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Occhiali e dispositivi elettronici, a Messina parte la raccolta per aiutare la popolazione del Burundi


Parte ufficialmente oggi l’iniziativa pro Burundi promossa da CittadinanzAttiva Sicilia Onlus An.tu.do Messina Giostra Ritiro e patrocinata dal Comune di Messina e dall’A.N.I.O.M.R.I.D. (ass. Naz. Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati), con il contributo di diciassette realtà associative del territorio.
L’iniziativa prevede di dare l’opportunità al Burundi, il paese più povero del mondo e con l’indice di sviluppo umano più basso del pianeta, di essere artefice della propria crescita dotando la popolazione, per il tramite dell’Associazione Onlus Aiutiamo il Burundi, di presidi indispensabili per il campo visivo come occhiali da vista e da sole usati, oltre che cellulari e tablet. Sarà possibile trovare in posti diversi della città dei contenitori di cartone e la locandina per la raccolta occhiali, cellulari, tablet e computer con indicazione dei referenti a cui rivolgersi.

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Parte ufficialmente oggi l’iniziativa pro Burundi promossa da CittadinanzAttiva Sicilia Onlus An.tu.do Messina Giostra Ritiro e patrocinata dal Comune di Messina e dall’A.N.I.O.M.R.I.D. (ass. Naz. Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati), con il contributo di diciassette realtà associative del territorio. L’iniziativa prevede di dare l’opportunità al Burundi, il paese più povero del mondo e con l’indice di sviluppo umano più basso del pianeta, di essere artefice della propria crescita dotando la popolazione, per il tramite dell’Associazione Onlus Aiutiamo il Burundi, di presidi indispensabili per il campo visivo come occhiali da vista e da sole usati, oltre che cellulari e tablet. Sarà possibile trovare in posti diversi della città dei contenitori di cartone e la locandina per la raccolta occhiali, cellulari, tablet e computer con indicazione dei referenti a cui rivolgersi.

Parte ufficialmente oggi l’iniziativa pro Burundi promossa da CittadinanzAttiva Sicilia Onlus An.tu.do Messina Giostra Ritiro e patrocinata dal Comune di Messina e dall’A.N.I.O.M.R.I.D. (ass. Naz. Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati), con il contributo di diciassette realtà associative del territorio. L’iniziativa prevede di dare l’opportunità al Burundi, il paese più povero del mondo e con l’indice di sviluppo umano più basso del pianeta, di essere artefice della propria crescita dotando la popolazione, per il tramite dell’Associazione Onlus Aiutiamo il Burundi, di presidi indispensabili per il campo visivo come occhiali da vista e da sole usati, oltre che cellulari e tablet. Sarà possibile trovare in posti diversi della città dei contenitori di cartone e la locandina per la raccolta occhiali, cellulari, tablet e computer con indicazione dei referenti a cui rivolgersi.

Dillo a Plaple

“HeySun”, a Misterbianco il grande evento fieristico del Mediterraneo dedicato alle energie rinnovabili


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Dal 25 al 27 settembre, 2024, nel polo fieristico SiciliaFiera, a Misterbianco, si terrà la fiera ‘HeySun’- Expo della transizione energetica, il grande evento fieristico del Mediterraneo dedicato alle energie rinnovabili e ospiterà la ventitreesima edizione dell'European Mobility Week, con la giornata del 25 settembre dedicata al Mobility day. Ci sarà un cartellone ricco di iniziative culturali, formative e informative legate al mondo della sostenibilità e della transizione energetica, coinvolgendo le scuole di primo e secondo grado di Catania e Misterbianco perché i giovani rappresentano il futuro e gli studenti avranno la possibilità di vivere momenti per apprendere ‘divertendosi’ le buone prassi della sostenibilità applicate nel quotidiano. Parte attiva sarà la FIAB Catania MONTAinBIKE Sicilia ASD, Associazione Federata FIAB ETS - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, con una serie di iniziative che vedranno protagonista la bicicletta come strumento per realizzare la transizione energetica. L’European mobility week è un’iniziativa di respiro europeo, ogni anno dal 16 al 22 settembre, in tutte le città europee ci sono manifestazioni e eventi per aumentare la consapevolezza sulla mobilità sostenibile, promuovere il cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, in particolare verso le giovani generazioni. La campagna di sensibilizzazione della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile quest'anno ha lo slogan “Shared public space” punterà l’attenzione sull’importanza di un uso condiviso degli spazi pubblici delle città, dove vive oltre il 70% degli europei. L’obiettivo della campagna è quello di incoraggiare le autorità locali a sperimentare misure di pianificazione innovative per una gestione degli spazi che tengano conto delle esigenze di tutti, a partire dai più fragili, e in particolare a promuovere nuove infrastrutture e tecnologie, misurare la qualità dell'aria e ottenere feedback dal pubblico.

Dal 25 al 27 settembre, 2024, nel polo fieristico SiciliaFiera, a Misterbianco, si terrà la fiera ‘HeySun’- Expo della transizione energetica, il grande evento fieristico del Mediterraneo dedicato alle energie rinnovabili e ospiterà la ventitreesima edizione dell'European Mobility Week, con la giornata del 25 settembre dedicata al Mobility day. Ci sarà un cartellone ricco di iniziative culturali, formative e informative legate al mondo della sostenibilità e della transizione energetica, coinvolgendo le scuole di primo e secondo grado di Catania e Misterbianco perché i giovani rappresentano il futuro e gli studenti avranno la possibilità di vivere momenti per apprendere ‘divertendosi’ le buone prassi della sostenibilità applicate nel quotidiano. Parte attiva sarà la FIAB Catania MONTAinBIKE Sicilia ASD, Associazione Federata FIAB ETS - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, con una serie di iniziative che vedranno protagonista la bicicletta come strumento per realizzare la transizione energetica. L’European mobility week è un’iniziativa di respiro europeo, ogni anno dal 16 al 22 settembre, in tutte le città europee ci sono manifestazioni e eventi per aumentare la consapevolezza sulla mobilità sostenibile, promuovere il cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, in particolare verso le giovani generazioni. La campagna di sensibilizzazione della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile quest'anno ha lo slogan “Shared public space” punterà l’attenzione sull’importanza di un uso condiviso degli spazi pubblici delle città, dove vive oltre il 70% degli europei. L’obiettivo della campagna è quello di incoraggiare le autorità locali a sperimentare misure di pianificazione innovative per una gestione degli spazi che tengano conto delle esigenze di tutti, a partire dai più fragili, e in particolare a promuovere nuove infrastrutture e tecnologie, misurare la qualità dell'aria e ottenere feedback dal pubblico.

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Paesaggi Aperti, ripensare l'abitare


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Trasformare gli spazi pubblici a partire dalla profonda conoscenza dei bisogni di chi lo vive e dalla proiezione verso un futuro che li renda più attivi e attrattivi per l’intera comunità; la sfida dell’architettura contemporanea è progettare i paesaggi urbani con innovazione per coglierne le potenzialità e l’identità, senza tralasciare le sfide dell'abitare: green, contro il consumo selvaggio di suolo. Su questi principi si fondano le attività di Paesaggi Aperti - progetto di IN/Arch e IN/Arch Sicilia finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca. Workshop a Catania, con la partecipazione di due personalità di fama internazionale: Mosè Ricci dell’Università La Sapienza di Roma e il paesaggista di PROAP Lisbona João Nunes, che hanno partecipato ai workshop con gli studi impegnati in progetti di rigenerazione del Quartiere Antico Corso di Catania.

Trasformare gli spazi pubblici a partire dalla profonda conoscenza dei bisogni di chi lo vive e dalla proiezione verso un futuro che li renda più attivi e attrattivi per l’intera comunità; la sfida dell’architettura contemporanea è progettare i paesaggi urbani con innovazione per coglierne le potenzialità e l’identità, senza tralasciare le sfide dell'abitare: green, contro il consumo selvaggio di suolo. Su questi principi si fondano le attività di Paesaggi Aperti - progetto di IN/Arch e IN/Arch Sicilia finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca. Workshop a Catania, con la partecipazione di due personalità di fama internazionale: Mosè Ricci dell’Università La Sapienza di Roma e il paesaggista di PROAP Lisbona João Nunes, che hanno partecipato ai workshop con gli studi impegnati in progetti di rigenerazione del Quartiere Antico Corso di Catania.

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Catania: Progetto “Paesaggi aperti” di IN/Arch per una riqualificazione urbana attenta alla sostenibilità


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Partecipazione attiva nei processi di rigenerazione urbana, per incentivare la sostenibilità, l’innovazione, l’occupazione, riappropriandosi del senso d’identità e d’appartenenza. Il progetto Paesaggi Aperti di IN/Arch e IN/Arch Sicilia – finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca, progetto Fres 2021-22 – prosegue il tour siciliano e torna a fare tappa a Catania. Due sono gli eventi in programma: uno il prossimo giovedì 11 luglio, l’altro a partire da giorno 15 luglio. «Si tratta – spiega la presidente di IN/Arch Sicilia Mariagrazia Leonardi – di due appuntamenti che concluderanno il ciclo etneo di Paesaggi Aperti. Un’occasione per tirare le somme di quanto fatto nel corso delle attività dei mesi scorsi e raccogliere ulteriori idee e proposte da parte di chi vive la città». L’interesse sarà rivolto al Quartiere Antico Corso, già oggetto di analisi lo scorso aprile – in collaborazione con il Comitato Popolare Antico Corso, l’Associazione Officine Culturali, l’Ordine e la Fondazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Catania – e San Berillo, su sui cui sono stati puntati i riflettori in sinergia con l’accademia Abadir e il laboratorio sociale organizzato dal sociologo urbano Carlo Colloca. «Con il supporto di Valentina Pantaleo e Natalia Cucuzza – illustra il professore Colloca – abbiamo organizzato tre gruppi di ricerca sul campo costituiti da studentesse del CdL Magistrale in Politiche e Servizi Sociali del DSPS-Unict, su temi emersi a seguito del dibattito con residenti e non di San Berillo e in particolare con la Cooperativa di Comunità “Trame di Quartiere”. Nello specifico, le aree individuate riguardano le sfide socio-territoriali e la realizzazione di un urban center, l’accesso alla residenza per cittadini autoctoni e stranieri, i metodi e le tecniche di una progettazione partecipata». Scopo degli incontri sarà quello di sintetizzare quanto raccolto durante il confronto con i cittadini e gli stakeholders del territorio, focalizzando l’attenzione sulle esigenze sociali dei due quartieri e - nel Quartiere Antico Corso - sulla qualità degli spazi pubblici, sul verde urbano, sugli spazi interstiziali e di connessione tra i grandi interventi di ristrutturazione urbanistica previsti dalla Legge 13/2015 e sul valore delle presenze archeologiche presenti. Un percorso di conoscenza dei luoghi durante il quale è stata coinvolta anche la “città-satellite” Librino, grazie alla preziosa collaborazione di Paolo Romania e del museo MAGMA del mecenate Antonio Presti. «Da poco – commenta la Leonardi – si è concluso il laboratorio “Il quartiere che vorrei. La città dei bambini”. L’arte della ceramica ha dato sfogo ai desideri dei più piccini, ma non solo, rappresentando la loro idea di città ideale. L’iniziativa ha perseguito l’obiettivo di promuovere l’educazione e la politica della bellezza, essenziali nel processo di riqualificazione condivisa dei paesaggi. Un concetto – continua – emerso anche nell’ultimo doppio incontro organizzato a fine giugno a Fiumara d’Arte, con l’Ordine degli Architetti di Messina, la Consulta Regionale degli Ordini APPC di Sicilia e la Fondazione degli Architetti del Mediterraneo». Primo appuntamento, dunque, l’11 luglio, a San Berillo, nella sede di Trame di Quartiere, a partire dalle ore 18. Oltre a Luca Aiello, presidente dell’associazione ospitante, interverranno Carla Barbanti (Trame di Quartiere), Mariagrazia Leonardi (presidente IN/Arch Sicilia), Veronica Leone (presidente Ordine APPC di Catania), Eleonora Bonanno (presidente Fondazione APPC di Catania), Enrico Trantino (sindaco del Comune di Catania), Carlo Colloca (professore di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio UniCT), Natalia Cocuzza e Valentina Pantaleo (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali UniCT), Lucia Giuliano (direttrice dell’Accademia Abadir di Catania), Biagio Bisignani (dirigente della Direzione Urbanistica del Comune di Catania) e Ignazio Lutri (IN/Arch Sicilia). Ampio spazio sarà riservato al dibattito. L’incontro dell’11 luglio registra anche la collaborazione della Comunità scientifica nazionale dei Sociologi dell’Ambiente e del Territorio. Dal 15 al 19 luglio, invece, spazio al workshop di progettazione “Paesaggi aperti per il Quartiere Antico Corso”, con numerose attività laboratoriali e visite conoscitive.

Partecipazione attiva nei processi di rigenerazione urbana, per incentivare la sostenibilità, l’innovazione, l’occupazione, riappropriandosi del senso d’identità e d’appartenenza. Il progetto Paesaggi Aperti di IN/Arch e IN/Arch Sicilia – finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca, progetto Fres 2021-22 – prosegue il tour siciliano e torna a fare tappa a Catania. Due sono gli eventi in programma: uno il prossimo giovedì 11 luglio, l’altro a partire da giorno 15 luglio. «Si tratta – spiega la presidente di IN/Arch Sicilia Mariagrazia Leonardi – di due appuntamenti che concluderanno il ciclo etneo di Paesaggi Aperti. Un’occasione per tirare le somme di quanto fatto nel corso delle attività dei mesi scorsi e raccogliere ulteriori idee e proposte da parte di chi vive la città». L’interesse sarà rivolto al Quartiere Antico Corso, già oggetto di analisi lo scorso aprile – in collaborazione con il Comitato Popolare Antico Corso, l’Associazione Officine Culturali, l’Ordine e la Fondazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Catania – e San Berillo, su sui cui sono stati puntati i riflettori in sinergia con l’accademia Abadir e il laboratorio sociale organizzato dal sociologo urbano Carlo Colloca. «Con il supporto di Valentina Pantaleo e Natalia Cucuzza – illustra il professore Colloca – abbiamo organizzato tre gruppi di ricerca sul campo costituiti da studentesse del CdL Magistrale in Politiche e Servizi Sociali del DSPS-Unict, su temi emersi a seguito del dibattito con residenti e non di San Berillo e in particolare con la Cooperativa di Comunità “Trame di Quartiere”. Nello specifico, le aree individuate riguardano le sfide socio-territoriali e la realizzazione di un urban center, l’accesso alla residenza per cittadini autoctoni e stranieri, i metodi e le tecniche di una progettazione partecipata». Scopo degli incontri sarà quello di sintetizzare quanto raccolto durante il confronto con i cittadini e gli stakeholders del territorio, focalizzando l’attenzione sulle esigenze sociali dei due quartieri e - nel Quartiere Antico Corso - sulla qualità degli spazi pubblici, sul verde urbano, sugli spazi interstiziali e di connessione tra i grandi interventi di ristrutturazione urbanistica previsti dalla Legge 13/2015 e sul valore delle presenze archeologiche presenti. Un percorso di conoscenza dei luoghi durante il quale è stata coinvolta anche la “città-satellite” Librino, grazie alla preziosa collaborazione di Paolo Romania e del museo MAGMA del mecenate Antonio Presti. «Da poco – commenta la Leonardi – si è concluso il laboratorio “Il quartiere che vorrei. La città dei bambini”. L’arte della ceramica ha dato sfogo ai desideri dei più piccini, ma non solo, rappresentando la loro idea di città ideale. L’iniziativa ha perseguito l’obiettivo di promuovere l’educazione e la politica della bellezza, essenziali nel processo di riqualificazione condivisa dei paesaggi. Un concetto – continua – emerso anche nell’ultimo doppio incontro organizzato a fine giugno a Fiumara d’Arte, con l’Ordine degli Architetti di Messina, la Consulta Regionale degli Ordini APPC di Sicilia e la Fondazione degli Architetti del Mediterraneo». Primo appuntamento, dunque, l’11 luglio, a San Berillo, nella sede di Trame di Quartiere, a partire dalle ore 18. Oltre a Luca Aiello, presidente dell’associazione ospitante, interverranno Carla Barbanti (Trame di Quartiere), Mariagrazia Leonardi (presidente IN/Arch Sicilia), Veronica Leone (presidente Ordine APPC di Catania), Eleonora Bonanno (presidente Fondazione APPC di Catania), Enrico Trantino (sindaco del Comune di Catania), Carlo Colloca (professore di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio UniCT), Natalia Cocuzza e Valentina Pantaleo (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali UniCT), Lucia Giuliano (direttrice dell’Accademia Abadir di Catania), Biagio Bisignani (dirigente della Direzione Urbanistica del Comune di Catania) e Ignazio Lutri (IN/Arch Sicilia). Ampio spazio sarà riservato al dibattito. L’incontro dell’11 luglio registra anche la collaborazione della Comunità scientifica nazionale dei Sociologi dell’Ambiente e del Territorio. Dal 15 al 19 luglio, invece, spazio al workshop di progettazione “Paesaggi aperti per il Quartiere Antico Corso”, con numerose attività laboratoriali e visite conoscitive.

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E.ON investe sul futuro dei giovani con le Summer School del progetto Energy4Blue


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Anche quest’anno, E.ON Italia rinnova il proprio impegno nel contrastare il cambiamento climatico. E.ON investe sul futuro dei giovani con le Summer School del progetto Energy4Blue. Il progetto di E.ON sulla tutela dell’ambiente marino si arricchisce di nuove attività insieme a UNESCO-IOC Università degli Studi di Bari e Filicudi Wildlife Conservation.   Il ripristino della biodiversità nel Paese è un tema assolutamente centrale oggi e domani, motivo per cui E.ON ha dato vita alla nuova edizione della Summer School alle Isole Tremiti, realizzata insieme a UNESCO-IOC e all’Università degli Studi di Bari, coinvolgendo proprio le generazioni di domani per una maggior consapevolezza sulle tematiche ambientaliste.   La biodiversità degli ecosistemi è a rischio: occorrono azioni concrete di tutela, ripristino e sensibilizzazione della popolazione Il mare ha un ruolo cruciale: se da un lato è in grado di assorbire il calore generato dai gas serra, dall’altro rappresenta l’habitat essenziale per un vasto ecosistema animale e vegetale. Oltre al “verde”, anche il “blu” è fondamentale per garantire la biodiversità nel Pianeta e, di conseguenza, la salute e l'integrità della natura. Oggi più che mai è urgente agire per garantire la tutela dei nostri mari, motivo per cui E.ON arricchisce e rinforza il progetto Energy4Blue, che prevede azioni concrete volte a contribuire alla tutela dell’ecosistema marino coinvolgendo direttamente i cittadini in attività di ripristino e di salvaguardia del territorio italiano. Dal 24 al 28 giugno alle Isole Tremiti si terrà la Summer School dedicata agli studenti e organizzata in collaborazione con UNESCO-IOC e Università degli Studi Aldo Moro di Bari nell’ambito del progetto Save The Wave di E.ON. L’obiettivo? Proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini del Mediterraneo.   Summer School nel Golfo di Palermo Si è invece tenuta nel mese di maggio la Summer School coordinata dal biologo marino Antonio Scannavino nell’ambito di Save the Wave a Mondello (PA). 300 studenti delle scuole primarie hanno preso parte ad attività pratiche organizzate con l’obiettivo di riconnettere i giovani al mare e far capire l'importanza di agire per la sua tutela e rigenerazione. Attività di citizen science si sono svolte anche a maggio durante il Water Festival 2024 di Palermo che ha visto la partecipazione di oltre 6.000 persone, a conferma del crescente interesse di cittadini, aziende e istituzioni verso queste tematiche. L’iniziativa di Mondello (PA) è poi proseguita il 5 giugno con il laboratorio “Save the Wave”, che ha visto la partecipazione di 50 ragazze e ragazzi dell'Istituto Tecnico Parlatore di Palermo.   Summer School alle Isole Eolie per ragazzi delle scuole locali e volontari Anche quest’anno Filicudi Wildlife Conservation, in collaborazione con E.ON, organizza le Summer School nelle Isole Eolie, in programma per l’intera estate e dedicate ai più giovani, per sensibilizzare su tematiche inerenti alla conservazione degli ecosistemi del Mediterraneo, con particolare focus sulla tartaruga marina comune Caretta caretta.

Anche quest’anno, E.ON Italia rinnova il proprio impegno nel contrastare il cambiamento climatico. E.ON investe sul futuro dei giovani con le Summer School del progetto Energy4Blue. Il progetto di E.ON sulla tutela dell’ambiente marino si arricchisce di nuove attività insieme a UNESCO-IOC Università degli Studi di Bari e Filicudi Wildlife Conservation.   Il ripristino della biodiversità nel Paese è un tema assolutamente centrale oggi e domani, motivo per cui E.ON ha dato vita alla nuova edizione della Summer School alle Isole Tremiti, realizzata insieme a UNESCO-IOC e all’Università degli Studi di Bari, coinvolgendo proprio le generazioni di domani per una maggior consapevolezza sulle tematiche ambientaliste.   La biodiversità degli ecosistemi è a rischio: occorrono azioni concrete di tutela, ripristino e sensibilizzazione della popolazione Il mare ha un ruolo cruciale: se da un lato è in grado di assorbire il calore generato dai gas serra, dall’altro rappresenta l’habitat essenziale per un vasto ecosistema animale e vegetale. Oltre al “verde”, anche il “blu” è fondamentale per garantire la biodiversità nel Pianeta e, di conseguenza, la salute e l'integrità della natura. Oggi più che mai è urgente agire per garantire la tutela dei nostri mari, motivo per cui E.ON arricchisce e rinforza il progetto Energy4Blue, che prevede azioni concrete volte a contribuire alla tutela dell’ecosistema marino coinvolgendo direttamente i cittadini in attività di ripristino e di salvaguardia del territorio italiano. Dal 24 al 28 giugno alle Isole Tremiti si terrà la Summer School dedicata agli studenti e organizzata in collaborazione con UNESCO-IOC e Università degli Studi Aldo Moro di Bari nell’ambito del progetto Save The Wave di E.ON. L’obiettivo? Proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini del Mediterraneo.   Summer School nel Golfo di Palermo Si è invece tenuta nel mese di maggio la Summer School coordinata dal biologo marino Antonio Scannavino nell’ambito di Save the Wave a Mondello (PA). 300 studenti delle scuole primarie hanno preso parte ad attività pratiche organizzate con l’obiettivo di riconnettere i giovani al mare e far capire l'importanza di agire per la sua tutela e rigenerazione. Attività di citizen science si sono svolte anche a maggio durante il Water Festival 2024 di Palermo che ha visto la partecipazione di oltre 6.000 persone, a conferma del crescente interesse di cittadini, aziende e istituzioni verso queste tematiche. L’iniziativa di Mondello (PA) è poi proseguita il 5 giugno con il laboratorio “Save the Wave”, che ha visto la partecipazione di 50 ragazze e ragazzi dell'Istituto Tecnico Parlatore di Palermo.   Summer School alle Isole Eolie per ragazzi delle scuole locali e volontari Anche quest’anno Filicudi Wildlife Conservation, in collaborazione con E.ON, organizza le Summer School nelle Isole Eolie, in programma per l’intera estate e dedicate ai più giovani, per sensibilizzare su tematiche inerenti alla conservazione degli ecosistemi del Mediterraneo, con particolare focus sulla tartaruga marina comune Caretta caretta.

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Tornare in natura - La mission della regione siciliana


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La Regione Sicilia, con la legge regionale 6 maggio 1981 n. 98, modificata e integrata dalla legge regionale 9 agosto 1988 n. 14, è stata una delle prime regioni italiane a stabilire norme di tutela dell'ambiente naturale prevedendo, quale strumento attuativo, l’istituzione di parchi e riserve naturali (prima tra tutte quella dello Zingaro), le cui motivazioni istitutive per la conservazione di aree terrestri, fluviali, lacustri o anche marine prospicienti l’area protetta, sono di natura botanica, zoologica, geologica, geomorfologica e anche paesaggistica, annoverando uno o più ecosistemi la cui conservazione è fondamentale per la difesa della biodiversità.
 Il sistema delle aree naturali protette siciliane è oggi di tutto rilievo in quanto a numero ed estensione di aree tutelate, ricchezza e diversità del patrimonio naturale, pluralità di soggetti coinvolti. La Legge Quadro nazionale sulle aree protette, le direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli” e una sempre maggiore attenzione del legislatore - europeo, nazionale e regionale - alla salvaguardia delle risorse naturali, hanno portato all’attuale quadro normativo ambientale, che in Sicilia disciplina nel suo complesso il sistema delle aree protette regionali che occupa circa il 20 % del territorio regionale ed è costituito da 4 parchi regionali, 1 parco nazionale, 75 riserve naturali regionali, 245 Siti Natura 2000, 7 aree marine protette, 93 geositi all'interno delle riserve naturali, nate per motivi geologici. Dalla varietà propria del paesaggio siciliano - che annovera una grande quantità di ambienti naturalisticamente e paesaggisticamente rilevanti, specie se rapportata alla relativamente piccola superficie dell’Isola - discende la notevole diversità che connota l’insieme delle aree protette siciliane: ambienti, dunque, che rendono pienamente sia la straordinaria biodiversità, sia la complessità e, talvolta, l’unicità del sistema biotico dell’Isola.

La Regione Sicilia, con la legge regionale 6 maggio 1981 n. 98, modificata e integrata dalla legge regionale 9 agosto 1988 n. 14, è stata una delle prime regioni italiane a stabilire norme di tutela dell'ambiente naturale prevedendo, quale strumento attuativo, l’istituzione di parchi e riserve naturali (prima tra tutte quella dello Zingaro), le cui motivazioni istitutive per la conservazione di aree terrestri, fluviali, lacustri o anche marine prospicienti l’area protetta, sono di natura botanica, zoologica, geologica, geomorfologica e anche paesaggistica, annoverando uno o più ecosistemi la cui conservazione è fondamentale per la difesa della biodiversità.
 Il sistema delle aree naturali protette siciliane è oggi di tutto rilievo in quanto a numero ed estensione di aree tutelate, ricchezza e diversità del patrimonio naturale, pluralità di soggetti coinvolti. La Legge Quadro nazionale sulle aree protette, le direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli” e una sempre maggiore attenzione del legislatore - europeo, nazionale e regionale - alla salvaguardia delle risorse naturali, hanno portato all’attuale quadro normativo ambientale, che in Sicilia disciplina nel suo complesso il sistema delle aree protette regionali che occupa circa il 20 % del territorio regionale ed è costituito da 4 parchi regionali, 1 parco nazionale, 75 riserve naturali regionali, 245 Siti Natura 2000, 7 aree marine protette, 93 geositi all'interno delle riserve naturali, nate per motivi geologici. Dalla varietà propria del paesaggio siciliano - che annovera una grande quantità di ambienti naturalisticamente e paesaggisticamente rilevanti, specie se rapportata alla relativamente piccola superficie dell’Isola - discende la notevole diversità che connota l’insieme delle aree protette siciliane: ambienti, dunque, che rendono pienamente sia la straordinaria biodiversità, sia la complessità e, talvolta, l’unicità del sistema biotico dell’Isola.

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Nasce il progetto “HeySun”


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Dal 25 al 27 Settembre 2024, nel polo fieristico SicialiaFiera, si terrà il primo Expo della transizione energetica. HeySun' si articolerà in 30 mila metri quadrati, due padiglioni, con la possibilità di fruire delle aree esterne ar circa 80 mila metri quadrati con espositori provenienti da tutto il mondo. Ci sarà un cartellone ricco di iniziative culturali, formative e informative legate al mondo della sostenibilità e della transizione energetica, coinvolgendo le scuole perché i giovani rappresentano il futuro e gli studenti avranno la possibilità di vivere momenti per apprendere 'divertendosi' le buone prassi della sostenibilità applicate nel quotidiano. L'Exhibition Meeting Hub, a Misterbianco, sarà il luogo dove dare nuova energia al futuro, una sorta di aggregatore di tecnologie e conoscenze, dove si incontreranno i principali stakeholder del settore. Una vetrina importante dove scoprire le più innovative soluzioni dal mondo dell'energia sostenibile.

Dal 25 al 27 Settembre 2024, nel polo fieristico SicialiaFiera, si terrà il primo Expo della transizione energetica. HeySun' si articolerà in 30 mila metri quadrati, due padiglioni, con la possibilità di fruire delle aree esterne ar circa 80 mila metri quadrati con espositori provenienti da tutto il mondo. Ci sarà un cartellone ricco di iniziative culturali, formative e informative legate al mondo della sostenibilità e della transizione energetica, coinvolgendo le scuole perché i giovani rappresentano il futuro e gli studenti avranno la possibilità di vivere momenti per apprendere 'divertendosi' le buone prassi della sostenibilità applicate nel quotidiano. L'Exhibition Meeting Hub, a Misterbianco, sarà il luogo dove dare nuova energia al futuro, una sorta di aggregatore di tecnologie e conoscenze, dove si incontreranno i principali stakeholder del settore. Una vetrina importante dove scoprire le più innovative soluzioni dal mondo dell'energia sostenibile.

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Trasformare l'ospitalità in un percorso di integrazione lavorativa


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“Welcome to Catania” è stato presentato a Catania e mira a fornire sostegno e soluzioni abitative, suddividendo il progetto in tre tipologie di misure. La misura A prevede misure di ospitalità straordinaria esterna. La misura B prevede approcci innovativi all’accoglienza in famiglia. Mentre, la misura C riguarda la coabitazione sociale all’interno di strutture di co-Housing. Con Welcome to Catania si tende a valorizza le risorse della comunità e a promuove una rete di supporto per coloro che sono in difficoltà.

“Welcome to Catania” è stato presentato a Catania e mira a fornire sostegno e soluzioni abitative, suddividendo il progetto in tre tipologie di misure. La misura A prevede misure di ospitalità straordinaria esterna. La misura B prevede approcci innovativi all’accoglienza in famiglia. Mentre, la misura C riguarda la coabitazione sociale all’interno di strutture di co-Housing. Con Welcome to Catania si tende a valorizza le risorse della comunità e a promuove una rete di supporto per coloro che sono in difficoltà.

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"Paesaggi Aperti", un progetto di interazione e partecipazione della comunità


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PAESAGGI APERTI è un progetto annuale realizzato in Sicilia dall’Istituto Nazionale di Architettura IN/Arch con la sezione territoriale IN/Arch Sicilia e mira a sviluppare un modello multidisciplinare di formazione e comunicazione delle conoscenze volto a implementare le “Comunità di patrimonio” e, mediante pratiche collaborative nel paesaggio, punterà a valorizzare culture e competenze locali rafforzando la complessa rete di relazioni fisiche, economiche e sociali che attraversano questi territori. Nel rileggere l’approccio partecipativo promosso in Sicilia da Danilo Dolci, PAESAGGI APERTI si basa su processi di comunicazione, partecipazione ed empowerment delle comunità e propone attività che, a partire dall’attuale condizione dell’isola, mirano a restituire identità e appartenenza utilizzando un’organica strategia d’innovazione sociale declinabile in una serie di progetti di rigenerazione e costituzione di “paesaggi aperti” alla comunità mediante un percorso di knowledge sharing che coinvolgerà cittadini, associazioni ed enti pubblici. PAESAGGI APERTI è un progetto di ricerca dell’Istituto Nazionale di Architettura IN/Arch e IN/Arch Sicilia vincitore del bando FRES “Fondo per la ricerca in campo economico e sociale” annualità 2021-22, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

PAESAGGI APERTI è un progetto annuale realizzato in Sicilia dall’Istituto Nazionale di Architettura IN/Arch con la sezione territoriale IN/Arch Sicilia e mira a sviluppare un modello multidisciplinare di formazione e comunicazione delle conoscenze volto a implementare le “Comunità di patrimonio” e, mediante pratiche collaborative nel paesaggio, punterà a valorizzare culture e competenze locali rafforzando la complessa rete di relazioni fisiche, economiche e sociali che attraversano questi territori. Nel rileggere l’approccio partecipativo promosso in Sicilia da Danilo Dolci, PAESAGGI APERTI si basa su processi di comunicazione, partecipazione ed empowerment delle comunità e propone attività che, a partire dall’attuale condizione dell’isola, mirano a restituire identità e appartenenza utilizzando un’organica strategia d’innovazione sociale declinabile in una serie di progetti di rigenerazione e costituzione di “paesaggi aperti” alla comunità mediante un percorso di knowledge sharing che coinvolgerà cittadini, associazioni ed enti pubblici. PAESAGGI APERTI è un progetto di ricerca dell’Istituto Nazionale di Architettura IN/Arch e IN/Arch Sicilia vincitore del bando FRES “Fondo per la ricerca in campo economico e sociale” annualità 2021-22, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

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Paternò


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Paternò è la prima città della Provincia di Catania ad Impatto Positivo: azioni concrete per migliorare la quotidianità di tante famiglie. Il Comune riceverà due veicoli attrezzato per il trasporto di persone a ridotta mobilità e l’Istituto Tecnico Economico Statale “G. Russo” coinvolgerà gli studenti in una sessione di formazione sui temi dello Sviluppo Sostenibile.

Paternò è la prima città della Provincia di Catania ad Impatto Positivo: azioni concrete per migliorare la quotidianità di tante famiglie. Il Comune riceverà due veicoli attrezzato per il trasporto di persone a ridotta mobilità e l’Istituto Tecnico Economico Statale “G. Russo” coinvolgerà gli studenti in una sessione di formazione sui temi dello Sviluppo Sostenibile.

Città ad impatto positivo

Alia Skin Care, Cosmesi biologica per raccontare la Sicilia


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Con PlapleTv Debora Pollina, titolare di Alia Skin Care Formule di alta qualità con alta concentrazione di principi attivi tra cui mandorlo, limone, arancio e gelsomino tipici siciliani. Una linea completa per la cura di viso, corpo e capelli. Alia Skin Care è una realtà cosmetica siciliana formulata nel rispetto dell'ambiente, senza petrolati, parabeni, OGM, SLES/SLE, siliconi e derivati animali. Gli ingredienti di alta qualità, tra cui l'Olio d'Oliva trapanese, sono selezionati nel rispetto delle tradizioni locali e dell'autenticità del territorio così come i profumi di fiori di mandorlo, limone, arancio e gelsomino. Il Packaging richiama la tipica pittura su maiolica dell'arte siciliana.

Con PlapleTv Debora Pollina, titolare di Alia Skin Care Formule di alta qualità con alta concentrazione di principi attivi tra cui mandorlo, limone, arancio e gelsomino tipici siciliani. Una linea completa per la cura di viso, corpo e capelli. Alia Skin Care è una realtà cosmetica siciliana formulata nel rispetto dell'ambiente, senza petrolati, parabeni, OGM, SLES/SLE, siliconi e derivati animali. Gli ingredienti di alta qualità, tra cui l'Olio d'Oliva trapanese, sono selezionati nel rispetto delle tradizioni locali e dell'autenticità del territorio così come i profumi di fiori di mandorlo, limone, arancio e gelsomino. Il Packaging richiama la tipica pittura su maiolica dell'arte siciliana.

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Da luoghi abbandonati a spazi rigenerati! Ace Italia contribuisce a creare nuovi luoghi di aggregazione sociale


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ACE, insieme a Retake, è al fianco di chi crede che gli spazi comuni meritino la stessa attenzione e lo stesso rispetto che le persone dedicano alle loro case. “Scendiamo in piazza”, è un’iniziativa di Ace Italia che prevede 16 tappe sparse per l’Italia, volte alla riqualificazione degli spazi comuni urbani. Tante città, per luoghi di aggregazione con finalità differenti: a Napoli un ex istituto è stato trasformato in uno spazio per giovani imprenditori. A Sassari una vecchia miniera è stata trasformata in un luogo di svago e sport o a Venezia una caserma abbandonata è diventa un posto di arte e cultura per tutti.

ACE, insieme a Retake, è al fianco di chi crede che gli spazi comuni meritino la stessa attenzione e lo stesso rispetto che le persone dedicano alle loro case. “Scendiamo in piazza”, è un’iniziativa di Ace Italia che prevede 16 tappe sparse per l’Italia, volte alla riqualificazione degli spazi comuni urbani. Tante città, per luoghi di aggregazione con finalità differenti: a Napoli un ex istituto è stato trasformato in uno spazio per giovani imprenditori. A Sassari una vecchia miniera è stata trasformata in un luogo di svago e sport o a Venezia una caserma abbandonata è diventa un posto di arte e cultura per tutti.

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