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Un'esperienza di immersione nella natura e di socialità: in Danimarca l’istruzione passa attraverso le scuole-foresta


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In Danimarca i bambini imparano nelle "Skovbornehave”, meglio conosciute come scuole-foresta. Un modo differente di istruzione: gli studenti oltre ad imparare possono conoscere l’importanza della socialità e aumentare la curiosità nel conoscere l’importanza della natura nell’ecosistema. Una tipologia educativa che dal 2014 è stata ufficialmente riconosciuta nella legge sulle scuole danesi.

In Danimarca i bambini imparano nelle "Skovbornehave”, meglio conosciute come scuole-foresta. Un modo differente di istruzione: gli studenti oltre ad imparare possono conoscere l’importanza della socialità e aumentare la curiosità nel conoscere l’importanza della natura nell’ecosistema. Una tipologia educativa che dal 2014 è stata ufficialmente riconosciuta nella legge sulle scuole danesi.

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Promuove l’incontro tra le persone. A LaFilanda di Mendrisio va in scena “The Human Library”: una biblioteca dove poter ascoltare il vissuto di una persona per 30 minuti


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In Svizzera alla biblioteca LaFilanda di Mendrisio si è tenuto l’evento “The Human Library”. Un’iniziativa realizzata dal Gruppo Morire per Vivere e dall’Associazione Ricercare. Per questa occasione anziché prendere in prestito un libro di carta, le persone hanno potuto ascoltare una persona che, in circa 30 minuti, racconta il suo vissuto. Un’esperienza mirata all’inclusione, grazie alla condivisione di storie raccontate direttamente dai protagonisti.

In Svizzera alla biblioteca LaFilanda di Mendrisio si è tenuto l’evento “The Human Library”. Un’iniziativa realizzata dal Gruppo Morire per Vivere e dall’Associazione Ricercare. Per questa occasione anziché prendere in prestito un libro di carta, le persone hanno potuto ascoltare una persona che, in circa 30 minuti, racconta il suo vissuto. Un’esperienza mirata all’inclusione, grazie alla condivisione di storie raccontate direttamente dai protagonisti.

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L’Altro Festival... oltre Sanremo. E-novation offre un originale format di incontri promosso dai giovani su tematiche importanti


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"Sanremo" resta una vetrina del Bel Paese, raccontato attraverso il canto, i testi ma al tempo dei social, anche attraverso influencer veri e presunti e ogni forma di linguaggio, non solo visivo, non solo canoro... Sanremo è un appuntamento imperdibile per chi si occupa di comunicazione, chi studia i mercati, chi cerca di studiare la società italiana e i suoi giovani. Migliaia di persone arrivano a Sanremo nei giorni del Festival per vivere l'atmosfera che si respira tra le celebrità non solo della canzone. Ci sono i fans, i residenti e i turisti e oramai da tempo anche imprenditori e curiosi da ogni dove alla ricerca di intercettare nuove domande e nuovi bisogni. La Fondazione E-novation, tutti gli anni, offre un originale format di incontri promosso dai propri giovani sulle tematiche importanti quali "Bellessere & Fairplay", conversazioni sulla Bellezza, Eccellenza e Sostenibilità che rientrano nelle prestigiose iniziative del Premio Eccellenza Italiana e degli Stati Generali della Sostenibilità e il Sustainability & Excellence Euromed Talks & Awards. Eventi che la Fondazione realizza durante l'anno in America, in Vaticano e nel Mar Mediterraneo. "Parlare di Sostenibilità in chiave euromediterranea ci appartiene, perché bisogna sempre costruire reti di confronto professionale con esperienze di altri territori. E da tempo Montecarlo si distingue per la sensibilità e la transizione green" spiega Cristina Gessi, commercialista e Presidente degli Stati Generali della Sostenibilità che la Fondazione E-novation realizza ogni anno in un palazzo della Santa Sede, rispondendo alla chiamata di Papa Francesco per attivarsi per la promozione del Creato. Le fa eco Anna Pasotti imprenditrice bresciana, Presidente di Sostenibilità d'impresa srl, che assicura "tornare in occasione di Sanremo a ragionare qui di Futuro con i giovani della Fondazione è una esperienza motivante e gratificante per il contributo di idee che portiamo e per quanto raccogliamo dai ragazzi in poche ore". In effetti in Altro Festival non ci sono solo incontri e dibattiti, momenti di sport e di formazione, partendo dal centralissimo Hotel Fairmont: una parte è dedicata alle visite esclusive. Quest'anno "Le frontier", il nuovo quartiere monegasco nato recuperando terra dal mare proprio con l'architetto Fabio Canali che lo ha realizzato; e la suggestione di racconti di arte nei prestigiosi spazi dell'Hotel des Ventes de Montecarlo HVMC su iniziativa di Ugo Biacchi DG di Towards the Sun la filiale italiana della rinomata casa d'asta monegasca, punto di riferimento in Europa di un mercato dell'arte che non conosce momenti di stanca. Biacchi lo spiega così: "da un lato ci sono sempre più fasce di nuovi ricchi che si affacciano alla Bellezza attraverso il Collezionismo che è custodia del Bello ma anche appartenenza a un mondo ideale di Valori nel tempo. Dall'altro, la presa di coscienza che investire nell'arte è oramai nel mondo una modalità operativa per mettere in sicurezza patrimoni e risparmi". Ai diversi momenti dell'Altro Festival hanno dato conferma di adesione tra gli altri Davide Spitale Venture Capital Builder e Direttore Stati Generali della Sostenibilità, Daniele Ginnetti Ceo Trico System, Stefano Visentin Ceo & Founder Cloud Phoenix, la collezionista Susanna Argenterio Savelli e l'editore Max Lanzani di Well TV e Brescia UP. Composita la formazione della crew, i ragazzi della Fondazione: dal filosofo Pietro Tagliavini al giovane imprenditore digitale Alex Andron, dell'atleta e trainer Andrea Miccio al marketer e ghost writer Roberto Romeo. "Cerchiamo tra mille difficoltà e cattivi esempi che ci vengono dall'ambiente esterno, di affermare contenuti di qualità e buone pratiche rendendo protagonisti i giovani della fondazione. L'anno scorso a Sanremo fummo sconvolti dalle avvisaglie dello scandalo Boccia presente al Teatro del Casinò con i loghi di tre ministeri per un singolare un "intergruppo parlamentare". Mah. I ragazzi furono colpiti anche dai tanti spazi vuoti realizzati da RAI Pubblicità, Casa Sanremo e Casa Siae. Tanti soldi pubblici spesi e come? Allora è nata l'idea di concretizzare un appuntamento contestuale a Montecarlo con persone e temi sulla sostenibilità più puro e autentico con uno sguardo al Festival di Sanremo che è stupendo vedere... da casa propria. Qui l'occasione è ghiotta per confrontarsi con tutti" dichiara Massimo Lucidi giornalista internazionale e Presidente della Fondazione E-novation.

"Sanremo" resta una vetrina del Bel Paese, raccontato attraverso il canto, i testi ma al tempo dei social, anche attraverso influencer veri e presunti e ogni forma di linguaggio, non solo visivo, non solo canoro... Sanremo è un appuntamento imperdibile per chi si occupa di comunicazione, chi studia i mercati, chi cerca di studiare la società italiana e i suoi giovani. Migliaia di persone arrivano a Sanremo nei giorni del Festival per vivere l'atmosfera che si respira tra le celebrità non solo della canzone. Ci sono i fans, i residenti e i turisti e oramai da tempo anche imprenditori e curiosi da ogni dove alla ricerca di intercettare nuove domande e nuovi bisogni. La Fondazione E-novation, tutti gli anni, offre un originale format di incontri promosso dai propri giovani sulle tematiche importanti quali "Bellessere & Fairplay", conversazioni sulla Bellezza, Eccellenza e Sostenibilità che rientrano nelle prestigiose iniziative del Premio Eccellenza Italiana e degli Stati Generali della Sostenibilità e il Sustainability & Excellence Euromed Talks & Awards. Eventi che la Fondazione realizza durante l'anno in America, in Vaticano e nel Mar Mediterraneo. "Parlare di Sostenibilità in chiave euromediterranea ci appartiene, perché bisogna sempre costruire reti di confronto professionale con esperienze di altri territori. E da tempo Montecarlo si distingue per la sensibilità e la transizione green" spiega Cristina Gessi, commercialista e Presidente degli Stati Generali della Sostenibilità che la Fondazione E-novation realizza ogni anno in un palazzo della Santa Sede, rispondendo alla chiamata di Papa Francesco per attivarsi per la promozione del Creato. Le fa eco Anna Pasotti imprenditrice bresciana, Presidente di Sostenibilità d'impresa srl, che assicura "tornare in occasione di Sanremo a ragionare qui di Futuro con i giovani della Fondazione è una esperienza motivante e gratificante per il contributo di idee che portiamo e per quanto raccogliamo dai ragazzi in poche ore". In effetti in Altro Festival non ci sono solo incontri e dibattiti, momenti di sport e di formazione, partendo dal centralissimo Hotel Fairmont: una parte è dedicata alle visite esclusive. Quest'anno "Le frontier", il nuovo quartiere monegasco nato recuperando terra dal mare proprio con l'architetto Fabio Canali che lo ha realizzato; e la suggestione di racconti di arte nei prestigiosi spazi dell'Hotel des Ventes de Montecarlo HVMC su iniziativa di Ugo Biacchi DG di Towards the Sun la filiale italiana della rinomata casa d'asta monegasca, punto di riferimento in Europa di un mercato dell'arte che non conosce momenti di stanca. Biacchi lo spiega così: "da un lato ci sono sempre più fasce di nuovi ricchi che si affacciano alla Bellezza attraverso il Collezionismo che è custodia del Bello ma anche appartenenza a un mondo ideale di Valori nel tempo. Dall'altro, la presa di coscienza che investire nell'arte è oramai nel mondo una modalità operativa per mettere in sicurezza patrimoni e risparmi". Ai diversi momenti dell'Altro Festival hanno dato conferma di adesione tra gli altri Davide Spitale Venture Capital Builder e Direttore Stati Generali della Sostenibilità, Daniele Ginnetti Ceo Trico System, Stefano Visentin Ceo & Founder Cloud Phoenix, la collezionista Susanna Argenterio Savelli e l'editore Max Lanzani di Well TV e Brescia UP. Composita la formazione della crew, i ragazzi della Fondazione: dal filosofo Pietro Tagliavini al giovane imprenditore digitale Alex Andron, dell'atleta e trainer Andrea Miccio al marketer e ghost writer Roberto Romeo. "Cerchiamo tra mille difficoltà e cattivi esempi che ci vengono dall'ambiente esterno, di affermare contenuti di qualità e buone pratiche rendendo protagonisti i giovani della fondazione. L'anno scorso a Sanremo fummo sconvolti dalle avvisaglie dello scandalo Boccia presente al Teatro del Casinò con i loghi di tre ministeri per un singolare un "intergruppo parlamentare". Mah. I ragazzi furono colpiti anche dai tanti spazi vuoti realizzati da RAI Pubblicità, Casa Sanremo e Casa Siae. Tanti soldi pubblici spesi e come? Allora è nata l'idea di concretizzare un appuntamento contestuale a Montecarlo con persone e temi sulla sostenibilità più puro e autentico con uno sguardo al Festival di Sanremo che è stupendo vedere... da casa propria. Qui l'occasione è ghiotta per confrontarsi con tutti" dichiara Massimo Lucidi giornalista internazionale e Presidente della Fondazione E-novation.

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Una vera e propria “facciata vivente” - Ad Amburgo il BIQ Building produce energia pulita grazie ad alghe vive


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Il BIQ (Biologic Intelligence Quotient) è un edificio che fa parte del progetto di di riqualificazione urbana del quartiere di Wilhelmsburg, un processo di sviluppo di sette anni (2007-2013), che ha trasformato Wilhelmsburg in una smart city autonoma e sostenibile. Un edificio che si caratterizza per le sue facciate realizzate con le microalghe, utilizzate per produrre energia, controllare la luce e fornire ombra agli ambienti interni. La facciata, esposta alla luce del sole, raccoglie energia che non viene utilizzata dalle alghe, per poi produrre calore che viene sfruttato direttamente dall’edificio grazie a scambiatori di calore. L’energia pulita che viene generata, viene usata per ottenere acqua calda e per il riscaldamento.

Il BIQ (Biologic Intelligence Quotient) è un edificio che fa parte del progetto di di riqualificazione urbana del quartiere di Wilhelmsburg, un processo di sviluppo di sette anni (2007-2013), che ha trasformato Wilhelmsburg in una smart city autonoma e sostenibile. Un edificio che si caratterizza per le sue facciate realizzate con le microalghe, utilizzate per produrre energia, controllare la luce e fornire ombra agli ambienti interni. La facciata, esposta alla luce del sole, raccoglie energia che non viene utilizzata dalle alghe, per poi produrre calore che viene sfruttato direttamente dall’edificio grazie a scambiatori di calore. L’energia pulita che viene generata, viene usata per ottenere acqua calda e per il riscaldamento.

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Una città sempre più verde - L’Aquila premiata per l’impegno nella tutela degli spazi verdi


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Il Premio “La Città per il Verde” è un’iniziativa della casa editrice Il Verde Editoriale di Milano, che da 40 anni pubblica ACER, la rivista tecnico-scientifica dedicata ai professionisti del verde e del paesaggio. Il Premio è stato istituito nell’anno 2000 e in oltre vent’anni ha seguito la crescita del verde pubblico in Italia, rendendo evidenti gli interventi di trasformazione delle città in cui gli spazi aperti di nuova realizzazione o le trasformazioni urbanistiche dei quartieri industriali hanno reso migliore la qualità di vita delle città. In questa 25/a edizione, che si terrà venerdì 21 febbraio 2025, L’Aquila riceverà il riconoscimento per la cura e la valorizzazione del verde urbano: uno dei più importanti riconoscimenti italiani in questo settore.

Il Premio “La Città per il Verde” è un’iniziativa della casa editrice Il Verde Editoriale di Milano, che da 40 anni pubblica ACER, la rivista tecnico-scientifica dedicata ai professionisti del verde e del paesaggio. Il Premio è stato istituito nell’anno 2000 e in oltre vent’anni ha seguito la crescita del verde pubblico in Italia, rendendo evidenti gli interventi di trasformazione delle città in cui gli spazi aperti di nuova realizzazione o le trasformazioni urbanistiche dei quartieri industriali hanno reso migliore la qualità di vita delle città. In questa 25/a edizione, che si terrà venerdì 21 febbraio 2025, L’Aquila riceverà il riconoscimento per la cura e la valorizzazione del verde urbano: uno dei più importanti riconoscimenti italiani in questo settore.

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Aiutare 463 mila indigenti si può. Torna la Raccolta del Farmaco in tutta Italia


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Nel 2025 Banco Farmaceutico compie 25 anni e, da martedì 4 a lunedì 10 febbraio, si svolgerà la 25ª edizione delle Giornate di Raccolta del Farmaco. In oltre 5.800 farmacie che partecipano in tutte le città italiane (espongono la locandina dell’iniziativa - L’elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org), è chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. I farmaci raccolti (nel 2024, 588.013 confezioni, pari a un valore di 5.182.368 euro) saranno consegnati a più di 2.000 realtà benefiche che si prendono cura di almeno 463.000 persone in condizione di povertà sanitaria, offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno segnalato a Banco Farmaceutico da tali realtà supera il milione di confezioni di medicinali. Si invitano i cittadini ad andare apposta in farmacia per donare un farmaco. Servono, soprattutto, antinfluenzali e medicinali pediatrici, decongestionanti nasali, analgesici, antifebbrili e antistaminici, farmaci ginecologici, preparati per la tosse e per i disturbi gastrointestinali, antinfiammatori, farmaci per i dolori articolari e disinfettanti. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di 20.000 farmacisti (titolari e non) che oltre a ospitare le GRF le sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, ci saranno oltre 25.000 volontari.

Nel 2025 Banco Farmaceutico compie 25 anni e, da martedì 4 a lunedì 10 febbraio, si svolgerà la 25ª edizione delle Giornate di Raccolta del Farmaco. In oltre 5.800 farmacie che partecipano in tutte le città italiane (espongono la locandina dell’iniziativa - L’elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org), è chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi. I farmaci raccolti (nel 2024, 588.013 confezioni, pari a un valore di 5.182.368 euro) saranno consegnati a più di 2.000 realtà benefiche che si prendono cura di almeno 463.000 persone in condizione di povertà sanitaria, offrendo gratuitamente cure e medicine. Il fabbisogno segnalato a Banco Farmaceutico da tali realtà supera il milione di confezioni di medicinali. Si invitano i cittadini ad andare apposta in farmacia per donare un farmaco. Servono, soprattutto, antinfluenzali e medicinali pediatrici, decongestionanti nasali, analgesici, antifebbrili e antistaminici, farmaci ginecologici, preparati per la tosse e per i disturbi gastrointestinali, antinfiammatori, farmaci per i dolori articolari e disinfettanti. L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di 20.000 farmacisti (titolari e non) che oltre a ospitare le GRF le sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, ci saranno oltre 25.000 volontari.

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Lo sport come motore di cambiamento, Alessio Bernabò premiato per il suo progetto inclusivo


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“A Different Sailing Project”, è questo il nome del progetto di Alessio Bernabò premiato ella categoria LOCAL HERO ai prestigiosi BeActive Awards, i premi della Commissione Europea riservati ai progetti sportivi più meritevoli. Alessio Benrabò è uno skipper e offshore sailor. Da oltre 10 anni è impegnato in questo progetto innovativo, che unisce l’amore per il mare all’inclusione. Con “A Different Sailing Project”, Alessio ha formato un team completamente composta da parasailing per affrontare le regate d’altura, ma soprattutto per far sentire le persone con disbilità parte fondamentale di un team. Oltre ai valori di inclusività e solidarietà il progetto mira e promuovere i valori dello sport e il rispetto per l’ambiente.

“A Different Sailing Project”, è questo il nome del progetto di Alessio Bernabò premiato ella categoria LOCAL HERO ai prestigiosi BeActive Awards, i premi della Commissione Europea riservati ai progetti sportivi più meritevoli. Alessio Benrabò è uno skipper e offshore sailor. Da oltre 10 anni è impegnato in questo progetto innovativo, che unisce l’amore per il mare all’inclusione. Con “A Different Sailing Project”, Alessio ha formato un team completamente composta da parasailing per affrontare le regate d’altura, ma soprattutto per far sentire le persone con disbilità parte fondamentale di un team. Oltre ai valori di inclusività e solidarietà il progetto mira e promuovere i valori dello sport e il rispetto per l’ambiente.

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Proteggersi dai raggi UV. Il progetto che insegna ai più piccoli la prevenzione


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Un progetto educativo completamente gratuito, rivolto alle classi 3^, 4^, 5^ delle scuole primarie dell'Abruzzo che ha già raggiunto 25 classi a Pescara e 15 a Chieti, per un totale di circa 1.000 studenti. Le scuole primarie abruzzesi nel corso di quest'anno scolastico hanno l’opportunità di partecipare al progetto "Euphidra for Kids”. Un’iniziativa che offre decine di laboratori interattivi e sperimentali, con focus sull'amido di riso e le sue proprietà chimico-fisiche. Con un approccio pratico, metodo scientifico ed esperimenti dimostrativi gli studenti approfondiscono la struttura della pelle, cosa sono i raggi UV e che impatto hanno sulla pelle, nonché le giuste accortezze per evitare i danni della radiazione solare. L'esperienza viene condotta in presenza in classe da un operatore didattico qualificato, adattando il livello di approfondimento e il linguaggio all'età degli studenti.   Il progetto è promossa da Zeta Farmaceutici e realizzata da Pleiadi, realtà nazionale che si occupa di divulgazione scientifica con progetti rivolti ad adulti e bambini. Grazie al metodo Pleiadi i piccoli partecipanti potranno "toccare con mano" e imparare che la salute passa anche dalla pelle, dalla sua protezione e dall'igiene personale. Tra i più importanti alleati che i bambini impareranno a conoscere vi è l'amido, ingrediente essenziale per creme e cosmetici che aiutano la pelle a rimanere idratata, integra e quindi resistente agli attacchi dei batteri.

Un progetto educativo completamente gratuito, rivolto alle classi 3^, 4^, 5^ delle scuole primarie dell'Abruzzo che ha già raggiunto 25 classi a Pescara e 15 a Chieti, per un totale di circa 1.000 studenti. Le scuole primarie abruzzesi nel corso di quest'anno scolastico hanno l’opportunità di partecipare al progetto "Euphidra for Kids”. Un’iniziativa che offre decine di laboratori interattivi e sperimentali, con focus sull'amido di riso e le sue proprietà chimico-fisiche. Con un approccio pratico, metodo scientifico ed esperimenti dimostrativi gli studenti approfondiscono la struttura della pelle, cosa sono i raggi UV e che impatto hanno sulla pelle, nonché le giuste accortezze per evitare i danni della radiazione solare. L'esperienza viene condotta in presenza in classe da un operatore didattico qualificato, adattando il livello di approfondimento e il linguaggio all'età degli studenti.   Il progetto è promossa da Zeta Farmaceutici e realizzata da Pleiadi, realtà nazionale che si occupa di divulgazione scientifica con progetti rivolti ad adulti e bambini. Grazie al metodo Pleiadi i piccoli partecipanti potranno "toccare con mano" e imparare che la salute passa anche dalla pelle, dalla sua protezione e dall'igiene personale. Tra i più importanti alleati che i bambini impareranno a conoscere vi è l'amido, ingrediente essenziale per creme e cosmetici che aiutano la pelle a rimanere idratata, integra e quindi resistente agli attacchi dei batteri.

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Roma, 5mila nuovi alberi per garantire aree verdi e la biodiversità


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Il Comune di Roma sta continuando a piantare alberi e arbusti in piccoli parchi per tutta la città, per garantire aree verdi e biodiversità. “Sarà una vera e propria boccata di ossigeno per questo quadrante che presenta maggiori criticità in termini ambientali, con isole di calore e grande densità di edificazione – ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri -. La riforestazione urbana si fa con alberi più piccoli, che hanno più possibilità di crescere sani”.

Il Comune di Roma sta continuando a piantare alberi e arbusti in piccoli parchi per tutta la città, per garantire aree verdi e biodiversità. “Sarà una vera e propria boccata di ossigeno per questo quadrante che presenta maggiori criticità in termini ambientali, con isole di calore e grande densità di edificazione – ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri -. La riforestazione urbana si fa con alberi più piccoli, che hanno più possibilità di crescere sani”.

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Pesce, da scarto a bioplastica idrosolubile. L’idea nata da una startup di Sassari


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Relicta è una startup di Sassari che ha sviluppato una bioplastica idrosolubile da scarti di pesce. L'azienda vuole essere parte della soluzione a un grande problema che è l'inquinamento da plastica. Come funziona? Lo spiegano proprio i giovani fondatori della strartup. La soluzione Relicta è un materiale bioplastico idrosolubile ottenuto dagli scarti della lavorazione del pesce e adatto per soluzioni di imballaggio. In particolare, dalla pelle del pesce è possibile ottenere, tramite una miscela specifica, una pellicola di plastica trasparente e inodore. La plastica, per la sua composizione, è compostabile, biodegradabile e idrosolubile. La solubilità in acqua è la caratteristica più importante del nostro prodotto che apre nuove vie di smaltimento per questo materiale.

Relicta è una startup di Sassari che ha sviluppato una bioplastica idrosolubile da scarti di pesce. L'azienda vuole essere parte della soluzione a un grande problema che è l'inquinamento da plastica. Come funziona? Lo spiegano proprio i giovani fondatori della strartup. La soluzione Relicta è un materiale bioplastico idrosolubile ottenuto dagli scarti della lavorazione del pesce e adatto per soluzioni di imballaggio. In particolare, dalla pelle del pesce è possibile ottenere, tramite una miscela specifica, una pellicola di plastica trasparente e inodore. La plastica, per la sua composizione, è compostabile, biodegradabile e idrosolubile. La solubilità in acqua è la caratteristica più importante del nostro prodotto che apre nuove vie di smaltimento per questo materiale.

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“Rispetto” è la parola dell’anno della Treccani


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"Rispetto" è la parola dell'anno nel 2024 per la Treccani. Degna della nota canzone di Aretha Franklin, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana la ha scelta "per la sua estrema attualità e rilevanza sociale" nell'ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono, volta a promuovere un uso corretto e consapevole della lingua. Il Dizionario dell'italiano Treccani definisce il rispetto come un "sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un'istituzione, una cultura, che si può esprimere con azioni o parole". "Questa parola - spiegano Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, condirettori del Vocabolario Treccani - dovrebbe essere posta al centro di ogni progetto pedagogico, fin dalla prima infanzia, e poi diffondersi nelle relazioni tra le persone, in famiglia e nel lavoro, nel rapporto con le istituzioni civili e religiose, con la politica e con le opinioni altrui, nelle relazioni internazionali. Il termine rispetto, continuazione del latino respectus, va oggi rivalutato e usato in tutte le sue sfumature, proprio perché la mancanza di rispetto è alla base della violenza esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale". "È molto significativo - aggiungono Della Valle e Patota - che le espressioni della lingua italiana che contengono questa voce siano numerosissime: da avere rispetto per qualcuna, qualcuno o qualcosa a mancare di rispetto, da di tutto rispetto a col rispetto dovuto, via via fino alla formula 'con tutto il rispetto', purtroppo usata spesso impropriamente nella polemica politica come premessa di attacchi verbali aggressivi, offensivi e violenti, o all'espressione uomini di rispetto, tristemente nota per aver indicato gli affiliati alla mafia". Una parola citata milioni di volte, ora a proposito ora a sproposito. La scelta dell'Osservatorio della Lingua Italiana Treccani intende sottolineare "da una parte la necessità di un suo uso semanticamente e civilmente corretto, dall'altra la sua funzione indicatrice di un valore da condividere nella società civile: per rispetto delle persone, delle istituzioni, delle diverse culture, dell'ambiente e di tutti gli esseri viventi".

"Rispetto" è la parola dell'anno nel 2024 per la Treccani. Degna della nota canzone di Aretha Franklin, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana la ha scelta "per la sua estrema attualità e rilevanza sociale" nell'ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono, volta a promuovere un uso corretto e consapevole della lingua. Il Dizionario dell'italiano Treccani definisce il rispetto come un "sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un'istituzione, una cultura, che si può esprimere con azioni o parole". "Questa parola - spiegano Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, condirettori del Vocabolario Treccani - dovrebbe essere posta al centro di ogni progetto pedagogico, fin dalla prima infanzia, e poi diffondersi nelle relazioni tra le persone, in famiglia e nel lavoro, nel rapporto con le istituzioni civili e religiose, con la politica e con le opinioni altrui, nelle relazioni internazionali. Il termine rispetto, continuazione del latino respectus, va oggi rivalutato e usato in tutte le sue sfumature, proprio perché la mancanza di rispetto è alla base della violenza esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale". "È molto significativo - aggiungono Della Valle e Patota - che le espressioni della lingua italiana che contengono questa voce siano numerosissime: da avere rispetto per qualcuna, qualcuno o qualcosa a mancare di rispetto, da di tutto rispetto a col rispetto dovuto, via via fino alla formula 'con tutto il rispetto', purtroppo usata spesso impropriamente nella polemica politica come premessa di attacchi verbali aggressivi, offensivi e violenti, o all'espressione uomini di rispetto, tristemente nota per aver indicato gli affiliati alla mafia". Una parola citata milioni di volte, ora a proposito ora a sproposito. La scelta dell'Osservatorio della Lingua Italiana Treccani intende sottolineare "da una parte la necessità di un suo uso semanticamente e civilmente corretto, dall'altra la sua funzione indicatrice di un valore da condividere nella società civile: per rispetto delle persone, delle istituzioni, delle diverse culture, dell'ambiente e di tutti gli esseri viventi".

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Skipinnish, la quercia di 400 anni riconosciuta come albero dell’anno


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Skipinnish, pone le sue radici nella tenuta di Achnacarry a Lochaber e si erge maestoso da almeno 400 anni. Deve il suo nome alla celebre band folk scozzese Skipinnish e rappresenta un vero e proprio pezzo di storia del Regno Unito. Questa quercia è speciale perchè ospita una varietà di licheni, tra cui la rarissima “Susanna dagli occhi neri”, che prospera unicamente nelle terre umide nell’ovest della Scozia.

Skipinnish, pone le sue radici nella tenuta di Achnacarry a Lochaber e si erge maestoso da almeno 400 anni. Deve il suo nome alla celebre band folk scozzese Skipinnish e rappresenta un vero e proprio pezzo di storia del Regno Unito. Questa quercia è speciale perchè ospita una varietà di licheni, tra cui la rarissima “Susanna dagli occhi neri”, che prospera unicamente nelle terre umide nell’ovest della Scozia.

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Diffondere la cultura del dono e della solidarietà, il nuovo progetto a Firenze


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Fondazione CR Firenze ha inaugurato il suo nuovo Charity Shop nella ex Farmacia di Santa Maria Nuova. Un luogo a disposizione delle realtà del terzo settore in cerca di fondi per i propri progetti solidali mettendo a disposizione oggetti di vario tipo in cambio di donazioni. Le prime realtà ad essere ospitate sono la Fondazione Foemina ETS e la Fondazione Istituto degli Innocenti ETS e, fra i vari oggetti che mettono a disposizione, ci sono anche i prodotti realizzati a mano dalle mamme accolte nelle strutture residenziali dell’Istituto degli Innocenti nell’ambito delle attività del laboratorio ‘Pro-Fili’.    Sono esposti prodotti donati dalle aziende del territorio e, inoltre, contribuirà alla messa a disposizione degli oggetti a favore del Charity Shop, anche l’associazione degli esercizi storici fiorentini con le proprie maestranze artistiche degli artigiani propri associati.   Le persone che si recheranno al Charity Shop potranno fare una donazione per i progetti solidali scegliendo tra i vari prodotti presenti nello shop. Nei giorni di apertura dello spazio saranno anche realizzati incontri dedicati alla socializzazione a cura delle associazioni coinvolte.

Fondazione CR Firenze ha inaugurato il suo nuovo Charity Shop nella ex Farmacia di Santa Maria Nuova. Un luogo a disposizione delle realtà del terzo settore in cerca di fondi per i propri progetti solidali mettendo a disposizione oggetti di vario tipo in cambio di donazioni. Le prime realtà ad essere ospitate sono la Fondazione Foemina ETS e la Fondazione Istituto degli Innocenti ETS e, fra i vari oggetti che mettono a disposizione, ci sono anche i prodotti realizzati a mano dalle mamme accolte nelle strutture residenziali dell’Istituto degli Innocenti nell’ambito delle attività del laboratorio ‘Pro-Fili’.    Sono esposti prodotti donati dalle aziende del territorio e, inoltre, contribuirà alla messa a disposizione degli oggetti a favore del Charity Shop, anche l’associazione degli esercizi storici fiorentini con le proprie maestranze artistiche degli artigiani propri associati.   Le persone che si recheranno al Charity Shop potranno fare una donazione per i progetti solidali scegliendo tra i vari prodotti presenti nello shop. Nei giorni di apertura dello spazio saranno anche realizzati incontri dedicati alla socializzazione a cura delle associazioni coinvolte.

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A Bologna il nuovo spazio di supporto per donne che combattono il cancro


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Bologna, inaugurato il nuovo Loto Care Center, il spazio polifunzionale dedicato alle donne in cura per tumori femminili. Qui le pazienti possono trovare un aiuto quotidiano concreto per affrontare le terapie: dai trattamenti di estetica oncologica ai massaggi miorilassanti, dai servizi di trasporto alla consulenza legale; con il nuovo anno partiranno corsi di mindfulness e momenti di incontro. Il centro è a cura di Loto Odv, realizzato con il sostegno di GSK, UniCredit e Fondazione Intesa San Paolo. L’associazione Loto da 12 anni è un presidio importante di assistenza e informazione. Da oggi le pazienti in cura per tumori ginecologici presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna hanno un importante strumento in più a loro disposizione: Loto Care Center non è (solo) un luogo, ma un sostegno concreto per tutte le donne che quotidianamente si sottopongono alle terapie oncologiche, offrendo un orientamento, un punto di ascolto e informativo ma anche di “decompressione” e cura di sé, oltre al sostegno burocratico per eventuali pratiche previdenziali e legali. Il nuovo spazio a Bologna è attivo tutti i giorni in via Cignani 90: sono le volontarie di Loto Odv ad accogliere le donne in cura e a proporre loro vari servizi gratuiti, che vengono pensati e organizzati partendo dai bisogni specifici di ognuna. Loto Care Center è reso possibile dal contributo di GSK, UniCredit attraverso il suo Fondo Carta Etica, e Fondazione Intesa San Paolo. Non è un ambulatorio, ma un tempo e uno spazio di cura speciali, per dedicare alle donne quanto può servire per affrontare in senso positivo il percorso terapeutico, il proprio aspetto fisico e gestire gli eventuali disagi estetici causati dai trattamenti. Le proposte a supporto delle pazienti sono numerose: tra queste i trattamenti di estetica oncologica a mani e piedi per contrastare gli effetti collaterali delle terapie, insieme ai massaggi miorilassanti realizzati dalle professioniste di Apeo (Associazione professionale estetica oncologica). E poi la possibilità di prenotare il servizio di accompagnamento “Ugo” per visite mediche o commissioni e persino una prima consulenza gratuita per questioni legali e previdenziali legate alla malattia; alle donne in terapia vengono anche donati copricapi e parrucche per l’alopecia da trattamento chemioterapico (realizzati dalle volontarie di Cucito con il cuore), oltre ai prodotti per una cura delicata di viso e corpo (della linea Naturaverde). Loto Care Center si propone di fare incontrare le donne e le loro storie, offrendo momenti di aggregazione utili e piacevoli, nella consapevolezza che la cura passa anche attraverso la condivisione: è per questo che a partire dal 2025 verranno organizzati anche momenti di incontro, come corsi gratuiti di mindfulness o lanaterapia, con donazione di kit per lavorare a maglia.

Bologna, inaugurato il nuovo Loto Care Center, il spazio polifunzionale dedicato alle donne in cura per tumori femminili. Qui le pazienti possono trovare un aiuto quotidiano concreto per affrontare le terapie: dai trattamenti di estetica oncologica ai massaggi miorilassanti, dai servizi di trasporto alla consulenza legale; con il nuovo anno partiranno corsi di mindfulness e momenti di incontro. Il centro è a cura di Loto Odv, realizzato con il sostegno di GSK, UniCredit e Fondazione Intesa San Paolo. L’associazione Loto da 12 anni è un presidio importante di assistenza e informazione. Da oggi le pazienti in cura per tumori ginecologici presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna hanno un importante strumento in più a loro disposizione: Loto Care Center non è (solo) un luogo, ma un sostegno concreto per tutte le donne che quotidianamente si sottopongono alle terapie oncologiche, offrendo un orientamento, un punto di ascolto e informativo ma anche di “decompressione” e cura di sé, oltre al sostegno burocratico per eventuali pratiche previdenziali e legali. Il nuovo spazio a Bologna è attivo tutti i giorni in via Cignani 90: sono le volontarie di Loto Odv ad accogliere le donne in cura e a proporre loro vari servizi gratuiti, che vengono pensati e organizzati partendo dai bisogni specifici di ognuna. Loto Care Center è reso possibile dal contributo di GSK, UniCredit attraverso il suo Fondo Carta Etica, e Fondazione Intesa San Paolo. Non è un ambulatorio, ma un tempo e uno spazio di cura speciali, per dedicare alle donne quanto può servire per affrontare in senso positivo il percorso terapeutico, il proprio aspetto fisico e gestire gli eventuali disagi estetici causati dai trattamenti. Le proposte a supporto delle pazienti sono numerose: tra queste i trattamenti di estetica oncologica a mani e piedi per contrastare gli effetti collaterali delle terapie, insieme ai massaggi miorilassanti realizzati dalle professioniste di Apeo (Associazione professionale estetica oncologica). E poi la possibilità di prenotare il servizio di accompagnamento “Ugo” per visite mediche o commissioni e persino una prima consulenza gratuita per questioni legali e previdenziali legate alla malattia; alle donne in terapia vengono anche donati copricapi e parrucche per l’alopecia da trattamento chemioterapico (realizzati dalle volontarie di Cucito con il cuore), oltre ai prodotti per una cura delicata di viso e corpo (della linea Naturaverde). Loto Care Center si propone di fare incontrare le donne e le loro storie, offrendo momenti di aggregazione utili e piacevoli, nella consapevolezza che la cura passa anche attraverso la condivisione: è per questo che a partire dal 2025 verranno organizzati anche momenti di incontro, come corsi gratuiti di mindfulness o lanaterapia, con donazione di kit per lavorare a maglia.

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Dopo 22 anni Gattuso si rade la barba per una nobile ragione


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Gennaro Gattuso, ex stella del Milan, dopo 22 anni ha deciso di tagliarsi la barba per un’azione umanitaria molto importante. In occasione dell’evento di beneficenza organizzato da Beard Auction sono stati raccolti 150.000 euro a scopo benefico per la lotta al cancro.

Gennaro Gattuso, ex stella del Milan, dopo 22 anni ha deciso di tagliarsi la barba per un’azione umanitaria molto importante. In occasione dell’evento di beneficenza organizzato da Beard Auction sono stati raccolti 150.000 euro a scopo benefico per la lotta al cancro.

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GustAbile, l’olio EVO realizzato da ragazzi diversamente abili


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A Bari nasce GustAbile, l’olio extravergine d’oliva che ha visto il coinvolgimento di ragazzi diversamente abili. GustAbile fa parte del progetto “Coltivando Abilità”, simbolo di inclusione sociale, sostenibilità ambientale e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari. Questo brand rappresenta il frutto del lavoro e dell’impegno dei partecipanti, offrendo al mercato prodotti di qualità realizzati con cura e rispetto per l’ambiente. Il progetto “Coltivando Abilità” è promosso dalla Tersan Puglia di Modugno insieme alle cooperative sociali Must e Zip. Mira a promuovere la sostenibilità sociale ed economica attraverso l’inclusione lavorativa di persone con disabilità, valorizzando al contempo pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

A Bari nasce GustAbile, l’olio extravergine d’oliva che ha visto il coinvolgimento di ragazzi diversamente abili. GustAbile fa parte del progetto “Coltivando Abilità”, simbolo di inclusione sociale, sostenibilità ambientale e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari. Questo brand rappresenta il frutto del lavoro e dell’impegno dei partecipanti, offrendo al mercato prodotti di qualità realizzati con cura e rispetto per l’ambiente. Il progetto “Coltivando Abilità” è promosso dalla Tersan Puglia di Modugno insieme alle cooperative sociali Must e Zip. Mira a promuovere la sostenibilità sociale ed economica attraverso l’inclusione lavorativa di persone con disabilità, valorizzando al contempo pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

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Reshoring, trasporto navale e pannelli solari: il programma che premia la moda sostenibile


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Cinquanta aziende italiane della filiera moda hanno intrapreso un percorso concreto per ridurre le proprie emissioni di CO2, aderendo al programma 4S PLANET che monitora l'impatto su materie prime, energia e logistica. Dal ritorno della produzione in Italia alla scelta del trasporto navale invece che aereo, dall'installazione di pannelli solari all'elettrificazione dei processi: le iniziative messe in campo dimostrano come il settore stia passando dalle parole ai fatti nella lotta al cambiamento climatico. La notizia arriva mentre si è appena conclusa la COP29 di Baku, confermando quanto i negoziati sul clima possano essere lunghi e faticosi. Il programma europeo Copernicus annuncia che il 2024 sarà il primo anno in cui la temperatura media globale supererà stabilmente di 1,5 gradi centigradi i livelli preindustriali, la soglia che l'Accordo di Parigi auspicava di non oltrepassare prima della fine del secolo. Le 50 aziende che hanno aderito a 4S PLANET stanno implementando azioni in quattro aree strategiche: 1. Ripensare l'approvvigionamento: "Alcune zone possono garantire costi più bassi nel breve termine, ma essere più vulnerabili all'impatto della crisi climatica, a causa di scarsità d’acqua, eventi meteo estremi, temperature estreme che rendono più difficile la produzione ecc. L’azienda è chiamata a valutare questi trend negli anni a venire, salvaguardando la propria business continuity”, sottolinea Francesca Rulli. 2. Innovare macchinari e impianti: Qui la capacità di innovazione, investimento e gestione manageriale fa la differenza. La sostenibilità talvolta viene ancora descritta come un costo ma in realtà è un investimento, anche perché porta a ottimizzare le risorse generando quindi un vantaggio competitivo”, continua Rulli. 3. Convertire le fonti energetiche: "Da un lato bisogna agire sull'elettrificazione, sostituendo ove possibile il gas metano, dall'altro assicurarsi che questa energia arrivi da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici e la scelta di fornitori di energia verde". 4. Trasformare la logistica: "Il reshoring delle produzioni in Italia è positivo perché l'UE vanta normative evolute in termini ambientali e sociali. Per il trasporto merci, la nave è preferibile all'aereo, mentre per la mobilità aziendale si punta su modelli elettrici e ibridi". Il settore della moda è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali, stimata tra il 2% e l'8% del totale. La produzione di fibre tessili è più che raddoppiata, passando da 58 milioni di tonnellate nel 2000 a 124 milioni nel 2023 (fonte: Textile Exchange), con il poliestere che rappresenta il 57% del totale. Ogni cittadino europeo consuma quasi 26 kg di prodotti tessili all'anno e ne smaltisce circa 11, perlopiù inceneriti o portati in discarica (87%).

Cinquanta aziende italiane della filiera moda hanno intrapreso un percorso concreto per ridurre le proprie emissioni di CO2, aderendo al programma 4S PLANET che monitora l'impatto su materie prime, energia e logistica. Dal ritorno della produzione in Italia alla scelta del trasporto navale invece che aereo, dall'installazione di pannelli solari all'elettrificazione dei processi: le iniziative messe in campo dimostrano come il settore stia passando dalle parole ai fatti nella lotta al cambiamento climatico. La notizia arriva mentre si è appena conclusa la COP29 di Baku, confermando quanto i negoziati sul clima possano essere lunghi e faticosi. Il programma europeo Copernicus annuncia che il 2024 sarà il primo anno in cui la temperatura media globale supererà stabilmente di 1,5 gradi centigradi i livelli preindustriali, la soglia che l'Accordo di Parigi auspicava di non oltrepassare prima della fine del secolo. Le 50 aziende che hanno aderito a 4S PLANET stanno implementando azioni in quattro aree strategiche: 1. Ripensare l'approvvigionamento: "Alcune zone possono garantire costi più bassi nel breve termine, ma essere più vulnerabili all'impatto della crisi climatica, a causa di scarsità d’acqua, eventi meteo estremi, temperature estreme che rendono più difficile la produzione ecc. L’azienda è chiamata a valutare questi trend negli anni a venire, salvaguardando la propria business continuity”, sottolinea Francesca Rulli. 2. Innovare macchinari e impianti: Qui la capacità di innovazione, investimento e gestione manageriale fa la differenza. La sostenibilità talvolta viene ancora descritta come un costo ma in realtà è un investimento, anche perché porta a ottimizzare le risorse generando quindi un vantaggio competitivo”, continua Rulli. 3. Convertire le fonti energetiche: "Da un lato bisogna agire sull'elettrificazione, sostituendo ove possibile il gas metano, dall'altro assicurarsi che questa energia arrivi da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici e la scelta di fornitori di energia verde". 4. Trasformare la logistica: "Il reshoring delle produzioni in Italia è positivo perché l'UE vanta normative evolute in termini ambientali e sociali. Per il trasporto merci, la nave è preferibile all'aereo, mentre per la mobilità aziendale si punta su modelli elettrici e ibridi". Il settore della moda è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali, stimata tra il 2% e l'8% del totale. La produzione di fibre tessili è più che raddoppiata, passando da 58 milioni di tonnellate nel 2000 a 124 milioni nel 2023 (fonte: Textile Exchange), con il poliestere che rappresenta il 57% del totale. Ogni cittadino europeo consuma quasi 26 kg di prodotti tessili all'anno e ne smaltisce circa 11, perlopiù inceneriti o portati in discarica (87%).

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1000 animali sequestrati al traffico illegale e riportati in natura


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1000 ANIMALI SONO STATI SEQUESTRATI DAL TRAFFICO ILLEGALE E RIPORTATI IN NATURA IN MADAGASCAR Gli esemplari erano stati salvati dalla polizia thailandese nel maggio 2024, durante un’operazione anti-traffici nella provincia meridionale di Chumphon, ora sono pronti per tornare nel loro habitat. Tutti gli esemplari sono elencati tra gli animali “più a rischio di estinzione” al mondo ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites). Il 90% della biodiversità del Madagascar è unica al mondo e non si trova da nessun’altra parte del pianeta. Il traffico illegale rischia di portare all’estinzione molte specie. Intanto, però, un grandissimo traguardo è stato raggiunto!

1000 ANIMALI SONO STATI SEQUESTRATI DAL TRAFFICO ILLEGALE E RIPORTATI IN NATURA IN MADAGASCAR Gli esemplari erano stati salvati dalla polizia thailandese nel maggio 2024, durante un’operazione anti-traffici nella provincia meridionale di Chumphon, ora sono pronti per tornare nel loro habitat. Tutti gli esemplari sono elencati tra gli animali “più a rischio di estinzione” al mondo ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites). Il 90% della biodiversità del Madagascar è unica al mondo e non si trova da nessun’altra parte del pianeta. Il traffico illegale rischia di portare all’estinzione molte specie. Intanto, però, un grandissimo traguardo è stato raggiunto!

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La facciata in grado di abbattere oltre 650 kg di ossidi di azoto l’anno


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A Milano nei giorni scorsi sono stati eseguiti alcuni lavori di pulizia delle vetrate e della facciata in muratura di Casa Boggi in via Durini 28. Le operazioni, durate oltre 30 giorni, condotte da 2 squadre di Acrobatica hanno restituito a Milano uno dei suoi palazzi più noti, nuova sede del brand, non solo più bella ma anche più sostenibile. Gli operatori hanno infatti utilizzato i prodotti REair, innovativi rivestimenti che, attraverso il processo della fotocatalisi, sono in grado di abbattere efficacemente i principali inquinanti atmosferici, migliorando la qualità dell’aria. I risultati mostrano che, a seguito del trattamento di un totale di 2.200 mq tra superfici in vetro e facciata opaca di Casa Boggi, si ottiene un abbattimento medio pari a circa 654 kg NOx/anno, equivalente alla piantumazione di quasi 1.570 alberi di città, oltre a un migliore mantenimento della pulizia delle facciate.

A Milano nei giorni scorsi sono stati eseguiti alcuni lavori di pulizia delle vetrate e della facciata in muratura di Casa Boggi in via Durini 28. Le operazioni, durate oltre 30 giorni, condotte da 2 squadre di Acrobatica hanno restituito a Milano uno dei suoi palazzi più noti, nuova sede del brand, non solo più bella ma anche più sostenibile. Gli operatori hanno infatti utilizzato i prodotti REair, innovativi rivestimenti che, attraverso il processo della fotocatalisi, sono in grado di abbattere efficacemente i principali inquinanti atmosferici, migliorando la qualità dell’aria. I risultati mostrano che, a seguito del trattamento di un totale di 2.200 mq tra superfici in vetro e facciata opaca di Casa Boggi, si ottiene un abbattimento medio pari a circa 654 kg NOx/anno, equivalente alla piantumazione di quasi 1.570 alberi di città, oltre a un migliore mantenimento della pulizia delle facciate.

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L’esempio virtuoso dell’azienda italiana che nel 2024 ha portato 230 persone a fare volontariato


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E.ON è un'azienda che si occupa della transizione energetica in Europa, definito dal loro Purpose “It’s on us to make new energy work”, anche nell’ambito dell’impegno sociale. L’impresa esprime questo obiettivo all’interno dell’organizzazione, attraverso un agire consapevole a favore dei territori in cui opera, delle comunità cui si rivolge e attraverso il coinvolgimento di dipendenti e partner al fine di diffondere una cultura basata sull’azione condivisa per generare un impatto tangibile. Questo approccio integra le attività di volontariato aziendale e di protezione ambientale per generare e diffondere benessere anche al proprio interno. Nel 2024, E.ON Italia ha coinvolto oltre 230 persone tra dipendenti, familiari, partner e clienti in progetti di volontariato, che hanno dedicato a progetti ambientali e sociali un totale di 1.240 ore. Nel 2024, tra novembre e dicembre, oltre 50 dipendenti hanno partecipato alle giornate di volontariato aziendale natalizio con Vidas, associazione che difende il diritto delle persone con malattie inguaribili a vivere con dignità fino all’ultimo istante, per aiutare nella gestione del Christmas Shop il cui ricavato andrà al progetto Casa Sollievo Bimbi, primo hospice pediatrico della Lombardia. Nell’area del volontariato sociale, E.ON ha inoltre continuato a collaborare con Fondazione Libellula, il cui scopo è prevenire e contrastare, sul piano culturale, la violenza di genere. Ogni anno i dipendenti di E.ON vengono coinvolti in giornate di volontariato dedicate allo sportello di orientamento e ascolto dell’associazione. In ambito ambiente e comunità ha proseguito anche l’attività di pulizia delle spiagge e dei litorali: oltre 130 persone, tra dipendenti, famiglie, partner e clienti, hanno preso parte alla pulizia della spiaggia cittadina di Savona, liberandola da 190 kg di rifiuti. I dipendenti E.ON hanno inoltre partecipato alla piantagione di 1.500 nuovi alberi nel Parco Regionale di Campo dei Fiori sul Sacro Monte di Varese, ripristinando le aree boschive distrutte dagli eventi atmosferici devastanti degli ultimi anni. Un esempio virtuoso per molte altre aziende.

E.ON è un'azienda che si occupa della transizione energetica in Europa, definito dal loro Purpose “It’s on us to make new energy work”, anche nell’ambito dell’impegno sociale. L’impresa esprime questo obiettivo all’interno dell’organizzazione, attraverso un agire consapevole a favore dei territori in cui opera, delle comunità cui si rivolge e attraverso il coinvolgimento di dipendenti e partner al fine di diffondere una cultura basata sull’azione condivisa per generare un impatto tangibile. Questo approccio integra le attività di volontariato aziendale e di protezione ambientale per generare e diffondere benessere anche al proprio interno. Nel 2024, E.ON Italia ha coinvolto oltre 230 persone tra dipendenti, familiari, partner e clienti in progetti di volontariato, che hanno dedicato a progetti ambientali e sociali un totale di 1.240 ore. Nel 2024, tra novembre e dicembre, oltre 50 dipendenti hanno partecipato alle giornate di volontariato aziendale natalizio con Vidas, associazione che difende il diritto delle persone con malattie inguaribili a vivere con dignità fino all’ultimo istante, per aiutare nella gestione del Christmas Shop il cui ricavato andrà al progetto Casa Sollievo Bimbi, primo hospice pediatrico della Lombardia. Nell’area del volontariato sociale, E.ON ha inoltre continuato a collaborare con Fondazione Libellula, il cui scopo è prevenire e contrastare, sul piano culturale, la violenza di genere. Ogni anno i dipendenti di E.ON vengono coinvolti in giornate di volontariato dedicate allo sportello di orientamento e ascolto dell’associazione. In ambito ambiente e comunità ha proseguito anche l’attività di pulizia delle spiagge e dei litorali: oltre 130 persone, tra dipendenti, famiglie, partner e clienti, hanno preso parte alla pulizia della spiaggia cittadina di Savona, liberandola da 190 kg di rifiuti. I dipendenti E.ON hanno inoltre partecipato alla piantagione di 1.500 nuovi alberi nel Parco Regionale di Campo dei Fiori sul Sacro Monte di Varese, ripristinando le aree boschive distrutte dagli eventi atmosferici devastanti degli ultimi anni. Un esempio virtuoso per molte altre aziende.

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Plastica che si scioglie in un’ora, l’invenzione giapponese


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In Giappone, un team di scienziati del RIKEN Center for Emergent Matter Science (CEMS) e coordinato da Takuzo Aid, ha realizzato una plastica con materiale 100% solubile. Questo materiale può sciogliersi nel giro di poco tempo se a contatto con l’acqua e quando avviene la decomposizione, questa tipologia di plastica è atossica, non infiammabile e non emette anidride carbonica. Una scoperta scientifica che permette di contrastare l’inquinamento marino da micro-plastica.

In Giappone, un team di scienziati del RIKEN Center for Emergent Matter Science (CEMS) e coordinato da Takuzo Aid, ha realizzato una plastica con materiale 100% solubile. Questo materiale può sciogliersi nel giro di poco tempo se a contatto con l’acqua e quando avviene la decomposizione, questa tipologia di plastica è atossica, non infiammabile e non emette anidride carbonica. Una scoperta scientifica che permette di contrastare l’inquinamento marino da micro-plastica.

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Bambino di sei anni chiede una protesi a Babbo Natale, l'ospedale lo esaudirà


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In una letterina a Babbo Natale si legge la storia di un bimbo di sei anni che chiede come regalo una protesi per la sua gamba affetta da una grave patologia. È proprio Samuel a scrivere, a raccontare di quando, ancora nella pancia, gli fu diagnosticata una malattia. Dei viaggi dei genitori e delle ore passate negli ospedali per avere una risposta certa sul suo stato di salute. Degli anni passati in attesa e del mare di dubbi e incertezze in cui ancora oggi navigano. È il Resto del Carlino a darne notizia e a riportare la riportare la risposta che il Centro di Budrio ha fornito alla famiglia: "Il Centro, in modo presumibile, riaprirà a fine gennaio", spiegano dalla struttura bolognese al quotidiano e il ragazzino è in lista e verrà chiamato subito. Dando corso al desiderio esplicitato nella sua letterina natalizia. Purtroppo non è il primo caso di ritardo, ma il Centro Protesi Inail è finito sott’acqua per la terza volta in due anni e i fermi sono stati necessari per ripristinare la situazione. Questa, però, è una storia a lieto fine: Samuel avrà la sua protesi!

In una letterina a Babbo Natale si legge la storia di un bimbo di sei anni che chiede come regalo una protesi per la sua gamba affetta da una grave patologia. È proprio Samuel a scrivere, a raccontare di quando, ancora nella pancia, gli fu diagnosticata una malattia. Dei viaggi dei genitori e delle ore passate negli ospedali per avere una risposta certa sul suo stato di salute. Degli anni passati in attesa e del mare di dubbi e incertezze in cui ancora oggi navigano. È il Resto del Carlino a darne notizia e a riportare la riportare la risposta che il Centro di Budrio ha fornito alla famiglia: "Il Centro, in modo presumibile, riaprirà a fine gennaio", spiegano dalla struttura bolognese al quotidiano e il ragazzino è in lista e verrà chiamato subito. Dando corso al desiderio esplicitato nella sua letterina natalizia. Purtroppo non è il primo caso di ritardo, ma il Centro Protesi Inail è finito sott’acqua per la terza volta in due anni e i fermi sono stati necessari per ripristinare la situazione. Questa, però, è una storia a lieto fine: Samuel avrà la sua protesi!

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Lo spot che cambiò la prospettiva


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Oggi è la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Vi proponiamo uno spot realizzato anni fa da un’azienda di elettricità francese. Lo slogan utilizzato fu: Quanto è difficile trovarsi in un luogo non progettato per te? Cosa ne pensi?

Oggi è la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Vi proponiamo uno spot realizzato anni fa da un’azienda di elettricità francese. Lo slogan utilizzato fu: Quanto è difficile trovarsi in un luogo non progettato per te? Cosa ne pensi?

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Street art sostenibile a Foligno, realizzato murales che cattura CO2


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A Foligno il nuovo progetto "decARTbonization" promosso da Bioenerys, società del gruppo Snam, che coinvolge lo street artist Tvboy con un’opera che non solo abbellirà l'impianto di produzione di biometano della città umbra ma contribuirà, nel suo piccolo, a promuovere un positivo impatto sociale e ambientale, specialmente nella lotta all'inquinamento atmosferico attraverso la cattura della CO2.   Il murale, realizzato sui muri perimetrali dell’impianto, è stato realizzato infatti con vernici certificate e made in Italy (Airlite) in grado di assorbire, come un piccolo bosco urbano di 408 metri quadrati, la CO2 e altri elementi inquinanti come NOx e Pm10, le cosiddette polveri sottili che sono le principali responsabili dell’inquinamento urbano. Obiettivo primario dell’iniziativa, insieme al miglioramento estetico dell’impianto e alla pulizia dell'aria, è di sensibilizzare le comunità locali al rispetto dell’ambiente e coinvolgere le persone in dinamiche dall’impatto positivo e duraturo nei luoghi in cui opera Snam, che ha messo la sostenibilità al centro della propria strategia.   Il progetto decARTbonization nasce dalla “Centrale delle Idee” di Snam, iniziativa promossa da Snaminnova, il programma di open innovation dell’azienda che incentiva lo sviluppo di idee sostenibili e innovative attraverso un percorso di imprenditorialità interna all’azienda (intrapreneurship). L’idea che sta dietro a decARTbonization riflette l'impegno del Gruppo verso la sostenibilità ambientale e l'innovazione sociale, applicata trasversalmente in molteplici contesti e diffusa a più livelli. La scelta di realizzare il murale presso un impianto di biometano non è casuale. Il biometano è infatti una molecola decarbonizzata che rappresenta una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni di gas serra. L’impianto di biometano di Foligno, che trasforma rifiuti organici in energia pulita, è un esempio concreto del valore che può essere generato dalla circolarità e dalla creazione di nuove risorse da luoghi e materie già esistenti: un rifiuto che diventa energia, un impianto che diventa tela e un’opera d’arte che cattura CO2.

A Foligno il nuovo progetto "decARTbonization" promosso da Bioenerys, società del gruppo Snam, che coinvolge lo street artist Tvboy con un’opera che non solo abbellirà l'impianto di produzione di biometano della città umbra ma contribuirà, nel suo piccolo, a promuovere un positivo impatto sociale e ambientale, specialmente nella lotta all'inquinamento atmosferico attraverso la cattura della CO2.   Il murale, realizzato sui muri perimetrali dell’impianto, è stato realizzato infatti con vernici certificate e made in Italy (Airlite) in grado di assorbire, come un piccolo bosco urbano di 408 metri quadrati, la CO2 e altri elementi inquinanti come NOx e Pm10, le cosiddette polveri sottili che sono le principali responsabili dell’inquinamento urbano. Obiettivo primario dell’iniziativa, insieme al miglioramento estetico dell’impianto e alla pulizia dell'aria, è di sensibilizzare le comunità locali al rispetto dell’ambiente e coinvolgere le persone in dinamiche dall’impatto positivo e duraturo nei luoghi in cui opera Snam, che ha messo la sostenibilità al centro della propria strategia.   Il progetto decARTbonization nasce dalla “Centrale delle Idee” di Snam, iniziativa promossa da Snaminnova, il programma di open innovation dell’azienda che incentiva lo sviluppo di idee sostenibili e innovative attraverso un percorso di imprenditorialità interna all’azienda (intrapreneurship). L’idea che sta dietro a decARTbonization riflette l'impegno del Gruppo verso la sostenibilità ambientale e l'innovazione sociale, applicata trasversalmente in molteplici contesti e diffusa a più livelli. La scelta di realizzare il murale presso un impianto di biometano non è casuale. Il biometano è infatti una molecola decarbonizzata che rappresenta una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni di gas serra. L’impianto di biometano di Foligno, che trasforma rifiuti organici in energia pulita, è un esempio concreto del valore che può essere generato dalla circolarità e dalla creazione di nuove risorse da luoghi e materie già esistenti: un rifiuto che diventa energia, un impianto che diventa tela e un’opera d’arte che cattura CO2.

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