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Angsa Umbria, impegno e sensibilizzazione al tema autismo


Per PlapleTv il racconto di AngsaUmbriaOnlus

Dal 2000 un supporto concreto per bambini, ragazzi e adulti affetti dal disturbo dello spettro autistico. Contribuire a percorsi di integrazione, favorire la conoscenza e la sensibilizzazione del territorio sono tra le mission dell'associazione impegnata sul territorio.

Tra le attività svolte, quella de "La Semente". Si tratta di un centro diurno semiresidenziale, nello specifico, è una struttura terapeutico- riabilitativa della rete complessiva di risorse e servizi afferenti al Dipartimento di Salute Mentale delle Aziende sanitarie. Il centro accoglie giovani e adulti con una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Il centro riabilitativo semiresidenziale, che vanta un personale formato e qualificato con un’equipe multi-professionale, ha come obiettivi primari quelli del mantenimento delle abilità acquisite durante l’età evolutiva e del trasferimento delle capacità atte all’inserimento lavorativo di giovani/adulti autistici, così

Titoli simili

Nestlé, le nocciole da scarto a cibo per animali


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Il Gruppo Nestlé in Italia è partner del progetto sperimentale “Live-Haze”, finanziato da fondi PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha come obiettivo la riduzione e la valorizzazione degli scarti agroindustriali e il loro impiego nei mangimi per gli animali in ottica di economia circolare e di sostenibilità nel settore agroalimentare. Oltre alle diverse aziende del comparto, l’iniziativa vede l’importante partecipazione di un team di ricercatori di cinque Atenei italiani: Università di Torino (Principal Investigator del progetto Prof. Claudio Forte), Università di Catania (responsabile di Unità: Prof. Alessandro Priolo), Università degli Studi di Milano (responsabile di Unità: Prof. Davide Pravettoni), Università degli Studi di Perugia (responsabile di Unità: Prof. Massimo Trabalza Marinucci) e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (responsabile di Unità: Prof. Domenico Pietro Lo Fiego). Le cuticole di nocciola solitamente vengono separate dal frutto durante la fase di tostatura e gestite come scarti. Il loro utilizzo nell’alimentazione per gli animali risulterebbe particolarmente idoneo grazie all’elevata concentrazione di polisaccaridi, acidi grassi e sostanze antiossidanti come i tocoferoli. Al contempo, rappresenta una valida soluzione per contribuire a ridurre gli sprechi a tutti i livelli della filiera, incentivando pratiche di economia circolare. Il progetto di ricerca si articola in diverse fasi: parte dalla caratterizzazione delle cuticole di nocciola e dalla creazione di un estratto green di polifenoli per poi passare alle prove in vivo. Dopo aver studiato gli effetti in vivo sull’ossidazione, il microbiota, le prestazioni e su altri fattori, si procede all’analisi dei derivati, ovvero carne e latte. Contemporaneamente viene condotta un’indagine sugli impatti di questa idea circolare valutando l’accettabilità sociale e di sostenibilità ambientale, guidata dal Prof. Simone Blanc di UniTo, mediante il coinvolgimento di consumatori e delle aziende che aderiscono al progetto. Nestlé da anni si impegna per la sostenibilità del business, lavorando su diversi fronti per accelerare la transizione verso un sistema alimentare rigenerativo, dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere quota zero entro il 2050, migliorare la riciclabilità e il riutilizzo del packaging dei propri prodotti e adottare nuovi modelli di economia circolare. Per il progetto “Live-Haze” metterà a disposizione gli scarti di produzione delle nocciole del suo stabilimento Perugina di San Sisto (PG).

Il Gruppo Nestlé in Italia è partner del progetto sperimentale “Live-Haze”, finanziato da fondi PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha come obiettivo la riduzione e la valorizzazione degli scarti agroindustriali e il loro impiego nei mangimi per gli animali in ottica di economia circolare e di sostenibilità nel settore agroalimentare. Oltre alle diverse aziende del comparto, l’iniziativa vede l’importante partecipazione di un team di ricercatori di cinque Atenei italiani: Università di Torino (Principal Investigator del progetto Prof. Claudio Forte), Università di Catania (responsabile di Unità: Prof. Alessandro Priolo), Università degli Studi di Milano (responsabile di Unità: Prof. Davide Pravettoni), Università degli Studi di Perugia (responsabile di Unità: Prof. Massimo Trabalza Marinucci) e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (responsabile di Unità: Prof. Domenico Pietro Lo Fiego). Le cuticole di nocciola solitamente vengono separate dal frutto durante la fase di tostatura e gestite come scarti. Il loro utilizzo nell’alimentazione per gli animali risulterebbe particolarmente idoneo grazie all’elevata concentrazione di polisaccaridi, acidi grassi e sostanze antiossidanti come i tocoferoli. Al contempo, rappresenta una valida soluzione per contribuire a ridurre gli sprechi a tutti i livelli della filiera, incentivando pratiche di economia circolare. Il progetto di ricerca si articola in diverse fasi: parte dalla caratterizzazione delle cuticole di nocciola e dalla creazione di un estratto green di polifenoli per poi passare alle prove in vivo. Dopo aver studiato gli effetti in vivo sull’ossidazione, il microbiota, le prestazioni e su altri fattori, si procede all’analisi dei derivati, ovvero carne e latte. Contemporaneamente viene condotta un’indagine sugli impatti di questa idea circolare valutando l’accettabilità sociale e di sostenibilità ambientale, guidata dal Prof. Simone Blanc di UniTo, mediante il coinvolgimento di consumatori e delle aziende che aderiscono al progetto. Nestlé da anni si impegna per la sostenibilità del business, lavorando su diversi fronti per accelerare la transizione verso un sistema alimentare rigenerativo, dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere quota zero entro il 2050, migliorare la riciclabilità e il riutilizzo del packaging dei propri prodotti e adottare nuovi modelli di economia circolare. Per il progetto “Live-Haze” metterà a disposizione gli scarti di produzione delle nocciole del suo stabilimento Perugina di San Sisto (PG).

Dillo a Plaple

Un concerto per i bambini vittime della guerra


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Si rinnova il tradizionale appuntamento con il Concerto di Pasqua in Duomo. Mercoledì 20 marzo alle ore 18 la Cattedrale di Orvieto ospiterà l’evento inserito nel Progetto “Omaggio all’Umbria” e anche quest’anno dedicato a tutti i bambini vittime delle guerre che si sono scatenate nel Mondo Protagonista del concerto di Pasqua 2024 sarà l’Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, alla sua sedicesima partecipazione, diretta da Daniele Gatti, un prestigioso direttore d’orchestra nominato di recente direttore principale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dopo aver guidato più volte prestigiose orchestre come la Wiener Philharmoniker Orchestra, l’Orchestra dei Berliner Philharmoniker, la Royal Philarmonic Orchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra, l’Orchestra della Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2006 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito la onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. In programma la suite per orchestra ”Nobilissima Visione” di Paul Hindemith, la “Trauersymphonie” di Franz Joseph Haydn e ”L’Incantesimo del Venerdì Santo” di Richard Wagner. Il concerto sarà registrato dalla Rai mercoledì 20 marzo alle ore 18 nel Duomo di Orvieto e sarà trasmesso su Rai 1 il Venerdì Santo dopo la Via Crucis e su Rai 5 più volte nei giorni successivi la messa in onda su Rai 1. L’ingresso è libero fino ad esaurimento della capienza possibile. Presenti saranno i volontari dell’Unicef che patrocina il progetto Omaggio all’Umbria dal 2008 e di cui la presidente, Laura Musella, è stata nominata nel 2008 testimonial per l’Umbria. L’iniziativa è realizzato dall’associazione Omaggio all’Umbria finanziata dal F.U.S, con il contributo della Regione Umbria, Banca Intesa San Paolo,  Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Sviluppumbria (POR FESR 2014 2020 bando per progetti dello spettacolo dal vivo), e Camera di Commercio dell’Umbria, con la collaborazione dell’Opera del Duomo di Orvieto e il patrocinio del Ministero della Cultura , Regione Umbria,  Comune di Orvieto, Università per Stranieri di Perugia e Unicef Italia.

Si rinnova il tradizionale appuntamento con il Concerto di Pasqua in Duomo. Mercoledì 20 marzo alle ore 18 la Cattedrale di Orvieto ospiterà l’evento inserito nel Progetto “Omaggio all’Umbria” e anche quest’anno dedicato a tutti i bambini vittime delle guerre che si sono scatenate nel Mondo Protagonista del concerto di Pasqua 2024 sarà l’Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, alla sua sedicesima partecipazione, diretta da Daniele Gatti, un prestigioso direttore d’orchestra nominato di recente direttore principale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dopo aver guidato più volte prestigiose orchestre come la Wiener Philharmoniker Orchestra, l’Orchestra dei Berliner Philharmoniker, la Royal Philarmonic Orchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra, l’Orchestra della Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2006 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito la onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. In programma la suite per orchestra ”Nobilissima Visione” di Paul Hindemith, la “Trauersymphonie” di Franz Joseph Haydn e ”L’Incantesimo del Venerdì Santo” di Richard Wagner. Il concerto sarà registrato dalla Rai mercoledì 20 marzo alle ore 18 nel Duomo di Orvieto e sarà trasmesso su Rai 1 il Venerdì Santo dopo la Via Crucis e su Rai 5 più volte nei giorni successivi la messa in onda su Rai 1. L’ingresso è libero fino ad esaurimento della capienza possibile. Presenti saranno i volontari dell’Unicef che patrocina il progetto Omaggio all’Umbria dal 2008 e di cui la presidente, Laura Musella, è stata nominata nel 2008 testimonial per l’Umbria. L’iniziativa è realizzato dall’associazione Omaggio all’Umbria finanziata dal F.U.S, con il contributo della Regione Umbria, Banca Intesa San Paolo,  Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Sviluppumbria (POR FESR 2014 2020 bando per progetti dello spettacolo dal vivo), e Camera di Commercio dell’Umbria, con la collaborazione dell’Opera del Duomo di Orvieto e il patrocinio del Ministero della Cultura , Regione Umbria,  Comune di Orvieto, Università per Stranieri di Perugia e Unicef Italia.

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Angsa Umbria, impegno e sensibilizzazione al tema autismo


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Per PlapleTv il racconto di AngsaUmbriaOnlus Dal 2000 un supporto concreto per bambini, ragazzi e adulti affetti dal disturbo dello spettro autistico. Contribuire a percorsi di integrazione, favorire la conoscenza e la sensibilizzazione del territorio sono tra le mission dell'associazione impegnata sul territorio. Tra le attività svolte, quella de "La Semente". Si tratta di un centro diurno semiresidenziale, nello specifico, è una struttura terapeutico- riabilitativa della rete complessiva di risorse e servizi afferenti al Dipartimento di Salute Mentale delle Aziende sanitarie. Il centro accoglie giovani e adulti con una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Il centro riabilitativo semiresidenziale, che vanta un personale formato e qualificato con un’equipe multi-professionale, ha come obiettivi primari quelli del mantenimento delle abilità acquisite durante l’età evolutiva e del trasferimento delle capacità atte all’inserimento lavorativo di giovani/adulti autistici, così

Per PlapleTv il racconto di AngsaUmbriaOnlus Dal 2000 un supporto concreto per bambini, ragazzi e adulti affetti dal disturbo dello spettro autistico. Contribuire a percorsi di integrazione, favorire la conoscenza e la sensibilizzazione del territorio sono tra le mission dell'associazione impegnata sul territorio. Tra le attività svolte, quella de "La Semente". Si tratta di un centro diurno semiresidenziale, nello specifico, è una struttura terapeutico- riabilitativa della rete complessiva di risorse e servizi afferenti al Dipartimento di Salute Mentale delle Aziende sanitarie. Il centro accoglie giovani e adulti con una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Il centro riabilitativo semiresidenziale, che vanta un personale formato e qualificato con un’equipe multi-professionale, ha come obiettivi primari quelli del mantenimento delle abilità acquisite durante l’età evolutiva e del trasferimento delle capacità atte all’inserimento lavorativo di giovani/adulti autistici, così

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Tornare in natura - La mission della regione siciliana


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La Regione Sicilia, con la legge regionale 6 maggio 1981 n. 98, modificata e integrata dalla legge regionale 9 agosto 1988 n. 14, è stata una delle prime regioni italiane a stabilire norme di tutela dell'ambiente naturale prevedendo, quale strumento attuativo, l’istituzione di parchi e riserve naturali (prima tra tutte quella dello Zingaro), le cui motivazioni istitutive per la conservazione di aree terrestri, fluviali, lacustri o anche marine prospicienti l’area protetta, sono di natura botanica, zoologica, geologica, geomorfologica e anche paesaggistica, annoverando uno o più ecosistemi la cui conservazione è fondamentale per la difesa della biodiversità.
 Il sistema delle aree naturali protette siciliane è oggi di tutto rilievo in quanto a numero ed estensione di aree tutelate, ricchezza e diversità del patrimonio naturale, pluralità di soggetti coinvolti. La Legge Quadro nazionale sulle aree protette, le direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli” e una sempre maggiore attenzione del legislatore - europeo, nazionale e regionale - alla salvaguardia delle risorse naturali, hanno portato all’attuale quadro normativo ambientale, che in Sicilia disciplina nel suo complesso il sistema delle aree protette regionali che occupa circa il 20 % del territorio regionale ed è costituito da 4 parchi regionali, 1 parco nazionale, 75 riserve naturali regionali, 245 Siti Natura 2000, 7 aree marine protette, 93 geositi all'interno delle riserve naturali, nate per motivi geologici. Dalla varietà propria del paesaggio siciliano - che annovera una grande quantità di ambienti naturalisticamente e paesaggisticamente rilevanti, specie se rapportata alla relativamente piccola superficie dell’Isola - discende la notevole diversità che connota l’insieme delle aree protette siciliane: ambienti, dunque, che rendono pienamente sia la straordinaria biodiversità, sia la complessità e, talvolta, l’unicità del sistema biotico dell’Isola.

La Regione Sicilia, con la legge regionale 6 maggio 1981 n. 98, modificata e integrata dalla legge regionale 9 agosto 1988 n. 14, è stata una delle prime regioni italiane a stabilire norme di tutela dell'ambiente naturale prevedendo, quale strumento attuativo, l’istituzione di parchi e riserve naturali (prima tra tutte quella dello Zingaro), le cui motivazioni istitutive per la conservazione di aree terrestri, fluviali, lacustri o anche marine prospicienti l’area protetta, sono di natura botanica, zoologica, geologica, geomorfologica e anche paesaggistica, annoverando uno o più ecosistemi la cui conservazione è fondamentale per la difesa della biodiversità.
 Il sistema delle aree naturali protette siciliane è oggi di tutto rilievo in quanto a numero ed estensione di aree tutelate, ricchezza e diversità del patrimonio naturale, pluralità di soggetti coinvolti. La Legge Quadro nazionale sulle aree protette, le direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli” e una sempre maggiore attenzione del legislatore - europeo, nazionale e regionale - alla salvaguardia delle risorse naturali, hanno portato all’attuale quadro normativo ambientale, che in Sicilia disciplina nel suo complesso il sistema delle aree protette regionali che occupa circa il 20 % del territorio regionale ed è costituito da 4 parchi regionali, 1 parco nazionale, 75 riserve naturali regionali, 245 Siti Natura 2000, 7 aree marine protette, 93 geositi all'interno delle riserve naturali, nate per motivi geologici. Dalla varietà propria del paesaggio siciliano - che annovera una grande quantità di ambienti naturalisticamente e paesaggisticamente rilevanti, specie se rapportata alla relativamente piccola superficie dell’Isola - discende la notevole diversità che connota l’insieme delle aree protette siciliane: ambienti, dunque, che rendono pienamente sia la straordinaria biodiversità, sia la complessità e, talvolta, l’unicità del sistema biotico dell’Isola.

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La didattica incontra l’orto botanico innovativo


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La serra SmartyBall è il giusto mini-ambiente per realizzare un orto didattico innovativo attento alla sostenibilità e con un design ricercato, fresco e contemporaneo che arreda ogni spazio esterno, dove si pone con raffinatezza sia in contesti storici che moderni.
In definitiva è ideale per realizzare i progetti PON EDUGREEN e LABORATORI GREEN per avvicinare gli studenti alle tematiche legate alla transizione ecologica. In SmartyBall, infatti, si entra dalla porta in metacrilato in una tecnologica bolla con robuste superfici trasparenti. Sui lati corti sono sistemati i vasi su cui coltivare gli ortaggi, le erbe aromatiche, le piante ornamentali…su uno o più piani.
Gli studenti si scoprono piccoli esploratori del verde della serra-bolla, dove tecnologia e natura trovano un impensato connubio, tutto questo in uno spazio raccolto ma organizzato per poter gestire le piante dalla semina fino allo sviluppo e all’eventuale raccolta dei frutti. Una serra automatizzata da esterno che permette il coinvolgimento didattico durante tutto l’anno. La serra SmartyBall, è anche un vero laboratorio per la sensibilizzazione alla gestione dei consumi e quindi alla sostenibilità, dove l’attività di gestione automatica dell’irrigazione e illuminazione sfrutta anche l’energia solare. Per questo, può essere dichiarata un sistema mild hybrid dove l’energia della rete viene utilizzata in aiuto a quella solare qualora necessario. Inoltre se collegata ad un eventuale accumulo di acque piovane, disponibile o realizzabile nella struttura scolastica, diverrebbe autonoma anche dal punto di vista idrico. L’energia solare è trasformata in elettrica da due pannelli fotovoltaici e messa a servizio della serra insieme alla rete elettrica. Quindi tutti i dispositivi smart wifi compresa la consolle (Alexa o Google Home) con schermo touch con i comandi vocali e anche la diffusione di musica, dispongono nei periodi più assolati di energia con notevole risparmio di risorse. La ventilazione automatica è affidata ad una silenziosa ventola ad alta portata e basso assorbimento.
L’acqua, inoltre, è finemente regolata e dispensata grazie a un sistema di irrigazione a goccia con 4 sezioni indipendenti e programmabili ciascuna tramite app.
Un sistema autonomo che sensibilizza quindi gli studenti alla razionalizzazione delle risorse e dimostra la possibilità di intervento per ridurre i consumi mediante la tecnologia.

La serra SmartyBall è il giusto mini-ambiente per realizzare un orto didattico innovativo attento alla sostenibilità e con un design ricercato, fresco e contemporaneo che arreda ogni spazio esterno, dove si pone con raffinatezza sia in contesti storici che moderni.
In definitiva è ideale per realizzare i progetti PON EDUGREEN e LABORATORI GREEN per avvicinare gli studenti alle tematiche legate alla transizione ecologica. In SmartyBall, infatti, si entra dalla porta in metacrilato in una tecnologica bolla con robuste superfici trasparenti. Sui lati corti sono sistemati i vasi su cui coltivare gli ortaggi, le erbe aromatiche, le piante ornamentali…su uno o più piani.
Gli studenti si scoprono piccoli esploratori del verde della serra-bolla, dove tecnologia e natura trovano un impensato connubio, tutto questo in uno spazio raccolto ma organizzato per poter gestire le piante dalla semina fino allo sviluppo e all’eventuale raccolta dei frutti. Una serra automatizzata da esterno che permette il coinvolgimento didattico durante tutto l’anno. La serra SmartyBall, è anche un vero laboratorio per la sensibilizzazione alla gestione dei consumi e quindi alla sostenibilità, dove l’attività di gestione automatica dell’irrigazione e illuminazione sfrutta anche l’energia solare. Per questo, può essere dichiarata un sistema mild hybrid dove l’energia della rete viene utilizzata in aiuto a quella solare qualora necessario. Inoltre se collegata ad un eventuale accumulo di acque piovane, disponibile o realizzabile nella struttura scolastica, diverrebbe autonoma anche dal punto di vista idrico. L’energia solare è trasformata in elettrica da due pannelli fotovoltaici e messa a servizio della serra insieme alla rete elettrica. Quindi tutti i dispositivi smart wifi compresa la consolle (Alexa o Google Home) con schermo touch con i comandi vocali e anche la diffusione di musica, dispongono nei periodi più assolati di energia con notevole risparmio di risorse. La ventilazione automatica è affidata ad una silenziosa ventola ad alta portata e basso assorbimento.
L’acqua, inoltre, è finemente regolata e dispensata grazie a un sistema di irrigazione a goccia con 4 sezioni indipendenti e programmabili ciascuna tramite app.
Un sistema autonomo che sensibilizza quindi gli studenti alla razionalizzazione delle risorse e dimostra la possibilità di intervento per ridurre i consumi mediante la tecnologia.

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Ecodays 2024, oltre 100 iniziative green


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Ecodays 2024, l’appuntamento con la sostenibilità organizzato da Ecofor Service, azienda di Pontedera specializzata nel trattamento e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, torna da 2 al 12 Maggio 2024 con più di 100 iniziative in 25 location diverse. Il programma è stato presentato dal presidente della Ecofor Antonio Pasquinucci e dall’amministratore delegato Rossano Signorini, alla presenza del sindaco di Pontedera Matteo Franconi. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e il calendario è vasto articolato: visite agli impianti per le scuole e i cittadini, cinque Eco-incontri, talk e convegni, una nuova borsa di studio intitolata al manager Mario Garzella, presidente di Ecofor service per due anni, promossa in collaborazione con l’Università di Pisa, le mostre del World Water Day photo Contest e dell’Istituto modartech sulla moda sostenibile. Un’altra novità di quest’anno è che solo una parte del eventi si svolgerà nella sede di Ecofor Service, come le visite guidate agli impianti e i convegni. Molti altri si terranno nelle piazze di Pontedera e nelle frazioni, come gli spettacoli itineranti dei quattro personaggi in cerca di riciclo, corredati da merende per i bambini e da ecoaperitivi per i più grandi, E poi concerti, laboratori, le eccellenze locali, il festival Ecofor Libri, l’Ecofor Cine festival, il mercato dell’usato Carboot, le ecofiabe, le passeggiate nel verde, il Bike day e la Randonnée della Valdera. Fra le attrazioni innovative, il virtual tour nel piazzone e la galleria immersiva in piazza Cavour. Due Ecoincontri terranno al Teatro Era con Luca Bizzarri e il fisico Vincenzo Schettini; gli altri tre al museo piaggio con Guillermo Mariotto e Stefano Dominella, l’imprenditore Matteo Ward con Filippo Solibello e Riccardo Iacona con Alberto Nerazzini.

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"Mo’ me lo segno", La sfida per l'accessibilità dell'associazione Due Punti


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Aprire il mondo della letteratura ai sordi, promuovere il bilinguismo italiano/ Lingua dei Segni Italiana (LIS) così da favorire il dialogo tra persone sorde e udenti, attraverso la fondazione della prima scuola di narrazione e traduzione bilingue LIS - Italiano. Questo l’obiettivo della campagna di crowdfunding dal titolo “Mo’ me lo segno”, ideata dall’associazione Due Punti. La scuola offrirà corsi di scrittura creativa dedicati alla comunità segnante, inclusiva di sordi ed udenti, con l'obiettivo di creare e pubblicare libri bilingue LIS - italiano. Per contribuire alla realizzazione di questo progetto, dal 3 aprile è possibile donare sulla piattaforma Eppela (www.eppela.com/momelosegno).

Aprire il mondo della letteratura ai sordi, promuovere il bilinguismo italiano/ Lingua dei Segni Italiana (LIS) così da favorire il dialogo tra persone sorde e udenti, attraverso la fondazione della prima scuola di narrazione e traduzione bilingue LIS - Italiano. Questo l’obiettivo della campagna di crowdfunding dal titolo “Mo’ me lo segno”, ideata dall’associazione Due Punti. La scuola offrirà corsi di scrittura creativa dedicati alla comunità segnante, inclusiva di sordi ed udenti, con l'obiettivo di creare e pubblicare libri bilingue LIS - italiano. Per contribuire alla realizzazione di questo progetto, dal 3 aprile è possibile donare sulla piattaforma Eppela (www.eppela.com/momelosegno).

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Mercafir e Valori Solidali, Sostegno familiare e contrasto allo spreco


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La formula utilizzata è quella del Mercato delle Opportunità, spazio inserito a Firenze nel Centro Alimentare Polivalente Mercafir. Qui, grazie alla collaborazione con Valori Solidali, impresa sociale delle Misericordie fiorentine, si persegue doppio obiettivo: dare sostegno alle famiglie in difficoltà e contrastare lo spreco alimentare

La formula utilizzata è quella del Mercato delle Opportunità, spazio inserito a Firenze nel Centro Alimentare Polivalente Mercafir. Qui, grazie alla collaborazione con Valori Solidali, impresa sociale delle Misericordie fiorentine, si persegue doppio obiettivo: dare sostegno alle famiglie in difficoltà e contrastare lo spreco alimentare

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Usare la gentilezza per combattere il bullismo


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Strumenti come la gentilezza, il rispetto e il prendersi cura degli altri, sono quelli più efficaci per contrastare il bullismo e il cyberbullismo. Ed é questa la scelta che hanno adottato figure provenienti da settori diversi, ma con lo stesso obiettivo nel contribuire a contrastare il fenomeno in espansione. C'é il mondo della musica, quelli della politica e dello sport. Ognuno con il proprio, personale, punto di vista. La gentilezza diventa l'elemento condiviso. I giovani destinatari prioritari del messaggio che mira alla formazione di una società più giusta, più attenta ai bisogni di tutti.

Strumenti come la gentilezza, il rispetto e il prendersi cura degli altri, sono quelli più efficaci per contrastare il bullismo e il cyberbullismo. Ed é questa la scelta che hanno adottato figure provenienti da settori diversi, ma con lo stesso obiettivo nel contribuire a contrastare il fenomeno in espansione. C'é il mondo della musica, quelli della politica e dello sport. Ognuno con il proprio, personale, punto di vista. La gentilezza diventa l'elemento condiviso. I giovani destinatari prioritari del messaggio che mira alla formazione di una società più giusta, più attenta ai bisogni di tutti.

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Green Living, Tanini Home incontra Fabbri Vivai


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Riportare in primo piano il benessere della persona all’interno della casa o dello spazio di lavoro. Un benessere che passa anche dal recuperare un contatto con gli elementi del verde, giardini e piante in spazi esterni e interni. È con questo spirito che TaniniHome, in collaborazione con Fabbri Vivai di Arezzo, realtà specializzata nella creazione e nella manutenzione di giardini e spazi verdi, trasforma 200 degli oltre 1000 mq dello showroom di via Maragliano 155 in un’oasi verde, dove l’arredo di design per outdoor delle collezioni di Hay, Gubi, &tradition, Gervasoni, FermLiving, Magis e Soloeco incontrerà la natura in un'armoniosa fusione con piante di ogni genere. Il fulcro dell’appuntamento nell'intervento di Francesco Santoni, architetto di STUDIOFORMA, occasione per riflettere sulle molteplici sfaccettature del benessere e dell’architettura, evidenziando il legame inscindibile tra lo spazio abitato e il benessere individuale e l’importanza di considerare l'uomo nella sua unicità nel processo di progettazione di spazi residenziali e di lavoro.

Riportare in primo piano il benessere della persona all’interno della casa o dello spazio di lavoro. Un benessere che passa anche dal recuperare un contatto con gli elementi del verde, giardini e piante in spazi esterni e interni. È con questo spirito che TaniniHome, in collaborazione con Fabbri Vivai di Arezzo, realtà specializzata nella creazione e nella manutenzione di giardini e spazi verdi, trasforma 200 degli oltre 1000 mq dello showroom di via Maragliano 155 in un’oasi verde, dove l’arredo di design per outdoor delle collezioni di Hay, Gubi, &tradition, Gervasoni, FermLiving, Magis e Soloeco incontrerà la natura in un'armoniosa fusione con piante di ogni genere. Il fulcro dell’appuntamento nell'intervento di Francesco Santoni, architetto di STUDIOFORMA, occasione per riflettere sulle molteplici sfaccettature del benessere e dell’architettura, evidenziando il legame inscindibile tra lo spazio abitato e il benessere individuale e l’importanza di considerare l'uomo nella sua unicità nel processo di progettazione di spazi residenziali e di lavoro.

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L’orto botanico - Per il coding e le scienze


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L’Orto Mobile BioBot è un Orto Botanico su ruote programmabile attraverso Arduino. Gli studenti, attraverso esercizi di coding in classe e attraverso il linguaggio di programmazione a blocchi, possono gestire l’attività piantando le sementa, programmando l’irrigazione grazie ai tanti sensori inclusi, e possono osservare con occhio critico i fenomeni scientifici. La parte Tecnologica di BioBot è Arduino, microcontrollore semplice e didattico per l’Elettronica Educativa, integrato nel pannello frontale, che permette la conduzione dell’orto e del registratore di dati (o datalogger) integrato.
Gli studenti hanno la possibilità di accedere ad Arduino, ai sensori (i sensori di umidità del terreno, il sensore di luminosità, di anidride carbonica,di  PH, di rumore, di livello dell’acqua) e agli attuatori (il buzzer, gli avvisatori LED luminosi, il Display a colori touch) e ne scoprono le potenzialità facendo uso di un linguaggio di programmazione a blocchi (Coding) appositamente studiato (con guida) e scalare in base al livello di apprendimento, a partire dalle classi della scuola primaria (i ragazzi più grandi potranno, infatti, arrivare alla programmazione con linguaggio IDE di Arduino).

L’Orto Mobile BioBot è un Orto Botanico su ruote programmabile attraverso Arduino. Gli studenti, attraverso esercizi di coding in classe e attraverso il linguaggio di programmazione a blocchi, possono gestire l’attività piantando le sementa, programmando l’irrigazione grazie ai tanti sensori inclusi, e possono osservare con occhio critico i fenomeni scientifici. La parte Tecnologica di BioBot è Arduino, microcontrollore semplice e didattico per l’Elettronica Educativa, integrato nel pannello frontale, che permette la conduzione dell’orto e del registratore di dati (o datalogger) integrato.
Gli studenti hanno la possibilità di accedere ad Arduino, ai sensori (i sensori di umidità del terreno, il sensore di luminosità, di anidride carbonica,di  PH, di rumore, di livello dell’acqua) e agli attuatori (il buzzer, gli avvisatori LED luminosi, il Display a colori touch) e ne scoprono le potenzialità facendo uso di un linguaggio di programmazione a blocchi (Coding) appositamente studiato (con guida) e scalare in base al livello di apprendimento, a partire dalle classi della scuola primaria (i ragazzi più grandi potranno, infatti, arrivare alla programmazione con linguaggio IDE di Arduino).

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Eco-condominio solidale, Ravenna lancia la scommessa


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Il progetto è ambizioso e costruito guardando alla società che cambia, nella sua connotazione anagrafica così come rispetto alle necessità del futuro. Cesaa, il nome del primo condominio eco-energetico solidale per anziani autosufficienti, atteso nell’ex scuola materna di San Michele, a Ravenna. Il progetto prevede la realizzazione di unità di alloggio per ogni ospite che garantiranno privacy e spazi individuali ma anche spazi comuni di coabitazione nel medesimo stabile; il tutto alimentato da energie rinnovabili che attenueranno sensibilmente i costi delle bollette. Per PlapleTv, il racconto del consigliere comunale Giancarlo Schiano

Il progetto è ambizioso e costruito guardando alla società che cambia, nella sua connotazione anagrafica così come rispetto alle necessità del futuro. Cesaa, il nome del primo condominio eco-energetico solidale per anziani autosufficienti, atteso nell’ex scuola materna di San Michele, a Ravenna. Il progetto prevede la realizzazione di unità di alloggio per ogni ospite che garantiranno privacy e spazi individuali ma anche spazi comuni di coabitazione nel medesimo stabile; il tutto alimentato da energie rinnovabili che attenueranno sensibilmente i costi delle bollette. Per PlapleTv, il racconto del consigliere comunale Giancarlo Schiano

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