con un gesto di solidarietà non indifferente: vestirsi un'ultima volta nel celebre pirata Jack Sparrow per andare a visitare i bambini malati all’ospedale infantile Niño Jesús a Madrid. L’attore attualmente si trova in Spagna per girare un nuovo film e tra un ciak e un altro ha colto l’occasione di regalare una giornata indimenticabile ai giovani pazienti malati di cancro.

La star hollywoodiana Johnny Depp si è resa protagonista al di fuori dei grandi schermi con un gesto di solidarietà non indifferente: vestirsi un'ultima volta nel celebre pirata Jack Sparrow per andare a visitare i bambini malati all’ospedale infantile Niño Jesús a Madrid. L’attore attualmente si trova in Spagna per girare un nuovo film e tra un ciak e un altro ha colto l’occasione di regalare una giornata indimenticabile ai giovani pazienti malati di cancro.

Dillo a Plaple

Barriere coralline artificiali grazie alle ceneri animali e umane per ripristinare gli ecosistemi marini


play

Resting Reef è una startup britannica che con il suo progetto, si impegna attivamente nel ripristino degli ecosistemi marini, trasformando le ceneri dei defunti in barriere coralline artificiali, chiamate "reef balls". Un processo di realizzazione che si ottiene tramite una miscela di ceneri e materiale biodegradabile, che verranno poi posizionate sul fondale marino per realizzare dei veri e propri habitat per la vita marina, favorendo un aumento della biodiversità. Il progetto, oltre a creare un impatto positivo sulle comunità costiere, si inserisce nel progetto italiano “MER”, con l’obiettivo di salvaguardare gli oceani e la biodiversità.

Resting Reef è una startup britannica che con il suo progetto, si impegna attivamente nel ripristino degli ecosistemi marini, trasformando le ceneri dei defunti in barriere coralline artificiali, chiamate "reef balls". Un processo di realizzazione che si ottiene tramite una miscela di ceneri e materiale biodegradabile, che verranno poi posizionate sul fondale marino per realizzare dei veri e propri habitat per la vita marina, favorendo un aumento della biodiversità. Il progetto, oltre a creare un impatto positivo sulle comunità costiere, si inserisce nel progetto italiano “MER”, con l’obiettivo di salvaguardare gli oceani e la biodiversità.

Dillo a Plaple

"Ridurre l'inquinamento da CO₂ utilizzando un filtro a zeolite"


play

Un progetto scientifico nato dalla preoccupazione personale per l'inquinamento a Santiago ha portato Esteban Castro, uno studente quattordicenne del Colegio Mayor de Peñalolén, a rappresentare il Cile a uno degli eventi scientifici scolastici più importanti del continente: l'Esposizione Nazionale della Scienza Milset Brasile 2025, che si è tenuto dall'11 al 15 maggio a Fortaleza. La proposta di Esteban, intitolata "Ridurre l'inquinamento da CO₂ utilizzando un filtro a zeolite", è stata precedentemente premiata all'Expo nazionale della scienza del Cile 2024 e propone una soluzione concreta e replicabile al problema delle emissioni dei veicoli. Il suo progetto consisteste nella realizzazione di un filtro per tubi di scappamento realizzato con zeolite, un minerale in grado di assorbire anidride carbonica. Un piccolo prodtto economico che può essere installato negli scarichi delle auto. Questa invenzione, oltre a fargli vincere l’edizione 2025 dell’Esposizione Nazionale della Scienza Milset Brasile 2025, che mescola scienza e invenzione possono portare a soluzione di grande impatto nella lotta all’inquinamento dell’ambiente.

Un progetto scientifico nato dalla preoccupazione personale per l'inquinamento a Santiago ha portato Esteban Castro, uno studente quattordicenne del Colegio Mayor de Peñalolén, a rappresentare il Cile a uno degli eventi scientifici scolastici più importanti del continente: l'Esposizione Nazionale della Scienza Milset Brasile 2025, che si è tenuto dall'11 al 15 maggio a Fortaleza. La proposta di Esteban, intitolata "Ridurre l'inquinamento da CO₂ utilizzando un filtro a zeolite", è stata precedentemente premiata all'Expo nazionale della scienza del Cile 2024 e propone una soluzione concreta e replicabile al problema delle emissioni dei veicoli. Il suo progetto consisteste nella realizzazione di un filtro per tubi di scappamento realizzato con zeolite, un minerale in grado di assorbire anidride carbonica. Un piccolo prodtto economico che può essere installato negli scarichi delle auto. Questa invenzione, oltre a fargli vincere l’edizione 2025 dell’Esposizione Nazionale della Scienza Milset Brasile 2025, che mescola scienza e invenzione possono portare a soluzione di grande impatto nella lotta all’inquinamento dell’ambiente.

Dillo a Plaple

Tutelare i diritti dei fiumi - A Parigi una convention civica sul futuro del Senna


play

Anche i fiumi hanno diritto ad avere una personalità giuridica per essere protetti meglio dall’inquinamento. Nel mondo solamente 3 fiumi hanno questa possibilità: - Nel 2017 la Nuova Zelanda ha concesso diritti al fiume Whanganui. - Nel 2022 la Spagna ha fatto lo stesso con il Mar Minore. - In Ecuador, la sua Costituzione riconosce i diritti della natura. Il prossimo fiume che può ottenere questo importante traguardo, per la sua tutela ambientale, è la Senna a Parigi. Negli ultimi anni, la capitale parigina ha intrapreso un'importante missione per ripulire la Senna, spendendo 1.400 milioni di euro per il suo recupero. Questo include investimenti come la costruzione di una gigantesca vasca sotterranea per immagazzinare le acque reflue e impedire che raggiungano il fiume. L'iniziativa ha ricevuto un impulso alla vigilia delle Olimpiadi dello scorso anno, quando le autorità francesi hanno cercato di garantire che il fiume fosse sufficientemente pulito da ospitare impianti per sport acquatici. Dopo i test fallimentare in occasione delle Olimpiadi dello scorso anno, si è tenuta nei mesi successivi una convention civica sul futuro del Senna, che si è conclusasa il mese scorso. 50 cittadini scelti a caso hanno interrogato gli esperti e hanno partecipato a settimane di dibattito per giungere a un'opinione collettiva. Questi incontri hanno portato alla conclusione che la Senna deve godere di diritti fondamentali, tra cui "il diritto di esistere, di fluire e di rigenerarsi". Sulla base di questo principio, il Consiglio Comunale di Parigi presenterà al Parlamento un disegno di legge per garantire alla Sena i diritti che le consentano di essere debitamente tutelata.

Anche i fiumi hanno diritto ad avere una personalità giuridica per essere protetti meglio dall’inquinamento. Nel mondo solamente 3 fiumi hanno questa possibilità: - Nel 2017 la Nuova Zelanda ha concesso diritti al fiume Whanganui. - Nel 2022 la Spagna ha fatto lo stesso con il Mar Minore. - In Ecuador, la sua Costituzione riconosce i diritti della natura. Il prossimo fiume che può ottenere questo importante traguardo, per la sua tutela ambientale, è la Senna a Parigi. Negli ultimi anni, la capitale parigina ha intrapreso un'importante missione per ripulire la Senna, spendendo 1.400 milioni di euro per il suo recupero. Questo include investimenti come la costruzione di una gigantesca vasca sotterranea per immagazzinare le acque reflue e impedire che raggiungano il fiume. L'iniziativa ha ricevuto un impulso alla vigilia delle Olimpiadi dello scorso anno, quando le autorità francesi hanno cercato di garantire che il fiume fosse sufficientemente pulito da ospitare impianti per sport acquatici. Dopo i test fallimentare in occasione delle Olimpiadi dello scorso anno, si è tenuta nei mesi successivi una convention civica sul futuro del Senna, che si è conclusasa il mese scorso. 50 cittadini scelti a caso hanno interrogato gli esperti e hanno partecipato a settimane di dibattito per giungere a un'opinione collettiva. Questi incontri hanno portato alla conclusione che la Senna deve godere di diritti fondamentali, tra cui "il diritto di esistere, di fluire e di rigenerarsi". Sulla base di questo principio, il Consiglio Comunale di Parigi presenterà al Parlamento un disegno di legge per garantire alla Sena i diritti che le consentano di essere debitamente tutelata.

News

Una catena umana per proteggere 2500 alberi secolari


play

In india, un’intera popolazione si è mobilitata per protestare contro l’abbattimento del polmone verde di Jaipur. Per fermare le ruspe all’opera, si sono uniti formando una vera e propria catena umana e hanno urlato a gran voce un preciso slogan: "Save Dol Ka Badh" ("Salva Dol Ka Badh”). Un chiarissimo messaggio per opporsi al progetto “PM Unity Mall”, il quale prevede l’abbattimento di un’area di 40 ettari per far sorgere un grande centro commerciale e aree residenziali. Un messaggio forte per impedire la deforestazione e far si he oltre 80 specie di uccelli possano continuare a vivere nel loro habitat.

In india, un’intera popolazione si è mobilitata per protestare contro l’abbattimento del polmone verde di Jaipur. Per fermare le ruspe all’opera, si sono uniti formando una vera e propria catena umana e hanno urlato a gran voce un preciso slogan: "Save Dol Ka Badh" ("Salva Dol Ka Badh”). Un chiarissimo messaggio per opporsi al progetto “PM Unity Mall”, il quale prevede l’abbattimento di un’area di 40 ettari per far sorgere un grande centro commerciale e aree residenziali. Un messaggio forte per impedire la deforestazione e far si he oltre 80 specie di uccelli possano continuare a vivere nel loro habitat.

Dillo a Plaple

Staccarsi dal digitale e tornare alla realtà


play

Vuoi staccarti dal mondo digitale per tornare ad assaporare la realtà, la lettura, le relazioni con altre persone? Si chiamano “Offline Club” e sono delle vere e proprie stanze dove tutto ciò che è digitale è proibito. Degli spazi sociali dove le persone possono prendersi del loro tempo per fare qualsiasi attività: divertimento, studi e socializzazione con ologrammi scopo di riscoprire forme di socialità più genuine. Gli Offline Club sono nati nei Paesi Bassi e l’iniziativa si è già diffusa in grandi metropoli come Amsterdam, Berlino, Londra, Parigi, Milano, Barcellona e Dubai. Organizzano eventi pubblici in bar e caffè, dove smartphone e dispositivi digitali sono vietati.

Vuoi staccarti dal mondo digitale per tornare ad assaporare la realtà, la lettura, le relazioni con altre persone? Si chiamano “Offline Club” e sono delle vere e proprie stanze dove tutto ciò che è digitale è proibito. Degli spazi sociali dove le persone possono prendersi del loro tempo per fare qualsiasi attività: divertimento, studi e socializzazione con ologrammi scopo di riscoprire forme di socialità più genuine. Gli Offline Club sono nati nei Paesi Bassi e l’iniziativa si è già diffusa in grandi metropoli come Amsterdam, Berlino, Londra, Parigi, Milano, Barcellona e Dubai. Organizzano eventi pubblici in bar e caffè, dove smartphone e dispositivi digitali sono vietati.

Dillo a Plaple

In Madagascar energia solare per tutti


play

Le Solar Mamas hanno susseguito 6 mesi formazione al Barefoot College in India, diventando ingegnere solare. Grazie alla loro volontà di contribuire a rispettare l’ambiente e dare nuove opportunità lavorative, ora nel villaggio di Ambakivao tante persone possono vivere, studiare e lavorare dopo il tramonto. Come? Insegnando ad altre donne a progettare e installare impianti con lampadine solari. Una missione che è stata riconosciuta in tutto il Madagascar, a tal punto che il Paese punta a formare oltre 744 Solar Mamas entro il 2030, ma sta raggiungendo anche altri Paesi come Zanzibar.

Le Solar Mamas hanno susseguito 6 mesi formazione al Barefoot College in India, diventando ingegnere solare. Grazie alla loro volontà di contribuire a rispettare l’ambiente e dare nuove opportunità lavorative, ora nel villaggio di Ambakivao tante persone possono vivere, studiare e lavorare dopo il tramonto. Come? Insegnando ad altre donne a progettare e installare impianti con lampadine solari. Una missione che è stata riconosciuta in tutto il Madagascar, a tal punto che il Paese punta a formare oltre 744 Solar Mamas entro il 2030, ma sta raggiungendo anche altri Paesi come Zanzibar.

Dillo a Plaple