Loading...

Canopoleno Green, un progetto sostenibile a Sassari


Si svolge oggi negli spazi del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari l’appuntamento con “Canopoleno Green”. Appuntamento fissato con la responsabilità e la sostenibilità, con la sensibilità ed il rispetto. Protagonista sarà l’ambiente. Protagonisti saranno i giovani studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto che dal 2018 con la sua equipe educativa porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale sviluppato attraverso iniziative annuali che confluiscono poi in una manifestazione finale, “Canopoleno Green” appunto. Lungo il suo percorso l’equipe è supportata da partner come Legambiente ed Eco volontari di Sassari e Assessorato all’Ambiente del Comune di Sassari. Il tema 2024 risponde appieno agli obiettivi della agenda 2030 e nello specifico all’obiettivo 14: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”.
Il Canopoleno crede fermamente che il parlare ai bambini e alle bambine di sostenibilità, di pesca illegale a salvaguardia delle aree marine protette con strumenti didattici e strategie educative alternative sia chiave utile al prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolare modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma.

Rubrica: Dillo a Plaple

Tag: Nessun tag

Titoli simili

Pesce, da scarto a bioplastica idrosolubile. L’idea nata da una startup di Sassari


play

Relicta è una startup di Sassari che ha sviluppato una bioplastica idrosolubile da scarti di pesce. L'azienda vuole essere parte della soluzione a un grande problema che è l'inquinamento da plastica. Come funziona? Lo spiegano proprio i giovani fondatori della strartup. La soluzione Relicta è un materiale bioplastico idrosolubile ottenuto dagli scarti della lavorazione del pesce e adatto per soluzioni di imballaggio. In particolare, dalla pelle del pesce è possibile ottenere, tramite una miscela specifica, una pellicola di plastica trasparente e inodore. La plastica, per la sua composizione, è compostabile, biodegradabile e idrosolubile. La solubilità in acqua è la caratteristica più importante del nostro prodotto che apre nuove vie di smaltimento per questo materiale.

Relicta è una startup di Sassari che ha sviluppato una bioplastica idrosolubile da scarti di pesce. L'azienda vuole essere parte della soluzione a un grande problema che è l'inquinamento da plastica. Come funziona? Lo spiegano proprio i giovani fondatori della strartup. La soluzione Relicta è un materiale bioplastico idrosolubile ottenuto dagli scarti della lavorazione del pesce e adatto per soluzioni di imballaggio. In particolare, dalla pelle del pesce è possibile ottenere, tramite una miscela specifica, una pellicola di plastica trasparente e inodore. La plastica, per la sua composizione, è compostabile, biodegradabile e idrosolubile. La solubilità in acqua è la caratteristica più importante del nostro prodotto che apre nuove vie di smaltimento per questo materiale.

Dillo a Plaple

Riportami al Mare, la sfida per il ripristino dei litorali


play

Aumentare le consapevolezze rispetto alla tutela dei litorali, far comprendere il danno generato dal “particolare” souvenir contraddistinto da sabbia e conchiglie che ogni anno finiscono in valigia dei turisti di passaggio dall’aeroporto di Olbia. Testimonial per il 2024 l'artista Geppi Cucciari Nasce così nel 2019 il progetto “Riportami al Mare”, sviluppato grazie ad un protocollo di intesa tra Geasar S.p.A., il Consorzio di Gestione dell'AreaMarina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale e l'Assessorato della Difesa dell'Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, con l'obiettivo di coordinare gli sforzi per tutelare l'ambiente e ripristinare i litorali. "Riportami al Mare", un progetto che prevede la reimmissione in natura di oltre 6 tonnellate di rocce, sabbia e conchiglie sequestrate ai controlli di sicurezza dell'Aeroporto di Olbia negli ultimi cinque anni grazie al lavoro degli enti di Stato preposti e dal personale di sicurezza aeroportuale. Quest'anno, l'ingente quantitativo di materiale naturale confiscato e reimmesso in natura si aggiunge alle oltre 10 tonnellate di materiale "restituito" durante la prima edizione del progetto nel 2019. Il riposizionamento nelle spiagge è stato effettuato dopo un dettagliato lavoro di classificazione svolto dai biologi dell'Area Marina Protetta di Tavolara.

Aumentare le consapevolezze rispetto alla tutela dei litorali, far comprendere il danno generato dal “particolare” souvenir contraddistinto da sabbia e conchiglie che ogni anno finiscono in valigia dei turisti di passaggio dall’aeroporto di Olbia. Testimonial per il 2024 l'artista Geppi Cucciari Nasce così nel 2019 il progetto “Riportami al Mare”, sviluppato grazie ad un protocollo di intesa tra Geasar S.p.A., il Consorzio di Gestione dell'AreaMarina Protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale e l'Assessorato della Difesa dell'Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, con l'obiettivo di coordinare gli sforzi per tutelare l'ambiente e ripristinare i litorali. "Riportami al Mare", un progetto che prevede la reimmissione in natura di oltre 6 tonnellate di rocce, sabbia e conchiglie sequestrate ai controlli di sicurezza dell'Aeroporto di Olbia negli ultimi cinque anni grazie al lavoro degli enti di Stato preposti e dal personale di sicurezza aeroportuale. Quest'anno, l'ingente quantitativo di materiale naturale confiscato e reimmesso in natura si aggiunge alle oltre 10 tonnellate di materiale "restituito" durante la prima edizione del progetto nel 2019. Il riposizionamento nelle spiagge è stato effettuato dopo un dettagliato lavoro di classificazione svolto dai biologi dell'Area Marina Protetta di Tavolara.

News

Ichnusa e Legambiente Sardegna insieme per ispirare il cambiamento


play

“Se deve finire così, non beveteci nemmeno.” Così, Ichnusa, la birra con anima sarda, insieme a Legambiente Sardegna decide di mandare un messaggio forte e diretto per ispirare il cambiamento. Una presa di posizione che invita tutti a riflettere sull’importanza della responsabilità sociale, andando anche contro i loro interessi. Ichnusa e Legambiente Sardegna scendono in campo in prima persona in giornate di pulizia organizzate in tutta l’isola, nei principali luoghi della società: momenti di aggregazione e responsabilità per mostrare quello in cui credono, attraverso un gesto concreto.

“Se deve finire così, non beveteci nemmeno.” Così, Ichnusa, la birra con anima sarda, insieme a Legambiente Sardegna decide di mandare un messaggio forte e diretto per ispirare il cambiamento. Una presa di posizione che invita tutti a riflettere sull’importanza della responsabilità sociale, andando anche contro i loro interessi. Ichnusa e Legambiente Sardegna scendono in campo in prima persona in giornate di pulizia organizzate in tutta l’isola, nei principali luoghi della società: momenti di aggregazione e responsabilità per mostrare quello in cui credono, attraverso un gesto concreto.

Dillo a Plaple

Ozieri, il Presidente della Repubblica premia una scuola


play

In provincia di Sassari, a Ozieri, le classi 5AS, 5BS e 5AC del liceo scientifico e classico Antonio Segni, hanno ricevuto dal Presidente della repubblica tre targhe per essersi contraddistinti con gesti collettivi di solidarietà. Nel Dicembre 2022 gli studenti prestarono servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di Ozieri. Tale iniziativa rientra nel progetto lanciato dalla scuola, “Mi metto al servizio”. Le testimonianze di questi studenti ha poi coinvolto altri giovani, che si sono messi in gioco, offrendo la propria disponibilità per svolgere attività di volontariato.

In provincia di Sassari, a Ozieri, le classi 5AS, 5BS e 5AC del liceo scientifico e classico Antonio Segni, hanno ricevuto dal Presidente della repubblica tre targhe per essersi contraddistinti con gesti collettivi di solidarietà. Nel Dicembre 2022 gli studenti prestarono servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Sassari e alla Croce Ottagona di Ozieri. Tale iniziativa rientra nel progetto lanciato dalla scuola, “Mi metto al servizio”. Le testimonianze di questi studenti ha poi coinvolto altri giovani, che si sono messi in gioco, offrendo la propria disponibilità per svolgere attività di volontariato.

Dillo a Plaple

Canopoleno Green, un progetto sostenibile a Sassari


play

Si svolge oggi negli spazi del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari l’appuntamento con “Canopoleno Green”. Appuntamento fissato con la responsabilità e la sostenibilità, con la sensibilità ed il rispetto. Protagonista sarà l’ambiente. Protagonisti saranno i giovani studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto che dal 2018 con la sua equipe educativa porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale sviluppato attraverso iniziative annuali che confluiscono poi in una manifestazione finale, “Canopoleno Green” appunto. Lungo il suo percorso l’equipe è supportata da partner come Legambiente ed Eco volontari di Sassari e Assessorato all’Ambiente del Comune di Sassari. Il tema 2024 risponde appieno agli obiettivi della agenda 2030 e nello specifico all’obiettivo 14: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Il Canopoleno crede fermamente che il parlare ai bambini e alle bambine di sostenibilità, di pesca illegale a salvaguardia delle aree marine protette con strumenti didattici e strategie educative alternative sia chiave utile al prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolare modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma.

Si svolge oggi negli spazi del Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari l’appuntamento con “Canopoleno Green”. Appuntamento fissato con la responsabilità e la sostenibilità, con la sensibilità ed il rispetto. Protagonista sarà l’ambiente. Protagonisti saranno i giovani studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto che dal 2018 con la sua equipe educativa porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale sviluppato attraverso iniziative annuali che confluiscono poi in una manifestazione finale, “Canopoleno Green” appunto. Lungo il suo percorso l’equipe è supportata da partner come Legambiente ed Eco volontari di Sassari e Assessorato all’Ambiente del Comune di Sassari. Il tema 2024 risponde appieno agli obiettivi della agenda 2030 e nello specifico all’obiettivo 14: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. Il Canopoleno crede fermamente che il parlare ai bambini e alle bambine di sostenibilità, di pesca illegale a salvaguardia delle aree marine protette con strumenti didattici e strategie educative alternative sia chiave utile al prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino, in particolare modo quello derivante da attività esercitate sulla terraferma.

Dillo a Plaple

PARKITHLON, il primo evento Triathlon per persone con Parkinson


play

La Fondazione nasce nel 2014 a opera di LIMPE e ha come principale obiettivo il sostegno alla ricerca medico-scientifica, la formazione e la divulgazione di informazioni sulla malattia di Parkinson, i parkinsonismi, le distonie, le coree (inclusa la corea di Huntington), i tremori, le atassie, i restanti disturbi del movimento e le demenze. L’evento Parkithlon, organizzato dalla Fondazione, vede la partecipazione di oltre 100 partecipanti che si cimenteranno in varie discipline sportive, come il nuoto, ciclismo e corsa con un unico obiettivo: raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica e sensibilizzare le persone sulla questa malattia.

La Fondazione nasce nel 2014 a opera di LIMPE e ha come principale obiettivo il sostegno alla ricerca medico-scientifica, la formazione e la divulgazione di informazioni sulla malattia di Parkinson, i parkinsonismi, le distonie, le coree (inclusa la corea di Huntington), i tremori, le atassie, i restanti disturbi del movimento e le demenze. L’evento Parkithlon, organizzato dalla Fondazione, vede la partecipazione di oltre 100 partecipanti che si cimenteranno in varie discipline sportive, come il nuoto, ciclismo e corsa con un unico obiettivo: raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica e sensibilizzare le persone sulla questa malattia.

Dillo a Plaple

L’università degli studi di Perugia inaugura due corsi di laurea sulla sostenibilità ambientale


play

L’università degli studi di Perugia ha scelto di aderire al progetto EDUNEXT, per contribuire nella formazione di nuove figure professionali nell’ambito della sostenibilità ambientale. EDUNEXT è un Digital Education Hub (DEH), cioè una rete di collaborazione che coinvolge 35 Università e 5 istituzioni AFAM italiane, supportate da 55 partner esterni tra istituzioni regionali, enti culturali, associazioni e imprese. Il DEH mira a potenziare la capacità del sistema di istruzione superiore italiano nel fornire una formazione di qualità accessibile a tutti attraverso gli strumenti digitali. L'iniziativa si propone di rispondere alle esigenze di innovazione e flessibilità temporale e logistica degli studenti, promuovendo inclusività e aumentando il numero di laureati in Italia. Per fare ciò, l’Unipg ha aperto per l’anno accademico 2025/2026 due corsi di laurea magistrale biennale. I due percorsi in questione sono “Economia e management dello sviluppo sostenibile” e “Ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili”. Il primo intende formare professionisti capaci di gestire e promuovere modelli economici innovativi e responsabili, con un approccio integrato alla sostenibilità nei contesti pubblici e privati. Infine, il secondo verterà sulla progettazione e ottimizzazione di materiali e processi produttivi che riducano l'impatto ambientale e ne favoriscano la transizione ecologica delle imprese e dei territori.

L’università degli studi di Perugia ha scelto di aderire al progetto EDUNEXT, per contribuire nella formazione di nuove figure professionali nell’ambito della sostenibilità ambientale. EDUNEXT è un Digital Education Hub (DEH), cioè una rete di collaborazione che coinvolge 35 Università e 5 istituzioni AFAM italiane, supportate da 55 partner esterni tra istituzioni regionali, enti culturali, associazioni e imprese. Il DEH mira a potenziare la capacità del sistema di istruzione superiore italiano nel fornire una formazione di qualità accessibile a tutti attraverso gli strumenti digitali. L'iniziativa si propone di rispondere alle esigenze di innovazione e flessibilità temporale e logistica degli studenti, promuovendo inclusività e aumentando il numero di laureati in Italia. Per fare ciò, l’Unipg ha aperto per l’anno accademico 2025/2026 due corsi di laurea magistrale biennale. I due percorsi in questione sono “Economia e management dello sviluppo sostenibile” e “Ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili”. Il primo intende formare professionisti capaci di gestire e promuovere modelli economici innovativi e responsabili, con un approccio integrato alla sostenibilità nei contesti pubblici e privati. Infine, il secondo verterà sulla progettazione e ottimizzazione di materiali e processi produttivi che riducano l'impatto ambientale e ne favoriscano la transizione ecologica delle imprese e dei territori.

Dillo a Plaple

“Rispetto dell'ambiente e legalità sono le risorse del domani per la costruzione di una nuova felicità”


play

Angelo Vassallo, detto il sindaco pescatore, guidò per anni il comune cilentano di Pollica con passione e coraggio. Fu un ex pescatore, il quale dedicò la sua vita alla tutela del mare e del paesaggio. Sotto la sua guida, Pollica divenne simbolo di sviluppo sostenibile e qualità della vita. A distanza di 15 anni dalla sua scomparsa la sua memoria e il suo impegno sono rimasti vivi. Tra le varie iniziative vi è quella creata dai figli: la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore per portare avanti i suoi ideali e il suo impegno nei confronti dell’ambiente. Infine, per onorare la sua memoria, oggi in tutta Italia si pianta un albero per continuare la sua battaglia.

Angelo Vassallo, detto il sindaco pescatore, guidò per anni il comune cilentano di Pollica con passione e coraggio. Fu un ex pescatore, il quale dedicò la sua vita alla tutela del mare e del paesaggio. Sotto la sua guida, Pollica divenne simbolo di sviluppo sostenibile e qualità della vita. A distanza di 15 anni dalla sua scomparsa la sua memoria e il suo impegno sono rimasti vivi. Tra le varie iniziative vi è quella creata dai figli: la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore per portare avanti i suoi ideali e il suo impegno nei confronti dell’ambiente. Infine, per onorare la sua memoria, oggi in tutta Italia si pianta un albero per continuare la sua battaglia.

Dillo a Plaple

Costruire rampe con i mattoncini Lego per aiutare le persone con disabilità


play

Si chiama Rita Ebel e in Germania e stata soprannominata la "Nonna Lego”. A 87 anni ha deciso di trasformare la sua città, unendo creatività e impegno solidale. Grazie a blocchi di Lego donati dalla comunità ha iniziato a costruire rampe Lego per sedie a rotelle in Germania. Un’iniziativa mirata all’accessibilità, dando la possibilità alle persone su sedie a rotelle di poter accedere agli edifici in estrema comodità e sicurezza. L’iniziativa è partita un anno fa e oggi decine di negozi locali stanno aderendo a questa iniziativa solidale.

Si chiama Rita Ebel e in Germania e stata soprannominata la "Nonna Lego”. A 87 anni ha deciso di trasformare la sua città, unendo creatività e impegno solidale. Grazie a blocchi di Lego donati dalla comunità ha iniziato a costruire rampe Lego per sedie a rotelle in Germania. Un’iniziativa mirata all’accessibilità, dando la possibilità alle persone su sedie a rotelle di poter accedere agli edifici in estrema comodità e sicurezza. L’iniziativa è partita un anno fa e oggi decine di negozi locali stanno aderendo a questa iniziativa solidale.

Dillo a Plaple

In Svezia le galline non vivranno più in gabbia


play

La Svezia è diventata il primo Paese al mondo in cui non esistono più allevamenti di galline che producono uova in gabbia: Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie all'impegno collettivo di consumatori, aziende e associazioni, ma soprattuto senza l’uso di leggi specifiche per imporre il divieto. Un impegno collettivo partito nel 2008, con più di 85 realtà del settore alimentare che si sono impegnate a non usare più uova provenienti da galline allevate in gabbia. Un percorso che ha portato alla creazione di un mercato "cage-free”. Tale mercato ha potuto salvare oltre 17 milioni di galline che vivano in condizioni estreme.

La Svezia è diventata il primo Paese al mondo in cui non esistono più allevamenti di galline che producono uova in gabbia: Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie all'impegno collettivo di consumatori, aziende e associazioni, ma soprattuto senza l’uso di leggi specifiche per imporre il divieto. Un impegno collettivo partito nel 2008, con più di 85 realtà del settore alimentare che si sono impegnate a non usare più uova provenienti da galline allevate in gabbia. Un percorso che ha portato alla creazione di un mercato "cage-free”. Tale mercato ha potuto salvare oltre 17 milioni di galline che vivano in condizioni estreme.

Dillo a Plaple

“Facciamo Goal alla Disabilità”


play

Il progetto “Facciamo Goal alla Disabilità” nasce nel 2011 con lo scopo di far giocare insieme ragazzi disabili e non, grazie all’aiuto di tecnici specializzati, come psicologi e allenatori, e un percorso didattico-sportivo studiato appositamente per loro. Negli anni il progetto è continuato a crescere e ha coinvolgere più persone, fono a raggiungere un traguardo storico: o scorso anno, a Tirrenia (Pisa), la squadra ha conquistato un prestigioso secondo posto, cedendo solo in finale al Torino. Un traguardo che ha dato orgoglio ai ragazzi, alle famiglie e a tutto lo staff. Attualmente all’interno della squadra vi sono 18 atleti, ma durante la presentazione, il mister ha posto un obiettivo importante che va oltre il rettangolo di gioco: coinvolgere più persone, così da poter creare un miglior contesto di inclusione dove ragazzi e genitori possano sentirsi parte di una comunità.

Il progetto “Facciamo Goal alla Disabilità” nasce nel 2011 con lo scopo di far giocare insieme ragazzi disabili e non, grazie all’aiuto di tecnici specializzati, come psicologi e allenatori, e un percorso didattico-sportivo studiato appositamente per loro. Negli anni il progetto è continuato a crescere e ha coinvolgere più persone, fono a raggiungere un traguardo storico: o scorso anno, a Tirrenia (Pisa), la squadra ha conquistato un prestigioso secondo posto, cedendo solo in finale al Torino. Un traguardo che ha dato orgoglio ai ragazzi, alle famiglie e a tutto lo staff. Attualmente all’interno della squadra vi sono 18 atleti, ma durante la presentazione, il mister ha posto un obiettivo importante che va oltre il rettangolo di gioco: coinvolgere più persone, così da poter creare un miglior contesto di inclusione dove ragazzi e genitori possano sentirsi parte di una comunità.

Dillo a Plaple

Le lunch box del Giubileo dei Giovani vengono donate ai più bisognosi


play

Da Tor Vergata un gesto concreto contro la cultura dello scarto. Dopo il Giubileo dei Giovani, grazie all’impegno del Dicastero per l’Evangelizzazione, i prodotti alimentari dei lunch box, non utilizzati durante gli eventi a Tor Vergata, stanno diventando un segno di solidarietà verso i più bisognosi. Il cibo è già stato consegnato ai volontari della Caritas diocesana di Roma, che sono all’opera in questi giorni per distribuire panini e tramezzini freschi attraverso gli Empori della Solidarietà, nelle mense della Comunità di Sant’Egidio, alle suore di Madre Teresa e a diverse altri enti e associazioni solidali. Nelle prossime settimane verranno consegnati anche gli alimenti a lunga conservazione, come scatolame, merendine, succhi di frutta, per sostenere le famiglie più fragili. Anche le colazioni non ritirate saranno consegnate a parrocchie e case famiglia della diocesi.

Da Tor Vergata un gesto concreto contro la cultura dello scarto. Dopo il Giubileo dei Giovani, grazie all’impegno del Dicastero per l’Evangelizzazione, i prodotti alimentari dei lunch box, non utilizzati durante gli eventi a Tor Vergata, stanno diventando un segno di solidarietà verso i più bisognosi. Il cibo è già stato consegnato ai volontari della Caritas diocesana di Roma, che sono all’opera in questi giorni per distribuire panini e tramezzini freschi attraverso gli Empori della Solidarietà, nelle mense della Comunità di Sant’Egidio, alle suore di Madre Teresa e a diverse altri enti e associazioni solidali. Nelle prossime settimane verranno consegnati anche gli alimenti a lunga conservazione, come scatolame, merendine, succhi di frutta, per sostenere le famiglie più fragili. Anche le colazioni non ritirate saranno consegnate a parrocchie e case famiglia della diocesi.

Dillo a Plaple