“Se deve finire così, non beveteci nemmeno.” Così, Ichnusa, la birra con anima sarda, insieme a Legambiente Sardegna decide di mandare un messaggio forte e diretto per ispirare il cambiamento. Una presa di posizione che invita tutti a riflettere sull’importanza della responsabilità sociale, andando anche contro i loro interessi. Ichnusa e Legambiente Sardegna scendono in campo in prima persona in giornate di pulizia organizzate in tutta l’isola, nei principali luoghi della società: momenti di aggregazione e responsabilità per mostrare quello in cui credono, attraverso un gesto concreto.
Rubrica: Dillo a Plaple
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Pesce, da scarto a bioplastica idrosolubile. L’idea nata da una startup di Sassari
Relicta è una startup di Sassari che ha sviluppato una bioplastica idrosolubile da scarti di pesce. L'azienda vuole essere parte della soluzione a un grande problema che è l'inquinamento da plastica. Come funziona? Lo spiegano proprio i giovani fondatori della strartup. La soluzione Relicta è un materiale bioplastico idrosolubile ottenuto dagli scarti della lavorazione del pesce e adatto per soluzioni di imballaggio. In particolare, dalla pelle del pesce è possibile ottenere, tramite una miscela specifica, una pellicola di plastica trasparente e inodore. La plastica, per la sua composizione, è compostabile, biodegradabile e idrosolubile. La solubilità in acqua è la caratteristica più importante del nostro prodotto che apre nuove vie di smaltimento per questo materiale.
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Dillo a PlapleRiportami al Mare, la sfida per il ripristino dei litorali
Aumentare le consapevolezze rispetto alla tutela dei litorali, far comprendere il danno generato dal “particolare” souvenir contraddistinto da sabbia e conchiglie che ogni anno finiscono in valigia dei turisti di passaggio dall’aeroporto di Olbia. Testimonial per il 2024 l'artista Geppi Cucciari Nasce così nel 2019 il progetto “Riportami al Mare”, sviluppato grazie ad un protocollo di intesa tra Geasar S.p.A., il Consorzio di Gestione dell'AreaMarina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale e l'Assessorato della Difesa dell'Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, con l'obiettivo di coordinare gli sforzi per tutelare l'ambiente e ripristinare i litorali. "Riportami al Mare", un progetto che prevede la reimmissione in natura di oltre 6 tonnellate di rocce, sabbia e conchiglie sequestrate ai controlli di sicurezza dell'Aeroporto di Olbia negli ultimi cinque anni grazie al lavoro degli enti di Stato preposti e dal personale di sicurezza aeroportuale. Quest'anno, l'ingente quantitativo di materiale naturale confiscato e reimmesso in natura si aggiunge alle oltre 10 tonnellate di materiale "restituito" durante la prima edizione del progetto nel 2019. Il riposizionamento nelle spiagge è stato effettuato dopo un dettagliato lavoro di classificazione svolto dai biologi dell'Area Marina Protetta di Tavolara.
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NewsIchnusa e Legambiente Sardegna insieme per ispirare il cambiamento
“Se deve finire così, non beveteci nemmeno.” Così, Ichnusa, la birra con anima sarda, insieme a Legambiente Sardegna decide di mandare un messaggio forte e diretto per ispirare il cambiamento. Una presa di posizione che invita tutti a riflettere sull’importanza della responsabilità sociale, andando anche contro i loro interessi. Ichnusa e Legambiente Sardegna scendono in campo in prima persona in giornate di pulizia organizzate in tutta l’isola, nei principali luoghi della società: momenti di aggregazione e responsabilità per mostrare quello in cui credono, attraverso un gesto concreto.
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Dillo a PlapleOzieri, il Presidente della Repubblica premia una scuola
In provincia di Sassari, a Ozieri, le classi 5AS, 5BS e 5AC del liceo scientifico e classico Antonio Segni, hanno ricevuto dal Presidente della repubblica tre targhe per essersi contraddistinti con gesti collettivi di solidarietà. Nel Dicembre 2022 gli studenti prestarono servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di Ozieri. Tale iniziativa rientra nel progetto lanciato dalla scuola, “Mi metto al servizio”. Le testimonianze di questi studenti ha poi coinvolto altri giovani, che si sono messi in gioco, offrendo la propria disponibilità per svolgere attività di volontariato.
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Dillo a PlapleCanopoleno Green, un progetto sostenibile a Sassari
Si svolge oggi negli spazi del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari l’appuntamento con “Canopoleno Green”. Appuntamento fissato con la responsabilità e la sostenibilità, con la sensibilità ed il rispetto. Protagonista sarà l’ambiente. Protagonisti saranno i giovani studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto che dal 2018 con la sua equipe educativa porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale sviluppato attraverso iniziative annuali che confluiscono poi in una manifestazione finale, “Canopoleno Green” appunto. Lungo il suo percorso l’equipe è supportata da partner come Legambiente ed Eco volontari di Sassari e Assessorato all’Ambiente del Comune di Sassari. Il tema 2024 risponde appieno agli obiettivi della agenda 2030 e nello specifico all’obiettivo 14: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Il Canopoleno crede fermamente che il parlare ai bambini e alle bambine di sostenibilità, di pesca illegale a salvaguardia delle aree marine protette con strumenti didattici e strategie educative alternative sia chiave utile al prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolare modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma.
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Dillo a PlapleLo sport che supera le barriere della disabilità: 20 anni di Volpi Rosse Menarini
Due decenni di sport e impegno sociale. È un compleanno tondo quello che festeggiano a marzo le Volpi Rosse Menarini, la squadra di basket in carrozzina in Serie A che, dopo la trasferta per l'Eurocup 3, continua a combattere per conquistare la vetta della classifica del campionato nazionale. A fare il tifo per il team c’è il Gruppo Menarini, che sostiene questa realtà nelle sue attività di inclusione attraverso la pratica sportiva ai massimi livelli. Nate nel 2005 come associazione di promozione sociale, prima squadra toscana della disciplina, le Volpi Rosse Menarini hanno saputo trasformare la passione per lo sport in un percorso di crescita straordinario. Dopo anni di impegno nei campionati giovanili e in Serie B, nel 2021 è arrivata la svolta: la vittoria del campionato e la promozione in Serie A. Da quel momento, la formazione fiorentina si è misurata con l’élite del basket in carrozzina italiano, conquistando anche la scena internazionale con l’accesso all’Eurocup 3 e il secondo posto nel 2024. Ma le Volpi Rosse Menarini non si limitano soltanto allo sport agonistico: la società è impegnata in due principali progetti sociali. Come "Oltre l’Ostacolo" che, rivolto ai ragazzi fra i 12 e i 16 anni, propone un ciclo di incontri nelle scuole toscane per sensibilizzare i più giovani sulle barriere architettoniche, culturali e mentali che ostacolano una piena inclusione. Al termine delle lezioni in aula, gli studenti partecipano a veri e propri allenamenti con gli atleti delle Volpi Rosse Menarini. E poi "Movimento in Allegria", progetto che favorisce lo sviluppo dell’autonomia personale nei ragazzi con disabilità fisiche o cognitive.
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Dillo a PlapleVarese, 200 ragazzi impegnati per ripulire il lago di Gavirate
Sono stati raccolti più di cento chili di rifiuti, grazie anche agli studenti delle scuole di Bardello, Gavirate e Voltorre che hanno partecipato a una giornata di educazione ambientale. Guidati dai volontari di Ama&Vivi Plastic Free, Marevivo e CSS Oltrona-Groppello, i ragazzi hanno imparato a differenziare, catalogare e pesare i rifiuti raccolti nei giorni precedenti sulle rive del lago e nel bosco alla foce del fiume Tinella. La scuola si fa portatore di sani principi e permette ai ragazzi di toccare con mano le notizie di cui sentono parlare. Una vera occasione per accrescere l'interesse e l'impegno verso il rispetto dell'ambiente. Foto di Marevivo
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Dillo a PlaplePallet di cocco: la rivoluzione per i trasporti
Nel settore dei trasporti, i pallets monouso di legno rappresentano un problema ambientale: dopo aver asservito alla loro funzione, vengono gettati nelle discariche contribuendo all'inquinamento e allo spreco di risorse. Ciò che preoccupa sono soprattutto i numeri esageratamente alti, infatti si parla di milioni di bancali prodotti e utilizzati globalmente. CocoPallets è una startup olandese che è stata capace di trovare un'alternativa sostenibile, creando i pallets fatti con le fibre dei gusci della noce di cocco. La startup ha riconosciuto il potenziale di questo materiale, completamente biodegradabile e abbondante nei territori asiatici. Dunque, gli scarti di cocco diventano una risorsa importante, perché permettono di sopperire alle ingenti richieste di pallets nel settore della logistica internazionale e di non contribuire alla deforestazione. Questa storia imprenditoriale ci insegna che le migliori soluzioni sono quelle sostenibili, ovvero quelle che non producono danni all'ambiente e che addirittura riescono a recuperare in modo efficiente degli scarti.
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Dillo a PlapleSpecial Olympics, in corso a Torino fino al 16 marzo
Angelo Moratti, Presidente di Special Olympics Italia, si racconta al Corriere della Sera, attraverso le sue più grandi vittorie personali, tra cui quella di vedere suo figlio, affetto da una disabilità, imparare a camminare proprio durante i giochi olimpici. La sua storia inizia nel 2004 quando gli viene proposto di diventare presidente di Special Olympics Italia, accettando non sapeva a cosa sarebbe andato incontro. Quella è stata l'occasione poi di mille emozioni: non solo la passione del dedicarsi agli altri e rendere ciò che la vita gli aveva donato (proprio come gli aveva insegnato suo padre), ma anche scoprire grandi affetti tra gli atleti e gli allenatori e trovare quella che sarebbe poi diventata la sua famiglia. «Anche quella, meravigliosa. Ma non solo. Dieci anni fa mi scrisse un’amica inglese con un figlio, Adam, che aveva allora 5 anni, con una condizione di disabilità molto grave: non camminava e non parlava. Mi chiedeva cosa potesse fare. Ci siamo visti, innamorati e sposati. Abbiamo deciso di condividere la nostra vita e abbiamo avuto due figli, oltre ad Adam. Sono le esperienze bellissime che nascono da questo movimento. A Torino ne ho vissuta un’altra a livello personale. Adam ora ha 15 anni e regala emozioni ogni giorno. Sta imparando a camminare. Vedere che iniziava a farlo proprio qui ai Giochi è stata per noi una gioia immensa, non descrivibile, quasi un miracolo. Pensare che magari un giorno possa partecipare a eventi così è meraviglioso. La magia di Special Olympics, che non ti lascia mai». Foto: Special Olympics
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Dillo a PlapleJames Harrison, l’uomo che ha salvato più di 2 milioni di bambini grazie alle donazioni di sangue
James Harrison, l’uomo che ha salvato più di 2 milioni di bambini grazie alle donazioni di sangue è morto, rimarrà nei ricordi di tanti grazie alla sua generosità e una particolarità nel sangue. Conosciuto in Australia come l'uomo dal braccio d'oro, il #sangue di James Harrison conteneva un raro anticorpo, l'Anti-D, utilizzato per produrre farmaci somministrati alle madri incinte con un sangue a rischio che avrebbe potuto contagiare i loro feti. L'Australian Red Cross Blood Service ha affermato che James aveva promesso di diventare donatore dopo aver ricevuto delle #trasfusioni durante un importante intervento chirurgico al torace quando aveva 14 anni. Cominciò a donare il suo #plasma sanguigno all'età di 18 anni e continuò a farlo ogni due settimane fino agli 81 anni. Nel 2005 ha detenuto il record mondiale per la maggior quantità di plasma sanguigno donato. "Diceva sempre che non faceva male e che la vita che stavi salvando avrebbe potuto essere la tua" ha raccontato sua figlia.
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Dillo a PlapleLa Gen Z inventa una campagna di prevenzione oncologica - La lotta ai tumori comincia sui banchi di scuola, a Parma 200 studenti di sei istituti superiori incontrano i medici
A Parma la lotta ai tumori comincia sui banchi di scuola: stamattina 200 studenti di sei istituti superiori cittadini - liceo classico Romagnosi, liceo artistico Toschi, istituto tecnico Melloni, liceo musicale Bertolucci, istituto europeo Maria Luigia, liceo delle scienze umane Laura Sanvitale - hanno incontrano oncologi, ginecologi e chirurghi per approfondire il tema della prevenzione e per lanciare il concorso "I giovani parlano ai giovani di prevenzione oncologica" che vedrà i ragazzi protagonisti nella creazione di una campagna ad hoc per arrivare proprio ai loro coetanei. L'incontro dedicato a studenti e insegnati, organizzato dal comitato parmense dell'associazione Loto Odv e patrocinato da Comune di Parma, Università degli Studi di Parma, Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, Ascom Parma, si è svolto presso l'Auditorium del Palazzo del Governatore. Dopo il saluto del sindaco di Parma Michele Guerra e dell'assessora alla partecipazione e pace del Comune di Parma Daria Jacopozzi, hanno preso la parola il presidente nazionale di Loto Odv Sandra Balboni, la direttrice generale dell'associazione, Manuela Bignami. I lavori, moderati dalla giornalista Patrizia Ginepri, sono entrati nel vivo con la presentazione dell'iniziativa da parte di Liviana Lombardi, presidente Loto Odv Forli e ideatrice del progetto e di Simona Manfredi presidente di Loto Odv Parma. In questa occasione è stato consegnato a Marcello Tiseo, direttore dell'oncologia medica dell'Azienda ospedaliero universitaria di Parma il ricavato (15mila euro) della raccolta fondi organizzata a Natale da Loto Odv, somma che contribuirà alla realizzazione di una sala operatoria all'interno del nuovo reparto oncologico.
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Dillo a PlapleRepubblica Ceca, i castori costruiscono una diga ritardata per questioni burocratiche
Quando gli animali ristabiliscono l'ordine. Questo è il caso della zona paesaggistica protetta di Brdy, Repubblica Ceca, dove da sette anni si attendevano i permessi necessari per la costruzione di una diga. Diga che avrebbe dovuto evitare che le acque e i sedimenti di due laghi vicini finissero nel corso d’acqua creando a causa del loro pH acido problemi alla popolazione locale di gamberi di torrente (Austropotamobius torrentium), una specie protetta. Rimasta in sospeso la costruzione a causa di alcune discussioni, è stata costruita direttamente da otto castori, abitanti della zona, che hanno risolto il problema facendo anche risparmiare all'amministrazione 30 milioni di corone (oltre 1 milione di euro). L’agenzia per la tutela dell’ambiente ha detto che intende lasciare in piedi gli sbarramenti: oltre a proteggere le acque del fiume, la zona creata dal parco ha anche portato significativi benefici a fauna e flora locali. Altre dimostrazione che a volte a prescindere delle questioni umane, la natura fa il suo corso e ristabilisce l'ordine necessario.
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