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Repubblica Ceca, i castori costruiscono una diga ritardata per questioni burocratiche


Quando gli animali ristabiliscono l'ordine. Questo è il caso della zona paesaggistica protetta di Brdy, Repubblica Ceca, dove da sette anni si attendevano i permessi necessari per la costruzione di una diga. Diga che avrebbe dovuto evitare che le acque e i sedimenti di due laghi vicini finissero nel corso d’acqua creando a causa del loro pH acido problemi alla popolazione locale di gamberi di torrente (Austropotamobius torrentium), una specie protetta.

Rimasta in sospeso la costruzione a causa di alcune discussioni, è stata costruita direttamente da otto castori, abitanti della zona, che hanno risolto il problema facendo anche risparmiare all'amministrazione 30 milioni di corone (oltre 1 milione di euro).

L’agenzia per la tutela dell’ambiente ha detto che intende lasciare in piedi gli sbarramenti: oltre a proteggere le acque del fiume, la zona creata dal parco ha anche portato significativi benefici a fauna e flora locali.

Altre dimostrazione che a volte a prescindere delle questioni umane, la natura fa il suo corso e ristabilisce l'ordine necessario.

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Dallo zaino nasce la luce


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Innocent James, giovane imprenditore tanzaniano, ha dato vita a un progetto che sta cambiando la vita di molti studenti nelle aree rurali prive di elettricità. La sua iniziativa, chiamata Soma Bags, consiste nella produzione di zaini realizzati con materiali riciclati, come sacchi di cemento usati, e dotati di un pannello solare flessibile cucito all’esterno. Durante il giorno, lo zaino accumula energia solare mentre i bambini percorrono la strada verso la scuola; di sera, questa energia si trasforma in luce, sufficiente per 6-8 ore di studio. L’obiettivo è semplice ma potente: offrire ai ragazzi la possibilità di continuare a leggere e fare i compiti anche dopo il tramonto, senza ricorrere alle lampade a cherosene, costose e dannose per la salute. Il progetto non solo favorisce l’istruzione, ma contribuisce anche alla tutela dell’ambiente, promuovendo il riciclo e riducendo l’uso di combustibili inquinanti. Una soluzione concreta che unisce innovazione, sostenibilità e impatto sociale.

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Dillo a Plaple

Dare valore al riuso


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Il ReTuna Återbruksgalleria nasce nel 2015 a Eskilstuna, in Svezia, come primo centro commerciale al mondo interamente dedicato al riuso e al riciclo. Qui tutti i prodotti in vendita – mobili, vestiti, elettronica, giocattoli e altro – provengono da donazioni della comunità, vengono riparati, rigenerati o trasformati creativamente. L’iniziativa mira a ridurre i rifiuti e promuovere un’economia circolare, offrendo al tempo stesso oggetti di qualità a prezzi accessibili. Il centro ospita anche corsi, workshop e attività educative legate alla sostenibilità. I vantaggi sono molteplici: minore impatto ambientale, riduzione delle emissioni legate alla produzione di nuovi beni e maggiore consapevolezza dei consumatori.

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Una protesi che ridà speranza


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Asaad ha solo otto anni e arriva da Gaza. Dopo un bombardamento che gli ha portato via la madre, la sorella e parte della famiglia, ha perso la gamba destra ed è stato trasferito a Torino grazie a una missione umanitaria. Qui è stato accolto dai medici dell’Ospedale Regina Margherita che sono riusciti anche a salvargli la vista, gravemente compromessa dalle ferite. Il passo più importante del suo percorso di rinascita è arrivato grazie all’Officina Ortopedica Maria Adelaide, che gli ha donato una protesi di ultima generazione, realizzata con stampa 3D. Un gesto di grande solidarietà che gli ha permesso non solo di tornare a camminare, ma anche di guardare al futuro con più fiducia. La protesi non è soltanto uno strumento medico: rappresenta un simbolo di speranza, di accoglienza e di attenzione verso chi ha subito traumi profondi. La storia di Asaad diventa così un esempio di come la tecnologia, unita alla generosità delle persone e delle istituzioni, possa ridare dignità e possibilità di vita a chi ha perso tanto. Un atto concreto di umanità che mostra come la solidarietà possa fare la differenza, soprattutto nei confronti dei più piccoli.

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La pelle di cactus che potrebbe salvare un miliardo di animali ogni anno


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In Messico, Adrián López Velarde e Marte Cázarez hanno inventato Desserto, una pelle vegana ottenuta dal cactus nopal. Il processo parte dalla raccolta sostenibile delle foglie mature, che vengono tagliate senza danneggiare la pianta. Dopo l’essiccazione al sole, le fibre e le proteine vengono estratte e combinate con resine naturali, dando vita a un materiale resistente, flessibile e parzialmente biodegradabile. I numeri sono impressionanti: da un ettaro di coltivazione si ottengono circa 200 tonnellate di foglie, sufficienti a produrre grandi quantità di materiale; con circa 3 kg di foglie si ricava 1 m² di pelle vegetale, comparabile a una pelle bovina. Se usata su larga scala nell’industria della moda, questa innovazione potrebbe contribuire a risparmiare oltre 1 miliardo di animali ogni anno, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale della zootecnia e dell’industria conciaria.

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Sheyna Patel, la giovanissima scienziata che dichiara guerra alle microplastiche


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Sheyna Patel, 14 anni, ha sviluppato un idrogel non tossico capace di catturare e degradare le microplastiche presenti nell’acqua. L’idea è nata osservando l’enorme diffusione di plastica nei mari e la difficoltà di rimuoverla in modo efficace. Attraverso test di laboratorio, il gel ha dimostrato un’efficacia superiore al 93% nella rimozione delle microplastiche PET. La sua invenzione è stata presentata al concorso 3M Young Scientist Challenge 2025, attirando l’attenzione internazionale. La sua idea rivoluzionaria ha trovato consensi a tale concorso, a tal punto che 3M ha trasformato la sua idea in un prototipo reale e pronto ad essere testato.

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Costruire rampe con i mattoncini Lego per aiutare le persone con disabilità


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Si chiama Rita Ebel e in Germania e stata soprannominata la "Nonna Lego”. A 87 anni ha deciso di trasformare la sua città, unendo creatività e impegno solidale. Grazie a blocchi di Lego donati dalla comunità ha iniziato a costruire rampe Lego per sedie a rotelle in Germania. Un’iniziativa mirata all’accessibilità, dando la possibilità alle persone su sedie a rotelle di poter accedere agli edifici in estrema comodità e sicurezza. L’iniziativa è partita un anno fa e oggi decine di negozi locali stanno aderendo a questa iniziativa solidale.

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In Svezia le galline non vivranno più in gabbia


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La Svezia è diventata il primo Paese al mondo in cui non esistono più allevamenti di galline che producono uova in gabbia: Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie all'impegno collettivo di consumatori, aziende e associazioni, ma soprattuto senza l’uso di leggi specifiche per imporre il divieto. Un impegno collettivo partito nel 2008, con più di 85 realtà del settore alimentare che si sono impegnate a non usare più uova provenienti da galline allevate in gabbia. Un percorso che ha portato alla creazione di un mercato "cage-free”. Tale mercato ha potuto salvare oltre 17 milioni di galline che vivano in condizioni estreme.

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Da Autobus dismessi a docce per i senza tetto


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Il progetto Lava Mae nasce nel 2014 a San Francisco da un’idea di Doniece Sandoval e ha come obiettivo fornire un servizio di igiene personale essenziale alle persone più vulnerabili della città. Come? Convertendo degli autobus dismessi in "bagni mobili" con cabine doccia e servizi igienico-sanitari: ogni autobus al suo interno ha due docce, dei cui una accessibile in sedie a rotelle, e due bagni. Il progetto negli anni ha ricevuto molti consensi e finanziamento per poter far diventare il progetto ancor più ambizioso: il progetto oggi prende il nome di “Pop-Up Care Villages”. Quest’ultimo è un insieme di progetti innovativi che trasformano spazi pubblici sottoutilizzati in villaggi temporanei di servizi civici e di assistenza, offrendo risorse e supporto alle comunità meno favorite e promuovendo l'interazione sociale.

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NO agli spettacoli, Si al benessere degli animali!


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Il Messico ha approvato una legge che vieta l'uso di mammiferi marini, come delfini e balene, negli spettacoli di intrattenimento e attività a scopo di lucro, introducendo la "Ley Mincho". La legge impone la chiusura dei delfinari e il trasferimento degli animali in santuari marini entro 18 mesi, consentendo solo attività di conservazione e ricerca scientifica. Più nel dettaglio: saranno consentite solo le attività di conservazione, ricerca scientifica e programmi di riproduzione legati al ripristino delle popolazioni selvatiche. La legge mira a proteggere i mammiferi marini dalla cattività e dallo sfruttamento commerciale, promuovendo una convivenza più sostenibile tra esseri umani e animali.

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In Nuova Zelanda un habitat migliore grazie al progetto di rewilding


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La Nuova Zelanda ha avviato il progetto di rewilding di 3 isole subantartiche affinché diventino rifugi sicuri per la fauna selvatica autoctona come il kiwi bruno di Tokoeka e l'albatro delle isole Chatham, specie che non si trovano in nessun'altra parte del mondo. Il Dipartimento per la Conservazione e il Chatham Islands Landscape Restoration Trust hanno aderito all'Island-Ocean Connection Challenge (IOCC) per potenziare gli sforzi di conservazione sulle isole subantartiche di Maukahuka/Auckland, Rakiura/Stewart e Chatham. Il governo neozelandese, Ngāi Tahu, Moriori, Ngāti Mutanga o Wharekauri e i partner della comunità hanno unito le forze per attuare questo progetto di riqualificazione, che proteggerà la fauna selvatica minacciata e ripristinerà gli ecosistemi insulari, migliorandone la resilienza agli effetti dei cambiamenti climatici. L'IOCC, guidato da Island Conservation, Rewild e Scripps Institution of Oceanography, mira a ripristinare almeno 40 ecosistemi oceanici insulari in tutto il mondo entro il 2030.

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Piantare 1 milione di alberi in un solo giorno


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La campagna “One Million Trees” si inserisce nel più ampio National Greening Programme, attraverso cui il governo si impegna a piantare 10 milioni di alberi entro il 2026. Il piano prevede una ripartizione equilibrata: il 60% saranno alberi da frutto, in grado di contribuire alla sicurezza alimentare, e il 40% specie autoctone, fondamentali per la conservazione degli ecosistemi. “One Million Trees" non è solo una grande sfida che guarda alla crisi climatica, ma una grande giornata di inclusone: cittadini, istituzioni, imprese, scuole, ONG e comunità religiose sono chiamati a partecipare e a a collaborare nella piantumazione degli alberi. Infatti, in data odierna è anche la ricorrenza dell’Heritage Day, per celebra la diversità culturale e l’identità del Sudafrica. La campagna è stata lanciata dalla viceministra dell'Ambiente, Bernice Swarts.

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La tecnologia al servizio dell’ambiente


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Si chiamano DJI FlyCart 30 e sono dei droni capaci di volari ad alte quote e capaci di trasportare carichi fino a 40 Kg. La Startup locale “Airlift Technology” ha avuto l’idea di sfruttare queste innovazioni tecnologiche per dare il via a questa iniziativa, dando così una mano significativa al governo del Nepal nella tutela ambientale dell'Himalaya. Il progetto non si limita solamente alla rimozioni di rifiuti lasciati sull’Everest dagli escursionisti, ma permette di ridurre drasticamente anche l’inquinamento atmosferico: l'uso dei droni contribuisce a ridurre la necessità degli elicotteri, che sono più costosi, rumorosi e ovviamente hanno un maggiore impatto ambientale.

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