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Superare l'assistenzialismo, con Made in Sipario si può


Per PlapleTv la storia di "Made in sipario". Una una Cooperativa Sociale, un laboratorio artigiano dove persone con disabilità intellettiva producono con originale capacità creativa e sempre maggior competenza, complementi di arredo e di design artistico, oggettistica per la casa e articoli da regalo.

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Portoferraio pronta a realizzare una nuova struttura per la comunità


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E’ stato presentato il progetto di realizzazione della Casa della Comunità (CdC) “Hub” di Portoferraio. La nuova Casa della Comunità di Portoferraio sarà realizzata attraverso la ristrutturazione di un immobile di proprietà aziendale ubicato in un’area adiacente all’ospedale di Portoferraio, in Largo Torchiana in località San Rocco. L’area circostante è densamente abitata e la struttura risulta raggiungibile mediante viabilità comunale e ben collegata da un servizio di trasporto pubblico locale. La struttura è dotata di un parcheggio pertinenziale con circa 40 posti auto. L’immobile oggetto d’intervento è stato costruito nel 1965 dal disciolto Consorzio Provinciale Antitubercolare di Livorno e trasferito all’Unità Sanitaria Locale Zona 26 (Arcipelago Toscano) di Livorno in attuazione della L.R.T. n.68/80 e deliberazione della giunta R.T. n. 3197 del 28.03.1985.
 
Il fabbricato si sviluppa su tre livelli, un piano interrato di circa 400 mq da destinare a depositi e locali tecnici, due piani fuori terra, completamente accessibili agli utenti disabili, per una superficie complessiva di circa 800 metri quadrati.
 
L’obiettivo dell’intervento è la realizzazione di una Casa della Comunità HUB definita come struttura sanitaria inclusiva, riferimento sanitario, sociale e di integrazione sociosanitaria per la popolazione. La struttura offrirà al bacino di riferimento un insieme di servizi, anche mediante modalità di telemedicina, che comprendono: assistenza medica, infermieristica, sociale in una spinta volta anche all’integrazione, socializzazione, partecipazione. Tra i servizi offerti un’équipe multiprofessionale costituita da medici e pediatri di famiglia, continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali interni, Punto unico di accesso (PUA), servizi diagnostici, ambulatoriali specialistici ed infermieristici inclusa l’attività dell’Infermiere di famiglia e comunità (IfeC). Altre attività previste sono programmi di screening, assistenza sociale, servizi per la salute mentale e le dipendenze, medicina dello sport, consultorio, vaccinazioni.
 
Nello specifico al piano terreno saranno presenti le seguenti funzioni: Punto accoglienza attesa-collaboratore di studio, ambulatori per medici di medicina generale e ambulatorio per pediatra di libera scelta, coordinatore dell’infermeria, Infermiere di famiglia, ambulatorio – medicheria, ufficio amministrativo distretto, punto informazione, ufficio protesi, spogliatoi per il personale sanitario, servizi igienici, deposito pulito.
 
Al primo piano saranno presenti le seguenti funzioni: ambulatorio di neuropsichiatria infantile, palestra per minori, vari locali per assistente sociale, psicologo, educatore, logopedista, ambulatorio ginecologico e ambulatorio ostetrica, ambulatorio specialistico, sala riunioni e servizi igienici.

E’ stato presentato il progetto di realizzazione della Casa della Comunità (CdC) “Hub” di Portoferraio. La nuova Casa della Comunità di Portoferraio sarà realizzata attraverso la ristrutturazione di un immobile di proprietà aziendale ubicato in un’area adiacente all’ospedale di Portoferraio, in Largo Torchiana in località San Rocco. L’area circostante è densamente abitata e la struttura risulta raggiungibile mediante viabilità comunale e ben collegata da un servizio di trasporto pubblico locale. La struttura è dotata di un parcheggio pertinenziale con circa 40 posti auto. L’immobile oggetto d’intervento è stato costruito nel 1965 dal disciolto Consorzio Provinciale Antitubercolare di Livorno e trasferito all’Unità Sanitaria Locale Zona 26 (Arcipelago Toscano) di Livorno in attuazione della L.R.T. n.68/80 e deliberazione della giunta R.T. n. 3197 del 28.03.1985.
 
Il fabbricato si sviluppa su tre livelli, un piano interrato di circa 400 mq da destinare a depositi e locali tecnici, due piani fuori terra, completamente accessibili agli utenti disabili, per una superficie complessiva di circa 800 metri quadrati.
 
L’obiettivo dell’intervento è la realizzazione di una Casa della Comunità HUB definita come struttura sanitaria inclusiva, riferimento sanitario, sociale e di integrazione sociosanitaria per la popolazione. La struttura offrirà al bacino di riferimento un insieme di servizi, anche mediante modalità di telemedicina, che comprendono: assistenza medica, infermieristica, sociale in una spinta volta anche all’integrazione, socializzazione, partecipazione. Tra i servizi offerti un’équipe multiprofessionale costituita da medici e pediatri di famiglia, continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali interni, Punto unico di accesso (PUA), servizi diagnostici, ambulatoriali specialistici ed infermieristici inclusa l’attività dell’Infermiere di famiglia e comunità (IfeC). Altre attività previste sono programmi di screening, assistenza sociale, servizi per la salute mentale e le dipendenze, medicina dello sport, consultorio, vaccinazioni.
 
Nello specifico al piano terreno saranno presenti le seguenti funzioni: Punto accoglienza attesa-collaboratore di studio, ambulatori per medici di medicina generale e ambulatorio per pediatra di libera scelta, coordinatore dell’infermeria, Infermiere di famiglia, ambulatorio – medicheria, ufficio amministrativo distretto, punto informazione, ufficio protesi, spogliatoi per il personale sanitario, servizi igienici, deposito pulito.
 
Al primo piano saranno presenti le seguenti funzioni: ambulatorio di neuropsichiatria infantile, palestra per minori, vari locali per assistente sociale, psicologo, educatore, logopedista, ambulatorio ginecologico e ambulatorio ostetrica, ambulatorio specialistico, sala riunioni e servizi igienici.

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Il Banco Alimentare - Un luogo di sostenibilità e solidarietà


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La storia inizia dalla volontà di quattro amici, Giorgio, Marco, Mario e Diego, di replicare l'esperienza del “Banco dos Alimentos” di Barcellona, in Italia. Nel 1989 costituiscono la Fondazione Banco Alimentare e l’anno successivo il Cav. Danilo Fossati, presidente dell’azienda Star, decide di sostenere la Fondazione con una donazione, che consente di affittare il primo magazzino nella città di Meda (MI). Quando Fossati incontra don Luigi Giussani, punto di riferimento per i quattro amici, tra i due si crea subito un’intesa profonda che li porterà a collaborare, per dar voce a un desiderio comune: ridurre gli sprechi alimentari e aiutare le persone in difficoltà. Oggi, Banco Alimentare comprende 21 Organizzazioni Banco Alimentare su tutto il territorio nazionale e la Fondazione, che definisce le linee guida strategiche e intrattiene relazioni istituzionali e ha ruolo di rappresentanza a livello nazionale ed internazionale. L’ attività ha lo scopo di contribuire ad attenuare il problema della fame, dell’emarginazione e della povertà, oltre a promuovere la lotta allo spreco alimentare, in collaborazione con le istituzioni nazionali ed europee. Per farlo, coordinano le donazioni e contribuiscono ad organizzare il recupero delle eccedenze dalla filiera agroalimentare, distribuendole alle Organizzazioni Banco Alimentare che, a loro volta, distribuiscono gratuitamente gli alimenti alle Organizzazioni Partner Territoriali.

La storia inizia dalla volontà di quattro amici, Giorgio, Marco, Mario e Diego, di replicare l'esperienza del “Banco dos Alimentos” di Barcellona, in Italia. Nel 1989 costituiscono la Fondazione Banco Alimentare e l’anno successivo il Cav. Danilo Fossati, presidente dell’azienda Star, decide di sostenere la Fondazione con una donazione, che consente di affittare il primo magazzino nella città di Meda (MI). Quando Fossati incontra don Luigi Giussani, punto di riferimento per i quattro amici, tra i due si crea subito un’intesa profonda che li porterà a collaborare, per dar voce a un desiderio comune: ridurre gli sprechi alimentari e aiutare le persone in difficoltà. Oggi, Banco Alimentare comprende 21 Organizzazioni Banco Alimentare su tutto il territorio nazionale e la Fondazione, che definisce le linee guida strategiche e intrattiene relazioni istituzionali e ha ruolo di rappresentanza a livello nazionale ed internazionale. L’ attività ha lo scopo di contribuire ad attenuare il problema della fame, dell’emarginazione e della povertà, oltre a promuovere la lotta allo spreco alimentare, in collaborazione con le istituzioni nazionali ed europee. Per farlo, coordinano le donazioni e contribuiscono ad organizzare il recupero delle eccedenze dalla filiera agroalimentare, distribuendole alle Organizzazioni Banco Alimentare che, a loro volta, distribuiscono gratuitamente gli alimenti alle Organizzazioni Partner Territoriali.

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Ecologia e ambiente - La Recycle Art di Rodolfo Lacquaniti


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Dopo Venezia e la Maremma Toscana, Firenze ospita la Biennale dello Scarto per un Rinascimento ecologico, il progetto artistico di Rodolfo Lacquaniti che pone al centro la Recycle art, come potente mezzo per parlare all'uomo di ecologia e di ambiente. Prima tappa della Biennale dello Scarto a Firenze è l'installazione artistica The Garbage Revolution, visitabile dal 14 marzo al 7 aprile, alla Galleria delle Carrozze.

Dopo Venezia e la Maremma Toscana, Firenze ospita la Biennale dello Scarto per un Rinascimento ecologico, il progetto artistico di Rodolfo Lacquaniti che pone al centro la Recycle art, come potente mezzo per parlare all'uomo di ecologia e di ambiente. Prima tappa della Biennale dello Scarto a Firenze è l'installazione artistica The Garbage Revolution, visitabile dal 14 marzo al 7 aprile, alla Galleria delle Carrozze.

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Le canzoni in aiuto di pazienti anziani


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Gli anziani di quattro Rsa compongono canzoni per parlare della loro vita o, semplicemente, per allietare le loro giornate e superare momenti difficili e fragilità. Cercano le parole, trovano rime, intonano motivetti, suonano gli strumenti musicali, coordinati nel lavoro da animatori, educatori, musicisti e musicoterapisti che operano in queste strutture. Non solo. Previsto anche un concorso canoro in virtù del quale, come se fosse una specie di Festival di Sanremo delle residenze sanitarie per anziani, ci sarà in estate la proclamazione delle canzoni che sono risultate più gradite. È il progetto “Pensieri e Memorie in Canto”, ideato dall’animatore e musicista Nicola Corti all’interno dell’Rsa San Giuseppe del Consorzio Zenit, che dal 1981 opera a Firenze al servizio delle persone più vulnerabili promuovendo numerosi progetti per la socializzazione come questo. Il festival si sta svolgendo nelle Rsa fiorentine San Giuseppe, Gignoro, Paolo VI e Delfino, oltre che al Centro di salute mentale del Quartiere 2 e all’RSP Madre Fernanda.

Gli anziani di quattro Rsa compongono canzoni per parlare della loro vita o, semplicemente, per allietare le loro giornate e superare momenti difficili e fragilità. Cercano le parole, trovano rime, intonano motivetti, suonano gli strumenti musicali, coordinati nel lavoro da animatori, educatori, musicisti e musicoterapisti che operano in queste strutture. Non solo. Previsto anche un concorso canoro in virtù del quale, come se fosse una specie di Festival di Sanremo delle residenze sanitarie per anziani, ci sarà in estate la proclamazione delle canzoni che sono risultate più gradite. È il progetto “Pensieri e Memorie in Canto”, ideato dall’animatore e musicista Nicola Corti all’interno dell’Rsa San Giuseppe del Consorzio Zenit, che dal 1981 opera a Firenze al servizio delle persone più vulnerabili promuovendo numerosi progetti per la socializzazione come questo. Il festival si sta svolgendo nelle Rsa fiorentine San Giuseppe, Gignoro, Paolo VI e Delfino, oltre che al Centro di salute mentale del Quartiere 2 e all’RSP Madre Fernanda.

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Gruppo IREN - Sguardo alla sostenibilità


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Secondo quanto previsto dall’Unione Europea, i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) sono “prodotti che non devono essere smaltiti come rifiuti non selezionati, ma devono essere inviati a strutture di raccolta separate per il recupero e il riciclaggio. La marcatura RAEE deve figurare su tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato dell'UE”.   Molti degli oggetti elettronici della quotidianità come televisori, smartphone, ed elettrodomestici, una volta esausti diventano RAEE e rappresentano la categoria di rifiuti in più rapido aumento a livello globale. La crescente diffusione degli apparecchi elettrici ed elettronici determina un sempre maggior rischio di abbandono nell’ambiente, con conseguenze di inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua con ripercussioni sulla salute umana.   Per questo è necessario sviluppare degli impianti specifici che si occupino del trattamento e dello smaltimento di questo tipo speciale di rifiuti.

Secondo quanto previsto dall’Unione Europea, i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) sono “prodotti che non devono essere smaltiti come rifiuti non selezionati, ma devono essere inviati a strutture di raccolta separate per il recupero e il riciclaggio. La marcatura RAEE deve figurare su tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato dell'UE”.   Molti degli oggetti elettronici della quotidianità come televisori, smartphone, ed elettrodomestici, una volta esausti diventano RAEE e rappresentano la categoria di rifiuti in più rapido aumento a livello globale. La crescente diffusione degli apparecchi elettrici ed elettronici determina un sempre maggior rischio di abbandono nell’ambiente, con conseguenze di inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua con ripercussioni sulla salute umana.   Per questo è necessario sviluppare degli impianti specifici che si occupino del trattamento e dello smaltimento di questo tipo speciale di rifiuti.

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Bottle to Bottle, il progetto a Castiglion Fibocchi


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I punti vendita della rete di Etruria Retail continuano a investire sulla sostenibilità e sulla riduzione della plastica. Ieri, mercoledì 28 febbraio, è stato installato un nuovo eco compattatore che consentirà il riciclo delle bottiglie a uso alimentare in PET (polietilene tereftalato) nel Carrefour Express di via Guglielmo Fracassi 3/3 A. L’iniziativa porta a 32 gli eco compattatori da Etruria Retail grazie alla collaborazione con Coripet nell’ambito del progetto “bottle to bottle”. All’inaugurazione della nuova macchina erano presenti il sindaco di Castiglion Fibocchi, Marco Ermini con l’assessore Eduardo Ferrini; Mirko Serafini, Sirio e Cristina Chiodini, titolari del punto vendita con tutto lo staff e Loris Ferretti per Coripet.

I punti vendita della rete di Etruria Retail continuano a investire sulla sostenibilità e sulla riduzione della plastica. Ieri, mercoledì 28 febbraio, è stato installato un nuovo eco compattatore che consentirà il riciclo delle bottiglie a uso alimentare in PET (polietilene tereftalato) nel Carrefour Express di via Guglielmo Fracassi 3/3 A. L’iniziativa porta a 32 gli eco compattatori da Etruria Retail grazie alla collaborazione con Coripet nell’ambito del progetto “bottle to bottle”. All’inaugurazione della nuova macchina erano presenti il sindaco di Castiglion Fibocchi, Marco Ermini con l’assessore Eduardo Ferrini; Mirko Serafini, Sirio e Cristina Chiodini, titolari del punto vendita con tutto lo staff e Loris Ferretti per Coripet.

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Bunker Kiev, Teatro contro la guerra


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La solidarietà incontra percorsi di sensibilizzazione nello spettacolo "Bunker Kiev". Un bunker ucraino nel cuore di Firenze, sotto il Teatro della Pergola. A due anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022, torna il progetto speciale del Teatro della Toscana per sostenere la municipalità di Kiev, con testo, ideazione e direzione artistica di Stefano Massini. Per PlapleTv il racconto di Filippo Lai, attore, tra gli interpreti dello spettacolo che mira alla raccolta fondi per sostenere le popolazioni colpite dal conflitto.

La solidarietà incontra percorsi di sensibilizzazione nello spettacolo "Bunker Kiev". Un bunker ucraino nel cuore di Firenze, sotto il Teatro della Pergola. A due anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022, torna il progetto speciale del Teatro della Toscana per sostenere la municipalità di Kiev, con testo, ideazione e direzione artistica di Stefano Massini. Per PlapleTv il racconto di Filippo Lai, attore, tra gli interpreti dello spettacolo che mira alla raccolta fondi per sostenere le popolazioni colpite dal conflitto.

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Sostenibile e solidale - L’esperienza “Donne del Vino”


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Sono oltre 4 quintali di tappi usati pari a circa 70 mila turaccioli: è la donazione che le Donne del Vino della Toscana guidate da Donatella Cinelli Colombini hanno portato oggi all’Associazione Donne Insieme Valdelsa a sostegno delle donne vittime di violenza. Al ricavato della raccolta dei tappi usati sono stati aggiunte risorse da parte della delegazione toscana delle Donne del Vino e da Amorim Cork Italia per un importo complessivo di 2.290 euro.

Sono oltre 4 quintali di tappi usati pari a circa 70 mila turaccioli: è la donazione che le Donne del Vino della Toscana guidate da Donatella Cinelli Colombini hanno portato oggi all’Associazione Donne Insieme Valdelsa a sostegno delle donne vittime di violenza. Al ricavato della raccolta dei tappi usati sono stati aggiunte risorse da parte della delegazione toscana delle Donne del Vino e da Amorim Cork Italia per un importo complessivo di 2.290 euro.

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Progetto Firenze - Cambiamento climatico e biodiversità


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Presentato a Firenze, dal sindaco Dario Nardella il progetto di ricerca che ha trasformato il capoluogo toscano in un modello di riferimento per fronteggiare il cambiamento climatico nelle città. L'obiettivo è la misurazione dell'impatto del cambiamento climatico in città e attraverso la modellizzazione di dieci aree specifiche, trarre prescrizioni per il suo contenimento. In particolare, in una delle aree situata lungo l'Arno, verrà ricreato un habitat che favorisca il ripristino della biodiversità in città.

Presentato a Firenze, dal sindaco Dario Nardella il progetto di ricerca che ha trasformato il capoluogo toscano in un modello di riferimento per fronteggiare il cambiamento climatico nelle città. L'obiettivo è la misurazione dell'impatto del cambiamento climatico in città e attraverso la modellizzazione di dieci aree specifiche, trarre prescrizioni per il suo contenimento. In particolare, in una delle aree situata lungo l'Arno, verrà ricreato un habitat che favorisca il ripristino della biodiversità in città.

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Mozziconi da rifiuto a risorsa, l'esperienza Human Maple


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Human Maple è un giovane brand ecosostenibile, che lavora per migliorare il rapporto tra gli esseri umani e l'ambiente, grazie a prodotti e servizi all'avanguardia. Per PlapleTv il racconto di "Riciccami", iniziativa nata per contribuire a salvare il pianeta dai mozziconi di sigaretta. Un progetto ambizioso basato sull'economia circolare di un prodotto che, ancora oggi, è considerato un rifiuto indifferenziato

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Second Life - Tutto torna


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“Second Life” vede l’esposizione di 30 opere d’arte inerenti al tema della sostenibilità, declinato in molti modi diversi, ma con il filo conduttore della necessità di ripensare modelli di sviluppo sostenibili e duraturi nel tempo. La cultura e la creatività, dunque, come driver di un cambiamento che sia attento al fragile equilibrio dell’ecosistema in cui viviamo.

“Second Life” vede l’esposizione di 30 opere d’arte inerenti al tema della sostenibilità, declinato in molti modi diversi, ma con il filo conduttore della necessità di ripensare modelli di sviluppo sostenibili e duraturi nel tempo. La cultura e la creatività, dunque, come driver di un cambiamento che sia attento al fragile equilibrio dell’ecosistema in cui viviamo.

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Oltre il profitto, La Molisana sostiene Caritas


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Nuove collaborazioni e solidarietà a Firenze. Un nuovo progetto è stato presentato in occasione della partnership tra Tuscany Hall, spazio per grandi eventi e "La Molisana". Lo storico pastificio dal 1912 produce pasta di grano italiano e semole di alta qualità e di tenacità certificata. La Molisana sigla per la prima volta una partnership con una azienda e con uno spazio votati allo spettacolo e alla cultura. Senza dimenticare la solidarietà: nell’occasione, La Molisana ha scelto di donare 2.000 chili dei suoi prodotti alla Fondazione Solidarietà Caritas Firenze, che da anni aiuta le persone più bisognose e svantaggiate.

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