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Chi è Donato Notarangelo, il neo eletto presidente di Confindustria Cisambiente?


Il Consiglio Generale di Confindustria Cisambiente, riunito in seduta questo pomeriggio, ha designato Presidente Donato Notarangelo per il prossimo biennio, 2024 – 2026. Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Bari e BAT, Consigliere Generale di Confindustria fino allo scorso anno, Notarangelo è alla guida di Eco Trend, azienda leader nelle bonifiche di siti contaminati, e fondatore della Green Oil, attiva nella gestione dei rifiuti nel campo della rigenerazione degli oli vegetali esausti.

Trentasette anni, sposato con due figli, il neo designato Presidente ha dichiarato: “Sono orgoglioso di aver incontrato il favore dei Consiglieri. Confindustria Cisambiente assume un ruolo di rilievo nell’attuale fase di transizione ecologica; con il nostro lavoro possiamo intervenire in maniera determinante sia nei processi di recupero delle materie prime che nel percorso di indipendenza energetica del Paese”.


L’Associazione Cisambiente, Confederazione Servizi Ambiente, è nata il 29 settembre 2016 all’interno dello storico Palazzo di Confindustria.

La Confederazione è stata fortemente voluta da un gruppo di imprenditori del settore ambiente ed energia rinnovabile. Una realtà che si è costituita per tutelare e valorizzare quelle imprese che da sempre hanno mostrato un effort di grande rilievo nei settori della gestione dei rifiuti urbani e speciali.

Un associazionismo che sta realizzando l’obiettivo di rendere concreti i principi dell’economia circolare e l’inserimento degli stessi nel contesto territoriale delle singole aziende associate del mondo confindustriale.

Cisambiente diviene, quindi, modello di un nuovo sistema associativo, trasversale a più piani confindustriali e rappresentativo non più solo dei classici servizi di igiene ambientale, ma catalizzatore di imprese che trovano così la realizzazione e l’adeguata tutela dei loro progetti e delle loro aspirazioni.

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"Geoscienze", terra e futuro. A Bari il confronto tra esperti


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Una lunga settimana per parlare di geoscienze. Terra, ambiente, futuro: sono i temi protagonisti a Bari, cornice del Congresso Nazionale Congiunto Società Geologica Italiana e Società Italiana di Mineralogia e Petrologia. Un grande evento, il più prestigioso ed importante per le Geoscienze. Ben 630 conferenze, 1000 geologi, 1200 temi di ricerca. Ben 70 ricercatori presenti per illustrare lavori inediti sui terremoti e le faglie attive, altri 30 invece con ricerche sul territorio. Parola al mondo della ricerca, l'evento si propone come stimolo per le nuove generazioni nell'individuare soluzioni possibili alle criticità in tema ambientale

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News

“Il Sol dell'Alba 2024”, a Bisceglie musica a sostegno della Onlus Caring Humans


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Nel cuore della suggestiva Bisceglie, al sorgere del sole, il 10 Agosto si svolge un evento che segna un momento indimenticabile nel panorama culturale della regione: un concerto all’alba eseguito dall’Orchestra Filarmonica Pugliese nel maestoso Teatro Mediterraneo. L'edizione 2024 sarà caratterizzata anche dalla solidarietà: verrà effettuata una donazione alla Onlus Nove Caring Humans che sostiene progetti di impresa femminile in Afghanistan. Questa esperienza unica unisce la potenza evocativa della musica classica con l’incanto dell’alba, offrendo agli spettatori un risveglio dell’anima attraverso le note e il paesaggio. L’evento rappresenta un’occasione speciale per riscoprire la musica in un contesto naturale e storico di rara bellezza, facendo da ponte tra il patrimonio culturale e le nuove generazioni di ascoltatori.

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Dillo a Plaple

Una mano concreta alle persone in difficoltà, grazie a “Molfetta All Inclusive”


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Dall’11 al 13 luglio tra le vie di Molfetta  ci saranno incontri, spettacoli, musica e divertimento con l’obiettivo di migliorare la salute e la qualità di vita delle persone senza che la disabilità, la malattia o altra forma di condizione sfavorevole possano costituire un limite. Si chiama “Molfetta All Inclusive”, progetto ideato appunto da “Contasudinoi”, la onlus nata all’interno di Network Contacts per farsi piacevolmente carico delle iniziative di solidarietà. Tutto nel segno dell’inclusione. Valori, quelli di inclusione e solidarietà, mutuati da Network Contacts ma poi sviluppatisi in un percorso ormai consolidato e ogni volta capace di sorprendere. L’obiettivo è dare una mano concreta alle persone che ne hanno bisogno. Fornire un contributo alla causa di chi vive situazioni di sofferenza e difficoltà. In fondo basta poco e ci vuole solo buona volontà. Noi ci crediamo e faremo il massimo”. “Contasudinoi” si conferma ancora una volta punto di riferimento per l’inclusione sociale e proprio in quest’ottica va letta l’ideazione e organizzazione di un evento lungo tre giorni dedicato alla solidarietà che non conosce barriere.

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L’old Cars Club sostiene l’UNICEF


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In occasione dell’8a rievocazione del Gran Premio di Bari, si è tenuto il “Mini Gran Premio Unicef Italia”. Il primo ed unico evento in Italia, che ha coinvolto tutti i bambini dai 4 ai 10 anni. I baby piloti sono stati vestiti e accessoriati come grandi piloti e hanno preso parte attiva all’evento percorrendo due giri del percorso di gara, con 20 macchinine a pedali messe a disposizione da Unicef Italia. Al termine della gara ogni bambino ha vissuto la gioia del podio, con l’assegnazione di medaglie. Il ricavato dell’iscrizione è servito per sostenere i numerosi progetti di Unicef Italia in favore dell’infanzia.

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Andria


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Andria diventa una Città ad Impatto Positivo. La cooperazione tra Comune e l’associazione Unitalsi e il Liceo Scientifico “R. Nuzzi” ha permesso di realizzare progetti per il benessere di tutti i cittadini di Andria.

Andria diventa una Città ad Impatto Positivo. La cooperazione tra Comune e l’associazione Unitalsi e il Liceo Scientifico “R. Nuzzi” ha permesso di realizzare progetti per il benessere di tutti i cittadini di Andria.

Città ad impatto positivo

Riscoprire se stessi e la propria immagine! AssoStyle Image a sostegno di chi deve affrontare cure oncologiche


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Presso il reparto di ginecologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi ha preso il via il progetto ‘Io nonostante tutto’: prendersi cura di sé e riscoprirsi uniche ‘nonostante tutto’. L’obiettivo è accompagnare le donne che stanno affrontando le cure oncologiche in un percorso di valorizzazione della loro immagine attraverso l’utilizzo dei colori, l’abbigliamento, gli accessori, il make up e la skin care. Realizzato in collaborazione con Loto Odv e ASI - AssoStyle Image, il progetto mira a migliorare la qualità della vita delle pazienti attraverso un percorso di cura dell’immagine personalizzato Tre incontri per riscoprirsi attraenti e accompagnare il percorso di cura dal cancro, una malattia difficile da affrontare, un’esperienza spesso solitaria e che altrettanto spesso rende complicato guardarsi allo specchio: troppe volte in quell’immagine riflessa c’è chi non riconosce più il suo volto. Le preziose cure salva vita, a volte, lasciano dei segni e possono, più o meno temporaneamente, portare via quegli elementi di femminilità molto cari soprattutto alle donne che se ne vedono repentinamente private.   “IO nonostante tutto” è un progetto di ASI - AssoStyle Image che l’associazione Loto Odv, nata a Bologna e attiva contro i tumori ginecologici, ha fortemente voluto portare in città, a supporto delle pazienti oncologiche in cura presso l’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi. Al termine del percorso, in base alle analisi che ogni persona avrà scelto di svolgere, verranno date indicazioni riguardanti capi e accessori che esaltano la figura e il viso coerentemente alla palette personalizzata, nel rispetto dello stile individuale. ‘Io nonostante tutto’ è qui ed ora, oltre le terapie, oltre il peso, oltre i fazzoletti in testa, oltre gli occhi della gente.

Presso il reparto di ginecologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi ha preso il via il progetto ‘Io nonostante tutto’: prendersi cura di sé e riscoprirsi uniche ‘nonostante tutto’. L’obiettivo è accompagnare le donne che stanno affrontando le cure oncologiche in un percorso di valorizzazione della loro immagine attraverso l’utilizzo dei colori, l’abbigliamento, gli accessori, il make up e la skin care. Realizzato in collaborazione con Loto Odv e ASI - AssoStyle Image, il progetto mira a migliorare la qualità della vita delle pazienti attraverso un percorso di cura dell’immagine personalizzato Tre incontri per riscoprirsi attraenti e accompagnare il percorso di cura dal cancro, una malattia difficile da affrontare, un’esperienza spesso solitaria e che altrettanto spesso rende complicato guardarsi allo specchio: troppe volte in quell’immagine riflessa c’è chi non riconosce più il suo volto. Le preziose cure salva vita, a volte, lasciano dei segni e possono, più o meno temporaneamente, portare via quegli elementi di femminilità molto cari soprattutto alle donne che se ne vedono repentinamente private.   “IO nonostante tutto” è un progetto di ASI - AssoStyle Image che l’associazione Loto Odv, nata a Bologna e attiva contro i tumori ginecologici, ha fortemente voluto portare in città, a supporto delle pazienti oncologiche in cura presso l’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi. Al termine del percorso, in base alle analisi che ogni persona avrà scelto di svolgere, verranno date indicazioni riguardanti capi e accessori che esaltano la figura e il viso coerentemente alla palette personalizzata, nel rispetto dello stile individuale. ‘Io nonostante tutto’ è qui ed ora, oltre le terapie, oltre il peso, oltre i fazzoletti in testa, oltre gli occhi della gente.

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“Green Project”, alle Cinque Terre nuovi polmoni verdi per la Posidonia Oceanica


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Parte ufficialmente il progetto di riforestazione della Posidonia oceanica nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre. La riforestazione fa parte del progetto “Green Project” ed è realizzato dall'International School for Scientific Diving in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita dell'Università di Genova e con il sostegno di Fondazione Deutsche Bank Italia, mira a ripristinare uno degli ecosistemi marini più preziosi del Mar Mediterraneo. ll progetto, che si sviluppa nell’arco di tre anni, nasce dall’idea di utilizzare materiali e replicare metodi già impiegati con successo nell’ambiente terrestre, nel settore dell’ingegneria naturalistica.  L’impianto prevede il posizionamento di geocompositi biodegradabili (biostuoie) costituiti da reti in fibra di cocco su una superficie totale di 100 m2 al fine di ripristinare porzioni del posidonieto esistente. Sulle reti verranno ancorate manualmente da personale qualificato (biologi ISSD e DISTAV) circa 2.000 talee di Posidonia reperite tra quelle già scalzate a causa delle mareggiate o degli ancoraggi. Altro tassello importante sarà la fase di monitoraggio che avrà una durata di almeno due anni al fine di verificare il successo dell’intervento in termini di attecchimento e sopravvivenza delle piante.

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Settimana della Salute Mentale, a Modena numerosi eventi per raccontare il disagio psichico e il “prendersi cura”


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Dal 19 al 26 ottobre un centinaio di eventi tra incontri, dibattiti, spettacoli, teatro, musica a Modena e nei comuni della provincia per affrontare il tema: Màt è la più grande manifestazione corale in Italia dedicata a un aspetto spesso dimenticato. Il focus della quattordicesima edizione di Màt sta tutto in due parole: “prendersi cura”. Secondo Fabrizio Starace, psichiatra direttore del Festival e Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP): “Prendersi cura non riguarda esclusivamente il supporto professionale; la cura della salute mentale va oltre il singolo: abbraccia il contesto familiare e sociale, promuovendo l’inclusione e il benessere collettivo. Obiettivo di Màt è riportare l’attenzione su questo aspetto e superare lo stigma e il pregiudizio legati alla malattia mentale” Negli ultimi tre anni i disturbi mentali sono aumentati del 28%, con un picco di diagnosi che riguardano prevalentemente ansia e depressione: in particolare i sintomi depressivi sono quintuplicati, oggi si ritiene che colpiscano una persona su tre. A farne le spese sono soprattutto i giovani, le donne, gli anziani e le persone delle fasce più povere e disagiate, e l’Oms lancia l’allarme, a livello globale, su un imminente sorpasso: la prevalenza delle patologie psichiatriche sta per superare quella delle malattie cardiovascolari.   Per accendere i riflettori sull’importanza di garantire il diritto alla salute mentale, a pochi giorni di distanza dalla Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, torna Màt, la Settimana della Salute Mentale, a Modena dal 19 al 26 ottobre: otto giorni per raccontare l’universo della salute mentale attraverso un ricco ed eterogeneo programma di dibattiti, conferenze, eventi artistici e culturali che conta un centinaio di appuntamenti che si svilupperanno su tutti i distretti della provincia di Modena. “Prendersi cura” è il focus di questa edizione, che viene declinato negli ambiti e settori più delicati della salute mentale: dai giovani e adolescenti con le loro problematiche – legate alle seconde e terze generazioni di immigrati, alla percezione del corpo con il body shaming e i disturbi alimentari, all’autismo sempre più diagnosticato -, all’ambito carcerario e alle situazioni di fragilità, come quelle degli anziani e della tossicodipendenza.   Promossa dall'azienda sanitaria territoriale e organizzata da Arci Modena, la manifestazione è realizzata grazie al contributo di Fondazione di Modena e di BPER Banca. La Settimana della Salute Mentale coinvolge a fianco delle istituzioni pubbliche, le associazioni di volontariato, la cooperazione sociale e i gruppi informali di cittadini attivi: la manifestazione è gratuita e aperta a tutti.   La salute mentale è una componente essenziale della capacità di resilienza delle comunità, ed è quindi fondamentale attuare politiche nazionali che promuovano sistemi di salute mentale inclusivi, efficaci e a tutela dei diritti. Eppure, nonostante una crescente diagnosi di patologie psichiche continua a registrarsi una flessione nei fondi a disposizione di questo settore.

Dal 19 al 26 ottobre un centinaio di eventi tra incontri, dibattiti, spettacoli, teatro, musica a Modena e nei comuni della provincia per affrontare il tema: Màt è la più grande manifestazione corale in Italia dedicata a un aspetto spesso dimenticato. Il focus della quattordicesima edizione di Màt sta tutto in due parole: “prendersi cura”. Secondo Fabrizio Starace, psichiatra direttore del Festival e Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP): “Prendersi cura non riguarda esclusivamente il supporto professionale; la cura della salute mentale va oltre il singolo: abbraccia il contesto familiare e sociale, promuovendo l’inclusione e il benessere collettivo. Obiettivo di Màt è riportare l’attenzione su questo aspetto e superare lo stigma e il pregiudizio legati alla malattia mentale” Negli ultimi tre anni i disturbi mentali sono aumentati del 28%, con un picco di diagnosi che riguardano prevalentemente ansia e depressione: in particolare i sintomi depressivi sono quintuplicati, oggi si ritiene che colpiscano una persona su tre. A farne le spese sono soprattutto i giovani, le donne, gli anziani e le persone delle fasce più povere e disagiate, e l’Oms lancia l’allarme, a livello globale, su un imminente sorpasso: la prevalenza delle patologie psichiatriche sta per superare quella delle malattie cardiovascolari.   Per accendere i riflettori sull’importanza di garantire il diritto alla salute mentale, a pochi giorni di distanza dalla Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, torna Màt, la Settimana della Salute Mentale, a Modena dal 19 al 26 ottobre: otto giorni per raccontare l’universo della salute mentale attraverso un ricco ed eterogeneo programma di dibattiti, conferenze, eventi artistici e culturali che conta un centinaio di appuntamenti che si svilupperanno su tutti i distretti della provincia di Modena. “Prendersi cura” è il focus di questa edizione, che viene declinato negli ambiti e settori più delicati della salute mentale: dai giovani e adolescenti con le loro problematiche – legate alle seconde e terze generazioni di immigrati, alla percezione del corpo con il body shaming e i disturbi alimentari, all’autismo sempre più diagnosticato -, all’ambito carcerario e alle situazioni di fragilità, come quelle degli anziani e della tossicodipendenza.   Promossa dall'azienda sanitaria territoriale e organizzata da Arci Modena, la manifestazione è realizzata grazie al contributo di Fondazione di Modena e di BPER Banca. La Settimana della Salute Mentale coinvolge a fianco delle istituzioni pubbliche, le associazioni di volontariato, la cooperazione sociale e i gruppi informali di cittadini attivi: la manifestazione è gratuita e aperta a tutti.   La salute mentale è una componente essenziale della capacità di resilienza delle comunità, ed è quindi fondamentale attuare politiche nazionali che promuovano sistemi di salute mentale inclusivi, efficaci e a tutela dei diritti. Eppure, nonostante una crescente diagnosi di patologie psichiche continua a registrarsi una flessione nei fondi a disposizione di questo settore.

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Rispetto e tutela dell’ambiente, FeRFA premia il parco 'Gallipoli Cognato Dolomiti Lucane' con bandiera verde


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Dal 2022 ogni anno, in data 21 Ottobre viene assegnata una bandiera verde in segno di riconoscimento per il rispetto e la tutela di pachi e foreste. Questo 21 Ottobre, il Parco regionale “Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane riceverà, dalla Federazione Rinascita Forestale e Ambientale, il riconoscimento di “Bandiera Verde Parchi e Foreste Ferfa”: lo hanno reso noto il presidente, Mario Ungaro, e il direttore, Marco Delorenzo.
La bandiera è stata assegnata per il rispetto dei requisiti relativi alla gestione sostenibile del patrimonio verde, per la sostenibilità ecologica e per la multifunzionalità delle foreste.
“Il progetto Bandiera Verde – hanno detto Ungaro e Delorenzo – si integra con la nuova strategia forestale Europea e ha l’obiettivo di sensibilizzare l’uso sostenibile del soprassuolo forestale, in una nuova ottica di rispetto, integrazione con l’ambiente, con l’economia e le popolazioni locali”. Il Progetto FeRFA La Bandiera Verde Parchi e Foreste è un riconoscimento nazionale, istituito dalla Federazione rinascita forestale e Ambientale nel 2022 in occasione dei 200 anni dalla nascita del Corpo forestale dello Stato. La Commissione europea ha di recente adottato la “Nuova strategia forestale” per il 2030, iniziativa che ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il progetto bandiera verde Parchi e Foreste, si integra con tale strategia Europea e mira a garantire la multifunzionalità delle foreste come alleati essenziali nella lotta ai cambiamenti climatici e luogo di tutela della biodiversità. Il progetto bandiera verde vuole implementare tutte quelle azioni concrete che aumentino la quantità e la qualità delle foreste in Italia. Il progetto Bandiera Verde Parchi e Foreste ha l'obiettivo di sensibilizzare la politica ad un uso sostenibile del soprassuolo forestale, in una nuova ottica di rispetto, di sostenibilità e integrazione con l’ambiente, l’economia e le popolazioni locali.

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Meno consumi energetici per Banco Alimentare Piemonte, inaugurato impianto fotovoltaico


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Si rinforza l’impegno concreto per la sostenibilità ambientale e sociale del Banco Alimentare del Piemonte che da oggi potrà contare su un nuovo impianto fotovoltaico e su un’area dedicata al volontariato aziendale completamente rinnovata. L’inaugurazione, avvenuta questa mattina nella sede di Moncalieri, ha visto l’accensione del nuovo impianto da 80 KW che, progettato per ridurre del 50% i consumi energetici del magazzino dell’organizzazione di volontariato, rappresenta una svolta per la sostenibilità del Banco Alimentare. Il risparmio energetico si tradurrà infatti in risparmio economico, il che consentirà di avere più risorse da destinare al sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà. L’intervento rappresenta quindi un importante passo avanti per contribuire ad un futuro più sostenibile, ma non solo. L’impianto infatti, oltre a soddisfare il fabbisogno energetico della struttura del Banco, permetterà anche di alimentare con energia pulita la Comunità Energetica USE (Unione Sociale ed Energia) Nord, condividendo così benefici ecologici ed economici con cittadini, volontari e aziende partner del territorio. Contemporaneamente all’accensione dell’impianto, è stata inaugurata anche la nuova area del magazzino dedicata al volontariato aziendale dove, con una modalità di collaborazione tra profit e no profit, viene data alle aziende l’opportunità di coniugare la formazione dei propri dipendenti con attività di volontariato solidale, come la selezione, il controllo e il riconfezionamento dei prodotti donati al Banco, e che da questo vengono ridistribuiti alle oltre 550 organizzazioni territoriali che in Piemonte supportano più di 112mila persone in condizioni di difficoltà.

Si rinforza l’impegno concreto per la sostenibilità ambientale e sociale del Banco Alimentare del Piemonte che da oggi potrà contare su un nuovo impianto fotovoltaico e su un’area dedicata al volontariato aziendale completamente rinnovata. L’inaugurazione, avvenuta questa mattina nella sede di Moncalieri, ha visto l’accensione del nuovo impianto da 80 KW che, progettato per ridurre del 50% i consumi energetici del magazzino dell’organizzazione di volontariato, rappresenta una svolta per la sostenibilità del Banco Alimentare. Il risparmio energetico si tradurrà infatti in risparmio economico, il che consentirà di avere più risorse da destinare al sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà. L’intervento rappresenta quindi un importante passo avanti per contribuire ad un futuro più sostenibile, ma non solo. L’impianto infatti, oltre a soddisfare il fabbisogno energetico della struttura del Banco, permetterà anche di alimentare con energia pulita la Comunità Energetica USE (Unione Sociale ed Energia) Nord, condividendo così benefici ecologici ed economici con cittadini, volontari e aziende partner del territorio. Contemporaneamente all’accensione dell’impianto, è stata inaugurata anche la nuova area del magazzino dedicata al volontariato aziendale dove, con una modalità di collaborazione tra profit e no profit, viene data alle aziende l’opportunità di coniugare la formazione dei propri dipendenti con attività di volontariato solidale, come la selezione, il controllo e il riconfezionamento dei prodotti donati al Banco, e che da questo vengono ridistribuiti alle oltre 550 organizzazioni territoriali che in Piemonte supportano più di 112mila persone in condizioni di difficoltà.

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Modena, Spazio Uau! inaugura nuovo centro per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico


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Una vera e propria palestra di vita che vuole fornire ai bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico la possibilità di lavorare sulle loro autonomie: lo Spazio UAU è un centro polifunzionale accreditato e integrato con la rete dei servizi dell’Azienda USL di Modena che ha inaugurato questa mattina a Villa Igea. Qui i pazienti della fascia di età dai 6 ai 15 anni hanno a disposizione 430 metri quadrati, 7 stanze, 21 professionisti specializzati. Nello Spazio UAU sono stati ricreati gli ambienti di vita quotidiana – la cucina, il bagno, la camera da letto – per insegnare e allenare le capacità individuali in maniera strutturata, all’interno di contesti di vita che riproducono il più possibile la quotidianità. Da inizio settembre 45 minori seguono in questa sede i loro percorsi di trattamenti abilitativi e riabilitativi     Dalla cucina, al bagno con doccia, dalla scrivania per disegnare alla camera da letto: sono tra gli ambienti di una abitazione ricreati nel nuovo Spazio UAU presso Villa Igea a Modena. E sono stati ideati e realizzati per aiutare i bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico a sviluppare e allenare le loro autonomie in contesti di vita quotidiana.   Lo Spazio UAU è un nuovo centro polifunzionale modenese - accreditato e convenzionato con l’AUSL - per il trattamento abilitativo e riabilitativo rivolto in particolare alla fascia di età 6-15 anni: qui è quotidianamente al lavoro un’equipe multiprofessionale specializzata sull’autismo, composta da un medico, tre psicologhe, dieci tecnici della riabilitazione psichiatrica, quattro terapisti occupazionali, un logopedista, un pedagogista e un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva; l’obiettivo è quello di costruire un percorso di trattamento individualizzato per ogni paziente.  Da inizio settembre, dunque in poco più di un mese, sono in trattamento 45 bambini su segnalazione dei servizi di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’AUSL di Modena con cui questo percorso di trattamento è integrato. Lo Spazio UAU è quindi un ulteriore e innovativo tassello che si aggiunge agli altri spazi di trattamento presenti nel territorio di Modena e provincia (il Gelso a Vignola, Frignaut a Pavullo, AUT AUT a Fiorano) e collaborazioni con enti attivi nel territorio (biblioteche e ludoteche comunali, Villa Forni e Citta dei ragazzi a Modena), lavorando in rete con le Associazioni dei familiari degli utenti e le istituzioni scolastiche. Modalità, spazi e obiettivi di trattamento Questo nuovo spazio si sviluppa su 430 metri quadrati e dispone di sette stanze, tra cui una cucina, un bagno con doccia e uno senza, una camera da letto, tre ambulatori educativi, una palestra e una “stanza morbida”. La suddivisione degli spazi in aree funzionali specifiche e la loro personalizzazione con colori, scritte e simboli di identificazione aiutano il bambino a sapere con precisione ciò che si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni momento: facilitare l’apprendimento riduce l’ansia e l’incertezza, problemi comuni nei bambini autistici che presso lo Spazio UAU hanno a disposizione una “palestra di vita” per familiarizzare con abilità che potranno poi utilizzate nei contesti di vita personali e migliorare comportamenti socialmente significativi. Il percorso terapeutico si articola in quattro macro aree di intervento: comunicazione, competenze adattive, autonomia, abilità sociali; è sempre condiviso con la referente clinica della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) del territorio, la famiglia e la scuola, con l’obiettivo di dare continuità all’intervento negli ambienti di vita dei minori.

Una vera e propria palestra di vita che vuole fornire ai bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico la possibilità di lavorare sulle loro autonomie: lo Spazio UAU è un centro polifunzionale accreditato e integrato con la rete dei servizi dell’Azienda USL di Modena che ha inaugurato questa mattina a Villa Igea. Qui i pazienti della fascia di età dai 6 ai 15 anni hanno a disposizione 430 metri quadrati, 7 stanze, 21 professionisti specializzati. Nello Spazio UAU sono stati ricreati gli ambienti di vita quotidiana – la cucina, il bagno, la camera da letto – per insegnare e allenare le capacità individuali in maniera strutturata, all’interno di contesti di vita che riproducono il più possibile la quotidianità. Da inizio settembre 45 minori seguono in questa sede i loro percorsi di trattamenti abilitativi e riabilitativi     Dalla cucina, al bagno con doccia, dalla scrivania per disegnare alla camera da letto: sono tra gli ambienti di una abitazione ricreati nel nuovo Spazio UAU presso Villa Igea a Modena. E sono stati ideati e realizzati per aiutare i bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico a sviluppare e allenare le loro autonomie in contesti di vita quotidiana.   Lo Spazio UAU è un nuovo centro polifunzionale modenese - accreditato e convenzionato con l’AUSL - per il trattamento abilitativo e riabilitativo rivolto in particolare alla fascia di età 6-15 anni: qui è quotidianamente al lavoro un’equipe multiprofessionale specializzata sull’autismo, composta da un medico, tre psicologhe, dieci tecnici della riabilitazione psichiatrica, quattro terapisti occupazionali, un logopedista, un pedagogista e un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva; l’obiettivo è quello di costruire un percorso di trattamento individualizzato per ogni paziente.  Da inizio settembre, dunque in poco più di un mese, sono in trattamento 45 bambini su segnalazione dei servizi di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’AUSL di Modena con cui questo percorso di trattamento è integrato. Lo Spazio UAU è quindi un ulteriore e innovativo tassello che si aggiunge agli altri spazi di trattamento presenti nel territorio di Modena e provincia (il Gelso a Vignola, Frignaut a Pavullo, AUT AUT a Fiorano) e collaborazioni con enti attivi nel territorio (biblioteche e ludoteche comunali, Villa Forni e Citta dei ragazzi a Modena), lavorando in rete con le Associazioni dei familiari degli utenti e le istituzioni scolastiche. Modalità, spazi e obiettivi di trattamento Questo nuovo spazio si sviluppa su 430 metri quadrati e dispone di sette stanze, tra cui una cucina, un bagno con doccia e uno senza, una camera da letto, tre ambulatori educativi, una palestra e una “stanza morbida”. La suddivisione degli spazi in aree funzionali specifiche e la loro personalizzazione con colori, scritte e simboli di identificazione aiutano il bambino a sapere con precisione ciò che si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni momento: facilitare l’apprendimento riduce l’ansia e l’incertezza, problemi comuni nei bambini autistici che presso lo Spazio UAU hanno a disposizione una “palestra di vita” per familiarizzare con abilità che potranno poi utilizzate nei contesti di vita personali e migliorare comportamenti socialmente significativi. Il percorso terapeutico si articola in quattro macro aree di intervento: comunicazione, competenze adattive, autonomia, abilità sociali; è sempre condiviso con la referente clinica della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) del territorio, la famiglia e la scuola, con l’obiettivo di dare continuità all’intervento negli ambienti di vita dei minori.

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