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Bicipolitana, il modello green della città di Pesaro


La Bicipolitana è una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette. Lo schema utilizzato è quello delle metropolitane di tutto il mondo. Vi sono delle linee (gialla, rossa, verde, arancione...) che collegano diverse zone della città, permettendo uno spostamento rapido, con zero spesa, zero inquinamento, zero stress.

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La Bicipolitana è una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette. Lo schema utilizzato è quello delle metropolitane di tutto il mondo. Vi sono delle linee (gialla, rossa, verde, arancione...) che collegano diverse zone della città, permettendo uno spostamento rapido, con zero spesa, zero inquinamento, zero stress.

News

RisorgiMarche, il festival inclusivo, solidale ed ecosostenibile


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Un festival diffuso nel territorio interessato dalle scosse sismiche del 2016 che fosse al contempo occasione di incontro e di confronto tra tante persone provenienti da tutta Italia, con opportunità di rilancio turistico, necessità di tenere accesi i riflettori su zone a rischio di oblio da parte dei media e dell’opinione pubblica, volontà di ribadire la bellezza del territorio e la sua inalterata capacità di accoglienza, desiderio di essere vicini anche fisicamente alle comunità colpite dal terremoto. Concerti pomeridiani che si svolgono sui prati montani e nei borghi dei territori colpiti dal sisma, in luoghi sicuri ed accessibili, raggiungibili dal pubblico attraverso un percorso di qualche chilometro, adatto a tutte le età, da coprire esclusivamente a piedi o in bicicletta. RisorgiMarche vede la collaborazione con Anffass, per sostenere la casa del Cuore nei sibillini. Oltre a questa collaborazione, vi è anche quella con microbiscottificio Frolla, in cui lavorano ragazzi con disabilità, o con il birrificio Acca. Qui vi lavorano adolescenti e giovani adulti con diagnosi dello spettro autistico. Questo concerto comprende brani del repertorio sacro della tradizione sarda e musiche che il violoncellista olandese ha composto come colonna sonora per alcuni film diretti da Werner Herzog: opere cinematografiche, a dir poco visionarie, sulle quali la musica di Reijseger si adagia come un velo magico, contribuendo a creare un effetto ipnotico fuori dal tempo. Da un lato il virtuosismo di Reijseger, che sorprende per la tecnica alquanto trasgressiva e la capacità di trasformare in poesia anche la sperimentazione sonora, dall’altro le screziature armoniche del canto tradizionale sardo dei Cuncordu e Tenore de Orosei: i contrasti espressivi tra jazz d’avanguardia e musica sacra di origine etnica promettono di sprigionare un fascino arcano e conturbante.

Un festival diffuso nel territorio interessato dalle scosse sismiche del 2016 che fosse al contempo occasione di incontro e di confronto tra tante persone provenienti da tutta Italia, con opportunità di rilancio turistico, necessità di tenere accesi i riflettori su zone a rischio di oblio da parte dei media e dell’opinione pubblica, volontà di ribadire la bellezza del territorio e la sua inalterata capacità di accoglienza, desiderio di essere vicini anche fisicamente alle comunità colpite dal terremoto. Concerti pomeridiani che si svolgono sui prati montani e nei borghi dei territori colpiti dal sisma, in luoghi sicuri ed accessibili, raggiungibili dal pubblico attraverso un percorso di qualche chilometro, adatto a tutte le età, da coprire esclusivamente a piedi o in bicicletta. RisorgiMarche vede la collaborazione con Anffass, per sostenere la casa del Cuore nei sibillini. Oltre a questa collaborazione, vi è anche quella con microbiscottificio Frolla, in cui lavorano ragazzi con disabilità, o con il birrificio Acca. Qui vi lavorano adolescenti e giovani adulti con diagnosi dello spettro autistico. Questo concerto comprende brani del repertorio sacro della tradizione sarda e musiche che il violoncellista olandese ha composto come colonna sonora per alcuni film diretti da Werner Herzog: opere cinematografiche, a dir poco visionarie, sulle quali la musica di Reijseger si adagia come un velo magico, contribuendo a creare un effetto ipnotico fuori dal tempo. Da un lato il virtuosismo di Reijseger, che sorprende per la tecnica alquanto trasgressiva e la capacità di trasformare in poesia anche la sperimentazione sonora, dall’altro le screziature armoniche del canto tradizionale sardo dei Cuncordu e Tenore de Orosei: i contrasti espressivi tra jazz d’avanguardia e musica sacra di origine etnica promettono di sprigionare un fascino arcano e conturbante.

Dillo a Plaple

La didattica incontra l’orto botanico innovativo


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La serra SmartyBall è il giusto mini-ambiente per realizzare un orto didattico innovativo attento alla sostenibilità e con un design ricercato, fresco e contemporaneo che arreda ogni spazio esterno, dove si pone con raffinatezza sia in contesti storici che moderni.
In definitiva è ideale per realizzare i progetti PON EDUGREEN e LABORATORI GREEN per avvicinare gli studenti alle tematiche legate alla transizione ecologica. In SmartyBall, infatti, si entra dalla porta in metacrilato in una tecnologica bolla con robuste superfici trasparenti. Sui lati corti sono sistemati i vasi su cui coltivare gli ortaggi, le erbe aromatiche, le piante ornamentali…su uno o più piani.
Gli studenti si scoprono piccoli esploratori del verde della serra-bolla, dove tecnologia e natura trovano un impensato connubio, tutto questo in uno spazio raccolto ma organizzato per poter gestire le piante dalla semina fino allo sviluppo e all’eventuale raccolta dei frutti. Una serra automatizzata da esterno che permette il coinvolgimento didattico durante tutto l’anno. La serra SmartyBall, è anche un vero laboratorio per la sensibilizzazione alla gestione dei consumi e quindi alla sostenibilità, dove l’attività di gestione automatica dell’irrigazione e illuminazione sfrutta anche l’energia solare. Per questo, può essere dichiarata un sistema mild hybrid dove l’energia della rete viene utilizzata in aiuto a quella solare qualora necessario. Inoltre se collegata ad un eventuale accumulo di acque piovane, disponibile o realizzabile nella struttura scolastica, diverrebbe autonoma anche dal punto di vista idrico. L’energia solare è trasformata in elettrica da due pannelli fotovoltaici e messa a servizio della serra insieme alla rete elettrica. Quindi tutti i dispositivi smart wifi compresa la consolle (Alexa o Google Home) con schermo touch con i comandi vocali e anche la diffusione di musica, dispongono nei periodi più assolati di energia con notevole risparmio di risorse. La ventilazione automatica è affidata ad una silenziosa ventola ad alta portata e basso assorbimento.
L’acqua, inoltre, è finemente regolata e dispensata grazie a un sistema di irrigazione a goccia con 4 sezioni indipendenti e programmabili ciascuna tramite app.
Un sistema autonomo che sensibilizza quindi gli studenti alla razionalizzazione delle risorse e dimostra la possibilità di intervento per ridurre i consumi mediante la tecnologia.

La serra SmartyBall è il giusto mini-ambiente per realizzare un orto didattico innovativo attento alla sostenibilità e con un design ricercato, fresco e contemporaneo che arreda ogni spazio esterno, dove si pone con raffinatezza sia in contesti storici che moderni.
In definitiva è ideale per realizzare i progetti PON EDUGREEN e LABORATORI GREEN per avvicinare gli studenti alle tematiche legate alla transizione ecologica. In SmartyBall, infatti, si entra dalla porta in metacrilato in una tecnologica bolla con robuste superfici trasparenti. Sui lati corti sono sistemati i vasi su cui coltivare gli ortaggi, le erbe aromatiche, le piante ornamentali…su uno o più piani.
Gli studenti si scoprono piccoli esploratori del verde della serra-bolla, dove tecnologia e natura trovano un impensato connubio, tutto questo in uno spazio raccolto ma organizzato per poter gestire le piante dalla semina fino allo sviluppo e all’eventuale raccolta dei frutti. Una serra automatizzata da esterno che permette il coinvolgimento didattico durante tutto l’anno. La serra SmartyBall, è anche un vero laboratorio per la sensibilizzazione alla gestione dei consumi e quindi alla sostenibilità, dove l’attività di gestione automatica dell’irrigazione e illuminazione sfrutta anche l’energia solare. Per questo, può essere dichiarata un sistema mild hybrid dove l’energia della rete viene utilizzata in aiuto a quella solare qualora necessario. Inoltre se collegata ad un eventuale accumulo di acque piovane, disponibile o realizzabile nella struttura scolastica, diverrebbe autonoma anche dal punto di vista idrico. L’energia solare è trasformata in elettrica da due pannelli fotovoltaici e messa a servizio della serra insieme alla rete elettrica. Quindi tutti i dispositivi smart wifi compresa la consolle (Alexa o Google Home) con schermo touch con i comandi vocali e anche la diffusione di musica, dispongono nei periodi più assolati di energia con notevole risparmio di risorse. La ventilazione automatica è affidata ad una silenziosa ventola ad alta portata e basso assorbimento.
L’acqua, inoltre, è finemente regolata e dispensata grazie a un sistema di irrigazione a goccia con 4 sezioni indipendenti e programmabili ciascuna tramite app.
Un sistema autonomo che sensibilizza quindi gli studenti alla razionalizzazione delle risorse e dimostra la possibilità di intervento per ridurre i consumi mediante la tecnologia.

News

L’orto botanico - Per il coding e le scienze


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L’Orto Mobile BioBot è un Orto Botanico su ruote programmabile attraverso Arduino. Gli studenti, attraverso esercizi di coding in classe e attraverso il linguaggio di programmazione a blocchi, possono gestire l’attività piantando le sementa, programmando l’irrigazione grazie ai tanti sensori inclusi, e possono osservare con occhio critico i fenomeni scientifici. La parte Tecnologica di BioBot è Arduino, microcontrollore semplice e didattico per l’Elettronica Educativa, integrato nel pannello frontale, che permette la conduzione dell’orto e del registratore di dati (o datalogger) integrato.
Gli studenti hanno la possibilità di accedere ad Arduino, ai sensori (i sensori di umidità del terreno, il sensore di luminosità, di anidride carbonica,di  PH, di rumore, di livello dell’acqua) e agli attuatori (il buzzer, gli avvisatori LED luminosi, il Display a colori touch) e ne scoprono le potenzialità facendo uso di un linguaggio di programmazione a blocchi (Coding) appositamente studiato (con guida) e scalare in base al livello di apprendimento, a partire dalle classi della scuola primaria (i ragazzi più grandi potranno, infatti, arrivare alla programmazione con linguaggio IDE di Arduino).

L’Orto Mobile BioBot è un Orto Botanico su ruote programmabile attraverso Arduino. Gli studenti, attraverso esercizi di coding in classe e attraverso il linguaggio di programmazione a blocchi, possono gestire l’attività piantando le sementa, programmando l’irrigazione grazie ai tanti sensori inclusi, e possono osservare con occhio critico i fenomeni scientifici. La parte Tecnologica di BioBot è Arduino, microcontrollore semplice e didattico per l’Elettronica Educativa, integrato nel pannello frontale, che permette la conduzione dell’orto e del registratore di dati (o datalogger) integrato.
Gli studenti hanno la possibilità di accedere ad Arduino, ai sensori (i sensori di umidità del terreno, il sensore di luminosità, di anidride carbonica,di  PH, di rumore, di livello dell’acqua) e agli attuatori (il buzzer, gli avvisatori LED luminosi, il Display a colori touch) e ne scoprono le potenzialità facendo uso di un linguaggio di programmazione a blocchi (Coding) appositamente studiato (con guida) e scalare in base al livello di apprendimento, a partire dalle classi della scuola primaria (i ragazzi più grandi potranno, infatti, arrivare alla programmazione con linguaggio IDE di Arduino).

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Saper guardare oltre il limite


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L'esempio che Linda, professoressa presso IIS L. Donati di Fossombrone, ci dà nel rapporto educativo con i ragazzi affetti da disabilità. Esempio di una visione più profonda rispetto a quelle a cui siamo abituati. Un saper guardare oltre il limite e scoprire la vera natura che ogni persona, che ogni ragazzo nasconde in sé.

L'esempio che Linda, professoressa presso IIS L. Donati di Fossombrone, ci dà nel rapporto educativo con i ragazzi affetti da disabilità. Esempio di una visione più profonda rispetto a quelle a cui siamo abituati. Un saper guardare oltre il limite e scoprire la vera natura che ogni persona, che ogni ragazzo nasconde in sé.

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Francesca Conti


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Plaple incontra Francesca Conti, Presidente di Anteas Pesaro. Francesca racconta cosa la spinge ad impegnarsi ogni giorno per gli altri, le sue emozioni e la sua allegria... "un vulcano" come la definiscono in molti che guarda la vita con gli occhi della gioia!

Plaple incontra Francesca Conti, Presidente di Anteas Pesaro. Francesca racconta cosa la spinge ad impegnarsi ogni giorno per gli altri, le sue emozioni e la sua allegria... "un vulcano" come la definiscono in molti che guarda la vita con gli occhi della gioia!

Plaple incontra

Alzheimer e consapevolezza, la missione di Nonno Mino


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Per Plaple Tv la storia di "Nonno Mino", associazione nata con lo scopo di realizzare progetti innovativi e sperimentali a favore delle persone affette dalla malattia di Alzheimer con finalità riabilitative, soprattutto nelle prime fasi della malattia e che presentano lievi o moderate compromissioni cognitive e funzionali. L'associazione si dedica ad informare ed organizzare corsi di formazione per Volontari, Famigliari ed Operatori. Attiva gruppi di auto mutuo- aiuto e sostegno psicologico per le famiglie. Promuove e sensibilizza la cittadinanza all’accoglienza delle persone affette dalla malattia di Alzheimer attraverso uscite sociali e culturali sul territorio

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Urbania


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Urbania si unisce alle Città ad Impatto Positivo. Grazie all’intervento degli imprenditori del territorio il comune di Urbania ha ricevuto un veicolo attrezzato per il trasporto di persone con fragilità. Area sociale Il Comune di Urbania ha ricevuto un veicolo appositamente attrezzato per il trasporto di persone con fragilità. Il veicolo servirà per garantire l’accompagnamento ad attività delle persone fragili sul territorio, garantendo loro il maggior grado di autonomia possibile. “Aiutare qualcuno è un boomerang: ti ritorna indietro sempre più di quello che hai dato”, Annalisa Tannino – Assessore Servizi Sociali.

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Città ad impatto positivo

Gilberto e la Croce Rossa Italiana, una storia di volontariato


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Con #PlapleTv Gilberto Ugoccioni Presidente del Comitato Urbino della Croce Rossa Italiana. Una storia di volontariato, di impegno per gli altri, di servizio. Una società più sociale, meno social, è l'appello lanciato alle nuove generazioni

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Storie ad impatto

Alessandra Di Giuseppe


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Plaple Incontra Alessandra di Giuseppe, Dirigente Scolastico dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Luigi Donati" di Fossombrone.

Plaple Incontra Alessandra di Giuseppe, Dirigente Scolastico dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Luigi Donati" di Fossombrone.

Plaple incontra

L'emporio, l'aiuto, l'ascolto. La rete solidale della Caritas di Loreto


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Da Loreto l'impegno della Caritas locale, la rete solidale con il territorio, esperienze finalizzate all'aiuto alle persone in condizione di disagio economico ma non solo. Un emporio è stato allestito all'interno degli spazi parrocchiali per la spesa dei meno abbienti. Qui è come essere all'interno di un market come gli altri. Aiuto concreto alle famiglie, ma anche spazio di socialità e di ascolto.

Da Loreto l'impegno della Caritas locale, la rete solidale con il territorio, esperienze finalizzate all'aiuto alle persone in condizione di disagio economico ma non solo. Un emporio è stato allestito all'interno degli spazi parrocchiali per la spesa dei meno abbienti. Qui è come essere all'interno di un market come gli altri. Aiuto concreto alle famiglie, ma anche spazio di socialità e di ascolto.

Storie ad impatto

Ragazzi salvati dalla strada, l'esperienza di Villa Lorenzi


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In 36 anni di attività Villa Lorenzi ha salvato 1.300 ragazzi dalla strada, aiutandoli a dare risposte al loro disagio, sia a livello di prevenzione che di recupero e valorizzazione di risorse personali. A Villa Lorenzi, progetto nato nel 1988 da un'idea di Zaira Conti con il sostegno del cardinale Silvano Piovanelli e della Curia, è andato il Premio della gratuità 2024 "Don Paolo Bargigia", consegnato oggi durante l'evento “All'Origine della Gratuità”, manifestazione organizzata da Voltonet insieme alla Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze e la Compagnia delle Opere della Toscana con la collaborazione di Cesvot e della Fondazione CR Firenze, che si è tenuto in Palazzo Vecchio a Firenze. “Ogni giorno da 36 anni l’Associazione Progetto Villa Lorenzi è vicina a ragazzi e famiglie in difficoltà. Villa Lorenzi è un gruppo affiatato, guidato dalla fondatrice Zaira Conti, che crede nella prevenzione e nella valorizzazione della singola persona con la sua storia, i suoi bisogni e tutto il suo sistema relazionale. Perché come recita il progetto educativo 'l’accoglienza del ragazzo è anche accoglienza della sua famiglia'. Nel tempo Villa Lorenzi è diventata non soltanto la sede dell’Associazione, ma una casa aperta a tutti dove l’ambiente accogliente ha favorito e favorisce le relazioni fra le persone. Dall’inizio ad oggi a Villa Lorenzi sono passati più di 1300 ragazzi, molti di loro hanno trovato un punto di riferimento, un luogo dove poter ripartire” si legge nelle motivazioni del premio.

In 36 anni di attività Villa Lorenzi ha salvato 1.300 ragazzi dalla strada, aiutandoli a dare risposte al loro disagio, sia a livello di prevenzione che di recupero e valorizzazione di risorse personali. A Villa Lorenzi, progetto nato nel 1988 da un'idea di Zaira Conti con il sostegno del cardinale Silvano Piovanelli e della Curia, è andato il Premio della gratuità 2024 "Don Paolo Bargigia", consegnato oggi durante l'evento “All'Origine della Gratuità”, manifestazione organizzata da Voltonet insieme alla Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze e la Compagnia delle Opere della Toscana con la collaborazione di Cesvot e della Fondazione CR Firenze, che si è tenuto in Palazzo Vecchio a Firenze. “Ogni giorno da 36 anni l’Associazione Progetto Villa Lorenzi è vicina a ragazzi e famiglie in difficoltà. Villa Lorenzi è un gruppo affiatato, guidato dalla fondatrice Zaira Conti, che crede nella prevenzione e nella valorizzazione della singola persona con la sua storia, i suoi bisogni e tutto il suo sistema relazionale. Perché come recita il progetto educativo 'l’accoglienza del ragazzo è anche accoglienza della sua famiglia'. Nel tempo Villa Lorenzi è diventata non soltanto la sede dell’Associazione, ma una casa aperta a tutti dove l’ambiente accogliente ha favorito e favorisce le relazioni fra le persone. Dall’inizio ad oggi a Villa Lorenzi sono passati più di 1300 ragazzi, molti di loro hanno trovato un punto di riferimento, un luogo dove poter ripartire” si legge nelle motivazioni del premio.

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