Loading...

Dillo a Plaple

Pesce, da scarto a bioplastica idrosolubile. L’idea nata da una startup di Sassari


play

Relicta è una startup di Sassari che ha sviluppato una bioplastica idrosolubile da scarti di pesce. L'azienda vuole essere parte della soluzione a un grande problema che è l'inquinamento da plastica. Come funziona? Lo spiegano proprio i giovani fondatori della strartup. La soluzione Relicta è un materiale bioplastico idrosolubile ottenuto dagli scarti della lavorazione del pesce e adatto per soluzioni di imballaggio. In particolare, dalla pelle del pesce è possibile ottenere, tramite una miscela specifica, una pellicola di plastica trasparente e inodore. La plastica, per la sua composizione, è compostabile, biodegradabile e idrosolubile. La solubilità in acqua è la caratteristica più importante del nostro prodotto che apre nuove vie di smaltimento per questo materiale.

Relicta è una startup di Sassari che ha sviluppato una bioplastica idrosolubile da scarti di pesce. L'azienda vuole essere parte della soluzione a un grande problema che è l'inquinamento da plastica. Come funziona? Lo spiegano proprio i giovani fondatori della strartup. La soluzione Relicta è un materiale bioplastico idrosolubile ottenuto dagli scarti della lavorazione del pesce e adatto per soluzioni di imballaggio. In particolare, dalla pelle del pesce è possibile ottenere, tramite una miscela specifica, una pellicola di plastica trasparente e inodore. La plastica, per la sua composizione, è compostabile, biodegradabile e idrosolubile. La solubilità in acqua è la caratteristica più importante del nostro prodotto che apre nuove vie di smaltimento per questo materiale.

Dillo a Plaple

“Rispetto” è la parola dell’anno della Treccani


play

"Rispetto" è la parola dell'anno nel 2024 per la Treccani. Degna della nota canzone di Aretha Franklin, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana la ha scelta "per la sua estrema attualità e rilevanza sociale" nell'ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono, volta a promuovere un uso corretto e consapevole della lingua. Il Dizionario dell'italiano Treccani definisce il rispetto come un "sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un'istituzione, una cultura, che si può esprimere con azioni o parole". "Questa parola - spiegano Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, condirettori del Vocabolario Treccani - dovrebbe essere posta al centro di ogni progetto pedagogico, fin dalla prima infanzia, e poi diffondersi nelle relazioni tra le persone, in famiglia e nel lavoro, nel rapporto con le istituzioni civili e religiose, con la politica e con le opinioni altrui, nelle relazioni internazionali. Il termine rispetto, continuazione del latino respectus, va oggi rivalutato e usato in tutte le sue sfumature, proprio perché la mancanza di rispetto è alla base della violenza esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale". "È molto significativo - aggiungono Della Valle e Patota - che le espressioni della lingua italiana che contengono questa voce siano numerosissime: da avere rispetto per qualcuna, qualcuno o qualcosa a mancare di rispetto, da di tutto rispetto a col rispetto dovuto, via via fino alla formula 'con tutto il rispetto', purtroppo usata spesso impropriamente nella polemica politica come premessa di attacchi verbali aggressivi, offensivi e violenti, o all'espressione uomini di rispetto, tristemente nota per aver indicato gli affiliati alla mafia". Una parola citata milioni di volte, ora a proposito ora a sproposito. La scelta dell'Osservatorio della Lingua Italiana Treccani intende sottolineare "da una parte la necessità di un suo uso semanticamente e civilmente corretto, dall'altra la sua funzione indicatrice di un valore da condividere nella società civile: per rispetto delle persone, delle istituzioni, delle diverse culture, dell'ambiente e di tutti gli esseri viventi".

"Rispetto" è la parola dell'anno nel 2024 per la Treccani. Degna della nota canzone di Aretha Franklin, l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana la ha scelta "per la sua estrema attualità e rilevanza sociale" nell'ambito della campagna di comunicazione #leparolevalgono, volta a promuovere un uso corretto e consapevole della lingua. Il Dizionario dell'italiano Treccani definisce il rispetto come un "sentimento e atteggiamento di stima, attenzione, riguardo verso una persona, un'istituzione, una cultura, che si può esprimere con azioni o parole". "Questa parola - spiegano Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, condirettori del Vocabolario Treccani - dovrebbe essere posta al centro di ogni progetto pedagogico, fin dalla prima infanzia, e poi diffondersi nelle relazioni tra le persone, in famiglia e nel lavoro, nel rapporto con le istituzioni civili e religiose, con la politica e con le opinioni altrui, nelle relazioni internazionali. Il termine rispetto, continuazione del latino respectus, va oggi rivalutato e usato in tutte le sue sfumature, proprio perché la mancanza di rispetto è alla base della violenza esercitata quotidianamente nei confronti delle donne, delle minoranze, delle istituzioni, della natura e del mondo animale". "È molto significativo - aggiungono Della Valle e Patota - che le espressioni della lingua italiana che contengono questa voce siano numerosissime: da avere rispetto per qualcuna, qualcuno o qualcosa a mancare di rispetto, da di tutto rispetto a col rispetto dovuto, via via fino alla formula 'con tutto il rispetto', purtroppo usata spesso impropriamente nella polemica politica come premessa di attacchi verbali aggressivi, offensivi e violenti, o all'espressione uomini di rispetto, tristemente nota per aver indicato gli affiliati alla mafia". Una parola citata milioni di volte, ora a proposito ora a sproposito. La scelta dell'Osservatorio della Lingua Italiana Treccani intende sottolineare "da una parte la necessità di un suo uso semanticamente e civilmente corretto, dall'altra la sua funzione indicatrice di un valore da condividere nella società civile: per rispetto delle persone, delle istituzioni, delle diverse culture, dell'ambiente e di tutti gli esseri viventi".

Dillo a Plaple

Skipinnish, la quercia di 400 anni riconosciuta come albero dell’anno


play

Skipinnish, pone le sue radici nella tenuta di Achnacarry a Lochaber e si erge maestoso da almeno 400 anni. Deve il suo nome alla celebre band folk scozzese Skipinnish e rappresenta un vero e proprio pezzo di storia del Regno Unito. Questa quercia è speciale perchè ospita una varietà di licheni, tra cui la rarissima “Susanna dagli occhi neri”, che prospera unicamente nelle terre umide nell’ovest della Scozia.

Skipinnish, pone le sue radici nella tenuta di Achnacarry a Lochaber e si erge maestoso da almeno 400 anni. Deve il suo nome alla celebre band folk scozzese Skipinnish e rappresenta un vero e proprio pezzo di storia del Regno Unito. Questa quercia è speciale perchè ospita una varietà di licheni, tra cui la rarissima “Susanna dagli occhi neri”, che prospera unicamente nelle terre umide nell’ovest della Scozia.

Dillo a Plaple

Diffondere la cultura del dono e della solidarietà, il nuovo progetto a Firenze


play

Fondazione CR Firenze ha inaugurato il suo nuovo Charity Shop nella ex Farmacia di Santa Maria Nuova. Un luogo a disposizione delle realtà del terzo settore in cerca di fondi per i propri progetti solidali mettendo a disposizione oggetti di vario tipo in cambio di donazioni. Le prime realtà ad essere ospitate sono la Fondazione Foemina ETS e la Fondazione Istituto degli Innocenti ETS e, fra i vari oggetti che mettono a disposizione, ci sono anche i prodotti realizzati a mano dalle mamme accolte nelle strutture residenziali dell’Istituto degli Innocenti nell’ambito delle attività del laboratorio ‘Pro-Fili’.    Sono esposti prodotti donati dalle aziende del territorio e, inoltre, contribuirà alla messa a disposizione degli oggetti a favore del Charity Shop, anche l’associazione degli esercizi storici fiorentini con le proprie maestranze artistiche degli artigiani propri associati.   Le persone che si recheranno al Charity Shop potranno fare una donazione per i progetti solidali scegliendo tra i vari prodotti presenti nello shop. Nei giorni di apertura dello spazio saranno anche realizzati incontri dedicati alla socializzazione a cura delle associazioni coinvolte.

Fondazione CR Firenze ha inaugurato il suo nuovo Charity Shop nella ex Farmacia di Santa Maria Nuova. Un luogo a disposizione delle realtà del terzo settore in cerca di fondi per i propri progetti solidali mettendo a disposizione oggetti di vario tipo in cambio di donazioni. Le prime realtà ad essere ospitate sono la Fondazione Foemina ETS e la Fondazione Istituto degli Innocenti ETS e, fra i vari oggetti che mettono a disposizione, ci sono anche i prodotti realizzati a mano dalle mamme accolte nelle strutture residenziali dell’Istituto degli Innocenti nell’ambito delle attività del laboratorio ‘Pro-Fili’.    Sono esposti prodotti donati dalle aziende del territorio e, inoltre, contribuirà alla messa a disposizione degli oggetti a favore del Charity Shop, anche l’associazione degli esercizi storici fiorentini con le proprie maestranze artistiche degli artigiani propri associati.   Le persone che si recheranno al Charity Shop potranno fare una donazione per i progetti solidali scegliendo tra i vari prodotti presenti nello shop. Nei giorni di apertura dello spazio saranno anche realizzati incontri dedicati alla socializzazione a cura delle associazioni coinvolte.

Dillo a Plaple

A Bologna il nuovo spazio di supporto per donne che combattono il cancro


play

Bologna, inaugurato il nuovo Loto Care Center, il spazio polifunzionale dedicato alle donne in cura per tumori femminili. Qui le pazienti possono trovare un aiuto quotidiano concreto per affrontare le terapie: dai trattamenti di estetica oncologica ai massaggi miorilassanti, dai servizi di trasporto alla consulenza legale; con il nuovo anno partiranno corsi di mindfulness e momenti di incontro. Il centro è a cura di Loto Odv, realizzato con il sostegno di GSK, UniCredit e Fondazione Intesa San Paolo. L’associazione Loto da 12 anni è un presidio importante di assistenza e informazione. Da oggi le pazienti in cura per tumori ginecologici presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna hanno un importante strumento in più a loro disposizione: Loto Care Center non è (solo) un luogo, ma un sostegno concreto per tutte le donne che quotidianamente si sottopongono alle terapie oncologiche, offrendo un orientamento, un punto di ascolto e informativo ma anche di “decompressione” e cura di sé, oltre al sostegno burocratico per eventuali pratiche previdenziali e legali. Il nuovo spazio a Bologna è attivo tutti i giorni in via Cignani 90: sono le volontarie di Loto Odv ad accogliere le donne in cura e a proporre loro vari servizi gratuiti, che vengono pensati e organizzati partendo dai bisogni specifici di ognuna. Loto Care Center è reso possibile dal contributo di GSK, UniCredit attraverso il suo Fondo Carta Etica, e Fondazione Intesa San Paolo. Non è un ambulatorio, ma un tempo e uno spazio di cura speciali, per dedicare alle donne quanto può servire per affrontare in senso positivo il percorso terapeutico, il proprio aspetto fisico e gestire gli eventuali disagi estetici causati dai trattamenti. Le proposte a supporto delle pazienti sono numerose: tra queste i trattamenti di estetica oncologica a mani e piedi per contrastare gli effetti collaterali delle terapie, insieme ai massaggi miorilassanti realizzati dalle professioniste di Apeo (Associazione professionale estetica oncologica). E poi la possibilità di prenotare il servizio di accompagnamento “Ugo” per visite mediche o commissioni e persino una prima consulenza gratuita per questioni legali e previdenziali legate alla malattia; alle donne in terapia vengono anche donati copricapi e parrucche per l’alopecia da trattamento chemioterapico (realizzati dalle volontarie di Cucito con il cuore), oltre ai prodotti per una cura delicata di viso e corpo (della linea Naturaverde). Loto Care Center si propone di fare incontrare le donne e le loro storie, offrendo momenti di aggregazione utili e piacevoli, nella consapevolezza che la cura passa anche attraverso la condivisione: è per questo che a partire dal 2025 verranno organizzati anche momenti di incontro, come corsi gratuiti di mindfulness o lanaterapia, con donazione di kit per lavorare a maglia.

Bologna, inaugurato il nuovo Loto Care Center, il spazio polifunzionale dedicato alle donne in cura per tumori femminili. Qui le pazienti possono trovare un aiuto quotidiano concreto per affrontare le terapie: dai trattamenti di estetica oncologica ai massaggi miorilassanti, dai servizi di trasporto alla consulenza legale; con il nuovo anno partiranno corsi di mindfulness e momenti di incontro. Il centro è a cura di Loto Odv, realizzato con il sostegno di GSK, UniCredit e Fondazione Intesa San Paolo. L’associazione Loto da 12 anni è un presidio importante di assistenza e informazione. Da oggi le pazienti in cura per tumori ginecologici presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna hanno un importante strumento in più a loro disposizione: Loto Care Center non è (solo) un luogo, ma un sostegno concreto per tutte le donne che quotidianamente si sottopongono alle terapie oncologiche, offrendo un orientamento, un punto di ascolto e informativo ma anche di “decompressione” e cura di sé, oltre al sostegno burocratico per eventuali pratiche previdenziali e legali. Il nuovo spazio a Bologna è attivo tutti i giorni in via Cignani 90: sono le volontarie di Loto Odv ad accogliere le donne in cura e a proporre loro vari servizi gratuiti, che vengono pensati e organizzati partendo dai bisogni specifici di ognuna. Loto Care Center è reso possibile dal contributo di GSK, UniCredit attraverso il suo Fondo Carta Etica, e Fondazione Intesa San Paolo. Non è un ambulatorio, ma un tempo e uno spazio di cura speciali, per dedicare alle donne quanto può servire per affrontare in senso positivo il percorso terapeutico, il proprio aspetto fisico e gestire gli eventuali disagi estetici causati dai trattamenti. Le proposte a supporto delle pazienti sono numerose: tra queste i trattamenti di estetica oncologica a mani e piedi per contrastare gli effetti collaterali delle terapie, insieme ai massaggi miorilassanti realizzati dalle professioniste di Apeo (Associazione professionale estetica oncologica). E poi la possibilità di prenotare il servizio di accompagnamento “Ugo” per visite mediche o commissioni e persino una prima consulenza gratuita per questioni legali e previdenziali legate alla malattia; alle donne in terapia vengono anche donati copricapi e parrucche per l’alopecia da trattamento chemioterapico (realizzati dalle volontarie di Cucito con il cuore), oltre ai prodotti per una cura delicata di viso e corpo (della linea Naturaverde). Loto Care Center si propone di fare incontrare le donne e le loro storie, offrendo momenti di aggregazione utili e piacevoli, nella consapevolezza che la cura passa anche attraverso la condivisione: è per questo che a partire dal 2025 verranno organizzati anche momenti di incontro, come corsi gratuiti di mindfulness o lanaterapia, con donazione di kit per lavorare a maglia.

Dillo a Plaple

Dopo 22 anni Gattuso si rade la barba per una nobile ragione


play

Gennaro Gattuso, ex stella del Milan, dopo 22 anni ha deciso di tagliarsi la barba per un’azione umanitaria molto importante. In occasione dell’evento di beneficenza organizzato da Beard Auction sono stati raccolti 150.000 euro a scopo benefico per la lotta al cancro.

Gennaro Gattuso, ex stella del Milan, dopo 22 anni ha deciso di tagliarsi la barba per un’azione umanitaria molto importante. In occasione dell’evento di beneficenza organizzato da Beard Auction sono stati raccolti 150.000 euro a scopo benefico per la lotta al cancro.

Dillo a Plaple

GustAbile, l’olio EVO realizzato da ragazzi diversamente abili


play

A Bari nasce GustAbile, l’olio extravergine d’oliva che ha visto il coinvolgimento di ragazzi diversamente abili. GustAbile fa parte del progetto “Coltivando Abilità”, simbolo di inclusione sociale, sostenibilità ambientale e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari. Questo brand rappresenta il frutto del lavoro e dell’impegno dei partecipanti, offrendo al mercato prodotti di qualità realizzati con cura e rispetto per l’ambiente. Il progetto “Coltivando Abilità” è promosso dalla Tersan Puglia di Modugno insieme alle cooperative sociali Must e Zip. Mira a promuovere la sostenibilità sociale ed economica attraverso l’inclusione lavorativa di persone con disabilità, valorizzando al contempo pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

A Bari nasce GustAbile, l’olio extravergine d’oliva che ha visto il coinvolgimento di ragazzi diversamente abili. GustAbile fa parte del progetto “Coltivando Abilità”, simbolo di inclusione sociale, sostenibilità ambientale e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari. Questo brand rappresenta il frutto del lavoro e dell’impegno dei partecipanti, offrendo al mercato prodotti di qualità realizzati con cura e rispetto per l’ambiente. Il progetto “Coltivando Abilità” è promosso dalla Tersan Puglia di Modugno insieme alle cooperative sociali Must e Zip. Mira a promuovere la sostenibilità sociale ed economica attraverso l’inclusione lavorativa di persone con disabilità, valorizzando al contempo pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

Dillo a Plaple

Reshoring, trasporto navale e pannelli solari: il programma che premia la moda sostenibile


play

Cinquanta aziende italiane della filiera moda hanno intrapreso un percorso concreto per ridurre le proprie emissioni di CO2, aderendo al programma 4S PLANET che monitora l'impatto su materie prime, energia e logistica. Dal ritorno della produzione in Italia alla scelta del trasporto navale invece che aereo, dall'installazione di pannelli solari all'elettrificazione dei processi: le iniziative messe in campo dimostrano come il settore stia passando dalle parole ai fatti nella lotta al cambiamento climatico. La notizia arriva mentre si è appena conclusa la COP29 di Baku, confermando quanto i negoziati sul clima possano essere lunghi e faticosi. Il programma europeo Copernicus annuncia che il 2024 sarà il primo anno in cui la temperatura media globale supererà stabilmente di 1,5 gradi centigradi i livelli preindustriali, la soglia che l'Accordo di Parigi auspicava di non oltrepassare prima della fine del secolo. Le 50 aziende che hanno aderito a 4S PLANET stanno implementando azioni in quattro aree strategiche: 1. Ripensare l'approvvigionamento: "Alcune zone possono garantire costi più bassi nel breve termine, ma essere più vulnerabili all'impatto della crisi climatica, a causa di scarsità d’acqua, eventi meteo estremi, temperature estreme che rendono più difficile la produzione ecc. L’azienda è chiamata a valutare questi trend negli anni a venire, salvaguardando la propria business continuity”, sottolinea Francesca Rulli. 2. Innovare macchinari e impianti: Qui la capacità di innovazione, investimento e gestione manageriale fa la differenza. La sostenibilità talvolta viene ancora descritta come un costo ma in realtà è un investimento, anche perché porta a ottimizzare le risorse generando quindi un vantaggio competitivo”, continua Rulli. 3. Convertire le fonti energetiche: "Da un lato bisogna agire sull'elettrificazione, sostituendo ove possibile il gas metano, dall'altro assicurarsi che questa energia arrivi da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici e la scelta di fornitori di energia verde". 4. Trasformare la logistica: "Il reshoring delle produzioni in Italia è positivo perché l'UE vanta normative evolute in termini ambientali e sociali. Per il trasporto merci, la nave è preferibile all'aereo, mentre per la mobilità aziendale si punta su modelli elettrici e ibridi". Il settore della moda è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali, stimata tra il 2% e l'8% del totale. La produzione di fibre tessili è più che raddoppiata, passando da 58 milioni di tonnellate nel 2000 a 124 milioni nel 2023 (fonte: Textile Exchange), con il poliestere che rappresenta il 57% del totale. Ogni cittadino europeo consuma quasi 26 kg di prodotti tessili all'anno e ne smaltisce circa 11, perlopiù inceneriti o portati in discarica (87%).

Cinquanta aziende italiane della filiera moda hanno intrapreso un percorso concreto per ridurre le proprie emissioni di CO2, aderendo al programma 4S PLANET che monitora l'impatto su materie prime, energia e logistica. Dal ritorno della produzione in Italia alla scelta del trasporto navale invece che aereo, dall'installazione di pannelli solari all'elettrificazione dei processi: le iniziative messe in campo dimostrano come il settore stia passando dalle parole ai fatti nella lotta al cambiamento climatico. La notizia arriva mentre si è appena conclusa la COP29 di Baku, confermando quanto i negoziati sul clima possano essere lunghi e faticosi. Il programma europeo Copernicus annuncia che il 2024 sarà il primo anno in cui la temperatura media globale supererà stabilmente di 1,5 gradi centigradi i livelli preindustriali, la soglia che l'Accordo di Parigi auspicava di non oltrepassare prima della fine del secolo. Le 50 aziende che hanno aderito a 4S PLANET stanno implementando azioni in quattro aree strategiche: 1. Ripensare l'approvvigionamento: "Alcune zone possono garantire costi più bassi nel breve termine, ma essere più vulnerabili all'impatto della crisi climatica, a causa di scarsità d’acqua, eventi meteo estremi, temperature estreme che rendono più difficile la produzione ecc. L’azienda è chiamata a valutare questi trend negli anni a venire, salvaguardando la propria business continuity”, sottolinea Francesca Rulli. 2. Innovare macchinari e impianti: Qui la capacità di innovazione, investimento e gestione manageriale fa la differenza. La sostenibilità talvolta viene ancora descritta come un costo ma in realtà è un investimento, anche perché porta a ottimizzare le risorse generando quindi un vantaggio competitivo”, continua Rulli. 3. Convertire le fonti energetiche: "Da un lato bisogna agire sull'elettrificazione, sostituendo ove possibile il gas metano, dall'altro assicurarsi che questa energia arrivi da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici e la scelta di fornitori di energia verde". 4. Trasformare la logistica: "Il reshoring delle produzioni in Italia è positivo perché l'UE vanta normative evolute in termini ambientali e sociali. Per il trasporto merci, la nave è preferibile all'aereo, mentre per la mobilità aziendale si punta su modelli elettrici e ibridi". Il settore della moda è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali, stimata tra il 2% e l'8% del totale. La produzione di fibre tessili è più che raddoppiata, passando da 58 milioni di tonnellate nel 2000 a 124 milioni nel 2023 (fonte: Textile Exchange), con il poliestere che rappresenta il 57% del totale. Ogni cittadino europeo consuma quasi 26 kg di prodotti tessili all'anno e ne smaltisce circa 11, perlopiù inceneriti o portati in discarica (87%).

Dillo a Plaple

1000 animali sequestrati al traffico illegale e riportati in natura


play

1000 ANIMALI SONO STATI SEQUESTRATI DAL TRAFFICO ILLEGALE E RIPORTATI IN NATURA IN MADAGASCAR Gli esemplari erano stati salvati dalla polizia thailandese nel maggio 2024, durante un’operazione anti-traffici nella provincia meridionale di Chumphon, ora sono pronti per tornare nel loro habitat. Tutti gli esemplari sono elencati tra gli animali “più a rischio di estinzione” al mondo ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites). Il 90% della biodiversità del Madagascar è unica al mondo e non si trova da nessun’altra parte del pianeta. Il traffico illegale rischia di portare all’estinzione molte specie. Intanto, però, un grandissimo traguardo è stato raggiunto!

1000 ANIMALI SONO STATI SEQUESTRATI DAL TRAFFICO ILLEGALE E RIPORTATI IN NATURA IN MADAGASCAR Gli esemplari erano stati salvati dalla polizia thailandese nel maggio 2024, durante un’operazione anti-traffici nella provincia meridionale di Chumphon, ora sono pronti per tornare nel loro habitat. Tutti gli esemplari sono elencati tra gli animali “più a rischio di estinzione” al mondo ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites). Il 90% della biodiversità del Madagascar è unica al mondo e non si trova da nessun’altra parte del pianeta. Il traffico illegale rischia di portare all’estinzione molte specie. Intanto, però, un grandissimo traguardo è stato raggiunto!

Dillo a Plaple

La facciata in grado di abbattere oltre 650 kg di ossidi di azoto l’anno


play

A Milano nei giorni scorsi sono stati eseguiti alcuni lavori di pulizia delle vetrate e della facciata in muratura di Casa Boggi in via Durini 28. Le operazioni, durate oltre 30 giorni, condotte da 2 squadre di Acrobatica hanno restituito a Milano uno dei suoi palazzi più noti, nuova sede del brand, non solo più bella ma anche più sostenibile. Gli operatori hanno infatti utilizzato i prodotti REair, innovativi rivestimenti che, attraverso il processo della fotocatalisi, sono in grado di abbattere efficacemente i principali inquinanti atmosferici, migliorando la qualità dell’aria. I risultati mostrano che, a seguito del trattamento di un totale di 2.200 mq tra superfici in vetro e facciata opaca di Casa Boggi, si ottiene un abbattimento medio pari a circa 654 kg NOx/anno, equivalente alla piantumazione di quasi 1.570 alberi di città, oltre a un migliore mantenimento della pulizia delle facciate.

A Milano nei giorni scorsi sono stati eseguiti alcuni lavori di pulizia delle vetrate e della facciata in muratura di Casa Boggi in via Durini 28. Le operazioni, durate oltre 30 giorni, condotte da 2 squadre di Acrobatica hanno restituito a Milano uno dei suoi palazzi più noti, nuova sede del brand, non solo più bella ma anche più sostenibile. Gli operatori hanno infatti utilizzato i prodotti REair, innovativi rivestimenti che, attraverso il processo della fotocatalisi, sono in grado di abbattere efficacemente i principali inquinanti atmosferici, migliorando la qualità dell’aria. I risultati mostrano che, a seguito del trattamento di un totale di 2.200 mq tra superfici in vetro e facciata opaca di Casa Boggi, si ottiene un abbattimento medio pari a circa 654 kg NOx/anno, equivalente alla piantumazione di quasi 1.570 alberi di città, oltre a un migliore mantenimento della pulizia delle facciate.

Dillo a Plaple

L’esempio virtuoso dell’azienda italiana che nel 2024 ha portato 230 persone a fare volontariato


play

E.ON è un'azienda che si occupa della transizione energetica in Europa, definito dal loro Purpose “It’s on us to make new energy work”, anche nell’ambito dell’impegno sociale. L’impresa esprime questo obiettivo all’interno dell’organizzazione, attraverso un agire consapevole a favore dei territori in cui opera, delle comunità cui si rivolge e attraverso il coinvolgimento di dipendenti e partner al fine di diffondere una cultura basata sull’azione condivisa per generare un impatto tangibile. Questo approccio integra le attività di volontariato aziendale e di protezione ambientale per generare e diffondere benessere anche al proprio interno. Nel 2024, E.ON Italia ha coinvolto oltre 230 persone tra dipendenti, familiari, partner e clienti in progetti di volontariato, che hanno dedicato a progetti ambientali e sociali un totale di 1.240 ore. Nel 2024, tra novembre e dicembre, oltre 50 dipendenti hanno partecipato alle giornate di volontariato aziendale natalizio con Vidas, associazione che difende il diritto delle persone con malattie inguaribili a vivere con dignità fino all’ultimo istante, per aiutare nella gestione del Christmas Shop il cui ricavato andrà al progetto Casa Sollievo Bimbi, primo hospice pediatrico della Lombardia. Nell’area del volontariato sociale, E.ON ha inoltre continuato a collaborare con Fondazione Libellula, il cui scopo è prevenire e contrastare, sul piano culturale, la violenza di genere. Ogni anno i dipendenti di E.ON vengono coinvolti in giornate di volontariato dedicate allo sportello di orientamento e ascolto dell’associazione. In ambito ambiente e comunità ha proseguito anche l’attività di pulizia delle spiagge e dei litorali: oltre 130 persone, tra dipendenti, famiglie, partner e clienti, hanno preso parte alla pulizia della spiaggia cittadina di Savona, liberandola da 190 kg di rifiuti. I dipendenti E.ON hanno inoltre partecipato alla piantagione di 1.500 nuovi alberi nel Parco Regionale di Campo dei Fiori sul Sacro Monte di Varese, ripristinando le aree boschive distrutte dagli eventi atmosferici devastanti degli ultimi anni. Un esempio virtuoso per molte altre aziende.

E.ON è un'azienda che si occupa della transizione energetica in Europa, definito dal loro Purpose “It’s on us to make new energy work”, anche nell’ambito dell’impegno sociale. L’impresa esprime questo obiettivo all’interno dell’organizzazione, attraverso un agire consapevole a favore dei territori in cui opera, delle comunità cui si rivolge e attraverso il coinvolgimento di dipendenti e partner al fine di diffondere una cultura basata sull’azione condivisa per generare un impatto tangibile. Questo approccio integra le attività di volontariato aziendale e di protezione ambientale per generare e diffondere benessere anche al proprio interno. Nel 2024, E.ON Italia ha coinvolto oltre 230 persone tra dipendenti, familiari, partner e clienti in progetti di volontariato, che hanno dedicato a progetti ambientali e sociali un totale di 1.240 ore. Nel 2024, tra novembre e dicembre, oltre 50 dipendenti hanno partecipato alle giornate di volontariato aziendale natalizio con Vidas, associazione che difende il diritto delle persone con malattie inguaribili a vivere con dignità fino all’ultimo istante, per aiutare nella gestione del Christmas Shop il cui ricavato andrà al progetto Casa Sollievo Bimbi, primo hospice pediatrico della Lombardia. Nell’area del volontariato sociale, E.ON ha inoltre continuato a collaborare con Fondazione Libellula, il cui scopo è prevenire e contrastare, sul piano culturale, la violenza di genere. Ogni anno i dipendenti di E.ON vengono coinvolti in giornate di volontariato dedicate allo sportello di orientamento e ascolto dell’associazione. In ambito ambiente e comunità ha proseguito anche l’attività di pulizia delle spiagge e dei litorali: oltre 130 persone, tra dipendenti, famiglie, partner e clienti, hanno preso parte alla pulizia della spiaggia cittadina di Savona, liberandola da 190 kg di rifiuti. I dipendenti E.ON hanno inoltre partecipato alla piantagione di 1.500 nuovi alberi nel Parco Regionale di Campo dei Fiori sul Sacro Monte di Varese, ripristinando le aree boschive distrutte dagli eventi atmosferici devastanti degli ultimi anni. Un esempio virtuoso per molte altre aziende.

Dillo a Plaple

Plastica che si scioglie in un’ora, l’invenzione giapponese


play

In Giappone, un team di scienziati del RIKEN Center for Emergent Matter Science (CEMS) e coordinato da Takuzo Aid, ha realizzato una plastica con materiale 100% solubile. Questo materiale può sciogliersi nel giro di poco tempo se a contatto con l’acqua e quando avviene la decomposizione, questa tipologia di plastica è atossica, non infiammabile e non emette anidride carbonica. Una scoperta scientifica che permette di contrastare l’inquinamento marino da micro-plastica.

In Giappone, un team di scienziati del RIKEN Center for Emergent Matter Science (CEMS) e coordinato da Takuzo Aid, ha realizzato una plastica con materiale 100% solubile. Questo materiale può sciogliersi nel giro di poco tempo se a contatto con l’acqua e quando avviene la decomposizione, questa tipologia di plastica è atossica, non infiammabile e non emette anidride carbonica. Una scoperta scientifica che permette di contrastare l’inquinamento marino da micro-plastica.

Dillo a Plaple

Bambino di sei anni chiede una protesi a Babbo Natale, l'ospedale lo esaudirà


play

In una letterina a Babbo Natale si legge la storia di un bimbo di sei anni che chiede come regalo una protesi per la sua gamba affetta da una grave patologia. È proprio Samuel a scrivere, a raccontare di quando, ancora nella pancia, gli fu diagnosticata una malattia. Dei viaggi dei genitori e delle ore passate negli ospedali per avere una risposta certa sul suo stato di salute. Degli anni passati in attesa e del mare di dubbi e incertezze in cui ancora oggi navigano. È il Resto del Carlino a darne notizia e a riportare la riportare la risposta che il Centro di Budrio ha fornito alla famiglia: "Il Centro, in modo presumibile, riaprirà a fine gennaio", spiegano dalla struttura bolognese al quotidiano e il ragazzino è in lista e verrà chiamato subito. Dando corso al desiderio esplicitato nella sua letterina natalizia. Purtroppo non è il primo caso di ritardo, ma il Centro Protesi Inail è finito sott’acqua per la terza volta in due anni e i fermi sono stati necessari per ripristinare la situazione. Questa, però, è una storia a lieto fine: Samuel avrà la sua protesi!

In una letterina a Babbo Natale si legge la storia di un bimbo di sei anni che chiede come regalo una protesi per la sua gamba affetta da una grave patologia. È proprio Samuel a scrivere, a raccontare di quando, ancora nella pancia, gli fu diagnosticata una malattia. Dei viaggi dei genitori e delle ore passate negli ospedali per avere una risposta certa sul suo stato di salute. Degli anni passati in attesa e del mare di dubbi e incertezze in cui ancora oggi navigano. È il Resto del Carlino a darne notizia e a riportare la riportare la risposta che il Centro di Budrio ha fornito alla famiglia: "Il Centro, in modo presumibile, riaprirà a fine gennaio", spiegano dalla struttura bolognese al quotidiano e il ragazzino è in lista e verrà chiamato subito. Dando corso al desiderio esplicitato nella sua letterina natalizia. Purtroppo non è il primo caso di ritardo, ma il Centro Protesi Inail è finito sott’acqua per la terza volta in due anni e i fermi sono stati necessari per ripristinare la situazione. Questa, però, è una storia a lieto fine: Samuel avrà la sua protesi!

Dillo a Plaple

Lo spot che cambiò la prospettiva


play

Oggi è la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Vi proponiamo uno spot realizzato anni fa da un’azienda di elettricità francese. Lo slogan utilizzato fu: Quanto è difficile trovarsi in un luogo non progettato per te? Cosa ne pensi?

Oggi è la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Vi proponiamo uno spot realizzato anni fa da un’azienda di elettricità francese. Lo slogan utilizzato fu: Quanto è difficile trovarsi in un luogo non progettato per te? Cosa ne pensi?

Dillo a Plaple

Street art sostenibile a Foligno, realizzato murales che cattura CO2


play

A Foligno il nuovo progetto "decARTbonization" promosso da Bioenerys, società del gruppo Snam, che coinvolge lo street artist Tvboy con un’opera che non solo abbellirà l'impianto di produzione di biometano della città umbra ma contribuirà, nel suo piccolo, a promuovere un positivo impatto sociale e ambientale, specialmente nella lotta all'inquinamento atmosferico attraverso la cattura della CO2.   Il murale, realizzato sui muri perimetrali dell’impianto, è stato realizzato infatti con vernici certificate e made in Italy (Airlite) in grado di assorbire, come un piccolo bosco urbano di 408 metri quadrati, la CO2 e altri elementi inquinanti come NOx e Pm10, le cosiddette polveri sottili che sono le principali responsabili dell’inquinamento urbano. Obiettivo primario dell’iniziativa, insieme al miglioramento estetico dell’impianto e alla pulizia dell'aria, è di sensibilizzare le comunità locali al rispetto dell’ambiente e coinvolgere le persone in dinamiche dall’impatto positivo e duraturo nei luoghi in cui opera Snam, che ha messo la sostenibilità al centro della propria strategia.   Il progetto decARTbonization nasce dalla “Centrale delle Idee” di Snam, iniziativa promossa da Snaminnova, il programma di open innovation dell’azienda che incentiva lo sviluppo di idee sostenibili e innovative attraverso un percorso di imprenditorialità interna all’azienda (intrapreneurship). L’idea che sta dietro a decARTbonization riflette l'impegno del Gruppo verso la sostenibilità ambientale e l'innovazione sociale, applicata trasversalmente in molteplici contesti e diffusa a più livelli. La scelta di realizzare il murale presso un impianto di biometano non è casuale. Il biometano è infatti una molecola decarbonizzata che rappresenta una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni di gas serra. L’impianto di biometano di Foligno, che trasforma rifiuti organici in energia pulita, è un esempio concreto del valore che può essere generato dalla circolarità e dalla creazione di nuove risorse da luoghi e materie già esistenti: un rifiuto che diventa energia, un impianto che diventa tela e un’opera d’arte che cattura CO2.

A Foligno il nuovo progetto "decARTbonization" promosso da Bioenerys, società del gruppo Snam, che coinvolge lo street artist Tvboy con un’opera che non solo abbellirà l'impianto di produzione di biometano della città umbra ma contribuirà, nel suo piccolo, a promuovere un positivo impatto sociale e ambientale, specialmente nella lotta all'inquinamento atmosferico attraverso la cattura della CO2.   Il murale, realizzato sui muri perimetrali dell’impianto, è stato realizzato infatti con vernici certificate e made in Italy (Airlite) in grado di assorbire, come un piccolo bosco urbano di 408 metri quadrati, la CO2 e altri elementi inquinanti come NOx e Pm10, le cosiddette polveri sottili che sono le principali responsabili dell’inquinamento urbano. Obiettivo primario dell’iniziativa, insieme al miglioramento estetico dell’impianto e alla pulizia dell'aria, è di sensibilizzare le comunità locali al rispetto dell’ambiente e coinvolgere le persone in dinamiche dall’impatto positivo e duraturo nei luoghi in cui opera Snam, che ha messo la sostenibilità al centro della propria strategia.   Il progetto decARTbonization nasce dalla “Centrale delle Idee” di Snam, iniziativa promossa da Snaminnova, il programma di open innovation dell’azienda che incentiva lo sviluppo di idee sostenibili e innovative attraverso un percorso di imprenditorialità interna all’azienda (intrapreneurship). L’idea che sta dietro a decARTbonization riflette l'impegno del Gruppo verso la sostenibilità ambientale e l'innovazione sociale, applicata trasversalmente in molteplici contesti e diffusa a più livelli. La scelta di realizzare il murale presso un impianto di biometano non è casuale. Il biometano è infatti una molecola decarbonizzata che rappresenta una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni di gas serra. L’impianto di biometano di Foligno, che trasforma rifiuti organici in energia pulita, è un esempio concreto del valore che può essere generato dalla circolarità e dalla creazione di nuove risorse da luoghi e materie già esistenti: un rifiuto che diventa energia, un impianto che diventa tela e un’opera d’arte che cattura CO2.

Dillo a Plaple

Vigili del Fuoco, raccontare l’inclusione attraverso un calendario


play

I Vigili del Fuoco di Lucca hanno realizzato un calendario di solidarietà in collaborazione con alcuni ragazzi dell'Associazione "L'amore non conta i cromosomi". Un evento all'insegna dell’inclusione e della solidarietà, che ha trovato un punto di incontro tra l’impegno dei vigili del fuoco e la missione dell’associazione che supporta bambini e ragazzi con sindrome di Down. Il calendario ha come protagonisti 14 ragazzi dell’associazione, fotografati negli spazi di Comando, tra i mezzi e le squadre operative. Un'interazione gioiosa che ha regalato spensieratezza, ma anche speranza. Il ricavato dalla vendita del calendario, insieme ai fondi raccolti attraverso la ‘mini Pompieropoli‘ organizzata per l’occasione, sarà devoluto all’associazione per sostenere i suoi numerosi progetti educativi e di integrazione. Un vero messaggio di inclusività!

I Vigili del Fuoco di Lucca hanno realizzato un calendario di solidarietà in collaborazione con alcuni ragazzi dell'Associazione "L'amore non conta i cromosomi". Un evento all'insegna dell’inclusione e della solidarietà, che ha trovato un punto di incontro tra l’impegno dei vigili del fuoco e la missione dell’associazione che supporta bambini e ragazzi con sindrome di Down. Il calendario ha come protagonisti 14 ragazzi dell’associazione, fotografati negli spazi di Comando, tra i mezzi e le squadre operative. Un'interazione gioiosa che ha regalato spensieratezza, ma anche speranza. Il ricavato dalla vendita del calendario, insieme ai fondi raccolti attraverso la ‘mini Pompieropoli‘ organizzata per l’occasione, sarà devoluto all’associazione per sostenere i suoi numerosi progetti educativi e di integrazione. Un vero messaggio di inclusività!

Dillo a Plaple

Da luoghi abbandonati a spazi rigenerati! Ace Italia contribuisce a creare nuovi luoghi di aggregazione sociale


play

ACE, insieme a Retake, è al fianco di chi crede che gli spazi comuni meritino la stessa attenzione e lo stesso rispetto che le persone dedicano alle loro case. “Scendiamo in piazza”, è un’iniziativa di Ace Italia che prevede 16 tappe sparse per l’Italia, volte alla riqualificazione degli spazi comuni urbani. Tante città, per luoghi di aggregazione con finalità differenti: a Napoli un ex istituto è stato trasformato in uno spazio per giovani imprenditori. A Sassari una vecchia miniera è stata trasformata in un luogo di svago e sport o a Venezia una caserma abbandonata è diventa un posto di arte e cultura per tutti.

ACE, insieme a Retake, è al fianco di chi crede che gli spazi comuni meritino la stessa attenzione e lo stesso rispetto che le persone dedicano alle loro case. “Scendiamo in piazza”, è un’iniziativa di Ace Italia che prevede 16 tappe sparse per l’Italia, volte alla riqualificazione degli spazi comuni urbani. Tante città, per luoghi di aggregazione con finalità differenti: a Napoli un ex istituto è stato trasformato in uno spazio per giovani imprenditori. A Sassari una vecchia miniera è stata trasformata in un luogo di svago e sport o a Venezia una caserma abbandonata è diventa un posto di arte e cultura per tutti.

Dillo a Plaple

A Rimini il futuro della mobilità sostenibile con la 11ª edizione di “IBE - Intermobility and Bus Expo”


play

La distinzione tra trasporto privato e pubblico è ormai superata, evolvendo verso un modello di mobilità condivisa e sostenibile, reso possibile dalle tecnologie digitali. IBE Intermobility and Bus Expo si presenta come un punto d’incontro per le innovazioni nel settore della mobilità collettiva condivisa, coinvolgendo sia le aziende del trasporto pubblico che quelle delle nuove filiere del trasporto collettivo. La manifestazione si pone come catalizzatore per un sistema di mobilità integrato, sostenibile e a basse emissioni, in linea con gli obiettivi della transizione energetica della Next Generation EU. IBE offre un’opportunità per esplorare soluzioni di mobilità efficienti, raccogliendo approfondimenti su come il trasporto condiviso possa favorire crescita e sviluppo, e presentando un respiro internazionale per gli stakeholder e decisori politici.
 Obiettivo di INTERMOBILITY future ways è di comprendere e condividere lo stato attuale, le tendenze evolutive e i principali fattori di cambiamento che riguardano la mobilità sostenibile e condivisa, nell’ambito dell’innovazione derivante dalla transizione verso un’economia verde e digitale che accelera la richiesta di nuovi bisogni di mobilità di modelli organizzativi e la definizione di nuovi servizi, modalità e mezzi di trasporto. Sviluppato su tre giornate, INTERMOBILITY future ways è un’occasione unica di incontro, condivisione e confronto per aziende, amministratori locali e professionisti del settore della mobilità urbana ed extraurbana condivisa con l’intento principale di creare un ecosistema basato sul Mobility as a Service, (MaaS) in cui emergano soluzioni innovative, nuovi modelli e una rete di relazioni significative.

La distinzione tra trasporto privato e pubblico è ormai superata, evolvendo verso un modello di mobilità condivisa e sostenibile, reso possibile dalle tecnologie digitali. IBE Intermobility and Bus Expo si presenta come un punto d’incontro per le innovazioni nel settore della mobilità collettiva condivisa, coinvolgendo sia le aziende del trasporto pubblico che quelle delle nuove filiere del trasporto collettivo. La manifestazione si pone come catalizzatore per un sistema di mobilità integrato, sostenibile e a basse emissioni, in linea con gli obiettivi della transizione energetica della Next Generation EU. IBE offre un’opportunità per esplorare soluzioni di mobilità efficienti, raccogliendo approfondimenti su come il trasporto condiviso possa favorire crescita e sviluppo, e presentando un respiro internazionale per gli stakeholder e decisori politici.
 Obiettivo di INTERMOBILITY future ways è di comprendere e condividere lo stato attuale, le tendenze evolutive e i principali fattori di cambiamento che riguardano la mobilità sostenibile e condivisa, nell’ambito dell’innovazione derivante dalla transizione verso un’economia verde e digitale che accelera la richiesta di nuovi bisogni di mobilità di modelli organizzativi e la definizione di nuovi servizi, modalità e mezzi di trasporto. Sviluppato su tre giornate, INTERMOBILITY future ways è un’occasione unica di incontro, condivisione e confronto per aziende, amministratori locali e professionisti del settore della mobilità urbana ed extraurbana condivisa con l’intento principale di creare un ecosistema basato sul Mobility as a Service, (MaaS) in cui emergano soluzioni innovative, nuovi modelli e una rete di relazioni significative.

Dillo a Plaple

Dalla criminalità all’uso solidale e ambientale, lega navale valorizza le barche confiscate


play

Il progetto, “Mare di Legalità”, prevede l’impiego, nel corso del biennio 2024-25, di 25 imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata e affidate alla Lega navale per svolgere attività di diffusione della cultura marittima, di avvicinamento al mare e allo sport per tutti, di formazione nautica e di protezione ambientale, rivolte in particolare ai giovani e ai soggetti più fragili. Le barche confiscate alla mafia porteranno i nomi delle sue vittime: a Palermo, le barche Our Dream e Azimut - la prima intitolata ai magistrati Falcone e Borsellino, la seconda a Don Pino Puglisi - hanno svolto delle attività di educazione alla legalità e di avviamento alla vela con i giovani dei quartieri Ballarò, Kalsa e Zen e con il Comitato Addiopizzo. Grazie alla collaborazione con il locale Ordine degli Ingegneri e con l'Università di Palermo, l'imbarcazione intitolata ai giudici simbolo della lotta alla mafia è stata la prima tra le “barche della Legalità” ad essere stata resa pienamente accessibile a persone con disabilità fisica.

Il progetto, “Mare di Legalità”, prevede l’impiego, nel corso del biennio 2024-25, di 25 imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata e affidate alla Lega navale per svolgere attività di diffusione della cultura marittima, di avvicinamento al mare e allo sport per tutti, di formazione nautica e di protezione ambientale, rivolte in particolare ai giovani e ai soggetti più fragili. Le barche confiscate alla mafia porteranno i nomi delle sue vittime: a Palermo, le barche Our Dream e Azimut - la prima intitolata ai magistrati Falcone e Borsellino, la seconda a Don Pino Puglisi - hanno svolto delle attività di educazione alla legalità e di avviamento alla vela con i giovani dei quartieri Ballarò, Kalsa e Zen e con il Comitato Addiopizzo. Grazie alla collaborazione con il locale Ordine degli Ingegneri e con l'Università di Palermo, l'imbarcazione intitolata ai giudici simbolo della lotta alla mafia è stata la prima tra le “barche della Legalità” ad essere stata resa pienamente accessibile a persone con disabilità fisica.

Dillo a Plaple

Dalle Canarie ai Caraibi in barca a vela per sostenere il volontariato negli ospedali


play

Clown 2.0 è un’Organizzazione di Volontariato - ETS con sede a Bologna che, attraverso gli oltre 100 Volontari Clown di Corsia ed i loro nasi rossi, porta il sorriso negli ospedali pediatrici e si prende cura di bambini orfani o che vivono situazioni di disagio in Italia o nel Mondo. Ogni volta che una persona "ordinaria" dedica del tempo agli altri in modo disinteressato diventa una persona "straordinaria". Questo è quello che succede ogni giovedì dell'anno ai volontari clown di corsia che dopo una giornata di lavoro o studio, attraversano la città per raggiungere i reparti pediatrici dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. La straordinarietà delle persone emerge anche tutte le volte che i volontari incontrano bambini in difficoltà in giro per il mondo. Da queste considerazioni e dal desiderio di raccontare il volontariato in modo diverso, nasce il progetto Alisei 2.0 "La sfida Atlantica" ovvero "l'impresa straordinaria di una persona ordinaria". La traversata, che verrà fisicamente compiuta da Gianni Bitonti, presidente dell'Associazione Clown 2.0 e co-fondatore della Clownsofia, nasce con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica per dimostrare che ogni volontario, con il suo impegno quotidiano, è in grado di compiere imprese straordinarie perché il volontariato è un potentissimo strumento di trasformazione personale e collettiva, capace di rendere straordinarie persone ordinarie. L'Oceano Atlantico sarà navigato con un catamarano di 13 metri con il solo ausilio delle vele per una distanza di quasi 3.000 miglia nautiche ovvero 5.556 Km, quasi 5 volte la lunghezza dell'Italia. La partenza avverrà dalle Canarie in direzione Caraibi senza scali e tappe intermedie. La raccolta fondi, pari a 30.000 €, avverrà attraverso la possibilità di donare 10€ per ogni miglio nautico percorso per coprire le 3.000 Mn che separano le isole Canarie dalle isole caraibiche.

Clown 2.0 è un’Organizzazione di Volontariato - ETS con sede a Bologna che, attraverso gli oltre 100 Volontari Clown di Corsia ed i loro nasi rossi, porta il sorriso negli ospedali pediatrici e si prende cura di bambini orfani o che vivono situazioni di disagio in Italia o nel Mondo. Ogni volta che una persona "ordinaria" dedica del tempo agli altri in modo disinteressato diventa una persona "straordinaria". Questo è quello che succede ogni giovedì dell'anno ai volontari clown di corsia che dopo una giornata di lavoro o studio, attraversano la città per raggiungere i reparti pediatrici dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. La straordinarietà delle persone emerge anche tutte le volte che i volontari incontrano bambini in difficoltà in giro per il mondo. Da queste considerazioni e dal desiderio di raccontare il volontariato in modo diverso, nasce il progetto Alisei 2.0 "La sfida Atlantica" ovvero "l'impresa straordinaria di una persona ordinaria". La traversata, che verrà fisicamente compiuta da Gianni Bitonti, presidente dell'Associazione Clown 2.0 e co-fondatore della Clownsofia, nasce con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica per dimostrare che ogni volontario, con il suo impegno quotidiano, è in grado di compiere imprese straordinarie perché il volontariato è un potentissimo strumento di trasformazione personale e collettiva, capace di rendere straordinarie persone ordinarie. L'Oceano Atlantico sarà navigato con un catamarano di 13 metri con il solo ausilio delle vele per una distanza di quasi 3.000 miglia nautiche ovvero 5.556 Km, quasi 5 volte la lunghezza dell'Italia. La partenza avverrà dalle Canarie in direzione Caraibi senza scali e tappe intermedie. La raccolta fondi, pari a 30.000 €, avverrà attraverso la possibilità di donare 10€ per ogni miglio nautico percorso per coprire le 3.000 Mn che separano le isole Canarie dalle isole caraibiche.

Dillo a Plaple

Cos'è la biodiversità? Parte il progetto educativo del WWF


play

"Alla scoperta della biodiversità in città" è un progetto di educazione ambientale e alla sostenibilità promosso da WWF Lombardia e dalla sezione WWF Insubria-Legnano. Le attività sono inserite nell’ambito della progettazione per gli anni 2024/25 e 2025/26. Il progetto vede coinvolti studenti e docenti delle scuole dell’I.C. Manzoni di Legnano e dell’Agrario Mendel di Villa Cortese con la collaborazione e il supporto scientifico di ISPRA (Istituto per la Ricerca sull’Ambiente) e del Network Nazionale della Biodiversità. L’attività progettuale ha lo scopo di avvicinare studenti e cittadini alla scienza e in particolare alla conoscenza della biodiversità del proprio territorio, nello specifico, il progetto consiste in attività di Citizen Science che si svolgono presso il Parco ex-Ila e nel Parco Bosco dei Ronchi di Legnano rivolte non solo agli studenti delle scuole ma aperto alla cittadinanza tutta. La Citizen science, o scienza partecipativa, è un approccio di ricerca scientifica che coinvolge i cittadini nella raccolta e nell'analisi dei dati, permettendo una partecipazione attiva e consapevole dei cittadini stessi nella conoscenza e nella tutela dell'ambiente. In questo contesto, l'obiettivo è quello di scoprire la biodiversità presente all’interno del Parco Ila e del Bosco dei Ronchi, offrendo agli studenti un'opportunità di apprendimento interattiva e concreta, che permetta loro di esplorare e comprendere la biodiversità presente nella loro città attraverso attività di monitoraggio e documentazione dei diversi organismi viventi. Durante le attività, gli studenti e i cittadini saranno invitati ad esplorare gli ambienti visitati e a contribuire al monitoraggio dei dati inerenti alla flora e alla fauna presente sul territorio legnanese. Infine, i risultati del monitoraggio contribuiranno alla realizzazione del progetto "Biodiversità in posa", promosso dal Network Nazionale della Biodiversità.

"Alla scoperta della biodiversità in città" è un progetto di educazione ambientale e alla sostenibilità promosso da WWF Lombardia e dalla sezione WWF Insubria-Legnano. Le attività sono inserite nell’ambito della progettazione per gli anni 2024/25 e 2025/26. Il progetto vede coinvolti studenti e docenti delle scuole dell’I.C. Manzoni di Legnano e dell’Agrario Mendel di Villa Cortese con la collaborazione e il supporto scientifico di ISPRA (Istituto per la Ricerca sull’Ambiente) e del Network Nazionale della Biodiversità. L’attività progettuale ha lo scopo di avvicinare studenti e cittadini alla scienza e in particolare alla conoscenza della biodiversità del proprio territorio, nello specifico, il progetto consiste in attività di Citizen Science che si svolgono presso il Parco ex-Ila e nel Parco Bosco dei Ronchi di Legnano rivolte non solo agli studenti delle scuole ma aperto alla cittadinanza tutta. La Citizen science, o scienza partecipativa, è un approccio di ricerca scientifica che coinvolge i cittadini nella raccolta e nell'analisi dei dati, permettendo una partecipazione attiva e consapevole dei cittadini stessi nella conoscenza e nella tutela dell'ambiente. In questo contesto, l'obiettivo è quello di scoprire la biodiversità presente all’interno del Parco Ila e del Bosco dei Ronchi, offrendo agli studenti un'opportunità di apprendimento interattiva e concreta, che permetta loro di esplorare e comprendere la biodiversità presente nella loro città attraverso attività di monitoraggio e documentazione dei diversi organismi viventi. Durante le attività, gli studenti e i cittadini saranno invitati ad esplorare gli ambienti visitati e a contribuire al monitoraggio dei dati inerenti alla flora e alla fauna presente sul territorio legnanese. Infine, i risultati del monitoraggio contribuiranno alla realizzazione del progetto "Biodiversità in posa", promosso dal Network Nazionale della Biodiversità.

Dillo a Plaple

Il potere di un albero, il COF-999 è capace di pulire l’aria dall’anidride carbonica


play

Un team di ricercatori dell’università di Berkeley ha creato COF-999, una polvere gialla che sta riscrivendo le regole della cattura della CO2. Questa polvere, con soli 200 grammi, è capace di assorbire la stessa quantità di CO2 di una quercia adulta. L’invenzione di Omar Yaghi, ha un meccanismo, il quale prevede che quando l’aria attraversa queste strutture, la maggior parte dei suoi componenti passa indisturbata, ma le ammine, che sono basiche, catturano selettivamente la CO2, che è acida.

Un team di ricercatori dell’università di Berkeley ha creato COF-999, una polvere gialla che sta riscrivendo le regole della cattura della CO2. Questa polvere, con soli 200 grammi, è capace di assorbire la stessa quantità di CO2 di una quercia adulta. L’invenzione di Omar Yaghi, ha un meccanismo, il quale prevede che quando l’aria attraversa queste strutture, la maggior parte dei suoi componenti passa indisturbata, ma le ammine, che sono basiche, catturano selettivamente la CO2, che è acida.

Dillo a Plaple

Alimentare i trasporti pubblici con rifiuti organici? A Copenaghen è possibile!


play

Copenaghen, grazie alle numerose iniziative di sostenibilità, mira a diventare la prima capitale a impatto zero in Europa entro il 2025. Tra i vari progetti di sostenibilità ambientale vi è un sistema all’avanguardia che punta a ridurre al minimo gli sprechi organici, come avanzi di cibo. Tramite la raccolta differenziata, vengono raccolti e portati in appositi impianti per poi essere trasformati in biogas per alimentare i trasporti pubblici della capitale e allo stesso tempo ridurre l’uso dei carburanti fossili e le emissioni di gas inquinanti. Nella capitale si trova, inoltre, l’impianto di incenerimento Copenhill che brucia rifiuti organici per generare elettricità e calore per le abitazioni.

Copenaghen, grazie alle numerose iniziative di sostenibilità, mira a diventare la prima capitale a impatto zero in Europa entro il 2025. Tra i vari progetti di sostenibilità ambientale vi è un sistema all’avanguardia che punta a ridurre al minimo gli sprechi organici, come avanzi di cibo. Tramite la raccolta differenziata, vengono raccolti e portati in appositi impianti per poi essere trasformati in biogas per alimentare i trasporti pubblici della capitale e allo stesso tempo ridurre l’uso dei carburanti fossili e le emissioni di gas inquinanti. Nella capitale si trova, inoltre, l’impianto di incenerimento Copenhill che brucia rifiuti organici per generare elettricità e calore per le abitazioni.

Dillo a Plaple

Combattere la povertà si può! Lo dimostra il progetto “Stazione di Posta”


play

In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Povertà è stato presentato a Vigodarzere, a Padova, il progetto “La Stazione di Posta”. Accolto con entusiasmo dalle autorità locali, “La Stazione di Posta” offrirà attività per persone in condizione di deprivazione materiale, di marginalità anche estrema e senza dimora volte a facilitare l’accesso alla intera rete dei servizi, l’orientamento e la presa in carico, al tempo stesso offrendo alcuni servizi essenziali a bassa soglia. Servizi che riguardano: - Segretariato sociale: ascolto dei bisogni, gestione pratiche, consulenza amministrativa e legale. - Formazione: laboratori e momenti formativi. - Accompagnamento all’abitare: supporto nelle bollette e assistenza per la residenza. - Accompagnamento al lavoro: orientamento, tirocini e corsi di lingua italiana. - Tutoraggio e mediazione linguistica: servizi di fermo posta e domiciliazione postale. Il Centro servizi si inserisce nel contesto degli interventi e dei servizi finalizzati alla riduzione della marginalità e all’inclusione sociale a favore delle persone adulte/famiglie e ha l’obiettivo di creare un punto unitario di accoglienza, accesso e fornitura di servizi, ben riconoscibile a livello territoriale dalle persone in condizioni di bisogno.

In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Povertà è stato presentato a Vigodarzere, a Padova, il progetto “La Stazione di Posta”. Accolto con entusiasmo dalle autorità locali, “La Stazione di Posta” offrirà attività per persone in condizione di deprivazione materiale, di marginalità anche estrema e senza dimora volte a facilitare l’accesso alla intera rete dei servizi, l’orientamento e la presa in carico, al tempo stesso offrendo alcuni servizi essenziali a bassa soglia. Servizi che riguardano: - Segretariato sociale: ascolto dei bisogni, gestione pratiche, consulenza amministrativa e legale. - Formazione: laboratori e momenti formativi. - Accompagnamento all’abitare: supporto nelle bollette e assistenza per la residenza. - Accompagnamento al lavoro: orientamento, tirocini e corsi di lingua italiana. - Tutoraggio e mediazione linguistica: servizi di fermo posta e domiciliazione postale. Il Centro servizi si inserisce nel contesto degli interventi e dei servizi finalizzati alla riduzione della marginalità e all’inclusione sociale a favore delle persone adulte/famiglie e ha l’obiettivo di creare un punto unitario di accoglienza, accesso e fornitura di servizi, ben riconoscibile a livello territoriale dalle persone in condizioni di bisogno.

Dillo a Plaple