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Campi Bisenzio, i bambini giocano con gli anziani dell’Rsa


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I bambini dell’asilo nido vanno in gita all’Rsa, dove cantano le canzoni agli anziani ospiti, giocano e disegnano insieme a loro. Uno scambio intergenerazionale al centro del quale c’è il concetto di cura, uno scambio che fa bene ai piccoli e agli over 80. Succede a Campi Bisenzio grazie al progetto promosso dal nido d’infanzia Sacro Cuore, gestito dalla Fondazione Giovanni Paolo II, insieme al Consorzio Zenit, che gestisce la residenza sanitaria assistita La Mimosa. Alcuni bambini e bambine del nido d’infanzia Sacro Cuore, che fa parte della Rete Scuole per crescere, sono andati in visita all’Rsa La Mimosa. Sono arrivati in fila indiana tenuti insieme da una corda, insieme alle educatrici. “ANDIAMO DAI NONNI” hanno detto tutti insieme raggianti. Poi si sono messi seduti su un grande telo, attorno al quale c’erano gli anziani: alcuni in carrozzina, altri col girello, altri con l’ossigeno. I bambini, una volta seduti, hanno cominciato a cantare le canzoni che cantano all’asilo, battendo le mani e i piedi. Gli anziani li hanno guardati commossi, alcuni hanno battuto a loro volta le mani, alcuni si sono ricordati dei loro nipotini, altri si sono ricordati di quando erano bambini, altri ancora hanno chiesto agli operatori dell’Rsa quando i bambini sarebbero tornati un’altra volta. Poi le educatrici dell’asilo hanno preso i pennarelli e hanno disegnato su un foglio le mani dei bambini e degli anziani, così da lasciare una traccia dell’incontro. Sotto ogni mano, il nome del bambino o dell’anziano. Gli obiettivi del progetto, è stato spiegato dalla Fondazione Giovanni Paolo II, sono “concorrere alla formazione e alla socializzazione del benessere psicofisico del bambino e allo sviluppo delle potenzialità affettive, relazionali e sociali; costruire nuove relazioni e trascorrere del tempo insieme; migliorare la coesione sociale; vivere il territorio; custodire e trasmettere il patrimonio sociale; riconoscere il ruolo dei nonni; promuovere processi di apprendimento dei bambini e degli anziani”. Nuovi incontri si svolgeranno nelle prossime settimane.

I bambini dell’asilo nido vanno in gita all’Rsa, dove cantano le canzoni agli anziani ospiti, giocano e disegnano insieme a loro. Uno scambio intergenerazionale al centro del quale c’è il concetto di cura, uno scambio che fa bene ai piccoli e agli over 80. Succede a Campi Bisenzio grazie al progetto promosso dal nido d’infanzia Sacro Cuore, gestito dalla Fondazione Giovanni Paolo II, insieme al Consorzio Zenit, che gestisce la residenza sanitaria assistita La Mimosa. Alcuni bambini e bambine del nido d’infanzia Sacro Cuore, che fa parte della Rete Scuole per crescere, sono andati in visita all’Rsa La Mimosa. Sono arrivati in fila indiana tenuti insieme da una corda, insieme alle educatrici. “ANDIAMO DAI NONNI” hanno detto tutti insieme raggianti. Poi si sono messi seduti su un grande telo, attorno al quale c’erano gli anziani: alcuni in carrozzina, altri col girello, altri con l’ossigeno. I bambini, una volta seduti, hanno cominciato a cantare le canzoni che cantano all’asilo, battendo le mani e i piedi. Gli anziani li hanno guardati commossi, alcuni hanno battuto a loro volta le mani, alcuni si sono ricordati dei loro nipotini, altri si sono ricordati di quando erano bambini, altri ancora hanno chiesto agli operatori dell’Rsa quando i bambini sarebbero tornati un’altra volta. Poi le educatrici dell’asilo hanno preso i pennarelli e hanno disegnato su un foglio le mani dei bambini e degli anziani, così da lasciare una traccia dell’incontro. Sotto ogni mano, il nome del bambino o dell’anziano. Gli obiettivi del progetto, è stato spiegato dalla Fondazione Giovanni Paolo II, sono “concorrere alla formazione e alla socializzazione del benessere psicofisico del bambino e allo sviluppo delle potenzialità affettive, relazionali e sociali; costruire nuove relazioni e trascorrere del tempo insieme; migliorare la coesione sociale; vivere il territorio; custodire e trasmettere il patrimonio sociale; riconoscere il ruolo dei nonni; promuovere processi di apprendimento dei bambini e degli anziani”. Nuovi incontri si svolgeranno nelle prossime settimane.

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Proteggono le querce da sughero dal cambiamento climatico


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La decortica, ovvero la delicata operazione di rimozione della corteccia dalla quercia, viene anticipata a causa del cambiamento climatico. L'attività si trova a fare i conti con una precoce produzione della linfa tra corteccia e tronco: questa rappresenta la condizione ideale per il distacco senza traumi alla pianta, pertanto, tutta la filiera aziendale si adegua e inizia fin dall'inizio del mese di maggio le operazioni. A contrasto della desertificazione climatica, inoltre, in un’epoca in cui gli alberi faticano a trovare letteralmente “terreno fertile” per una crescita spontanea, situazione tipica delle sugherete, Amorim sta piantando 400.000 querce da sughero per arrivare, tra il 2022 e il 2025 a 1.500.000 nuovi alberi. Ha inoltre acquistato nuovi ettari di foreste storiche per tutelarle e già da diversi anni, con un innovativo sistema di irrigazione goccia a goccia, assicura una crescita più sana e rapida alle querce. Un rimboschimento rapido, a ottimizzazione anche della risorsa idrica, sempre più a rischio, senza considerare la piantumazione aggiuntiva portata avanti negli anni, a popolare oltre 8.000 ettari di terreno. Infine, Amorim è anche precursore di un progetto di recupero del 95% delle ghiande che oggi vengono perse, per farne farine gluten free, ideali per diverse tipologie di diete.

La decortica, ovvero la delicata operazione di rimozione della corteccia dalla quercia, viene anticipata a causa del cambiamento climatico. L'attività si trova a fare i conti con una precoce produzione della linfa tra corteccia e tronco: questa rappresenta la condizione ideale per il distacco senza traumi alla pianta, pertanto, tutta la filiera aziendale si adegua e inizia fin dall'inizio del mese di maggio le operazioni. A contrasto della desertificazione climatica, inoltre, in un’epoca in cui gli alberi faticano a trovare letteralmente “terreno fertile” per una crescita spontanea, situazione tipica delle sugherete, Amorim sta piantando 400.000 querce da sughero per arrivare, tra il 2022 e il 2025 a 1.500.000 nuovi alberi. Ha inoltre acquistato nuovi ettari di foreste storiche per tutelarle e già da diversi anni, con un innovativo sistema di irrigazione goccia a goccia, assicura una crescita più sana e rapida alle querce. Un rimboschimento rapido, a ottimizzazione anche della risorsa idrica, sempre più a rischio, senza considerare la piantumazione aggiuntiva portata avanti negli anni, a popolare oltre 8.000 ettari di terreno. Infine, Amorim è anche precursore di un progetto di recupero del 95% delle ghiande che oggi vengono perse, per farne farine gluten free, ideali per diverse tipologie di diete.

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L’anno delle scelte, dalla guerra alla pace


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A un mese esatto dalle elezioni europee, torna il Ventotene Europa Festival, giunto ormai alla sua ottava edizione. Ideato dall’Associazione di promozione sociale La Nuova Europa, il Ventotene Europa Festival quest’anno è stato promosso e organizzato in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Gioventù (AIG) e con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Il titolo: “L’anno delle scelte, dalla guerra alla pace”. Il festival si svolge sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo, insieme con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, la Regione Lazio e il Comune di Ventotene (LT). Da giovedì 9 a domenica 12 maggio, oltre sessanta ragazzi selezionati dall’Agenzia Italiana per la Gioventù e provenienti da tutta l’Unione Europea, chiamati a votare alle prossime elezioni, si confronteranno su temi di partecipazione e cittadinanza attiva, identità nazionale ed europea, percorsi europei di formazione, impegno giovanile nelle istituzioni e disinformazione e new media. Alle conferenze, che si terranno presso la Sala Polivalente di Ventotene, seguiranno laboratori e workshop interattivi dedicati ai programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà, gestiti dall’Agenzia. Tanti gli ospiti e i relatori nazionali e internazionali: oltre al Commissario Straordinario dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, Federica Celestini Campanari, a Raffaella Rizzo, Direttrice del Festival e della Scuola d’Europa, e al Sindaco di Ventotene, Carmine Caputo, parteciperanno, fra gli altri, Padre Paolo Benanti, Presidente del Comitato AI; Raffaele Torino, Pro Rettore dell’Università Roma Tre; Michele Sciscioli, Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali; Andrea Patroni Griffi, costituzionalista dell’Università Luigi Vanvitelli; Ferdinando Nelli Feroci, Presidente dell’Istituto Affari Internazionali; Giovanni Macioce, Commissario Straordinario per il recupero dell’ex Carcere di Santo Stefano; l’Ambasciatore del Belgio in Italia Pierre-Emanuel De Bawn; Elena Grech, Vice capo rappresentanza della Commissione Europea in Italia; Clara E. Mattei, economista della New York University; Roberto Sommella, Presidente della Nuova Europa; Ewelina Jelenkowska-Lucà, Capo Unità della DG Connect Commissione europea; Angelo Mazzetti, Responsabile Relazioni Istituzionali di Meta in Italia, Grecia, Malta e Cipro; gli atleti Andrea Lo Cicero e Annamaria Marasi. Aprirà la kermesse con un concerto dal vivo Naomi Berril, cantante e polistrumentista irlandese che ha inserito Ventotene nel suo tour internazionale. Manderà un messaggio Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e il Pnrr.

A un mese esatto dalle elezioni europee, torna il Ventotene Europa Festival, giunto ormai alla sua ottava edizione. Ideato dall’Associazione di promozione sociale La Nuova Europa, il Ventotene Europa Festival quest’anno è stato promosso e organizzato in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Gioventù (AIG) e con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Il titolo: “L’anno delle scelte, dalla guerra alla pace”. Il festival si svolge sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo, insieme con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, la Regione Lazio e il Comune di Ventotene (LT). Da giovedì 9 a domenica 12 maggio, oltre sessanta ragazzi selezionati dall’Agenzia Italiana per la Gioventù e provenienti da tutta l’Unione Europea, chiamati a votare alle prossime elezioni, si confronteranno su temi di partecipazione e cittadinanza attiva, identità nazionale ed europea, percorsi europei di formazione, impegno giovanile nelle istituzioni e disinformazione e new media. Alle conferenze, che si terranno presso la Sala Polivalente di Ventotene, seguiranno laboratori e workshop interattivi dedicati ai programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà, gestiti dall’Agenzia. Tanti gli ospiti e i relatori nazionali e internazionali: oltre al Commissario Straordinario dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, Federica Celestini Campanari, a Raffaella Rizzo, Direttrice del Festival e della Scuola d’Europa, e al Sindaco di Ventotene, Carmine Caputo, parteciperanno, fra gli altri, Padre Paolo Benanti, Presidente del Comitato AI; Raffaele Torino, Pro Rettore dell’Università Roma Tre; Michele Sciscioli, Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali; Andrea Patroni Griffi, costituzionalista dell’Università Luigi Vanvitelli; Ferdinando Nelli Feroci, Presidente dell’Istituto Affari Internazionali; Giovanni Macioce, Commissario Straordinario per il recupero dell’ex Carcere di Santo Stefano; l’Ambasciatore del Belgio in Italia Pierre-Emanuel De Bawn; Elena Grech, Vice capo rappresentanza della Commissione Europea in Italia; Clara E. Mattei, economista della New York University; Roberto Sommella, Presidente della Nuova Europa; Ewelina Jelenkowska-Lucà, Capo Unità della DG Connect Commissione europea; Angelo Mazzetti, Responsabile Relazioni Istituzionali di Meta in Italia, Grecia, Malta e Cipro; gli atleti Andrea Lo Cicero e Annamaria Marasi. Aprirà la kermesse con un concerto dal vivo Naomi Berril, cantante e polistrumentista irlandese che ha inserito Ventotene nel suo tour internazionale. Manderà un messaggio Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e il Pnrr.

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Se pedali, Firenze ti premia


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Firenze vara i primi incentivi dedicati all’uso della bicicletta: è il progetto “Pedala, Firenze ti premia” che vuole promuovere il mezzo a due ruote per gli spostamenti cittadini in cambio di un contributo mensile e anche bonus per i cittadini più virtuosi, attraverso il kit Pin Bike e con un’app dedicata. Si potrà fare domanda dal 13 maggio mentre il progetto partirà dal 3 giugno prossimo, Giornata mondiale della bicicletta, fino al 2 giugno 2025.   L’iniziativa, finanziata con un milione e 200 mila euro, è uno dei progetti pilota elaborati con i cittadini nell’ambito del progetto ‘Firenze per il clima’ ed è stata proposta dall’assessore all’ambiente e alla transizione ecologica all’interno dell’Accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria stipulato tra Regione e Ministero e approvato dal Comune di Firenze. Il progetto è stato presentato dagli assessori all’ambiente e all’educazione insieme ai presidenti dei Quartieri e a rappresentanti di Pin Bike, Legambiente, Lama per Firenze per il clima, Firenze ciclabile e Bycs che hanno espresso apprezzamento per il varo dell’iniziativa. Potranno partecipare tutti i cittadini - lavoratori o studenti - con più di 18 anni di età: -  residenti o domiciliati a Firenze che studiano o lavorano a Firenze; -  residenti o domiciliati a Firenze che lavorano o studiano nei Comuni dell’agglomerato ovvero Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa; - residenti o domiciliati nei Comuni dell’agglomerato che studiano o lavorano a Firenze La finalità del progetto è promuovere l’uso della bicicletta per tutti gli spostamenti sistematici, non solo quelli casa-lavoro ma anche quelli casa-scuola/università, ed è per questo che per questi percorsi l’incentivo sarà maggiore, fino a 0.2€/km. Si potranno impostare fino a due percorsi casa/ scuola e casa/lavoro per venire incontro alle esigenze di chi ha più sedi di studio o lavoro. Sarà inoltre promosso l’uso della bici sugli altri spostamenti con destinazione generica (purché svolti dai cittadini di Firenze all’interno del proprio Comune dal lunedì al venerdì), riducendo così l’utilizzo dei mezzi a motore. Sarà possibile utilizzare sia biciclette ordinarie sia quelle a pedalata assistita. Proprio per queste ultime, e-Bike e Cargo-Bike, da giugno sarà incentivato dal Comune l’acquisto. Il progetto si basa su un kit, realizzato da Pin Bike, che è un sistema brevettato e antifrode per la certificazione, il monitoraggio e la gamification delle tratte urbane, e su un’app. Il kit è composto da un dispositivo hardware bluetooth che certificherà l'effettivo utilizzo della bicicletta, oltre a un supporto smartphone da manubrio e da luci di segnalazione. L’utente che vorrà partecipare potrà prenotare il kit online, dal 13 maggio scaricando l’app di Pin Bike e compilando la domanda di partecipazione; dal 20 maggio si potrà poi ritirare il kit presso gli URP dei quartieri. Una volta installato, dal 3 giugno, basterà pedalare. Gli incentivi saranno erogati tramite bonifico bancario ed accreditati sul conto corrente. I rimborsi saranno di due tipi diversi per chi abbandona un mezzo inquinante a favore della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola/Università e per chi abitualmente già la utilizza. In particolare, chi abitualmente utilizza mezzi a motore e passerà alla bici per gli spostamenti sul percorso casa-lavoro e casa-scuola/Università avrà 20 centesimi di euro a chilometro ai quali si potranno aggiungere 5 centesimi di euro per ogni chilometro su percorsi generici, purché interni al Comune di Firenze. L’importo massimo maturabile sarà pari a 2 euro al giorno e 30 euro al mese. Chi invece già utilizzava la bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola/Università avrà invece diritto a 15 centesimi di euro a chilometro e 5 centesimi di euro per chilometro sui percorsi generici. L’importo massimo maturabile sarà pari a 1,20 euro al giorno e 30 euro al mese.   Oltre a questo, ogni mese saranno disponibili premi fino a 100 euro per i 200 utenti che avranno accumulato più punti in App con azioni virtuose (km pedalati, partecipazione ad eventi e questionari ecc). Ogni partecipante, nell’arco del progetto, potrà ricevere premi aggiuntivi mensili fino a un massimo di 200 euro.

Firenze vara i primi incentivi dedicati all’uso della bicicletta: è il progetto “Pedala, Firenze ti premia” che vuole promuovere il mezzo a due ruote per gli spostamenti cittadini in cambio di un contributo mensile e anche bonus per i cittadini più virtuosi, attraverso il kit Pin Bike e con un’app dedicata. Si potrà fare domanda dal 13 maggio mentre il progetto partirà dal 3 giugno prossimo, Giornata mondiale della bicicletta, fino al 2 giugno 2025.   L’iniziativa, finanziata con un milione e 200 mila euro, è uno dei progetti pilota elaborati con i cittadini nell’ambito del progetto ‘Firenze per il clima’ ed è stata proposta dall’assessore all’ambiente e alla transizione ecologica all’interno dell’Accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria stipulato tra Regione e Ministero e approvato dal Comune di Firenze. Il progetto è stato presentato dagli assessori all’ambiente e all’educazione insieme ai presidenti dei Quartieri e a rappresentanti di Pin Bike, Legambiente, Lama per Firenze per il clima, Firenze ciclabile e Bycs che hanno espresso apprezzamento per il varo dell’iniziativa. Potranno partecipare tutti i cittadini - lavoratori o studenti - con più di 18 anni di età: -  residenti o domiciliati a Firenze che studiano o lavorano a Firenze; -  residenti o domiciliati a Firenze che lavorano o studiano nei Comuni dell’agglomerato ovvero Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa; - residenti o domiciliati nei Comuni dell’agglomerato che studiano o lavorano a Firenze La finalità del progetto è promuovere l’uso della bicicletta per tutti gli spostamenti sistematici, non solo quelli casa-lavoro ma anche quelli casa-scuola/università, ed è per questo che per questi percorsi l’incentivo sarà maggiore, fino a 0.2€/km. Si potranno impostare fino a due percorsi casa/ scuola e casa/lavoro per venire incontro alle esigenze di chi ha più sedi di studio o lavoro. Sarà inoltre promosso l’uso della bici sugli altri spostamenti con destinazione generica (purché svolti dai cittadini di Firenze all’interno del proprio Comune dal lunedì al venerdì), riducendo così l’utilizzo dei mezzi a motore. Sarà possibile utilizzare sia biciclette ordinarie sia quelle a pedalata assistita. Proprio per queste ultime, e-Bike e Cargo-Bike, da giugno sarà incentivato dal Comune l’acquisto. Il progetto si basa su un kit, realizzato da Pin Bike, che è un sistema brevettato e antifrode per la certificazione, il monitoraggio e la gamification delle tratte urbane, e su un’app. Il kit è composto da un dispositivo hardware bluetooth che certificherà l'effettivo utilizzo della bicicletta, oltre a un supporto smartphone da manubrio e da luci di segnalazione. L’utente che vorrà partecipare potrà prenotare il kit online, dal 13 maggio scaricando l’app di Pin Bike e compilando la domanda di partecipazione; dal 20 maggio si potrà poi ritirare il kit presso gli URP dei quartieri. Una volta installato, dal 3 giugno, basterà pedalare. Gli incentivi saranno erogati tramite bonifico bancario ed accreditati sul conto corrente. I rimborsi saranno di due tipi diversi per chi abbandona un mezzo inquinante a favore della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola/Università e per chi abitualmente già la utilizza. In particolare, chi abitualmente utilizza mezzi a motore e passerà alla bici per gli spostamenti sul percorso casa-lavoro e casa-scuola/Università avrà 20 centesimi di euro a chilometro ai quali si potranno aggiungere 5 centesimi di euro per ogni chilometro su percorsi generici, purché interni al Comune di Firenze. L’importo massimo maturabile sarà pari a 2 euro al giorno e 30 euro al mese. Chi invece già utilizzava la bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola/Università avrà invece diritto a 15 centesimi di euro a chilometro e 5 centesimi di euro per chilometro sui percorsi generici. L’importo massimo maturabile sarà pari a 1,20 euro al giorno e 30 euro al mese.   Oltre a questo, ogni mese saranno disponibili premi fino a 100 euro per i 200 utenti che avranno accumulato più punti in App con azioni virtuose (km pedalati, partecipazione ad eventi e questionari ecc). Ogni partecipante, nell’arco del progetto, potrà ricevere premi aggiuntivi mensili fino a un massimo di 200 euro.

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“Light it Up”, l’iniziativa di sensibilizzazione sulle Sindromi di Ehlers-Danlos


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Maggio è il mese dedicato alla sensibilizzazione sulle Sindromi di Ehlers-Danlos (EDS) e sui Disturbi dello spettro ipermobile (HSD), condizioni complesse, rare e multisistemiche prive di cura che provocano disabilità invisibili altamente impattanti nella vita quotidiana di chi ne è colpito. Anche quest’anno AISED – Associazione Italiana Sindrome di Ehlers-Danlos Onlus –  ha aderito alla campagna di sensibilizzazione internazionale “Light it Up” – promossa da The Ehlers Danlos Society – chiedendo alle Amministrazioni Comunali di tutti i Capoluoghi di Regione e Provincia italiani di patrocinare l’evento illuminando un monumento rappresentativo – in arancione (il 4 maggio o in alternativa un qualsiasi giorno di maggio) e/o il 17 maggio, in rosso, per celebrare il #REDS4VEDS, giornata dedicata alle Sindromi di Ehlers-Danlos di Tipo Vascolare (vEDS). Hanno aderito all’iniziativa: * 02/05 Venezia e Mestre * 03/05 Genova * 04/05 Rovigo, Reggio Emilia, Forlì, Bologna, Piacenza, Arezzo, Livorno, Siena, Fermo, Macerata, L’Aquila, Lecce, Taranto, Catania, Palermo Belluno, Benevento, Brescia, Bergamo, Modena, Mantova, Firenze, Vercelli, Trecate. * 06/05 Cuneo * 10/05 Novara * 15/05 Torino * 17/05 per il #REDS4VEDS Cuneo, Venezia, Mestre, Padova, Trieste, Pordenone, Genova, Savona, Reggio Emilia, , Forlì, Rimini, Piacenza, Pisa, Arezzo, Livorno, Lucca, Siena, Fermo, Macerata, L’Aquila, Lecce, Taranto, Catania, Belluno, Benevento, Modena, Firenze, Novara, Trecate.

Maggio è il mese dedicato alla sensibilizzazione sulle Sindromi di Ehlers-Danlos (EDS) e sui Disturbi dello spettro ipermobile (HSD), condizioni complesse, rare e multisistemiche prive di cura che provocano disabilità invisibili altamente impattanti nella vita quotidiana di chi ne è colpito. Anche quest’anno AISED – Associazione Italiana Sindrome di Ehlers-Danlos Onlus –  ha aderito alla campagna di sensibilizzazione internazionale “Light it Up” – promossa da The Ehlers Danlos Society – chiedendo alle Amministrazioni Comunali di tutti i Capoluoghi di Regione e Provincia italiani di patrocinare l’evento illuminando un monumento rappresentativo – in arancione (il 4 maggio o in alternativa un qualsiasi giorno di maggio) e/o il 17 maggio, in rosso, per celebrare il #REDS4VEDS, giornata dedicata alle Sindromi di Ehlers-Danlos di Tipo Vascolare (vEDS). Hanno aderito all’iniziativa: * 02/05 Venezia e Mestre * 03/05 Genova * 04/05 Rovigo, Reggio Emilia, Forlì, Bologna, Piacenza, Arezzo, Livorno, Siena, Fermo, Macerata, L’Aquila, Lecce, Taranto, Catania, Palermo Belluno, Benevento, Brescia, Bergamo, Modena, Mantova, Firenze, Vercelli, Trecate. * 06/05 Cuneo * 10/05 Novara * 15/05 Torino * 17/05 per il #REDS4VEDS Cuneo, Venezia, Mestre, Padova, Trieste, Pordenone, Genova, Savona, Reggio Emilia, , Forlì, Rimini, Piacenza, Pisa, Arezzo, Livorno, Lucca, Siena, Fermo, Macerata, L’Aquila, Lecce, Taranto, Catania, Belluno, Benevento, Modena, Firenze, Novara, Trecate.

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Nestlé, le nocciole da scarto a cibo per animali


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Il Gruppo Nestlé in Italia è partner del progetto sperimentale “Live-Haze”, finanziato da fondi PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha come obiettivo la riduzione e la valorizzazione degli scarti agroindustriali e il loro impiego nei mangimi per gli animali in ottica di economia circolare e di sostenibilità nel settore agroalimentare. Oltre alle diverse aziende del comparto, l’iniziativa vede l’importante partecipazione di un team di ricercatori di cinque Atenei italiani: Università di Torino (Principal Investigator del progetto Prof. Claudio Forte), Università di Catania (responsabile di Unità: Prof. Alessandro Priolo), Università degli Studi di Milano (responsabile di Unità: Prof. Davide Pravettoni), Università degli Studi di Perugia (responsabile di Unità: Prof. Massimo Trabalza Marinucci) e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (responsabile di Unità: Prof. Domenico Pietro Lo Fiego). Le cuticole di nocciola solitamente vengono separate dal frutto durante la fase di tostatura e gestite come scarti. Il loro utilizzo nell’alimentazione per gli animali risulterebbe particolarmente idoneo grazie all’elevata concentrazione di polisaccaridi, acidi grassi e sostanze antiossidanti come i tocoferoli. Al contempo, rappresenta una valida soluzione per contribuire a ridurre gli sprechi a tutti i livelli della filiera, incentivando pratiche di economia circolare. Il progetto di ricerca si articola in diverse fasi: parte dalla caratterizzazione delle cuticole di nocciola e dalla creazione di un estratto green di polifenoli per poi passare alle prove in vivo. Dopo aver studiato gli effetti in vivo sull’ossidazione, il microbiota, le prestazioni e su altri fattori, si procede all’analisi dei derivati, ovvero carne e latte. Contemporaneamente viene condotta un’indagine sugli impatti di questa idea circolare valutando l’accettabilità sociale e di sostenibilità ambientale, guidata dal Prof. Simone Blanc di UniTo, mediante il coinvolgimento di consumatori e delle aziende che aderiscono al progetto. Nestlé da anni si impegna per la sostenibilità del business, lavorando su diversi fronti per accelerare la transizione verso un sistema alimentare rigenerativo, dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere quota zero entro il 2050, migliorare la riciclabilità e il riutilizzo del packaging dei propri prodotti e adottare nuovi modelli di economia circolare. Per il progetto “Live-Haze” metterà a disposizione gli scarti di produzione delle nocciole del suo stabilimento Perugina di San Sisto (PG).

Il Gruppo Nestlé in Italia è partner del progetto sperimentale “Live-Haze”, finanziato da fondi PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha come obiettivo la riduzione e la valorizzazione degli scarti agroindustriali e il loro impiego nei mangimi per gli animali in ottica di economia circolare e di sostenibilità nel settore agroalimentare. Oltre alle diverse aziende del comparto, l’iniziativa vede l’importante partecipazione di un team di ricercatori di cinque Atenei italiani: Università di Torino (Principal Investigator del progetto Prof. Claudio Forte), Università di Catania (responsabile di Unità: Prof. Alessandro Priolo), Università degli Studi di Milano (responsabile di Unità: Prof. Davide Pravettoni), Università degli Studi di Perugia (responsabile di Unità: Prof. Massimo Trabalza Marinucci) e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (responsabile di Unità: Prof. Domenico Pietro Lo Fiego). Le cuticole di nocciola solitamente vengono separate dal frutto durante la fase di tostatura e gestite come scarti. Il loro utilizzo nell’alimentazione per gli animali risulterebbe particolarmente idoneo grazie all’elevata concentrazione di polisaccaridi, acidi grassi e sostanze antiossidanti come i tocoferoli. Al contempo, rappresenta una valida soluzione per contribuire a ridurre gli sprechi a tutti i livelli della filiera, incentivando pratiche di economia circolare. Il progetto di ricerca si articola in diverse fasi: parte dalla caratterizzazione delle cuticole di nocciola e dalla creazione di un estratto green di polifenoli per poi passare alle prove in vivo. Dopo aver studiato gli effetti in vivo sull’ossidazione, il microbiota, le prestazioni e su altri fattori, si procede all’analisi dei derivati, ovvero carne e latte. Contemporaneamente viene condotta un’indagine sugli impatti di questa idea circolare valutando l’accettabilità sociale e di sostenibilità ambientale, guidata dal Prof. Simone Blanc di UniTo, mediante il coinvolgimento di consumatori e delle aziende che aderiscono al progetto. Nestlé da anni si impegna per la sostenibilità del business, lavorando su diversi fronti per accelerare la transizione verso un sistema alimentare rigenerativo, dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere quota zero entro il 2050, migliorare la riciclabilità e il riutilizzo del packaging dei propri prodotti e adottare nuovi modelli di economia circolare. Per il progetto “Live-Haze” metterà a disposizione gli scarti di produzione delle nocciole del suo stabilimento Perugina di San Sisto (PG).

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Ozieri, il Presidente della Repubblica premia una scuola


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In provincia di Sassari, a Ozieri, le classi 5AS, 5BS e 5AC del liceo scientifico e classico Antonio Segni, hanno ricevuto dal Presidente della repubblica tre targhe per essersi contraddistinti con gesti collettivi di solidarietà. Nel Dicembre 2022 gli studenti prestarono servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di Ozieri. Tale iniziativa rientra nel progetto lanciato dalla scuola, “Mi metto al servizio”. Le testimonianze di questi studenti ha poi coinvolto altri giovani, che si sono messi in gioco, offrendo la propria disponibilità per svolgere attività di volontariato.

In provincia di Sassari, a Ozieri, le classi 5AS, 5BS e 5AC del liceo scientifico e classico Antonio Segni, hanno ricevuto dal Presidente della repubblica tre targhe per essersi contraddistinti con gesti collettivi di solidarietà. Nel Dicembre 2022 gli studenti prestarono servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di Ozieri. Tale iniziativa rientra nel progetto lanciato dalla scuola, “Mi metto al servizio”. Le testimonianze di questi studenti ha poi coinvolto altri giovani, che si sono messi in gioco, offrendo la propria disponibilità per svolgere attività di volontariato.

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Torino, primo bioparco immersivo in Italia


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Si chiama “Zoom Torino” il primo bioparco immersivo in Italia, che tramite “Fondazione Zoom” si occupa di progetti per la salvaguardia dell’ambiente e della fauna selvatica. Numerosi sono i progetti della Fondazione, ad esempio quelli a sostegno di bambini con malattie e per ricerche scientifiche sulla biodiversità, la sostenibilità ambientale e i cambiamenti climatici. “Hippo Energy”, un progetto che ha come obiettivo quello di alleviare, con momenti di intrattenimento dai risvolti educativi, il periodo di ospedalizzazione dei bambini ricoverati presso la S.C. oncoematologia pediatrica dell’Ospedale e di analizzare gli effetti benefici degli animali sui bambini partecipanti alle attività ludico-esperienziali.
 “Bee Zoom”, si inserisce nel filone di ricerca scientifica a tutela della biodiversità, legata alla sostenibilità e al rapporto Uomo/Natura. Nel dettaglio viene effettuato un censimento e biomonitoraggio degli impollinatori, semina di specie vegetali autoctone per il loro ripopolamento e riqualificazione dell’area. “Bio-Monitorando”, un progetto che si inserisce all’interno dell’area dedicata alla ricerca su cambiamento climatico, inquinamento e impatto antropico. Ha l’obiettivo di indagare l’effetto di tali aspetti sugli ecosistemi, sul comportamento degli animali e sul loro stato di salute. “Animal Welfare”, progetto che prevede una ricerca scientifica sul benessere, il comportamento e lo stato di salute degli animali, al fine di ottenere sempre più dati utili alla tutela e alla conservazione delle specie minacciate.

Si chiama “Zoom Torino” il primo bioparco immersivo in Italia, che tramite “Fondazione Zoom” si occupa di progetti per la salvaguardia dell’ambiente e della fauna selvatica. Numerosi sono i progetti della Fondazione, ad esempio quelli a sostegno di bambini con malattie e per ricerche scientifiche sulla biodiversità, la sostenibilità ambientale e i cambiamenti climatici. “Hippo Energy”, un progetto che ha come obiettivo quello di alleviare, con momenti di intrattenimento dai risvolti educativi, il periodo di ospedalizzazione dei bambini ricoverati presso la S.C. oncoematologia pediatrica dell’Ospedale e di analizzare gli effetti benefici degli animali sui bambini partecipanti alle attività ludico-esperienziali.
 “Bee Zoom”, si inserisce nel filone di ricerca scientifica a tutela della biodiversità, legata alla sostenibilità e al rapporto Uomo/Natura. Nel dettaglio viene effettuato un censimento e biomonitoraggio degli impollinatori, semina di specie vegetali autoctone per il loro ripopolamento e riqualificazione dell’area. “Bio-Monitorando”, un progetto che si inserisce all’interno dell’area dedicata alla ricerca su cambiamento climatico, inquinamento e impatto antropico. Ha l’obiettivo di indagare l’effetto di tali aspetti sugli ecosistemi, sul comportamento degli animali e sul loro stato di salute. “Animal Welfare”, progetto che prevede una ricerca scientifica sul benessere, il comportamento e lo stato di salute degli animali, al fine di ottenere sempre più dati utili alla tutela e alla conservazione delle specie minacciate.

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Torino, premio per le PMI attente al benessere dei lavoratori


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Double Bridge, la rinomata Community di aziende e imprenditori che supporta le PMI italiane nel percorso del cambiamento socio-culturale in atto, è lieta di annunciare il lancio degli Employer Branding Awards 2024 (EBA), un'iniziativa dedicata a dare visibilità alle imprese italiane che si distinguono per la loro spiccata attenzione al benessere delle persone sul luogo di lavoro. Gli EBA celebrano non solo l'impegno delle aziende nel creare un ambiente di lavorativo inclusivo e gratificante, ma anche il loro contributo positivo verso la società nel suo complesso. L'edizione del 2023 degli EBA ha visto oltre 230 manifestazioni d'interesse, 96 candidature, ed una serata di gala con oltre 250 imprenditori presenti, a dimostrazione che molte aziende italiane sono attente alla centralità delle persone nella loro visione manageriale. L'entusiasmo suscitato dall'evento è stato eccezionale, e ha consolidato  Double Bridge come la community di spicco per le eccellenze imprenditoriali.   Il Contest è rivolto a tutte le imprese, di qualsiasi settore merceologico e con un numero di collaboratori compreso tra 15 e 250. L’obiettivo degli EBA è quello di dare voce alle organizzazioni che mettono le persone al centro.

Double Bridge, la rinomata Community di aziende e imprenditori che supporta le PMI italiane nel percorso del cambiamento socio-culturale in atto, è lieta di annunciare il lancio degli Employer Branding Awards 2024 (EBA), un'iniziativa dedicata a dare visibilità alle imprese italiane che si distinguono per la loro spiccata attenzione al benessere delle persone sul luogo di lavoro. Gli EBA celebrano non solo l'impegno delle aziende nel creare un ambiente di lavorativo inclusivo e gratificante, ma anche il loro contributo positivo verso la società nel suo complesso. L'edizione del 2023 degli EBA ha visto oltre 230 manifestazioni d'interesse, 96 candidature, ed una serata di gala con oltre 250 imprenditori presenti, a dimostrazione che molte aziende italiane sono attente alla centralità delle persone nella loro visione manageriale. L'entusiasmo suscitato dall'evento è stato eccezionale, e ha consolidato  Double Bridge come la community di spicco per le eccellenze imprenditoriali.   Il Contest è rivolto a tutte le imprese, di qualsiasi settore merceologico e con un numero di collaboratori compreso tra 15 e 250. L’obiettivo degli EBA è quello di dare voce alle organizzazioni che mettono le persone al centro.

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Montespertoli, la nuova macchina che trasforma i rifiuti in biometano


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Nel cuore verde della Toscana, Alia Multiutility inaugura a Montespertoli il nuovo Polo impiantistico di Casa Sartori, realtà destinata a diventare un’eccellenza nazionale nel sistema dell’economia circolare. Con un investimento complessivo di 75 milioni di euro, l’impianto segna un importante passo avanti verso la produzione di energia green grazie alla gestione sostenibile dei rifiuti. A soli due anni dall’apertura del cantiere, Alia festeggia la conclusione dei lavori che, in tempi record, hanno portato alla realizzazione di quattro digestori anaerobici per il trattamento dei rifiuti organici e la produzione di biogas, combustibile che viene poi trasformato in biometano, una fonte totalmente rinnovabile, flessibile, efficiente ed esempio perfetto di economia circolare. Fra i principali interventi realizzati all’interno del sito da Alia Multiutility, anche il revamping e il potenziamento della sezione compostaggio, già attiva a Montespertoli, e la riqualificazione complessiva dell’intera area grazie a un progetto architettonico ad alta sostenibilità che si sposa in pieno con il suggestivo paesaggio del Chianti fiorentino.   IMPIANTO AL TOP IN ITALIA
Conclusa l’attuale fase di marcia industriale a regime e il successivo collaudo prestazionale, l’impianto potrà trattare ogni anno fino a 160.000 tonnellate di rifiuti da raccolte differenziate (145.000 di rifiuti organici e 15.000 di verde), producendo circa 12 milioni di metri cubi di biometano e 35.000 tonnellate di compost. Numeri che permetteranno al polo di Montespertoli di entrare fra i primi cinque in Italia nel trattamento integrato anaerobico-aerobico dei rifiuti organici e di essere considerato come il più importante del suo genere nel Centro Italia. Il territorio della Toscana centrale entra così in una nuova fase: quella dell’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici, con un ruolo da assoluta protagonista nella produzione di energia pulita grazie al biometano e al compost. Questi elementi permetteranno di chiudere la catena dell’economia circolare, un percorso da tempo suggerito dall’Unione Europea e da altri importanti enti ambientali mondiali in ambito di sviluppo sostenibile. In particolare, il biometano rappresenta un importante contributo per ridurre la dipendenza dalle importazioni e per consentire il passaggio da un’economia basata sui carburanti fossili ad una più pulita e sostenibile. Da sottolineare che, durante i lavori di revamping, l’impianto ha continuato a garantire la propria attività consentendo, nonostante la presenza del cantiere, conferimenti per oltre l’80% dei rifiuti organici, limitandone in tal modo l’invio fuori regione.  GLI SCARTI DIVENTANO BIOMETANO E COMPOST
Dai rifiuti all’energia, il passo è compiuto. Nel sito di Montespertoli, nel cuore della Città Metropolitana di Firenze, sono adesso in funzione due realtà impiantistiche, strettamente connesse, che trasformano i rifiuti biodegradabili in risorse tramite la digestione anaerobica e il compostaggio. La prima genera biogas, che dopo avere subito un processo di upgrading mediante la rimozione di anidride carbonica, viene trasformato in metano - con gli stessi standard qualitativi di quello di origine fossile - da impiegare come biocombustibile, con evidenti benefici ambientali. Nella seconda realtà impiantistica, il materiale solido ottenuto dalla digestione anaerobica, miscelato con rifiuti verdi quali sfalci e potature, viene processato e trasformato in compost di qualità elevata da utilizzare in agricoltura in sostituzione ai fertilizzanti chimici. 


DALLA DIGESTIONE ANAEROBICA ALL’ENERGIA 
Ma come funzionano i quattro digestori anaerobici di Montespertoli? Prima di tutto i rifiuti organici, differenziati nelle nostre case, subiscono un processo di pretrattamento che li rende idonei al processo di digestione. La matrice organica pretrattata viene quindi avviata alla sezione di digestione, vero e proprio punto nevralgico della valorizzazione energetica del rifiuto organico. Il processo biologico avviene in reattori riscaldati, al cui interno vengono instaurate le condizioni ottimali per la crescita e l’attività di microrganismi anaerobici che, in assenza di ossigeno, degradano la sostanza organica presente, producendo biogas composto da anidride carbonica e metano. Il biogas così ottenuto viene inviato alla sezione di upgrading dove, mediante una reazione con utilizzo di bicarbonato di potassio, è estratta l’anidride carbonica in modo da ottenere biometano con le medesime caratteristiche di quello da fonte fossile. Il biometano, divenuto così combustibile, viene inviato ai punti di distribuzione stradale. Appena Snam ultimerà il tratto di connessione con la dorsale toscana, Alia Multiutility potrà utilizzare la nuova interfaccia con la rete nazionale di distribuzione come vettore di allontanamento. La parte solida estratta dai reattori - il così detto ‘digestato’ – è invece inviata alla sezione di compostaggio dove subisce un ulteriore trattamento, previa miscelazione con altre matrici organiche, come ad esempio i rifiuti verdi da sfalci e potature, al fine di ottenere una miscela idonea al compostaggio in biocelle.

Nel cuore verde della Toscana, Alia Multiutility inaugura a Montespertoli il nuovo Polo impiantistico di Casa Sartori, realtà destinata a diventare un’eccellenza nazionale nel sistema dell’economia circolare. Con un investimento complessivo di 75 milioni di euro, l’impianto segna un importante passo avanti verso la produzione di energia green grazie alla gestione sostenibile dei rifiuti. A soli due anni dall’apertura del cantiere, Alia festeggia la conclusione dei lavori che, in tempi record, hanno portato alla realizzazione di quattro digestori anaerobici per il trattamento dei rifiuti organici e la produzione di biogas, combustibile che viene poi trasformato in biometano, una fonte totalmente rinnovabile, flessibile, efficiente ed esempio perfetto di economia circolare. Fra i principali interventi realizzati all’interno del sito da Alia Multiutility, anche il revamping e il potenziamento della sezione compostaggio, già attiva a Montespertoli, e la riqualificazione complessiva dell’intera area grazie a un progetto architettonico ad alta sostenibilità che si sposa in pieno con il suggestivo paesaggio del Chianti fiorentino.   IMPIANTO AL TOP IN ITALIA
Conclusa l’attuale fase di marcia industriale a regime e il successivo collaudo prestazionale, l’impianto potrà trattare ogni anno fino a 160.000 tonnellate di rifiuti da raccolte differenziate (145.000 di rifiuti organici e 15.000 di verde), producendo circa 12 milioni di metri cubi di biometano e 35.000 tonnellate di compost. Numeri che permetteranno al polo di Montespertoli di entrare fra i primi cinque in Italia nel trattamento integrato anaerobico-aerobico dei rifiuti organici e di essere considerato come il più importante del suo genere nel Centro Italia. Il territorio della Toscana centrale entra così in una nuova fase: quella dell’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici, con un ruolo da assoluta protagonista nella produzione di energia pulita grazie al biometano e al compost. Questi elementi permetteranno di chiudere la catena dell’economia circolare, un percorso da tempo suggerito dall’Unione Europea e da altri importanti enti ambientali mondiali in ambito di sviluppo sostenibile. In particolare, il biometano rappresenta un importante contributo per ridurre la dipendenza dalle importazioni e per consentire il passaggio da un’economia basata sui carburanti fossili ad una più pulita e sostenibile. Da sottolineare che, durante i lavori di revamping, l’impianto ha continuato a garantire la propria attività consentendo, nonostante la presenza del cantiere, conferimenti per oltre l’80% dei rifiuti organici, limitandone in tal modo l’invio fuori regione.  GLI SCARTI DIVENTANO BIOMETANO E COMPOST
Dai rifiuti all’energia, il passo è compiuto. Nel sito di Montespertoli, nel cuore della Città Metropolitana di Firenze, sono adesso in funzione due realtà impiantistiche, strettamente connesse, che trasformano i rifiuti biodegradabili in risorse tramite la digestione anaerobica e il compostaggio. La prima genera biogas, che dopo avere subito un processo di upgrading mediante la rimozione di anidride carbonica, viene trasformato in metano - con gli stessi standard qualitativi di quello di origine fossile - da impiegare come biocombustibile, con evidenti benefici ambientali. Nella seconda realtà impiantistica, il materiale solido ottenuto dalla digestione anaerobica, miscelato con rifiuti verdi quali sfalci e potature, viene processato e trasformato in compost di qualità elevata da utilizzare in agricoltura in sostituzione ai fertilizzanti chimici. 


DALLA DIGESTIONE ANAEROBICA ALL’ENERGIA 
Ma come funzionano i quattro digestori anaerobici di Montespertoli? Prima di tutto i rifiuti organici, differenziati nelle nostre case, subiscono un processo di pretrattamento che li rende idonei al processo di digestione. La matrice organica pretrattata viene quindi avviata alla sezione di digestione, vero e proprio punto nevralgico della valorizzazione energetica del rifiuto organico. Il processo biologico avviene in reattori riscaldati, al cui interno vengono instaurate le condizioni ottimali per la crescita e l’attività di microrganismi anaerobici che, in assenza di ossigeno, degradano la sostanza organica presente, producendo biogas composto da anidride carbonica e metano. Il biogas così ottenuto viene inviato alla sezione di upgrading dove, mediante una reazione con utilizzo di bicarbonato di potassio, è estratta l’anidride carbonica in modo da ottenere biometano con le medesime caratteristiche di quello da fonte fossile. Il biometano, divenuto così combustibile, viene inviato ai punti di distribuzione stradale. Appena Snam ultimerà il tratto di connessione con la dorsale toscana, Alia Multiutility potrà utilizzare la nuova interfaccia con la rete nazionale di distribuzione come vettore di allontanamento. La parte solida estratta dai reattori - il così detto ‘digestato’ – è invece inviata alla sezione di compostaggio dove subisce un ulteriore trattamento, previa miscelazione con altre matrici organiche, come ad esempio i rifiuti verdi da sfalci e potature, al fine di ottenere una miscela idonea al compostaggio in biocelle.

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La sostenibilità passa anche dai tappi dei nostri vini


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In occasione della Giornata Mondiale della Terra scendono in campo Winelivery e Amorim Cork Italia con un progetto dedicato alla sostenibilità: la campagna "Tappi x Tappi". In un mondo che richiede azioni concrete per la tutela dell’ambiente e delle persone, le due aziende si uniscono per lanciare un progetto che non solo celebra il riciclo del sughero, ma sosterrà anche famiglie in difficoltà, dimostrando che ogni piccolo gesto può fare la differenza. A partire dal 22 aprile e per 4 settimane tutti i clienti di Winelivery avranno l’opportunità di fare una scelta eco-responsabile: in occasione dei loro ordini, quando riceveranno le loro bottiglie, potranno consegnare i tappi di sughero usati al rider. Questi tappi intraprendono poi un viaggio verso una nuova vita, mentre i clienti verranno premiati con il corrispettivo in tappi virtuali nel loro Tappadanaio, il programma fedeltà dell’App per Bere ! Al termine dell’iniziativa, Winelivery si impegna a donare i tappi di sughero raccolti alla Onlus A Braccia Aperte, una organizzazione senza scopo di lucro che si dedica al sostegno delle famiglie in difficoltà attraverso varie iniziative, tra cui la distribuzione gratuita di vestiario usato per l'infanzia, l'accoglienza di famiglie con bambini ospedalizzati e la promozione del volontariato. A Braccia Aperte consegnerà i tappi raccolti ad Amorim Cork Italia, ricevendo in cambio un compenso a sostegno della loro causa. Trattandosi di un materiale riciclabile al 100% sarà poi Amorim Cork Italia a gestire l’avvio al riciclo. Amorim Cork Italia, infatti, si occupa di organizzare la loro riduzione in granina, che può essere utilizzata, quasi fosse una nuova materia prima, per varie applicazioni, dalla bioedilizia al design. Winelivery, conosciuto per la sua efficienza e qualità nel servizio di consegna a domicilio di bevande, insieme ad Amorim Cork Italia, leader mondiale nella produzione di tappi di sughero, dimostrano con "Tappi x Tappi" che le aziende possono essere motori di cambiamento.

In occasione della Giornata Mondiale della Terra scendono in campo Winelivery e Amorim Cork Italia con un progetto dedicato alla sostenibilità: la campagna "Tappi x Tappi". In un mondo che richiede azioni concrete per la tutela dell’ambiente e delle persone, le due aziende si uniscono per lanciare un progetto che non solo celebra il riciclo del sughero, ma sosterrà anche famiglie in difficoltà, dimostrando che ogni piccolo gesto può fare la differenza. A partire dal 22 aprile e per 4 settimane tutti i clienti di Winelivery avranno l’opportunità di fare una scelta eco-responsabile: in occasione dei loro ordini, quando riceveranno le loro bottiglie, potranno consegnare i tappi di sughero usati al rider. Questi tappi intraprendono poi un viaggio verso una nuova vita, mentre i clienti verranno premiati con il corrispettivo in tappi virtuali nel loro Tappadanaio, il programma fedeltà dell’App per Bere ! Al termine dell’iniziativa, Winelivery si impegna a donare i tappi di sughero raccolti alla Onlus A Braccia Aperte, una organizzazione senza scopo di lucro che si dedica al sostegno delle famiglie in difficoltà attraverso varie iniziative, tra cui la distribuzione gratuita di vestiario usato per l'infanzia, l'accoglienza di famiglie con bambini ospedalizzati e la promozione del volontariato. A Braccia Aperte consegnerà i tappi raccolti ad Amorim Cork Italia, ricevendo in cambio un compenso a sostegno della loro causa. Trattandosi di un materiale riciclabile al 100% sarà poi Amorim Cork Italia a gestire l’avvio al riciclo. Amorim Cork Italia, infatti, si occupa di organizzare la loro riduzione in granina, che può essere utilizzata, quasi fosse una nuova materia prima, per varie applicazioni, dalla bioedilizia al design. Winelivery, conosciuto per la sua efficienza e qualità nel servizio di consegna a domicilio di bevande, insieme ad Amorim Cork Italia, leader mondiale nella produzione di tappi di sughero, dimostrano con "Tappi x Tappi" che le aziende possono essere motori di cambiamento.

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Poste Italiane, nuova vita ai pacchi abbandonati


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Valori ritrovati è il progetto di economia circolare con cui Poste Italiane si impegna a dare nuova vita ai pacchi abbandonati, nato dalla collaborazione con la Fondazione Caritas Roma Onlus. Invece di trattarli come rifiuti, li affidano alla Fondazione Caritas Roma Onlus per aiutare le famiglie socialmente svantaggiate. Finora tutti quei pacchi che non potevano essere recapitati al destinatario né restituiti al mittente, prima di essere smaltiti e inviati al macero, restavano in carico ai depositi di SDA Express Courier, società del Gruppo Poste Italiane. Parliamo di un volume di circa quindicimila pacchi, pari allo 0,016% dei volumi complessivi, che trascorso il periodo di stoccaggio, previsto dalla normativa vigente ovvero dalle condizioni contrattuali, venivano smaltiti attraverso l’invio al macero. Ora, invece, i “colli anonimi” o “colli abbandonati” presenti presso il deposito di Pontecagnano Faiano (SA) trovano una nuova casa. Vengono infatti consegnati alla Fondazione Caritas Roma Onlus, che attraverso gli Empori della solidarietà possono destinare le donazioni ricevute per assistere le persone in condizioni di necessità.

Valori ritrovati è il progetto di economia circolare con cui Poste Italiane si impegna a dare nuova vita ai pacchi abbandonati, nato dalla collaborazione con la Fondazione Caritas Roma Onlus. Invece di trattarli come rifiuti, li affidano alla Fondazione Caritas Roma Onlus per aiutare le famiglie socialmente svantaggiate. Finora tutti quei pacchi che non potevano essere recapitati al destinatario né restituiti al mittente, prima di essere smaltiti e inviati al macero, restavano in carico ai depositi di SDA Express Courier, società del Gruppo Poste Italiane. Parliamo di un volume di circa quindicimila pacchi, pari allo 0,016% dei volumi complessivi, che trascorso il periodo di stoccaggio, previsto dalla normativa vigente ovvero dalle condizioni contrattuali, venivano smaltiti attraverso l’invio al macero. Ora, invece, i “colli anonimi” o “colli abbandonati” presenti presso il deposito di Pontecagnano Faiano (SA) trovano una nuova casa. Vengono infatti consegnati alla Fondazione Caritas Roma Onlus, che attraverso gli Empori della solidarietà possono destinare le donazioni ricevute per assistere le persone in condizioni di necessità.

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Canopoleno Green, un progetto sostenibile a Sassari


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Si svolge oggi negli spazi del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari l’appuntamento con “Canopoleno Green”. Appuntamento fissato con la responsabilità e la sostenibilità, con la sensibilità ed il rispetto. Protagonista sarà l’ambiente. Protagonisti saranno i giovani studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto che dal 2018 con la sua equipe educativa porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale sviluppato attraverso iniziative annuali che confluiscono poi in una manifestazione finale, “Canopoleno Green” appunto. Lungo il suo percorso l’equipe è supportata da partner come Legambiente ed Eco volontari di Sassari e Assessorato all’Ambiente del Comune di Sassari. Il tema 2024 risponde appieno agli obiettivi della agenda 2030 e nello specifico all’obiettivo 14: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Il Canopoleno crede fermamente che il parlare ai bambini e alle bambine di sostenibilità, di pesca illegale a salvaguardia delle aree marine protette con strumenti didattici e strategie educative alternative sia chiave utile al prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolare modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma.

Si svolge oggi negli spazi del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari l’appuntamento con “Canopoleno Green”. Appuntamento fissato con la responsabilità e la sostenibilità, con la sensibilità ed il rispetto. Protagonista sarà l’ambiente. Protagonisti saranno i giovani studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto che dal 2018 con la sua equipe educativa porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale sviluppato attraverso iniziative annuali che confluiscono poi in una manifestazione finale, “Canopoleno Green” appunto. Lungo il suo percorso l’equipe è supportata da partner come Legambiente ed Eco volontari di Sassari e Assessorato all’Ambiente del Comune di Sassari. Il tema 2024 risponde appieno agli obiettivi della agenda 2030 e nello specifico all’obiettivo 14: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Il Canopoleno crede fermamente che il parlare ai bambini e alle bambine di sostenibilità, di pesca illegale a salvaguardia delle aree marine protette con strumenti didattici e strategie educative alternative sia chiave utile al prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolare modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma.

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Visite cardiologiche gratuite


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La Roma è squadra in campo ma anche fuori dal campo, a supporto della comunità. Per questo, grazie alla collaborazione con Mater Dei General Hospital e Protezione Civile Arvalia, il 22 aprile allo Stadio Olimpico, prima di Roma Bologna, saranno offerti gratuitamente ai tifosi giallorossi – su prenotazione – una serie di screening cardiologici gratuiti. L’iniziativa rientra nella policy Health & Well Being della UEFA Sustainability Strategy 2030, a cui il Club si ispira. Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese. Secondo i dati Istat 2021 queste malattie hanno rappresentato il 30,8% di tutti i decessi (27,7% uomini e 33,7% donne). Una efficace campagna di prevenzione può contribuire quindi a ridurre il tasso di mortalità.

La Roma è squadra in campo ma anche fuori dal campo, a supporto della comunità. Per questo, grazie alla collaborazione con Mater Dei General Hospital e Protezione Civile Arvalia, il 22 aprile allo Stadio Olimpico, prima di Roma Bologna, saranno offerti gratuitamente ai tifosi giallorossi – su prenotazione – una serie di screening cardiologici gratuiti. L’iniziativa rientra nella policy Health & Well Being della UEFA Sustainability Strategy 2030, a cui il Club si ispira. Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese. Secondo i dati Istat 2021 queste malattie hanno rappresentato il 30,8% di tutti i decessi (27,7% uomini e 33,7% donne). Una efficace campagna di prevenzione può contribuire quindi a ridurre il tasso di mortalità.

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Lotta contro l'inquinamento marino


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In occasione della Giornata della Terra 2024, la pittoresca spiaggia di Bogliasco si prepara ad accogliere l'edizione annuale di Time4Water, un evento distintivo che sottolinea l'urgenza di adottare comportamenti più sostenibili verso il nostro pianeta. L'appuntamento è fissato per domenica 21 aprile, dalle ore 9.30, sulla spiaggia libera di Bogliasco: un luogo che per la sua bellezza naturale richiama all'importanza della sua tutela. Un'edizione all'Insegna della Crescita e della Sensibilizzazione. Dopo il notevole successo delle edizioni precedenti, caratterizzate da un'ampia partecipazione di volontari da ogni angolo della regione, il comune di Bogliasco, Netafim Italia e ASD Bogliasco 1951, sono orgogliosi di riproporre questa iniziativa. L'obiettivo è duplice: da un lato, riaffermare l'impegno della comunità nella lotta contro l'inquinamento marino e, dall'altro, educare soprattutto le nuove generazioni sull'importanza vitale della conservazione delle risorse idriche. Un appuntamento con l'Arte e la Sostenibilità Time4Water 2024 si colloca perfettamente nell'ambito degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda ONU 2030, promuovendo attività che mirano a un impatto positivo sull'ambiente e sulla società. Una delle novità più emozionanti di quest'anno è la collaborazione con l'artista Raul Orvieto, il cui lavoro si concentra sulla critica all'inquinamento marino attraverso l'uso di materiali riciclati. Sarà proprio il pluripremiato artista a trasformare in arte i rifiuti plastici recuperati lungo il litorale. Programma dell'Evento: Educazione, Arte e Convivialità. L'evento inizierà con la registrazione dei partecipanti e la distribuzione di gadget eco-compatibili, seguiti da interventi formativi incentrati sul riciclo, sull'utilizzo sostenibile dell'acqua e sull'arte come forma di attivismo ambientale. Tabata Bezzo, biologa ed esperta in educazione ambientale, guiderà momenti didattici e creativi, culminanti nella pulizia collettiva della spiaggia. La giornata si concluderà con un pranzo in spiaggia all'insegna della sostenibilità, con cibi locali forniti dai nostri partner, e un dj set per celebrare insieme il nostro impegno verso il pianeta. La focaccia, la pizza e la focaccia al formaggio saranno gentilmente offerte dal Panificio Paolin, mentre i deliziosi Canestrellini verranno omaggiati da Preti 1851. Il Bistrotto si occuperà della parte beverage; sempre più stretta la collaborazione con il progetto Posidonia Green Festival partner dell’evento. Nell’organizzazione anche Roofless, realtà da sempre attiva nel mondo del mare grazie all’educazione al surf che - mettendo a disposizione gratuitamente le proprie canoe, questa volta - offriranno la possibilità a chi si iscrive di procedere alla pulizia direttamente in acqua.

In occasione della Giornata della Terra 2024, la pittoresca spiaggia di Bogliasco si prepara ad accogliere l'edizione annuale di Time4Water, un evento distintivo che sottolinea l'urgenza di adottare comportamenti più sostenibili verso il nostro pianeta. L'appuntamento è fissato per domenica 21 aprile, dalle ore 9.30, sulla spiaggia libera di Bogliasco: un luogo che per la sua bellezza naturale richiama all'importanza della sua tutela. Un'edizione all'Insegna della Crescita e della Sensibilizzazione. Dopo il notevole successo delle edizioni precedenti, caratterizzate da un'ampia partecipazione di volontari da ogni angolo della regione, il comune di Bogliasco, Netafim Italia e ASD Bogliasco 1951, sono orgogliosi di riproporre questa iniziativa. L'obiettivo è duplice: da un lato, riaffermare l'impegno della comunità nella lotta contro l'inquinamento marino e, dall'altro, educare soprattutto le nuove generazioni sull'importanza vitale della conservazione delle risorse idriche. Un appuntamento con l'Arte e la Sostenibilità Time4Water 2024 si colloca perfettamente nell'ambito degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda ONU 2030, promuovendo attività che mirano a un impatto positivo sull'ambiente e sulla società. Una delle novità più emozionanti di quest'anno è la collaborazione con l'artista Raul Orvieto, il cui lavoro si concentra sulla critica all'inquinamento marino attraverso l'uso di materiali riciclati. Sarà proprio il pluripremiato artista a trasformare in arte i rifiuti plastici recuperati lungo il litorale. Programma dell'Evento: Educazione, Arte e Convivialità. L'evento inizierà con la registrazione dei partecipanti e la distribuzione di gadget eco-compatibili, seguiti da interventi formativi incentrati sul riciclo, sull'utilizzo sostenibile dell'acqua e sull'arte come forma di attivismo ambientale. Tabata Bezzo, biologa ed esperta in educazione ambientale, guiderà momenti didattici e creativi, culminanti nella pulizia collettiva della spiaggia. La giornata si concluderà con un pranzo in spiaggia all'insegna della sostenibilità, con cibi locali forniti dai nostri partner, e un dj set per celebrare insieme il nostro impegno verso il pianeta. La focaccia, la pizza e la focaccia al formaggio saranno gentilmente offerte dal Panificio Paolin, mentre i deliziosi Canestrellini verranno omaggiati da Preti 1851. Il Bistrotto si occuperà della parte beverage; sempre più stretta la collaborazione con il progetto Posidonia Green Festival partner dell’evento. Nell’organizzazione anche Roofless, realtà da sempre attiva nel mondo del mare grazie all’educazione al surf che - mettendo a disposizione gratuitamente le proprie canoe, questa volta - offriranno la possibilità a chi si iscrive di procedere alla pulizia direttamente in acqua.

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L’old Cars Club sostiene l’UNICEF


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In occasione dell’8a rievocazione del Gran Premio di Bari, si è tenuto il “Mini Gran Premio Unicef Italia”. Il primo ed unico evento in Italia, che ha coinvolto tutti i bambini dai 4 ai 10 anni. I baby piloti sono stati vestiti e accessoriati come grandi piloti e hanno preso parte attiva all’evento percorrendo due giri del percorso di gara, con 20 macchinine a pedali messe a disposizione da Unicef Italia. Al termine della gara ogni bambino ha vissuto la gioia del podio, con l’assegnazione di medaglie. Il ricavato dell’iscrizione è servito per sostenere i numerosi progetti di Unicef Italia in favore dell’infanzia.

In occasione dell’8a rievocazione del Gran Premio di Bari, si è tenuto il “Mini Gran Premio Unicef Italia”. Il primo ed unico evento in Italia, che ha coinvolto tutti i bambini dai 4 ai 10 anni. I baby piloti sono stati vestiti e accessoriati come grandi piloti e hanno preso parte attiva all’evento percorrendo due giri del percorso di gara, con 20 macchinine a pedali messe a disposizione da Unicef Italia. Al termine della gara ogni bambino ha vissuto la gioia del podio, con l’assegnazione di medaglie. Il ricavato dell’iscrizione è servito per sostenere i numerosi progetti di Unicef Italia in favore dell’infanzia.

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Eco-formazione gratuita per le imprese culturali


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Il Circolo del Design di Torino, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Fondazione Santagata lanciano Green Culture, il progetto nazionale finalizzato a fornire gratuitamente alle imprese culturali e creative le competenze e gli strumenti necessari per intraprendere un percorso di cambiamento e innovazione finalizzato alla loro transizione ecologica, anche grazie al supporto di una nuova specifica figura professionale, quella del Green Coordinator, formata all’interno del progetto. Green Culture si è aggiudicato un bando finanziato dal Ministero dei Beni Culturali con una cifra di quasi mezzo milione di euro proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riconoscendo l’importanza di ridurre gli impatti di un settore che gestisce edifici storici, organizza eventi e festival, è fortemente connesso all’offerta turistica, genera spostamenti di grandi gruppi di persone e ha filiere produttive complesse e molto differenziate. Il progetto si è distinto per aver risposto efficacemente alla necessità di un approccio interdisciplinare, nel quale il design rappresenta lo strumento progettuale attraverso il quale aiutare le imprese culturali e creative (appartenenti agli ambiti: Arti visive, Area interdisciplinare, Architettura e Design, Artigianato artistico, Editoria, Audiovisivo e radio, Editoria, Moda, Musica, Patrimonio, Spettacolo dal vivo) a perseguire gli obiettivi SDGs di sostenibilità ambientale, economica e sociale fissati dall’Unione Europea. Il Circolo del Design è capofila dell’iniziativa realizzata in partnership con Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura e Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. Il progetto sarà presentato ufficialmente il prossimo 11 aprile alle ore 15.00 attraverso un webinar al quale è possibile iscriversi tramite il portale green-culture.it, e che sarà introdotto dalla Direttrice del Circolo del Design Sara Fortunati, da Rubina Pinto vice direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e da Paola Borrione, Presidente della Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura. In sintesi, il progetto si articola in due principali percorsi: uno dedicato alla formazione dei Green Coordinator, figure professionali specializzate in progettazione per la sostenibilità ambientale in ambito culturale e uno rivolto alle imprese culturali e creative, per sostenere o avviare i loro percorsi di transizione ecologica attraverso attività di capacity building per implementare conoscenze, sviluppare competenze e acquisire strumenti concreti. Nella primavera del prossimo anno i due percorsi convergeranno in tre giorni di co-progettazione guidata in un workshop che si terrà a Torino, durante il quale ogni impresa culturale sarà abbinata ad un Green Coordinator, per la realizzazione di un piano operativo che orienterà in maniera strategica e contemporaneamente molto concreta i percorsi di transizione ecologica degli enti partecipanti. Per entrambi i percorsi è possibile candidarsi rispondendo a una call che mette a disposizione gratuitamente 75 posti per ciascuna delle due categorie. È ora aperta la call per gli enti, a breve aprirà anche la call per i Green Coordinator. Quella della transizione ecologica è una sfida complessa a cui Green Culture risponde costruendo un percorso radicato nell’incontro tra tre discipline: l’ambientalismo scientifico con la sua aggiornata ricerca e capacità di definizione dei temi ecologici calati su tutti i livelli della società, l’economia della cultura attraverso cui leggere i modelli di gestione, costruire la sostenibilità economica dei processi e articolare il ciclo del progetto dall’idea agli impatti, e il design con il suo fondativo orientamento alla produzione di innovazione, la capacità di porre al centro l’esperienza delle persone coinvolte e la messa in campo di strumenti e pratiche che favoriscono la progettazione partecipata e orientata agli obiettivi. L’Italia è inoltre una delle nazioni europee che presenta un settore delle Imprese Culturali e Creative (ICC) più sviluppato sia per quanto riguarda il loro numero (circa 178.000 rispetto alle 101.000 circa in UK, 129.000 in Germania, 165.000 in Francia e 126.000 in Spagna) sia per quanto riguarda gli indicatori economici: nel 2022 le ICC occupano circa il 6% della popolazione attiva ovvero 1,55 milioni di occupati (Symbola, 2023) e rappresentano circa il 12% del PIL insieme al turismo. Alle imprese vanno aggiunte poi circa 38.000 organizzazioni non-profit e un numero ancora più elevato di associazioni culturali che operano sul territorio e che concorrono a comporre un’offerta culturale molto diversificata. Inoltre, molte ICC devono gestire un patrimonio edilizio storico, che presenta difficoltà a ottemperare ai nuovi paradigmi di sostenibilità. Ecco perché numerosi enti culturali italiani stanno già manifestando interesse verso Green Culture: la call si chiuderà il prossimo 19 aprile, ad oggi le candidature superano già il numero di posti disponibili, la selezione dei partecipanti sarà comunicata entro la prima settimana del mese di maggio.

Il Circolo del Design di Torino, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Fondazione Santagata lanciano Green Culture, il progetto nazionale finalizzato a fornire gratuitamente alle imprese culturali e creative le competenze e gli strumenti necessari per intraprendere un percorso di cambiamento e innovazione finalizzato alla loro transizione ecologica, anche grazie al supporto di una nuova specifica figura professionale, quella del Green Coordinator, formata all’interno del progetto. Green Culture si è aggiudicato un bando finanziato dal Ministero dei Beni Culturali con una cifra di quasi mezzo milione di euro proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) riconoscendo l’importanza di ridurre gli impatti di un settore che gestisce edifici storici, organizza eventi e festival, è fortemente connesso all’offerta turistica, genera spostamenti di grandi gruppi di persone e ha filiere produttive complesse e molto differenziate. Il progetto si è distinto per aver risposto efficacemente alla necessità di un approccio interdisciplinare, nel quale il design rappresenta lo strumento progettuale attraverso il quale aiutare le imprese culturali e creative (appartenenti agli ambiti: Arti visive, Area interdisciplinare, Architettura e Design, Artigianato artistico, Editoria, Audiovisivo e radio, Editoria, Moda, Musica, Patrimonio, Spettacolo dal vivo) a perseguire gli obiettivi SDGs di sostenibilità ambientale, economica e sociale fissati dall’Unione Europea. Il Circolo del Design è capofila dell’iniziativa realizzata in partnership con Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura e Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. Il progetto sarà presentato ufficialmente il prossimo 11 aprile alle ore 15.00 attraverso un webinar al quale è possibile iscriversi tramite il portale green-culture.it, e che sarà introdotto dalla Direttrice del Circolo del Design Sara Fortunati, da Rubina Pinto vice direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e da Paola Borrione, Presidente della Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura. In sintesi, il progetto si articola in due principali percorsi: uno dedicato alla formazione dei Green Coordinator, figure professionali specializzate in progettazione per la sostenibilità ambientale in ambito culturale e uno rivolto alle imprese culturali e creative, per sostenere o avviare i loro percorsi di transizione ecologica attraverso attività di capacity building per implementare conoscenze, sviluppare competenze e acquisire strumenti concreti. Nella primavera del prossimo anno i due percorsi convergeranno in tre giorni di co-progettazione guidata in un workshop che si terrà a Torino, durante il quale ogni impresa culturale sarà abbinata ad un Green Coordinator, per la realizzazione di un piano operativo che orienterà in maniera strategica e contemporaneamente molto concreta i percorsi di transizione ecologica degli enti partecipanti. Per entrambi i percorsi è possibile candidarsi rispondendo a una call che mette a disposizione gratuitamente 75 posti per ciascuna delle due categorie. È ora aperta la call per gli enti, a breve aprirà anche la call per i Green Coordinator. Quella della transizione ecologica è una sfida complessa a cui Green Culture risponde costruendo un percorso radicato nell’incontro tra tre discipline: l’ambientalismo scientifico con la sua aggiornata ricerca e capacità di definizione dei temi ecologici calati su tutti i livelli della società, l’economia della cultura attraverso cui leggere i modelli di gestione, costruire la sostenibilità economica dei processi e articolare il ciclo del progetto dall’idea agli impatti, e il design con il suo fondativo orientamento alla produzione di innovazione, la capacità di porre al centro l’esperienza delle persone coinvolte e la messa in campo di strumenti e pratiche che favoriscono la progettazione partecipata e orientata agli obiettivi. L’Italia è inoltre una delle nazioni europee che presenta un settore delle Imprese Culturali e Creative (ICC) più sviluppato sia per quanto riguarda il loro numero (circa 178.000 rispetto alle 101.000 circa in UK, 129.000 in Germania, 165.000 in Francia e 126.000 in Spagna) sia per quanto riguarda gli indicatori economici: nel 2022 le ICC occupano circa il 6% della popolazione attiva ovvero 1,55 milioni di occupati (Symbola, 2023) e rappresentano circa il 12% del PIL insieme al turismo. Alle imprese vanno aggiunte poi circa 38.000 organizzazioni non-profit e un numero ancora più elevato di associazioni culturali che operano sul territorio e che concorrono a comporre un’offerta culturale molto diversificata. Inoltre, molte ICC devono gestire un patrimonio edilizio storico, che presenta difficoltà a ottemperare ai nuovi paradigmi di sostenibilità. Ecco perché numerosi enti culturali italiani stanno già manifestando interesse verso Green Culture: la call si chiuderà il prossimo 19 aprile, ad oggi le candidature superano già il numero di posti disponibili, la selezione dei partecipanti sarà comunicata entro la prima settimana del mese di maggio.

Dillo a Plaple

Solo le persone gentili sono veramente forti


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“BE KIND. Solo le persone gentili sono veramente forti”, è il titolo dell'evento che si tiene oggi, Venerdì 12 aprile 2024, a Firenze. L'evento nazionale, alla sua seconda edizione, è organizzato dall’Associazione Contrajus APS ed è incentrato sulla tematica della gentilezza quale forma di prevenzione dal bullismo, cyberbullismo e disagio giovanile. L’evento è patrocinato dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze, dalla Città Metropolitana di Firenze, dall’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana, dall’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Toscana, dall’Associazione Robert F. Kennedy Human Rights – Italia, dall’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani, dall’Associazione Forense Avvocatura e Famiglia, dall’Associazione Rotary Club Pegaso Alumni D-2071. La Regione Toscana è da sempre attenta alle realtà giovanili e intende pertanto assicurare il proprio sostegno all’evento promosso dall’Associazione Contrajus APS, che, nell’affrontare le tematiche del bullismo, del cyberbullismo e del disagio giovanile - fenomeni questi purtroppo in preoccupante aumento - vuol riaffermare il principio secondo cui la base della prevenzione parte della riscoperta di valori nobili quali la gentilezza, il rispetto e il prendersi cura degli altri. L’Associazione Contrajus APS ha sede legale a Firenze e sezioni territoriali in altre Regioni italiane. Tra le sue fila operano da anni professionisti di varie discipline (avvocati, psicologi, educatori) che, pur provenendo da percorsi di vita, esperienze e sensibilità differenti, hanno inteso misurarsi su questioni sociali e giuridiche inerenti ai soggetti fragili. Bullismo e cyberbullismo, in particolare, si configurano sempre più, tra le nuove generazioni, come l’espressione della scarsa tolleranza e della non accettazione verso chi è diverso per etnia, religione, caratteristiche psico-fisiche, genere, identità di genere, orientamento sessuale, nonché per particolari realtà familiari.

“BE KIND. Solo le persone gentili sono veramente forti”, è il titolo dell'evento che si tiene oggi, Venerdì 12 aprile 2024, a Firenze. L'evento nazionale, alla sua seconda edizione, è organizzato dall’Associazione Contrajus APS ed è incentrato sulla tematica della gentilezza quale forma di prevenzione dal bullismo, cyberbullismo e disagio giovanile. L’evento è patrocinato dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze, dalla Città Metropolitana di Firenze, dall’Ordine degli Psicologi della Regione Toscana, dall’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Toscana, dall’Associazione Robert F. Kennedy Human Rights – Italia, dall’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani, dall’Associazione Forense Avvocatura e Famiglia, dall’Associazione Rotary Club Pegaso Alumni D-2071. La Regione Toscana è da sempre attenta alle realtà giovanili e intende pertanto assicurare il proprio sostegno all’evento promosso dall’Associazione Contrajus APS, che, nell’affrontare le tematiche del bullismo, del cyberbullismo e del disagio giovanile - fenomeni questi purtroppo in preoccupante aumento - vuol riaffermare il principio secondo cui la base della prevenzione parte della riscoperta di valori nobili quali la gentilezza, il rispetto e il prendersi cura degli altri. L’Associazione Contrajus APS ha sede legale a Firenze e sezioni territoriali in altre Regioni italiane. Tra le sue fila operano da anni professionisti di varie discipline (avvocati, psicologi, educatori) che, pur provenendo da percorsi di vita, esperienze e sensibilità differenti, hanno inteso misurarsi su questioni sociali e giuridiche inerenti ai soggetti fragili. Bullismo e cyberbullismo, in particolare, si configurano sempre più, tra le nuove generazioni, come l’espressione della scarsa tolleranza e della non accettazione verso chi è diverso per etnia, religione, caratteristiche psico-fisiche, genere, identità di genere, orientamento sessuale, nonché per particolari realtà familiari.

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#OnePeopleOnePlanet


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Roma si prepara a celebrare la 54esima Giornata Mondiale della Terra, la più importante manifestazione ambientale delle Nazioni Unite con miliardi di cittadini coinvolti nei 193 Paesi membri, organizzata da Earth Day Italia e Movimento dei Focolari, con centinaia di eventi tra concerti, talk show, laboratori didattici, attività sportive, concerti, street art e decine di attività dedicate all'innovazione, all'ambiente e alla cultura. Le celebrazioni ufficiali, presentate oggi da Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia, si svolgeranno: dal 18 al 21 aprile con il Villaggio per la Terra a Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio a Roma; dal 18 al 20 aprile si terrà il Festival dell'Innovability presso la Casa del Cinema a Roma; il 22 aprile in occasione della Giornata Mondiale della Terra si terrà #OnePeopleOnePlanet, The Multimedia Marathon, 16 ore di contenuti live dalla Nuvola di Fuksas, trasmessi in diretta su RaiPlay e Vaticannews.va.   Giunta alla 54ma edizione questa festa globale vede l'Italia in prima fila nella campagna #OnePeopleOnePlanet che dà il nome alla maratona multimediale di 16 ore prodotte live dall'auditorium della Nuvola di Fuksas. Con lo slogan 'Torna a battere il cuore per la Terra!' la maratona #OPOP giunge quest'anno alla sua quinta edizione grazie alla produzione Earth Day e alla diffusione internazionale sui canali RaiPlay e VaticanNews. A sostenere la promozione mondiale dell'evento saranno le reti social di Earth Day Network e del programma ambientale ONU Connect4Climate, organizzatore della Planet Week al G7 di Torino. Le celebrazioni italiane, già riconosciute dall'Earth Day Network di Washington come best case internazionale per la tutela del Pianeta e lo sviluppo di una forte coscienza ecologica, avranno quest'anno un ulteriore importante significato, diventando tappa iconica del G7 Clima, Energia e Ambiente di Torino (previsto dal 28 al 30 aprile). Nel capoluogo piemontese sono infatti in programma due eventi di alto valore simbolico dedicati al dialogo interculturale e intergenerazionale, sostenuti dalla Regione Piemonte e realizzati nello storico parco tecnologico sulle tecnologie per l'ambiente Environment Park.   Inoltre, in collaborazione con il MASE e il MIM, i giovani universitari e degli ultimi anni delle scuole superiori di Roma e Torino, insieme ad una rappresentanza di loro coetanei dai 7 paesi del G7, parteciperanno a tavoli tematici per la stesura di un testo che sarà portato all'attenzione dei 7 Ministri dell'Ambiente impegnati per il G7.   —————— Giunta alla 54ma edizione questa festa globale vede l'Italia in prima fila nella campagna #OnePeopleOnePlanet che dà il nome alla maratona multimediale di 16 ore prodotte live dall'auditorium della Nuvola di Fuksas. Con lo slogan 'Torna a battere il cuore per la Terra!' la maratona #OPOP giunge quest'anno alla sua quinta edizione grazie alla produzione Earth Day e alla diffusione internazionale sui canali RaiPlay e VaticanNews. A sostenere la promozione mondiale dell'evento saranno le reti social di Earth Day Network e del programma ambientale ONU Connect4Climate, organizzatore della Planet Week al G7 di Torino.

Roma si prepara a celebrare la 54esima Giornata Mondiale della Terra, la più importante manifestazione ambientale delle Nazioni Unite con miliardi di cittadini coinvolti nei 193 Paesi membri, organizzata da Earth Day Italia e Movimento dei Focolari, con centinaia di eventi tra concerti, talk show, laboratori didattici, attività sportive, concerti, street art e decine di attività dedicate all'innovazione, all'ambiente e alla cultura. Le celebrazioni ufficiali, presentate oggi da Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia, si svolgeranno: dal 18 al 21 aprile con il Villaggio per la Terra a Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio a Roma; dal 18 al 20 aprile si terrà il Festival dell'Innovability presso la Casa del Cinema a Roma; il 22 aprile in occasione della Giornata Mondiale della Terra si terrà #OnePeopleOnePlanet, The Multimedia Marathon, 16 ore di contenuti live dalla Nuvola di Fuksas, trasmessi in diretta su RaiPlay e Vaticannews.va.   Giunta alla 54ma edizione questa festa globale vede l'Italia in prima fila nella campagna #OnePeopleOnePlanet che dà il nome alla maratona multimediale di 16 ore prodotte live dall'auditorium della Nuvola di Fuksas. Con lo slogan 'Torna a battere il cuore per la Terra!' la maratona #OPOP giunge quest'anno alla sua quinta edizione grazie alla produzione Earth Day e alla diffusione internazionale sui canali RaiPlay e VaticanNews. A sostenere la promozione mondiale dell'evento saranno le reti social di Earth Day Network e del programma ambientale ONU Connect4Climate, organizzatore della Planet Week al G7 di Torino. Le celebrazioni italiane, già riconosciute dall'Earth Day Network di Washington come best case internazionale per la tutela del Pianeta e lo sviluppo di una forte coscienza ecologica, avranno quest'anno un ulteriore importante significato, diventando tappa iconica del G7 Clima, Energia e Ambiente di Torino (previsto dal 28 al 30 aprile). Nel capoluogo piemontese sono infatti in programma due eventi di alto valore simbolico dedicati al dialogo interculturale e intergenerazionale, sostenuti dalla Regione Piemonte e realizzati nello storico parco tecnologico sulle tecnologie per l'ambiente Environment Park.   Inoltre, in collaborazione con il MASE e il MIM, i giovani universitari e degli ultimi anni delle scuole superiori di Roma e Torino, insieme ad una rappresentanza di loro coetanei dai 7 paesi del G7, parteciperanno a tavoli tematici per la stesura di un testo che sarà portato all'attenzione dei 7 Ministri dell'Ambiente impegnati per il G7.   —————— Giunta alla 54ma edizione questa festa globale vede l'Italia in prima fila nella campagna #OnePeopleOnePlanet che dà il nome alla maratona multimediale di 16 ore prodotte live dall'auditorium della Nuvola di Fuksas. Con lo slogan 'Torna a battere il cuore per la Terra!' la maratona #OPOP giunge quest'anno alla sua quinta edizione grazie alla produzione Earth Day e alla diffusione internazionale sui canali RaiPlay e VaticanNews. A sostenere la promozione mondiale dell'evento saranno le reti social di Earth Day Network e del programma ambientale ONU Connect4Climate, organizzatore della Planet Week al G7 di Torino.

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Giro d’Italia podistico solidale non competitivo


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Sabato 13 aprile 2024 da Vicenza - Piazza Matteotti con ritrovo dalle 10:30 - prenderà il via la staffetta veneta della Run4hope Massigen, quarta edizione, a sostegno di AIL.  Si tratta del Giro d’Italia podistico solidale non competitivo, articolato su staffette regionali che si svolgono in contemporanea tra il 13 e il 21 aprile in tutte e 20 le regioni italiane, con l’esclusivo scopo di raccogliere di tappa in tappa fondi a sostegno AIL nel 2024. Si correrà per sostenere la ricerca contro Leucemie, Linfomi e Mieloma. Un progetto made in Vicenza in cui oneri organizzativi sono interamente sostenuti dall'omonima onlus promotrice per garantire che l'intero importo delle donazioni giunga all’ente beneficiario, Run4hope. Si corre e si cammina sabato 13 aprile a Vicenza per la partenza della staffetta veneta (h. 11)
La staffetta Veneta partirà sabato mattina, 13 aprile da Piazza Matteotti, alle ore 11, in contemporanea con le partenze di tutte le altre organizzate in tutte le regioni italiane. Tramite i runners di varie associazioni sportive di città e provincia partiranno due tronconi destinati a raggiungere nell’arco del pomeriggio Verona ed Este (destinazione finale Rovigo).
In abbinata le “Wir – Women in run” di Vicenza in collaborazione con CorriXVicenza propongono una Camminata per AIL (2km) per le vie del Centro Storico aperta a tutti comprese le Scuole. Ritrovo dalle ore 10:30 in Piazza Matteotti.
Gli aderenti alla camminata si affiancheranno ai runners in partenza alle ore 11 per la Run4hope percorrendo corso Palladio, Piazza Castello, Piazza Duomo, Piazza dei Signori e rientro in Piazza Matteotti.
Nel gazebo di AIL al ritrovo sarà possibile ricevere pettorale o t-shirt della Run4hope 2024 a fronte di una donazione libera destinata a incrementare la raccolta nazionale per AIL.
I runners della CorriXVicenza potranno in ogni caso correre assieme ai gruppi societari che raggiungeranno Creazzo o Longare (modalità allenamento autogestisto).
L’iniziativa è appoggiata anche da VicenzaPress e dall'Ufficio Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Provinciale. L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio, tra i tanti enti, della Regione del Veneto, del Comune di Vicenza, oltre che di CONI, Fidal, Fitri, Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri, Fiamme Azzurre, Fiamme Gialle, Fiamme Oro, ANCI, ASI, AICS, CSI, FIASP.
In Veneto sono oltre 30 le associazioni sportive aderenti oltre a numerose sezioni dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA). Il testimone della solidarietà nell’arco dei 9 giorni arriverà, dopo Verona, a Bassano, a Cittadella, a Feltre, a Belluno, a Treviso, a Venezia e a Chioggia. Padova sarà coinvolta sia con la CorriXPadova di giovedì 18 aprile sia con la Padova Marathon del 21 aprile. Da Vicenza partirà sempre sabato 13 aprile il troncone destinato a raggiungere Rovigo.

Sabato 13 aprile 2024 da Vicenza - Piazza Matteotti con ritrovo dalle 10:30 - prenderà il via la staffetta veneta della Run4hope Massigen, quarta edizione, a sostegno di AIL.  Si tratta del Giro d’Italia podistico solidale non competitivo, articolato su staffette regionali che si svolgono in contemporanea tra il 13 e il 21 aprile in tutte e 20 le regioni italiane, con l’esclusivo scopo di raccogliere di tappa in tappa fondi a sostegno AIL nel 2024. Si correrà per sostenere la ricerca contro Leucemie, Linfomi e Mieloma. Un progetto made in Vicenza in cui oneri organizzativi sono interamente sostenuti dall'omonima onlus promotrice per garantire che l'intero importo delle donazioni giunga all’ente beneficiario, Run4hope. Si corre e si cammina sabato 13 aprile a Vicenza per la partenza della staffetta veneta (h. 11)
La staffetta Veneta partirà sabato mattina, 13 aprile da Piazza Matteotti, alle ore 11, in contemporanea con le partenze di tutte le altre organizzate in tutte le regioni italiane. Tramite i runners di varie associazioni sportive di città e provincia partiranno due tronconi destinati a raggiungere nell’arco del pomeriggio Verona ed Este (destinazione finale Rovigo).
In abbinata le “Wir – Women in run” di Vicenza in collaborazione con CorriXVicenza propongono una Camminata per AIL (2km) per le vie del Centro Storico aperta a tutti comprese le Scuole. Ritrovo dalle ore 10:30 in Piazza Matteotti.
Gli aderenti alla camminata si affiancheranno ai runners in partenza alle ore 11 per la Run4hope percorrendo corso Palladio, Piazza Castello, Piazza Duomo, Piazza dei Signori e rientro in Piazza Matteotti.
Nel gazebo di AIL al ritrovo sarà possibile ricevere pettorale o t-shirt della Run4hope 2024 a fronte di una donazione libera destinata a incrementare la raccolta nazionale per AIL.
I runners della CorriXVicenza potranno in ogni caso correre assieme ai gruppi societari che raggiungeranno Creazzo o Longare (modalità allenamento autogestisto).
L’iniziativa è appoggiata anche da VicenzaPress e dall'Ufficio Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Provinciale. L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio, tra i tanti enti, della Regione del Veneto, del Comune di Vicenza, oltre che di CONI, Fidal, Fitri, Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri, Fiamme Azzurre, Fiamme Gialle, Fiamme Oro, ANCI, ASI, AICS, CSI, FIASP.
In Veneto sono oltre 30 le associazioni sportive aderenti oltre a numerose sezioni dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA). Il testimone della solidarietà nell’arco dei 9 giorni arriverà, dopo Verona, a Bassano, a Cittadella, a Feltre, a Belluno, a Treviso, a Venezia e a Chioggia. Padova sarà coinvolta sia con la CorriXPadova di giovedì 18 aprile sia con la Padova Marathon del 21 aprile. Da Vicenza partirà sempre sabato 13 aprile il troncone destinato a raggiungere Rovigo.

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Migliorare le pratiche di pesca e renderle più sostenibili


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BluFish ha selezionato in maniera partecipativa alcune attività di pesca del Sud Italia e delle Isole, e lavora con loro per migliorarne le pratiche di pesca e renderle più sostenibili attraverso azioni concrete.  Il progetto prevede la collaborazione e la partecipazione attiva di diversi parti interessate unite verso un obiettivo comune, rappresentato dal miglioramento delle attività di pesca verso la sostenibilità. 
La cooperazione tra pescatori, ONG, istituti di ricerca, agenzie internazionali, amministrazione, istituzioni pubbliche e retailer permette infatti di migliorare la coordinazione tra le parti, aumenta la possibilità di accedere alle risorse necessarie, amplia le competenze, rafforza il senso di responsabilità degli attori coinvolti e permette di compiere un cammino più consapevole verso la sostenibilità ittica, che potrà eventualmente portare alla certificazione MSC.   L’obiettivo ultimo del progetto non è la certificazione ma generare un cambiamento di attitudine e un’onda di cambiamento verso la sostenibilità delle risorse ittiche. Percorso che è più che mai necessario in Mediterraneo il cui bacino risulta il più sovrasfruttato a livello globale (FAO SOFIA 2020)  BluFish organizza anche sessioni di formazione per sensibilizzare gli stakeholder alla sostenibilità e aumentarne la competenza e la consapevolezza su questa tematica e sugli standard di pesca sostenibile MSC. Nella fase finale, le attività di pesca lavoreranno sul piano d'azione definito insieme agli stakeholder per colmare eventuali gap rilevati durante il processo di valutazione.  In Italia, bagnata dal mare per l'80% dei confini, la pesca gioca un ruolo fondamentale nel tessuto sociale ed economico del Paese.  Nel 2019 la filiera ittica (che va dalla pesca alla vendita) coinvolgeva oltre 33.000 imprese, di cui il 9,6% gestite da persone al di sotto dei 35 anni d’età (IX Rapporto Unioncamere sull'Economia del Mare, 2021).  L'importanza della pesca nel territorio Italiano si scontra con la condizione preoccupante del mar Mediterraneo, in cui il 73% delle popolazioni ittiche valutate risultano sovrasfruttate. Una condizione che andrebbe costantemente monitorata, in un contesto in cui la diffusa mancanza di dati a supporto rende difficile eseguire valutazioni.  Un quadro complesso, in cui oltretutto si inserisce una ancora scarsa comprensione della sostenibilità nel settore della pesca.  In questo contesto, MSC ha deciso di agire per diffondere una maggiore cultura della sostenibilità, con gli obiettivi di:  - migliorare la comprensione delle attività di pesca italiane;  - valutarne la sostenibilità;  - identificare le buone pratiche;  - migliorare la cooperazione tra le diverse realtà della pesca italiana;  - realizzare miglioramenti concreti nella gestione della pesca;  - generare valore per le attività di pesca e gli attori del mercato.

BluFish ha selezionato in maniera partecipativa alcune attività di pesca del Sud Italia e delle Isole, e lavora con loro per migliorarne le pratiche di pesca e renderle più sostenibili attraverso azioni concrete.  Il progetto prevede la collaborazione e la partecipazione attiva di diversi parti interessate unite verso un obiettivo comune, rappresentato dal miglioramento delle attività di pesca verso la sostenibilità. 
La cooperazione tra pescatori, ONG, istituti di ricerca, agenzie internazionali, amministrazione, istituzioni pubbliche e retailer permette infatti di migliorare la coordinazione tra le parti, aumenta la possibilità di accedere alle risorse necessarie, amplia le competenze, rafforza il senso di responsabilità degli attori coinvolti e permette di compiere un cammino più consapevole verso la sostenibilità ittica, che potrà eventualmente portare alla certificazione MSC.   L’obiettivo ultimo del progetto non è la certificazione ma generare un cambiamento di attitudine e un’onda di cambiamento verso la sostenibilità delle risorse ittiche. Percorso che è più che mai necessario in Mediterraneo il cui bacino risulta il più sovrasfruttato a livello globale (FAO SOFIA 2020)  BluFish organizza anche sessioni di formazione per sensibilizzare gli stakeholder alla sostenibilità e aumentarne la competenza e la consapevolezza su questa tematica e sugli standard di pesca sostenibile MSC. Nella fase finale, le attività di pesca lavoreranno sul piano d'azione definito insieme agli stakeholder per colmare eventuali gap rilevati durante il processo di valutazione.  In Italia, bagnata dal mare per l'80% dei confini, la pesca gioca un ruolo fondamentale nel tessuto sociale ed economico del Paese.  Nel 2019 la filiera ittica (che va dalla pesca alla vendita) coinvolgeva oltre 33.000 imprese, di cui il 9,6% gestite da persone al di sotto dei 35 anni d’età (IX Rapporto Unioncamere sull'Economia del Mare, 2021).  L'importanza della pesca nel territorio Italiano si scontra con la condizione preoccupante del mar Mediterraneo, in cui il 73% delle popolazioni ittiche valutate risultano sovrasfruttate. Una condizione che andrebbe costantemente monitorata, in un contesto in cui la diffusa mancanza di dati a supporto rende difficile eseguire valutazioni.  Un quadro complesso, in cui oltretutto si inserisce una ancora scarsa comprensione della sostenibilità nel settore della pesca.  In questo contesto, MSC ha deciso di agire per diffondere una maggiore cultura della sostenibilità, con gli obiettivi di:  - migliorare la comprensione delle attività di pesca italiane;  - valutarne la sostenibilità;  - identificare le buone pratiche;  - migliorare la cooperazione tra le diverse realtà della pesca italiana;  - realizzare miglioramenti concreti nella gestione della pesca;  - generare valore per le attività di pesca e gli attori del mercato.

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Bambini e famiglie a teatro con la ricetta del pediatra


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Anche per il 2024 torna Sciroppo di Teatro, l'iniziativa di welfare culturale di ATER Fondazione in collaborazione con gli assessorati alla Cultura, alla Sanità e al Welfare della Regione Emilia-Romagna. A partire da questa stagione, i voucher saranno in distribuzione solo presso gli ambulatori dei pediatri, nei Comuni che hanno aderito all’iniziativa ma anche in alcuni comuni limitrofi. In tutto sono 253 i pediatri che hanno aderito al progetto e che si sono resi disponibili a prescrivere lo Sciroppo di Teatro. Nei 25 comuni dell’Emilia-Romagna aderenti al progetto, i bambini e le bambine dai 3 agli 11 anni, assieme ai loro accompagnatori, potranno recarsi negli spazi teatrali con un voucher fornito dai pediatri attivi nel proprio distretto e che espongono la locandina dell’iniziativa. Sono loro a fornire, già a partire da dicembre 2023, lo Sciroppo di teatro: si tratta di un libretto, impreziosito dalle illustrazioni di Matteo Pagani, nel quale è inserito anche un bugiardino che contiene le indicazioni per la somministrazione e l’assunzione di questa straordinaria medicina. il libretto contiene tre “ricette”, cioè tre tagliandi staccabili, ognuno dei quali corrisponde a un biglietto, al prezzo di 3 euro, per ogni bambino e per ciascun accompagnatore, che potranno assistere in questo modo allo spettacolo.

Anche per il 2024 torna Sciroppo di Teatro, l'iniziativa di welfare culturale di ATER Fondazione in collaborazione con gli assessorati alla Cultura, alla Sanità e al Welfare della Regione Emilia-Romagna. A partire da questa stagione, i voucher saranno in distribuzione solo presso gli ambulatori dei pediatri, nei Comuni che hanno aderito all’iniziativa ma anche in alcuni comuni limitrofi. In tutto sono 253 i pediatri che hanno aderito al progetto e che si sono resi disponibili a prescrivere lo Sciroppo di Teatro. Nei 25 comuni dell’Emilia-Romagna aderenti al progetto, i bambini e le bambine dai 3 agli 11 anni, assieme ai loro accompagnatori, potranno recarsi negli spazi teatrali con un voucher fornito dai pediatri attivi nel proprio distretto e che espongono la locandina dell’iniziativa. Sono loro a fornire, già a partire da dicembre 2023, lo Sciroppo di teatro: si tratta di un libretto, impreziosito dalle illustrazioni di Matteo Pagani, nel quale è inserito anche un bugiardino che contiene le indicazioni per la somministrazione e l’assunzione di questa straordinaria medicina. il libretto contiene tre “ricette”, cioè tre tagliandi staccabili, ognuno dei quali corrisponde a un biglietto, al prezzo di 3 euro, per ogni bambino e per ciascun accompagnatore, che potranno assistere in questo modo allo spettacolo.

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Cervia, verso un’economia circolare etica e sostenibile


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In collaborazione tra l'Associazione Amici di San Vitale e il Comune di Cervia, supportati dal contributo della Regione Emilia-Romagna attraverso il Bando 2023 LR 15/2018, viene annunciato l'avvio del progetto “Cervia R.I.U.S.A.”. Questa iniziativa segna un passo significativo verso la realizzazione di un'infrastruttura di welfare ecologico che intende riformulare il concetto di riuso, ponendosi come fulcro di un'economia circolare etica e sostenibile. Fondamenti e Obiettivi. Il progetto “Cervia R.I.U.S.A.” si distingue per la sua ambizione di trasformare il Centro del Riuso in un polo di attività che promuova non solo la sostenibilità ambientale ma anche l'inclusione sociale, attraverso la rigenerazione di beni e la valorizzazione delle risorse comunitarie. Riflettendo su teorie contemporanee del welfare ecologico, l'iniziativa mira a stimolare una gestione partecipativa e consapevole delle risorse, innescando un processo virtuoso che contribuisca attivamente allo sviluppo sostenibile. Confermando il valore innovativo e la rilevanza del progetto, “Cervia R.I.U.S.A.” ha ottenuto una posizione di primo piano nella valutazione regionale, classificandosi primo tra i progetti avanzati da soggetti privati e secondo nella graduatoria generale di 44 proposte. Questo risultato sottolinea l'importanza di approcci innovativi al welfare ecologico come veicolo per affrontare le sfide ambientali contemporanee. Contributi e Partecipazione. Per realizzare questi obiettivi, la partecipazione attiva della comunità è essenziale. Si sollecita quindi la compilazione di un questionario strutturato attorno a due assi principali: le abitudini di riuso individuali e le percezioni relative al potenziale di sviluppo del Centro del Riuso. I dati raccolti guideranno le fasi successive dell'intervento, assicurando che le iniziative implementate siano allineate con le esigenze e le aspettative dei cittadini.

In collaborazione tra l'Associazione Amici di San Vitale e il Comune di Cervia, supportati dal contributo della Regione Emilia-Romagna attraverso il Bando 2023 LR 15/2018, viene annunciato l'avvio del progetto “Cervia R.I.U.S.A.”. Questa iniziativa segna un passo significativo verso la realizzazione di un'infrastruttura di welfare ecologico che intende riformulare il concetto di riuso, ponendosi come fulcro di un'economia circolare etica e sostenibile. Fondamenti e Obiettivi. Il progetto “Cervia R.I.U.S.A.” si distingue per la sua ambizione di trasformare il Centro del Riuso in un polo di attività che promuova non solo la sostenibilità ambientale ma anche l'inclusione sociale, attraverso la rigenerazione di beni e la valorizzazione delle risorse comunitarie. Riflettendo su teorie contemporanee del welfare ecologico, l'iniziativa mira a stimolare una gestione partecipativa e consapevole delle risorse, innescando un processo virtuoso che contribuisca attivamente allo sviluppo sostenibile. Confermando il valore innovativo e la rilevanza del progetto, “Cervia R.I.U.S.A.” ha ottenuto una posizione di primo piano nella valutazione regionale, classificandosi primo tra i progetti avanzati da soggetti privati e secondo nella graduatoria generale di 44 proposte. Questo risultato sottolinea l'importanza di approcci innovativi al welfare ecologico come veicolo per affrontare le sfide ambientali contemporanee. Contributi e Partecipazione. Per realizzare questi obiettivi, la partecipazione attiva della comunità è essenziale. Si sollecita quindi la compilazione di un questionario strutturato attorno a due assi principali: le abitudini di riuso individuali e le percezioni relative al potenziale di sviluppo del Centro del Riuso. I dati raccolti guideranno le fasi successive dell'intervento, assicurando che le iniziative implementate siano allineate con le esigenze e le aspettative dei cittadini.

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Lo sport per la solidarietà


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Si svolgerà sabato 6 aprile alle ore 17.30 presso l’Auditorium del Museo Universitario di Chieti in piazza Trento e Trieste, l’evento con “Lo sport per la solidarietà: i diritti e un futuro di pace”. Un momento di incontro e dibattito voluto dal Club per l’UNESCO di Chieti e dal Centro Studi Sport e Valori per celebrare la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace che cade ogni anno proprio il 6 aprile. Un’occasione per celebrare, per il terzo anno consecutivo, chi, attraverso lo sport, è riuscito a incarnare i valori della pace, della giustizia e della fratellanza tra i popoli. In un momento storico molto particolare come quello attuale, segnato da guerre profonde anche a pochi chilometri dall’Europa, l’appuntamento di sabato ha una valenza anche più significativa per le storie che verranno raccontate in quella circostanza. Una fra tutte quella di Moro Masawoud, attualmente giocatore del Chieti calcio la cui storia è un grande segnale di riscatto attraverso lo sport. Arrivato in Italia, a Palermo, con un barcone e con un sogno: giocare a calcio. E tutto inizia a Partinico nell’accademia per talenti internazionali fondata da Francesco Tola, un insegnante che fa anche il dirigente sportivo. Il bello dello sport, dunque, che riesce a dare un sorriso a chi sembra non meritarlo o averlo perso; come nel caso della S.F.A. Sport for All Pallamano Montesilvano, la prima realtà nella cittadina pescarese a proporre attività di Pallamano, Pallamano in Carrozzina, Biliardo e Biliardo in carrozzina. Un bellissimo progetto di sport e inclusione che è nello spirito della Gladius Pescara Centro Tecnico A.C. Milan che, da oltre 12 anni insegna, ai bambini e ragazzi, come il calcio sia in primis divertimento, rispetto dell’avversario e sostegno del compagno di squadra. La squadra del cuore, la forza di urlare quel nome quando ti risvegli dal coma a 13 anni perché colpito da un fulmine mentre giocavi a pallone, questo è accaduto al piccolo Filippo D’Alessandro del River 65. Un pomeriggio ricco e inteso dunque che vedrà come relatori: Cinzia Di Vincenzo, Presidente Club per l’UNESCO Chieti; Luigi Milozzi, fondatore del Centro Studi Sport&Valori e Francesca Di Giuseppe blogger di Postcalcium. Nell’occasione, alla presenza della madrina dell’evento, la campionessa olimpica di ginnastica ritmica Fabrizia D’Ottavio, saranno annunciato le date e tutte le novità che quest’anno rivoluzioneranno e arricchiranno la terza edizione del Premio Nazionale Terrazza d’Abruzzo. In programma anche due momenti musicali affidati ad Alfredo Scogna con le canzoni di Fabrizio De Andrè e al baritono Christian Latorre. Modera e conduce la giornalista Mila Cantagallo.

Si svolgerà sabato 6 aprile alle ore 17.30 presso l’Auditorium del Museo Universitario di Chieti in piazza Trento e Trieste, l’evento con “Lo sport per la solidarietà: i diritti e un futuro di pace”. Un momento di incontro e dibattito voluto dal Club per l’UNESCO di Chieti e dal Centro Studi Sport e Valori per celebrare la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace che cade ogni anno proprio il 6 aprile. Un’occasione per celebrare, per il terzo anno consecutivo, chi, attraverso lo sport, è riuscito a incarnare i valori della pace, della giustizia e della fratellanza tra i popoli. In un momento storico molto particolare come quello attuale, segnato da guerre profonde anche a pochi chilometri dall’Europa, l’appuntamento di sabato ha una valenza anche più significativa per le storie che verranno raccontate in quella circostanza. Una fra tutte quella di Moro Masawoud, attualmente giocatore del Chieti calcio la cui storia è un grande segnale di riscatto attraverso lo sport. Arrivato in Italia, a Palermo, con un barcone e con un sogno: giocare a calcio. E tutto inizia a Partinico nell’accademia per talenti internazionali fondata da Francesco Tola, un insegnante che fa anche il dirigente sportivo. Il bello dello sport, dunque, che riesce a dare un sorriso a chi sembra non meritarlo o averlo perso; come nel caso della S.F.A. Sport for All Pallamano Montesilvano, la prima realtà nella cittadina pescarese a proporre attività di Pallamano, Pallamano in Carrozzina, Biliardo e Biliardo in carrozzina. Un bellissimo progetto di sport e inclusione che è nello spirito della Gladius Pescara Centro Tecnico A.C. Milan che, da oltre 12 anni insegna, ai bambini e ragazzi, come il calcio sia in primis divertimento, rispetto dell’avversario e sostegno del compagno di squadra. La squadra del cuore, la forza di urlare quel nome quando ti risvegli dal coma a 13 anni perché colpito da un fulmine mentre giocavi a pallone, questo è accaduto al piccolo Filippo D’Alessandro del River 65. Un pomeriggio ricco e inteso dunque che vedrà come relatori: Cinzia Di Vincenzo, Presidente Club per l’UNESCO Chieti; Luigi Milozzi, fondatore del Centro Studi Sport&Valori e Francesca Di Giuseppe blogger di Postcalcium. Nell’occasione, alla presenza della madrina dell’evento, la campionessa olimpica di ginnastica ritmica Fabrizia D’Ottavio, saranno annunciato le date e tutte le novità che quest’anno rivoluzioneranno e arricchiranno la terza edizione del Premio Nazionale Terrazza d’Abruzzo. In programma anche due momenti musicali affidati ad Alfredo Scogna con le canzoni di Fabrizio De Andrè e al baritono Christian Latorre. Modera e conduce la giornalista Mila Cantagallo.

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