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Ichnusa e Legambiente Sardegna insieme per ispirare il cambiamento


“Se deve finire così, non beveteci nemmeno.” Così, Ichnusa, la birra con anima sarda, insieme a Legambiente Sardegna decide di mandare un messaggio forte e diretto per ispirare il cambiamento. Una presa di posizione che invita tutti a riflettere sull’importanza della responsabilità sociale, andando anche contro i loro interessi. Ichnusa e Legambiente Sardegna scendono in campo in prima persona in giornate di pulizia organizzate in tutta l’isola, nei principali luoghi della società: momenti di aggregazione e responsabilità per mostrare quello in cui credono, attraverso un gesto concreto.

Rubrica: Dillo a Plaple

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Riportami al Mare, la sfida per il ripristino dei litorali


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Aumentare le consapevolezze rispetto alla tutela dei litorali, far comprendere il danno generato dal “particolare” souvenir contraddistinto da sabbia e conchiglie che ogni anno finiscono in valigia dei turisti di passaggio dall’aeroporto di Olbia. Testimonial per il 2024 l'artista Geppi Cucciari Nasce così nel 2019 il progetto “Riportami al Mare”, sviluppato grazie ad un protocollo di intesa tra Geasar S.p.A., il Consorzio di Gestione dell'AreaMarina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale e l'Assessorato della Difesa dell'Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, con l'obiettivo di coordinare gli sforzi per tutelare l'ambiente e ripristinare i litorali. "Riportami al Mare", un progetto che prevede la reimmissione in natura di oltre 6 tonnellate di rocce, sabbia e conchiglie sequestrate ai controlli di sicurezza dell'Aeroporto di Olbia negli ultimi cinque anni grazie al lavoro degli enti di Stato preposti e dal personale di sicurezza aeroportuale. Quest'anno, l'ingente quantitativo di materiale naturale confiscato e reimmesso in natura si aggiunge alle oltre 10 tonnellate di materiale "restituito" durante la prima edizione del progetto nel 2019. Il riposizionamento nelle spiagge è stato effettuato dopo un dettagliato lavoro di classificazione svolto dai biologi dell'Area Marina Protetta di Tavolara.

Aumentare le consapevolezze rispetto alla tutela dei litorali, far comprendere il danno generato dal “particolare” souvenir contraddistinto da sabbia e conchiglie che ogni anno finiscono in valigia dei turisti di passaggio dall’aeroporto di Olbia. Testimonial per il 2024 l'artista Geppi Cucciari Nasce così nel 2019 il progetto “Riportami al Mare”, sviluppato grazie ad un protocollo di intesa tra Geasar S.p.A., il Consorzio di Gestione dell'AreaMarina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale e l'Assessorato della Difesa dell'Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, con l'obiettivo di coordinare gli sforzi per tutelare l'ambiente e ripristinare i litorali. "Riportami al Mare", un progetto che prevede la reimmissione in natura di oltre 6 tonnellate di rocce, sabbia e conchiglie sequestrate ai controlli di sicurezza dell'Aeroporto di Olbia negli ultimi cinque anni grazie al lavoro degli enti di Stato preposti e dal personale di sicurezza aeroportuale. Quest'anno, l'ingente quantitativo di materiale naturale confiscato e reimmesso in natura si aggiunge alle oltre 10 tonnellate di materiale "restituito" durante la prima edizione del progetto nel 2019. Il riposizionamento nelle spiagge è stato effettuato dopo un dettagliato lavoro di classificazione svolto dai biologi dell'Area Marina Protetta di Tavolara.

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Ichnusa e Legambiente Sardegna insieme per ispirare il cambiamento


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Ozieri, il Presidente della Repubblica premia una scuola


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In provincia di Sassari, a Ozieri, le classi 5AS, 5BS e 5AC del liceo scientifico e classico Antonio Segni, hanno ricevuto dal Presidente della repubblica tre targhe per essersi contraddistinti con gesti collettivi di solidarietà. Nel Dicembre 2022 gli studenti prestarono servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di Ozieri. Tale iniziativa rientra nel progetto lanciato dalla scuola, “Mi metto al servizio”. Le testimonianze di questi studenti ha poi coinvolto altri giovani, che si sono messi in gioco, offrendo la propria disponibilità per svolgere attività di volontariato.

In provincia di Sassari, a Ozieri, le classi 5AS, 5BS e 5AC del liceo scientifico e classico Antonio Segni, hanno ricevuto dal Presidente della repubblica tre targhe per essersi contraddistinti con gesti collettivi di solidarietà. Nel Dicembre 2022 gli studenti prestarono servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di Ozieri. Tale iniziativa rientra nel progetto lanciato dalla scuola, “Mi metto al servizio”. Le testimonianze di questi studenti ha poi coinvolto altri giovani, che si sono messi in gioco, offrendo la propria disponibilità per svolgere attività di volontariato.

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Canopoleno Green, un progetto sostenibile a Sassari


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Si svolge oggi negli spazi del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari l’appuntamento con “Canopoleno Green”. Appuntamento fissato con la responsabilità e la sostenibilità, con la sensibilità ed il rispetto. Protagonista sarà l’ambiente. Protagonisti saranno i giovani studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto che dal 2018 con la sua equipe educativa porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale sviluppato attraverso iniziative annuali che confluiscono poi in una manifestazione finale, “Canopoleno Green” appunto. Lungo il suo percorso l’equipe è supportata da partner come Legambiente ed Eco volontari di Sassari e Assessorato all’Ambiente del Comune di Sassari. Il tema 2024 risponde appieno agli obiettivi della agenda 2030 e nello specifico all’obiettivo 14: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Il Canopoleno crede fermamente che il parlare ai bambini e alle bambine di sostenibilità, di pesca illegale a salvaguardia delle aree marine protette con strumenti didattici e strategie educative alternative sia chiave utile al prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolare modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma.

Si svolge oggi negli spazi del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari l’appuntamento con “Canopoleno Green”. Appuntamento fissato con la responsabilità e la sostenibilità, con la sensibilità ed il rispetto. Protagonista sarà l’ambiente. Protagonisti saranno i giovani studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto che dal 2018 con la sua equipe educativa porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale sviluppato attraverso iniziative annuali che confluiscono poi in una manifestazione finale, “Canopoleno Green” appunto. Lungo il suo percorso l’equipe è supportata da partner come Legambiente ed Eco volontari di Sassari e Assessorato all’Ambiente del Comune di Sassari. Il tema 2024 risponde appieno agli obiettivi della agenda 2030 e nello specifico all’obiettivo 14: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Il Canopoleno crede fermamente che il parlare ai bambini e alle bambine di sostenibilità, di pesca illegale a salvaguardia delle aree marine protette con strumenti didattici e strategie educative alternative sia chiave utile al prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolare modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma.

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Da luoghi abbandonati a spazi rigenerati! Ace Italia contribuisce a creare nuovi luoghi di aggregazione sociale


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ACE, insieme a Retake, è al fianco di chi crede che gli spazi comuni meritino la stessa attenzione e lo stesso rispetto che le persone dedicano alle loro case. “Scendiamo in piazza”, è un’iniziativa di Ace Italia che prevede 16 tappe sparse per l’Italia, volte alla riqualificazione degli spazi comuni urbani. Tante città, per luoghi di aggregazione con finalità differenti: a Napoli un ex istituto è stato trasformato in uno spazio per giovani imprenditori. A Sassari una vecchia miniera è stata trasformata in un luogo di svago e sport o a Venezia una caserma abbandonata è diventa un posto di arte e cultura per tutti.

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A Rimini il futuro della mobilità sostenibile con la 11ª edizione di “IBE - Intermobility and Bus Expo”


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La distinzione tra trasporto privato e pubblico è ormai superata, evolvendo verso un modello di mobilità condivisa e sostenibile, reso possibile dalle tecnologie digitali. IBE Intermobility and Bus Expo si presenta come un punto d’incontro per le innovazioni nel settore della mobilità collettiva condivisa, coinvolgendo sia le aziende del trasporto pubblico che quelle delle nuove filiere del trasporto collettivo. La manifestazione si pone come catalizzatore per un sistema di mobilità integrato, sostenibile e a basse emissioni, in linea con gli obiettivi della transizione energetica della Next Generation EU. IBE offre un’opportunità per esplorare soluzioni di mobilità efficienti, raccogliendo approfondimenti su come il trasporto condiviso possa favorire crescita e sviluppo, e presentando un respiro internazionale per gli stakeholder e decisori politici.
 Obiettivo di INTERMOBILITY future ways è di comprendere e condividere lo stato attuale, le tendenze evolutive e i principali fattori di cambiamento che riguardano la mobilità sostenibile e condivisa, nell’ambito dell’innovazione derivante dalla transizione verso un’economia verde e digitale che accelera la richiesta di nuovi bisogni di mobilità di modelli organizzativi e la definizione di nuovi servizi, modalità e mezzi di trasporto. Sviluppato su tre giornate, INTERMOBILITY future ways è un’occasione unica di incontro, condivisione e confronto per aziende, amministratori locali e professionisti del settore della mobilità urbana ed extraurbana condivisa con l’intento principale di creare un ecosistema basato sul Mobility as a Service, (MaaS) in cui emergano soluzioni innovative, nuovi modelli e una rete di relazioni significative.

La distinzione tra trasporto privato e pubblico è ormai superata, evolvendo verso un modello di mobilità condivisa e sostenibile, reso possibile dalle tecnologie digitali. IBE Intermobility and Bus Expo si presenta come un punto d’incontro per le innovazioni nel settore della mobilità collettiva condivisa, coinvolgendo sia le aziende del trasporto pubblico che quelle delle nuove filiere del trasporto collettivo. La manifestazione si pone come catalizzatore per un sistema di mobilità integrato, sostenibile e a basse emissioni, in linea con gli obiettivi della transizione energetica della Next Generation EU. IBE offre un’opportunità per esplorare soluzioni di mobilità efficienti, raccogliendo approfondimenti su come il trasporto condiviso possa favorire crescita e sviluppo, e presentando un respiro internazionale per gli stakeholder e decisori politici.
 Obiettivo di INTERMOBILITY future ways è di comprendere e condividere lo stato attuale, le tendenze evolutive e i principali fattori di cambiamento che riguardano la mobilità sostenibile e condivisa, nell’ambito dell’innovazione derivante dalla transizione verso un’economia verde e digitale che accelera la richiesta di nuovi bisogni di mobilità di modelli organizzativi e la definizione di nuovi servizi, modalità e mezzi di trasporto. Sviluppato su tre giornate, INTERMOBILITY future ways è un’occasione unica di incontro, condivisione e confronto per aziende, amministratori locali e professionisti del settore della mobilità urbana ed extraurbana condivisa con l’intento principale di creare un ecosistema basato sul Mobility as a Service, (MaaS) in cui emergano soluzioni innovative, nuovi modelli e una rete di relazioni significative.

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Dalla criminalità all’uso solidale e ambientale, lega navale valorizza le barche confiscate


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Il progetto, “Mare di Legalità”, prevede l’impiego, nel corso del biennio 2024-25, di 25 imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata e affidate alla Lega navale per svolgere attività di diffusione della cultura marittima, di avvicinamento al mare e allo sport per tutti, di formazione nautica e di protezione ambientale, rivolte in particolare ai giovani e ai soggetti più fragili. Le barche confiscate alla mafia porteranno i nomi delle sue vittime: a Palermo, le barche Our Dream e Azimut - la prima intitolata ai magistrati Falcone e Borsellino, la seconda a Don Pino Puglisi - hanno svolto delle attività di educazione alla legalità e di avviamento alla vela con i giovani dei quartieri Ballarò, Kalsa e Zen e con il Comitato Addiopizzo. Grazie alla collaborazione con il locale Ordine degli Ingegneri e con l'Università di Palermo, l'imbarcazione intitolata ai giudici simbolo della lotta alla mafia è stata la prima tra le “barche della Legalità” ad essere stata resa pienamente accessibile a persone con disabilità fisica.

Il progetto, “Mare di Legalità”, prevede l’impiego, nel corso del biennio 2024-25, di 25 imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata e affidate alla Lega navale per svolgere attività di diffusione della cultura marittima, di avvicinamento al mare e allo sport per tutti, di formazione nautica e di protezione ambientale, rivolte in particolare ai giovani e ai soggetti più fragili. Le barche confiscate alla mafia porteranno i nomi delle sue vittime: a Palermo, le barche Our Dream e Azimut - la prima intitolata ai magistrati Falcone e Borsellino, la seconda a Don Pino Puglisi - hanno svolto delle attività di educazione alla legalità e di avviamento alla vela con i giovani dei quartieri Ballarò, Kalsa e Zen e con il Comitato Addiopizzo. Grazie alla collaborazione con il locale Ordine degli Ingegneri e con l'Università di Palermo, l'imbarcazione intitolata ai giudici simbolo della lotta alla mafia è stata la prima tra le “barche della Legalità” ad essere stata resa pienamente accessibile a persone con disabilità fisica.

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Dalle Canarie ai Caraibi in barca a vela per sostenere il volontariato negli ospedali


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Clown 2.0 è un’Organizzazione di Volontariato - ETS con sede a Bologna che, attraverso gli oltre 100 Volontari Clown di Corsia ed i loro nasi rossi, porta il sorriso negli ospedali pediatrici e si prende cura di bambini orfani o che vivono situazioni di disagio in Italia o nel Mondo. Ogni volta che una persona "ordinaria" dedica del tempo agli altri in modo disinteressato diventa una persona "straordinaria". Questo è quello che succede ogni giovedì dell'anno ai volontari clown di corsia che dopo una giornata di lavoro o studio, attraversano la città per raggiungere i reparti pediatrici dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. La straordinarietà delle persone emerge anche tutte le volte che i volontari incontrano bambini in difficoltà in giro per il mondo. Da queste considerazioni e dal desiderio di raccontare il volontariato in modo diverso, nasce il progetto Alisei 2.0 "La sfida Atlantica" ovvero "l'impresa straordinaria di una persona ordinaria". La traversata, che verrà fisicamente compiuta da Gianni Bitonti, presidente dell'Associazione Clown 2.0 e co-fondatore della Clownsofia, nasce con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica per dimostrare che ogni volontario, con il suo impegno quotidiano, è in grado di compiere imprese straordinarie perché il volontariato è un potentissimo strumento di trasformazione personale e collettiva, capace di rendere straordinarie persone ordinarie. L'Oceano Atlantico sarà navigato con un catamarano di 13 metri con il solo ausilio delle vele per una distanza di quasi 3.000 miglia nautiche ovvero 5.556 Km, quasi 5 volte la lunghezza dell'Italia. La partenza avverrà dalle Canarie in direzione Caraibi senza scali e tappe intermedie. La raccolta fondi, pari a 30.000 €, avverrà attraverso la possibilità di donare 10€ per ogni miglio nautico percorso per coprire le 3.000 Mn che separano le isole Canarie dalle isole caraibiche.

Clown 2.0 è un’Organizzazione di Volontariato - ETS con sede a Bologna che, attraverso gli oltre 100 Volontari Clown di Corsia ed i loro nasi rossi, porta il sorriso negli ospedali pediatrici e si prende cura di bambini orfani o che vivono situazioni di disagio in Italia o nel Mondo. Ogni volta che una persona "ordinaria" dedica del tempo agli altri in modo disinteressato diventa una persona "straordinaria". Questo è quello che succede ogni giovedì dell'anno ai volontari clown di corsia che dopo una giornata di lavoro o studio, attraversano la città per raggiungere i reparti pediatrici dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. La straordinarietà delle persone emerge anche tutte le volte che i volontari incontrano bambini in difficoltà in giro per il mondo. Da queste considerazioni e dal desiderio di raccontare il volontariato in modo diverso, nasce il progetto Alisei 2.0 "La sfida Atlantica" ovvero "l'impresa straordinaria di una persona ordinaria". La traversata, che verrà fisicamente compiuta da Gianni Bitonti, presidente dell'Associazione Clown 2.0 e co-fondatore della Clownsofia, nasce con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica per dimostrare che ogni volontario, con il suo impegno quotidiano, è in grado di compiere imprese straordinarie perché il volontariato è un potentissimo strumento di trasformazione personale e collettiva, capace di rendere straordinarie persone ordinarie. L'Oceano Atlantico sarà navigato con un catamarano di 13 metri con il solo ausilio delle vele per una distanza di quasi 3.000 miglia nautiche ovvero 5.556 Km, quasi 5 volte la lunghezza dell'Italia. La partenza avverrà dalle Canarie in direzione Caraibi senza scali e tappe intermedie. La raccolta fondi, pari a 30.000 €, avverrà attraverso la possibilità di donare 10€ per ogni miglio nautico percorso per coprire le 3.000 Mn che separano le isole Canarie dalle isole caraibiche.

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Cos'è la biodiversità? Parte il progetto educativo del WWF


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"Alla scoperta della biodiversità in città" è un progetto di educazione ambientale e alla sostenibilità promosso da WWF Lombardia e dalla sezione WWF Insubria-Legnano. Le attività sono inserite nell’ambito della progettazione per gli anni 2024/25 e 2025/26. Il progetto vede coinvolti studenti e docenti delle scuole dell’I.C. Manzoni di Legnano e dell’Agrario Mendel di Villa Cortese con la collaborazione e il supporto scientifico di ISPRA (Istituto per la Ricerca sull’Ambiente) e del Network Nazionale della Biodiversità. L’attività progettuale ha lo scopo di avvicinare studenti e cittadini alla scienza e in particolare alla conoscenza della biodiversità del proprio territorio, nello specifico, il progetto consiste in attività di Citizen Science che si svolgono presso il Parco ex-Ila e nel Parco Bosco dei Ronchi di Legnano rivolte non solo agli studenti delle scuole ma aperto alla cittadinanza tutta. La Citizen science, o scienza partecipativa, è un approccio di ricerca scientifica che coinvolge i cittadini nella raccolta e nell'analisi dei dati, permettendo una partecipazione attiva e consapevole dei cittadini stessi nella conoscenza e nella tutela dell'ambiente. In questo contesto, l'obiettivo è quello di scoprire la biodiversità presente all’interno del Parco Ila e del Bosco dei Ronchi, offrendo agli studenti un'opportunità di apprendimento interattiva e concreta, che permetta loro di esplorare e comprendere la biodiversità presente nella loro città attraverso attività di monitoraggio e documentazione dei diversi organismi viventi. Durante le attività, gli studenti e i cittadini saranno invitati ad esplorare gli ambienti visitati e a contribuire al monitoraggio dei dati inerenti alla flora e alla fauna presente sul territorio legnanese. Infine, i risultati del monitoraggio contribuiranno alla realizzazione del progetto "Biodiversità in posa", promosso dal Network Nazionale della Biodiversità.

"Alla scoperta della biodiversità in città" è un progetto di educazione ambientale e alla sostenibilità promosso da WWF Lombardia e dalla sezione WWF Insubria-Legnano. Le attività sono inserite nell’ambito della progettazione per gli anni 2024/25 e 2025/26. Il progetto vede coinvolti studenti e docenti delle scuole dell’I.C. Manzoni di Legnano e dell’Agrario Mendel di Villa Cortese con la collaborazione e il supporto scientifico di ISPRA (Istituto per la Ricerca sull’Ambiente) e del Network Nazionale della Biodiversità. L’attività progettuale ha lo scopo di avvicinare studenti e cittadini alla scienza e in particolare alla conoscenza della biodiversità del proprio territorio, nello specifico, il progetto consiste in attività di Citizen Science che si svolgono presso il Parco ex-Ila e nel Parco Bosco dei Ronchi di Legnano rivolte non solo agli studenti delle scuole ma aperto alla cittadinanza tutta. La Citizen science, o scienza partecipativa, è un approccio di ricerca scientifica che coinvolge i cittadini nella raccolta e nell'analisi dei dati, permettendo una partecipazione attiva e consapevole dei cittadini stessi nella conoscenza e nella tutela dell'ambiente. In questo contesto, l'obiettivo è quello di scoprire la biodiversità presente all’interno del Parco Ila e del Bosco dei Ronchi, offrendo agli studenti un'opportunità di apprendimento interattiva e concreta, che permetta loro di esplorare e comprendere la biodiversità presente nella loro città attraverso attività di monitoraggio e documentazione dei diversi organismi viventi. Durante le attività, gli studenti e i cittadini saranno invitati ad esplorare gli ambienti visitati e a contribuire al monitoraggio dei dati inerenti alla flora e alla fauna presente sul territorio legnanese. Infine, i risultati del monitoraggio contribuiranno alla realizzazione del progetto "Biodiversità in posa", promosso dal Network Nazionale della Biodiversità.

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Il potere di un albero, il COF-999 è capace di pulire l’aria dall’anidride carbonica


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Un team di ricercatori dell’università di Berkeley ha creato COF-999, una polvere gialla che sta riscrivendo le regole della cattura della CO2. Questa polvere, con soli 200 grammi, è capace di assorbire la stessa quantità di CO2 di una quercia adulta. L’invenzione di Omar Yaghi, ha un meccanismo, il quale prevede che quando l’aria attraversa queste strutture, la maggior parte dei suoi componenti passa indisturbata, ma le ammine, che sono basiche, catturano selettivamente la CO2, che è acida.

Un team di ricercatori dell’università di Berkeley ha creato COF-999, una polvere gialla che sta riscrivendo le regole della cattura della CO2. Questa polvere, con soli 200 grammi, è capace di assorbire la stessa quantità di CO2 di una quercia adulta. L’invenzione di Omar Yaghi, ha un meccanismo, il quale prevede che quando l’aria attraversa queste strutture, la maggior parte dei suoi componenti passa indisturbata, ma le ammine, che sono basiche, catturano selettivamente la CO2, che è acida.

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Alimentare i trasporti pubblici con rifiuti organici? A Copenaghen è possibile!


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Copenaghen, grazie alle numerose iniziative di sostenibilità, mira a diventare la prima capitale a impatto zero in Europa entro il 2025. Tra i vari progetti di sostenibilità ambientale vi è un sistema all’avanguardia che punta a ridurre al minimo gli sprechi organici, come avanzi di cibo. Tramite la raccolta differenziata, vengono raccolti e portati in appositi impianti per poi essere trasformati in biogas per alimentare i trasporti pubblici della capitale e allo stesso tempo ridurre l’uso dei carburanti fossili e le emissioni di gas inquinanti. Nella capitale si trova, inoltre, l’impianto di incenerimento Copenhill che brucia rifiuti organici per generare elettricità e calore per le abitazioni.

Copenaghen, grazie alle numerose iniziative di sostenibilità, mira a diventare la prima capitale a impatto zero in Europa entro il 2025. Tra i vari progetti di sostenibilità ambientale vi è un sistema all’avanguardia che punta a ridurre al minimo gli sprechi organici, come avanzi di cibo. Tramite la raccolta differenziata, vengono raccolti e portati in appositi impianti per poi essere trasformati in biogas per alimentare i trasporti pubblici della capitale e allo stesso tempo ridurre l’uso dei carburanti fossili e le emissioni di gas inquinanti. Nella capitale si trova, inoltre, l’impianto di incenerimento Copenhill che brucia rifiuti organici per generare elettricità e calore per le abitazioni.

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Combattere la povertà si può! Lo dimostra il progetto “Stazione di Posta”


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In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Povertà è stato presentato a Vigodarzere, a Padova, il progetto “La Stazione di Posta”. Accolto con entusiasmo dalle autorità locali, “La Stazione di Posta” offrirà attività per persone in condizione di deprivazione materiale, di marginalità anche estrema e senza dimora volte a facilitare l’accesso alla intera rete dei servizi, l’orientamento e la presa in carico, al tempo stesso offrendo alcuni servizi essenziali a bassa soglia. Servizi che riguardano: - Segretariato sociale: ascolto dei bisogni, gestione pratiche, consulenza amministrativa e legale. - Formazione: laboratori e momenti formativi. - Accompagnamento all’abitare: supporto nelle bollette e assistenza per la residenza. - Accompagnamento al lavoro: orientamento, tirocini e corsi di lingua italiana. - Tutoraggio e mediazione linguistica: servizi di fermo posta e domiciliazione postale. Il Centro servizi si inserisce nel contesto degli interventi e dei servizi finalizzati alla riduzione della marginalità e all’inclusione sociale a favore delle persone adulte/famiglie e ha l’obiettivo di creare un punto unitario di accoglienza, accesso e fornitura di servizi, ben riconoscibile a livello territoriale dalle persone in condizioni di bisogno.

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