Wings for Life World Run porta in Italia l'evento di corsa benefica
Wings for Life sostiene la ricerca all'avanguardia in tutto il mondo per trovare una cura per le lesioni del midollo spinale. Una corsa unica nel suo genere per tutti, sia runner che partecipanti in carrozzina. Invece del traguardo, tutti i partecipanti correranno insieme per tenere testa alla Catcher Car virtuale. Ora per l'undicesimo anno, il 4 maggio 2025 i partecipanti della Wings for Life World Run a Italia potranno correre insieme a Aosta. La nuova edizione è stata possibile grazie all’iniziativa di Samuele Buffa e Leonardo Lotto. Quest’ultimo è un giovane valdostano rimasto paralizzato in seguito a un incidente in Australia nel 2023 e oggi è impegnato attivamente nella sensibilizzazione sul tema delle lesioni al midollo spinale.
Rubrica: Dillo a Plaple
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Aosta in prima fila nella ricerca per le cure a lesioni del midollo spinale
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Dillo a PlapleDa Londra alla Romagna in bici per la ricerca scientifica
L’impresa di Carlo Allocca che da Milton Keynes arriverà a San Marino, per poi proseguire sulla costa adriatica con Rimini – Riccione – Gabicce. La sua impresa ha come scopo quello di raccogliere fondi in favore della ricerca scientifica sul diabete di tipo 1. Anche la famiglia si aggregherà, percorrendo simbolicamente l’ultimo chilometro prima di entrare nel suo paese natale che è Somma Vesuviana, nel napoletano, dove arriverà il 19 Luglio. Queste le parole di Carlo durante il lungo viaggio, piene di determinazione: " Ho raggiunto Argenta a 40 km da Ferrara. Ferrara è una città splendida con il Castello Estense, il Duomo. Sto incontrando tante persone ed ho fatto sport lungo il Po. Oggi arriverò a San Marino poi andrò lungo la costa adriatica piena di piste ciclabili meravigliose. Sarò a Rimini, Riccione e concluderò la giornata a Gabicce!".
L’impresa di Carlo Allocca che da Milton Keynes arriverà a San Marino, per poi proseguire sulla costa adriatica con Rimini – Riccione – Gabicce. La sua impresa ha come scopo quello di raccogliere fondi in favore della ricerca scientifica sul diabete di tipo 1. Anche la famiglia si aggregherà, percorrendo simbolicamente l’ultimo chilometro prima di entrare nel suo paese natale che è Somma Vesuviana, nel napoletano, dove arriverà il 19 Luglio. Queste le parole di Carlo durante il lungo viaggio, piene di determinazione: " Ho raggiunto Argenta a 40 km da Ferrara. Ferrara è una città splendida con il Castello Estense, il Duomo. Sto incontrando tante persone ed ho fatto sport lungo il Po. Oggi arriverò a San Marino poi andrò lungo la costa adriatica piena di piste ciclabili meravigliose. Sarò a Rimini, Riccione e concluderò la giornata a Gabicce!".
Dillo a PlapleOltre ogni limite, la grande sfida di Paolo Fattoruso dopo la leucemia
“La vita è bella, non bisogna mai trascorrere un giorno al buio”, queste le parole del 40enne Paolo Fattoruso quando è arrivato a Reggio Calabria, completando la traversata di 3 Km a nuoto in 58 minuti. Nel 2019 gli è stato diagnosticato una rara e violenta forma di leucemia, portandola. Stravolgere completamente la sua vita. Con il passare degli anni a combattere con la malattia si è deciso di rimettersi in gioco, nonostante il lungo calvario della malattia. Prima della traversata a nuoto, con il consenso dei medici, Paolo si era deciso di affrontare il Cammino di Santiago. Impresa riuscita, che lo ha ulteriormente motivato a spingersi oltre con l’ultima sfida: nuotare dalle coste calabresi e quelle siciliane. Un gesto che non è solo simbolo di speranza per se stesso, ma anche per tutti le persone che si trovano a combattere malattie.
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Dillo a PlapleNella foresta amazzonica scoperto un fungo che mangia la plastica
Si chiama Pestalotiopsis Microspora il fungo che è stato scoperto dagli studenti dell'Università di Yal, nella foresta pluviale dell’Amazzonia. Una scoperta che potrebbe risvolti significativi nella gestione dei rifiuti della plastica. Oltre a poter favorire rivolti positivi nel combattere l’inquinamento da plastica, questo fungo può rivelarsi importante per la bonifica di discariche e per sviluppare tecnologie di riciclo più efficace. Un importante esempio di come la voglia di scoprire e trovare soluzioni, da parte dell’uomo, possa trovare risvolti positivi.
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Dillo a PlapleUn caffè per combattere l’isolamento e supporto emotivo a persone affette da demenza
Ha preso il via a luglio, “Alzheimer Caffè”, il progetto ideato dalla Cooperativa La Rondine, reso possibile grazie alla disponibilità dell’A.S.P. Muzi Betti, che ha dato la disponibilità del terreno, e soprattutto alla Cooperativa La Rondine la quale ha totalmente finanziato la costruzione di una casa in legno che sarà appunto il contenitore del luogo di incontro di particolare significato socio-sanitario. Ha preso il via a luglio, “Caffè Alzheimer”, il progetto ideato dalla Cooperativa La Rondine, reso possibile grazie alla disponibilità dell’A.S.P. Muzi Betti, che ha dato la disponibilità del terreno, e soprattutto alla Cooperativa La Rondine la quale ha totalmente finanziato la costruzione di una casa in legno che sarà appunto il contenitore del luogo di incontro di particolare significato socio-sanitario. Con questo progetto, e ne seguiranno altri tutti all’interno della Residenza Muzi Betti, la Cooperativa La Rondine vuole dare alla struttura geriatrica, già ricca di molte attività e iniziative, un supporto ulteriore per un sostegno specifico ai familiari e agli utenti malati di Alzheimer, con il proprio personale di Psicologi e Psicoterapeuti coordinati dalla Dott.ssa Valentina Tellini in stretta collaborazione con la USL Umbria 1 e con l’importante supporto scientifico del Dott. Alberto Trequattrini. Questo servizio sarà completamente gratuito a disposizione dell’Ente Muzi Betti e di tutta la Comunità che ne voglia fare richiesta.
Ha preso il via a luglio, “Alzheimer Caffè”, il progetto ideato dalla Cooperativa La Rondine, reso possibile grazie alla disponibilità dell’A.S.P. Muzi Betti, che ha dato la disponibilità del terreno, e soprattutto alla Cooperativa La Rondine la quale ha totalmente finanziato la costruzione di una casa in legno che sarà appunto il contenitore del luogo di incontro di particolare significato socio-sanitario. Ha preso il via a luglio, “Caffè Alzheimer”, il progetto ideato dalla Cooperativa La Rondine, reso possibile grazie alla disponibilità dell’A.S.P. Muzi Betti, che ha dato la disponibilità del terreno, e soprattutto alla Cooperativa La Rondine la quale ha totalmente finanziato la costruzione di una casa in legno che sarà appunto il contenitore del luogo di incontro di particolare significato socio-sanitario. Con questo progetto, e ne seguiranno altri tutti all’interno della Residenza Muzi Betti, la Cooperativa La Rondine vuole dare alla struttura geriatrica, già ricca di molte attività e iniziative, un supporto ulteriore per un sostegno specifico ai familiari e agli utenti malati di Alzheimer, con il proprio personale di Psicologi e Psicoterapeuti coordinati dalla Dott.ssa Valentina Tellini in stretta collaborazione con la USL Umbria 1 e con l’importante supporto scientifico del Dott. Alberto Trequattrini. Questo servizio sarà completamente gratuito a disposizione dell’Ente Muzi Betti e di tutta la Comunità che ne voglia fare richiesta.
Dillo a PlapleUna raccolta di rifiuti per promuovere la cura e la protezione dell’ambiente
Il 19 luglio lo Yacht Club di Punta Ala promuove una raccolta di rifiuti per la promozione della cura e la protezione dell'ambiente. Incoraggiare il cambiamento positivo motivando la società ad agire e unirsi nello sforzo della cura dell’ambiente. "Un grande cambiamento non è altro che la somma di piccole azioni" si legge nella loro locandina. Le azioni di sensibilizzazione fanno parte del cambiamento profondo, questo tipo di iniziative lavorano in questo senso.
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Dillo a PlapleNuova legge salva-lavoro per i malati oncologici
La legge prevede che i dipendenti, pubblici o privati, colpiti da tumore o da malattie invalidanti, croniche o rare, possano chiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, fino a 24 mesi. Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulla "conservazione del posto di lavoro per i malati oncologici". La norma, votata in maniera trasversale da tutti i gruppi, riguarda "i soggetti affetti da malattie oncologiche o da malattie invalidanti e croniche, anche rare" e dà diritto a congedi o a sospensioni dell'attività autonoma. Il finanziamento previsto per la legge, che si applicherà a partire dal primo gennaio 2026, è pari al 20,9 milioni di euro per il 2026, con un graduale aumento di anno in anno fino al 2035, quando il finanziamento entrerà a regime con 25,2 milioni l'anno. La nuova legge prevede che i dipendenti, pubblici o privati, affetti da malattie oncologiche oppure da malattie invalidanti, croniche o rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74% possano richiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a 24 mesi. Durante il congedo non ha diritto a retribuzione e a svolgere qualsiasi tipo di attività lavorativa. A differenza di prima, quando molti perdevano il lavoro allo scadere dei 6 mesi di permesso, oggi il lavoratore può chiedere di assentarsi per ulteriori 18 mesi senza retribuzione ma con la garanzia di conservate del posto di lavoro.
La legge prevede che i dipendenti, pubblici o privati, colpiti da tumore o da malattie invalidanti, croniche o rare, possano chiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, fino a 24 mesi. Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulla "conservazione del posto di lavoro per i malati oncologici". La norma, votata in maniera trasversale da tutti i gruppi, riguarda "i soggetti affetti da malattie oncologiche o da malattie invalidanti e croniche, anche rare" e dà diritto a congedi o a sospensioni dell'attività autonoma. Il finanziamento previsto per la legge, che si applicherà a partire dal primo gennaio 2026, è pari al 20,9 milioni di euro per il 2026, con un graduale aumento di anno in anno fino al 2035, quando il finanziamento entrerà a regime con 25,2 milioni l'anno. La nuova legge prevede che i dipendenti, pubblici o privati, affetti da malattie oncologiche oppure da malattie invalidanti, croniche o rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74% possano richiedere un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a 24 mesi. Durante il congedo non ha diritto a retribuzione e a svolgere qualsiasi tipo di attività lavorativa. A differenza di prima, quando molti perdevano il lavoro allo scadere dei 6 mesi di permesso, oggi il lavoratore può chiedere di assentarsi per ulteriori 18 mesi senza retribuzione ma con la garanzia di conservate del posto di lavoro.
Dillo a PlapleLucca è la prima città italiana ad essere amica degli animali
Si è concluso il progetto europeo IN-HABIT che ha reso Lucca un laboratorio di innovazione urbana e sociale, valorizzando gli animali come risorsa pubblica per il benessere della comunità. Promosso dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Comune di Lucca e LuccaCrea, IN-HABIT ha trasformato la città toscana nella prima in Europa a dotarsi di una politica integrata uomo-animale, fondata sul principio della “One Health”, ovvero di “salute unica”, capace di generare valore sociale, culturale ed economico. In cinque anni di attività, IN-HABIT ha rigenerato lo spazio urbano e la vita cittadina attraverso la creazione di 15 chilometri di “animabili”, percorsi smart associati ad aree relazionali pensati per favorire l’interazione tra persone e animali. Il tutto secondo una logica partecipativa che riflette il modello del New European Bahaus, una politica europea che promuove progettazioni urbane belle, sostenibili e inclusive. Il progetto ha infatti coinvolto la cittadinanza aprendosi a una dimensione sociale e culturale. Centinaia di studentesse e studenti delle scuole primarie e secondarie hanno partecipato a percorsi educativi di coprogettazione urbana. Una delle attività è stata la sperimentazione di “CityPets”, un gioco di carte sulla gestione responsabile degli animali in città. Ma al centro di IN-HABIT ci sono stati anche gli anziani e le fasce più deboli della popolazione, con interventi assistiti con animali nelle residenze sanitarie e l’ideazione di un servizio di pet care per persone fragili. Accanto agli interventi sociali ed educativi, IN-HABIT ha poi valorizzato la pet economy: sono stati avviati 35 progetti imprenditoriali, dal turismo pet-friendly alla gestione innovativa dei servizi per animali, offrendo nuove prospettive di lavoro, soprattutto per giovani e donne.
Si è concluso il progetto europeo IN-HABIT che ha reso Lucca un laboratorio di innovazione urbana e sociale, valorizzando gli animali come risorsa pubblica per il benessere della comunità. Promosso dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Comune di Lucca e LuccaCrea, IN-HABIT ha trasformato la città toscana nella prima in Europa a dotarsi di una politica integrata uomo-animale, fondata sul principio della “One Health”, ovvero di “salute unica”, capace di generare valore sociale, culturale ed economico. In cinque anni di attività, IN-HABIT ha rigenerato lo spazio urbano e la vita cittadina attraverso la creazione di 15 chilometri di “animabili”, percorsi smart associati ad aree relazionali pensati per favorire l’interazione tra persone e animali. Il tutto secondo una logica partecipativa che riflette il modello del New European Bahaus, una politica europea che promuove progettazioni urbane belle, sostenibili e inclusive. Il progetto ha infatti coinvolto la cittadinanza aprendosi a una dimensione sociale e culturale. Centinaia di studentesse e studenti delle scuole primarie e secondarie hanno partecipato a percorsi educativi di coprogettazione urbana. Una delle attività è stata la sperimentazione di “CityPets”, un gioco di carte sulla gestione responsabile degli animali in città. Ma al centro di IN-HABIT ci sono stati anche gli anziani e le fasce più deboli della popolazione, con interventi assistiti con animali nelle residenze sanitarie e l’ideazione di un servizio di pet care per persone fragili. Accanto agli interventi sociali ed educativi, IN-HABIT ha poi valorizzato la pet economy: sono stati avviati 35 progetti imprenditoriali, dal turismo pet-friendly alla gestione innovativa dei servizi per animali, offrendo nuove prospettive di lavoro, soprattutto per giovani e donne.
Dillo a PlaplePolitano trasforma il suo matrimonio in un’occasione di beneficenza
La coppia ha annunciato questa decisione tramite un messaggio sui social media, esprimendo gratitudine per il sostegno ricevuto e sottolineando come i soldi donati permetteranno di realizzare due progetti all'Ospedale Santobono di Napoli per aiutare i bambini ricoverati nella struttura. Più nel dettaglio, la coppia ha dichiarato che il ricavato servirà per realizzare una una medicheria avanzata presso l'ospedale pediatrico e rendere più umana e accogliente la sala d'attesa nel reparto grandi ustioni del Santobono.
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Dillo a PlapleIl progetto pilota di AnconAmbiente per smaltire i toner esausti
Grazie ad AnconAmbiente e il comune di Ancona parte un progetto pilota che prevede l’installazione di appositi contenitori per la raccolta dei toner esausti da stampante in tre punti strategici della città: il Mercato del Piano, il Mercato di Via Maratta e il quartiere di Posatora. L’obiettivo è quello di facilitare il corretto smaltimento di questi rifiuti classificati come RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) che non possono assolutamente essere conferiti nella spazzatura indifferenziata o nei contenitori della plastica. Le cartucce di toner, infatti, contengono polveri sottili e materiali potenzialmente tossici come carbone, ossidi di ferro, plastica, alluminio e rame. Gettarle in modo improprio significa compromettere l’ambiente e, potenzialmente, la salute delle persone. È per questo che è fondamentale smaltirle correttamente, nel rispetto della normativa vigente. La scelta delle aree dove collocare i contenitori non è casuale. Due di questi sono posizionati nei mercati cittadini del Piano e di Via Maratta, zone centrali e molto frequentate ogni giorno che rappresentano un punto di riferimento per la vita urbana e per la spesa quotidiana. Il terzo contenitore è stato installato a Posatora, area residenziale nella parte alta della città densamente abitata. In questo modo si garantisce una copertura più ampia e inclusiva, che permette a chiunque di conferire i propri toner esausti in modo semplice e responsabile.Sul piano ambientale, l’importanza di questa iniziativa è evidente. Le cartucce di toner contengono materiali riutilizzabili e, se riciclate correttamente, possono essere avviate a nuovi cicli produttivi, contribuendo alla riduzione dei rifiuti e della produzione di nuove materie prime seconde.
Grazie ad AnconAmbiente e il comune di Ancona parte un progetto pilota che prevede l’installazione di appositi contenitori per la raccolta dei toner esausti da stampante in tre punti strategici della città: il Mercato del Piano, il Mercato di Via Maratta e il quartiere di Posatora. L’obiettivo è quello di facilitare il corretto smaltimento di questi rifiuti classificati come RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) che non possono assolutamente essere conferiti nella spazzatura indifferenziata o nei contenitori della plastica. Le cartucce di toner, infatti, contengono polveri sottili e materiali potenzialmente tossici come carbone, ossidi di ferro, plastica, alluminio e rame. Gettarle in modo improprio significa compromettere l’ambiente e, potenzialmente, la salute delle persone. È per questo che è fondamentale smaltirle correttamente, nel rispetto della normativa vigente. La scelta delle aree dove collocare i contenitori non è casuale. Due di questi sono posizionati nei mercati cittadini del Piano e di Via Maratta, zone centrali e molto frequentate ogni giorno che rappresentano un punto di riferimento per la vita urbana e per la spesa quotidiana. Il terzo contenitore è stato installato a Posatora, area residenziale nella parte alta della città densamente abitata. In questo modo si garantisce una copertura più ampia e inclusiva, che permette a chiunque di conferire i propri toner esausti in modo semplice e responsabile.Sul piano ambientale, l’importanza di questa iniziativa è evidente. Le cartucce di toner contengono materiali riutilizzabili e, se riciclate correttamente, possono essere avviate a nuovi cicli produttivi, contribuendo alla riduzione dei rifiuti e della produzione di nuove materie prime seconde.
Dillo a Plaple“Non porto gioia soltanto ai piccoli, ma loro la donano a me”
La star hollywoodiana Johnny Depp si è resa protagonista al di fuori dei grandi schermi con un gesto di solidarietà non indifferente: vestirsi un'ultima volta nel celebre pirata Jack Sparrow per andare a visitare i bambini malati all’ospedale infantile Niño Jesús a Madrid. L’attore attualmente si trova in Spagna per girare un nuovo film e tra un ciak e un altro ha colto l’occasione di regalare una giornata indimenticabile ai giovani pazienti malati di cancro.
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Dillo a PlapleBarriere coralline artificiali grazie alle ceneri animali e umane per ripristinare gli ecosistemi marini
Resting Reef è una startup britannica che con il suo progetto, si impegna attivamente nel ripristino degli ecosistemi marini, trasformando le ceneri dei defunti in barriere coralline artificiali, chiamate "reef balls". Un processo di realizzazione che si ottiene tramite una miscela di ceneri e materiale biodegradabile, che verranno poi posizionate sul fondale marino per realizzare dei veri e propri habitat per la vita marina, favorendo un aumento della biodiversità. Il progetto, oltre a creare un impatto positivo sulle comunità costiere, si inserisce nel progetto italiano “MER”, con l’obiettivo di salvaguardare gli oceani e la biodiversità.
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