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Venezia, la festa “Promuoviamo la solidarietà” dedicata completamente al volontariato


Venezia Mestre, nella serata del 5 Settembre è partito ufficialmente l’evento “Promuoviamo la solidarietà”, promosso da ADA (Associazione per i diritti degli anziani) del Veneto e di Venezia e si concluderà l’8 Settembre. L’evento fa parte del palinsesto “la città in Festa”, coinvolge numerosi associazioni di volontariato ed è patrocinata dal Comune di Venezia. Programma che prevede incontri, approfondimenti sul tema del volontariato e da la possibilità di conoscere le realtà associative attive in città. Inoltre, tra le varie attività, è stato inaugurato il mercatino solidale, un presidio infermieristico e in camper che da l’occasione ai cittadini di effettuare il controllo dell’udito.

Rubrica: Dillo a Plaple

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Venezia Mestre, nella serata del 5 Settembre è partito ufficialmente l’evento “Promuoviamo la solidarietà”, promosso da ADA (Associazione per i diritti degli anziani) del Veneto e di Venezia e si concluderà l’8 Settembre. L’evento fa parte del palinsesto “la città in Festa”, coinvolge numerosi associazioni di volontariato ed è patrocinata dal Comune di Venezia. Programma che prevede incontri, approfondimenti sul tema del volontariato e da la possibilità di conoscere le realtà associative attive in città. Inoltre, tra le varie attività, è stato inaugurato il mercatino solidale, un presidio infermieristico e in camper che da l’occasione ai cittadini di effettuare il controllo dell’udito.

Venezia Mestre, nella serata del 5 Settembre è partito ufficialmente l’evento “Promuoviamo la solidarietà”, promosso da ADA (Associazione per i diritti degli anziani) del Veneto e di Venezia e si concluderà l’8 Settembre. L’evento fa parte del palinsesto “la città in Festa”, coinvolge numerosi associazioni di volontariato ed è patrocinata dal Comune di Venezia. Programma che prevede incontri, approfondimenti sul tema del volontariato e da la possibilità di conoscere le realtà associative attive in città. Inoltre, tra le varie attività, è stato inaugurato il mercatino solidale, un presidio infermieristico e in camper che da l’occasione ai cittadini di effettuare il controllo dell’udito.

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Bio Film Festival: a Sospirolo il cinema si intreccia con la sostenibilità


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Bio Film Festival si è tenuto dal 26 Agosto all’1 Settembre, a Sospirolo, in provincia di Belluno. Festival giunto alla sua seconda edizione, mira a diffondere la conoscenza della biodiversità, stimolando dibattiti su questo tema cruciale. Il festival si è dedicata ai paesaggi, affronta le tematiche della biodiversità in modo sistemico. Inoltre, si è svolto in un teatro a cielo aperto con cortometraggi, animazioni e documentari sulla biodiversità. Infine, durante la serata finale sono stati premiati il miglior cortometraggio, il miglior cortometraggio animato e il miglior documentario.

Bio Film Festival si è tenuto dal 26 Agosto all’1 Settembre, a Sospirolo, in provincia di Belluno. Festival giunto alla sua seconda edizione, mira a diffondere la conoscenza della biodiversità, stimolando dibattiti su questo tema cruciale. Il festival si è dedicata ai paesaggi, affronta le tematiche della biodiversità in modo sistemico. Inoltre, si è svolto in un teatro a cielo aperto con cortometraggi, animazioni e documentari sulla biodiversità. Infine, durante la serata finale sono stati premiati il miglior cortometraggio, il miglior cortometraggio animato e il miglior documentario.

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Dal gas all'Idrogeno, un passo decisivo verso l'energia sostenibile


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Il tema della transizione energetica e delle soluzioni per interpretarla al meglio investe da tempo la ricerca di 2G Energy AG, uno dei maggiori produttori mondiali di impianti di cogenerazione che si appresta nel 2025 a celebrare i suoi 30 anni di fondazione. Lo dimostra il suo ultimo progetto di ricerca applicata che ha coinvolto la prestigiosa Università di Amberg-Weiden in Germania nella trasformazione di un preesistente impianto di cogenerazione dall’alimentazione a gas a quella ad idrogeno. A fronte di un numero importante di centrali decentralizzate esistenti alimentate a gas – dall’industria alle aziende di servizi municipali – la dimostrazione che la conversione all’idrogeno non è solo possibile ma anche gestibile in tempi rapidi e con efficienza di costi, risulta cruciale per la realizzazione della transizione energetica e per il raggiungimento dei più alti obiettivi in termini di emissioni. Sono proprio queste le motivazioni che hanno spinto 2G, insieme all’Ostbayerische Technische Hochschule Amberg-Weiden (OTH Amberg-Weiden) a raggiungere tale traguardo.   L’impianto protagonista del progetto di conversione è un cogeneratore a gas naturale preesistente con una capacità elettrica di 250 kW, installato presso l’OTH di Amberg nel marzo 2019 e già impiegato nella ricerca e nell’insegnamento fin dalla sua messa in funzione. L’impegno di 2G nella produzione di energia elettrica e termica on site tramite idrogeno risale al 2014.  Uno dei primi impianti di cogenerazione 100% idrogeno è stato realizzato nell’ambito di un progetto collaborativo tra Stadwerk Hassfurt GmBH e lo stesso Istituto di Tecnologia Energetica presso l’OTH di Amber- Weiden. La ricerca è continuata con il successivo “Progetto CH2P”, un’iniziativa di ricerca tecnico-scientifica finanziata dal Ministero Federale per gli Affari Economici e la Protezione del Clima con obiettivo l’aumento della densità di potenza dei generatori ad idrogeno. Tale know-how, acquisito nell’installazione di nuovi impianti, è stato sicuramente determinante nel facilitare il processo di conversione dell’impianto di cogenerazione a gas di Amberg-Weiden.   Il successo del progetto appena concluso, infatti, ha radici profonde anche nella progettazione: da diversi anni tutti gli impianti di cogenerazione 2G presentano un design modulare che, grazie agli esiti delle continue ricerche e installazioni, è stato sempre più ottimizzato in funzione del nuovo carburante, facilitando la conversione tramite una sostituzione dei singoli elementi. È il caso dell’adattamento della geometria della camera di combustione. Oltre al cambiamento del rapporto di compressione determinato dall'impiego di pistoni differenti, durante la conversione è stato necessario modificare anche il processo di formazione della miscela che, con l’idrogeno, deve avvenire direttamente nella camera di combustione. A tal fine, l'idrogeno viene introdotto nel condotto di aspirazione tramite un iniettore di gas prima che la miscela pronta per l'accensione venga immessa nella camera di combustione. Oltre alla maggiore facilità di accensione rispetto ai gas convenzionali, l'idrogeno presenta anche una velocità di fiamma laminare superiore, il che richiede che l'aria compressa venga mescolata con l'idrogeno solo poco prima della combustione per evitare un'ignizione incontrollata.   Un altro importante e determinante aspetto è quello della necessità di collegare fin da subito i programmi di manutenzione e retrofit ai piani di conversione all’idrogeno. Sia i pistoni che gli iniettori di gas 2G, oltre al turbo compressore adatto all’idrogeno, sono standardizzati da tempo al punto da poter essere sostituiti o aggiornati – come già normalmente accade in fase di regolare revisione - in un secondo momento con un costo della conversione che può essere ridotto al 10-15% dell’investimento iniziale. L'altro versante riguarda l’impianto di stoccaggio dedicato, i cui lavori per la costruzione della stazione di alimentazione a idrogeno per il cogeneratore pilota ad Amberg vedranno un completamento nel prossimo futuro a dimostrazione dell’impegno continuo di 2G come facilitatore dei processi di autonomia energetica nella direzione della sostenibilità.   Ad ulteriore testimonianza dell’impegno di 2G nella ricerca scientifica in materia di idrogeno e per una transizione energetica sostenibile, l’azienda tedesca ha appena ospitato gli associati del progetto “HydrogenJRP” e i professori del Politecnico di Milano presso l'impianto di Stadtwerk Haßfurt, dove è stato presentato l’innovativo cogeneratore a idrogeno 2G.

Il tema della transizione energetica e delle soluzioni per interpretarla al meglio investe da tempo la ricerca di 2G Energy AG, uno dei maggiori produttori mondiali di impianti di cogenerazione che si appresta nel 2025 a celebrare i suoi 30 anni di fondazione. Lo dimostra il suo ultimo progetto di ricerca applicata che ha coinvolto la prestigiosa Università di Amberg-Weiden in Germania nella trasformazione di un preesistente impianto di cogenerazione dall’alimentazione a gas a quella ad idrogeno. A fronte di un numero importante di centrali decentralizzate esistenti alimentate a gas – dall’industria alle aziende di servizi municipali – la dimostrazione che la conversione all’idrogeno non è solo possibile ma anche gestibile in tempi rapidi e con efficienza di costi, risulta cruciale per la realizzazione della transizione energetica e per il raggiungimento dei più alti obiettivi in termini di emissioni. Sono proprio queste le motivazioni che hanno spinto 2G, insieme all’Ostbayerische Technische Hochschule Amberg-Weiden (OTH Amberg-Weiden) a raggiungere tale traguardo.   L’impianto protagonista del progetto di conversione è un cogeneratore a gas naturale preesistente con una capacità elettrica di 250 kW, installato presso l’OTH di Amberg nel marzo 2019 e già impiegato nella ricerca e nell’insegnamento fin dalla sua messa in funzione. L’impegno di 2G nella produzione di energia elettrica e termica on site tramite idrogeno risale al 2014.  Uno dei primi impianti di cogenerazione 100% idrogeno è stato realizzato nell’ambito di un progetto collaborativo tra Stadwerk Hassfurt GmBH e lo stesso Istituto di Tecnologia Energetica presso l’OTH di Amber- Weiden. La ricerca è continuata con il successivo “Progetto CH2P”, un’iniziativa di ricerca tecnico-scientifica finanziata dal Ministero Federale per gli Affari Economici e la Protezione del Clima con obiettivo l’aumento della densità di potenza dei generatori ad idrogeno. Tale know-how, acquisito nell’installazione di nuovi impianti, è stato sicuramente determinante nel facilitare il processo di conversione dell’impianto di cogenerazione a gas di Amberg-Weiden.   Il successo del progetto appena concluso, infatti, ha radici profonde anche nella progettazione: da diversi anni tutti gli impianti di cogenerazione 2G presentano un design modulare che, grazie agli esiti delle continue ricerche e installazioni, è stato sempre più ottimizzato in funzione del nuovo carburante, facilitando la conversione tramite una sostituzione dei singoli elementi. È il caso dell’adattamento della geometria della camera di combustione. Oltre al cambiamento del rapporto di compressione determinato dall'impiego di pistoni differenti, durante la conversione è stato necessario modificare anche il processo di formazione della miscela che, con l’idrogeno, deve avvenire direttamente nella camera di combustione. A tal fine, l'idrogeno viene introdotto nel condotto di aspirazione tramite un iniettore di gas prima che la miscela pronta per l'accensione venga immessa nella camera di combustione. Oltre alla maggiore facilità di accensione rispetto ai gas convenzionali, l'idrogeno presenta anche una velocità di fiamma laminare superiore, il che richiede che l'aria compressa venga mescolata con l'idrogeno solo poco prima della combustione per evitare un'ignizione incontrollata.   Un altro importante e determinante aspetto è quello della necessità di collegare fin da subito i programmi di manutenzione e retrofit ai piani di conversione all’idrogeno. Sia i pistoni che gli iniettori di gas 2G, oltre al turbo compressore adatto all’idrogeno, sono standardizzati da tempo al punto da poter essere sostituiti o aggiornati – come già normalmente accade in fase di regolare revisione - in un secondo momento con un costo della conversione che può essere ridotto al 10-15% dell’investimento iniziale. L'altro versante riguarda l’impianto di stoccaggio dedicato, i cui lavori per la costruzione della stazione di alimentazione a idrogeno per il cogeneratore pilota ad Amberg vedranno un completamento nel prossimo futuro a dimostrazione dell’impegno continuo di 2G come facilitatore dei processi di autonomia energetica nella direzione della sostenibilità.   Ad ulteriore testimonianza dell’impegno di 2G nella ricerca scientifica in materia di idrogeno e per una transizione energetica sostenibile, l’azienda tedesca ha appena ospitato gli associati del progetto “HydrogenJRP” e i professori del Politecnico di Milano presso l'impianto di Stadtwerk Haßfurt, dove è stato presentato l’innovativo cogeneratore a idrogeno 2G.

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Univr propone bandi per studenti a rischio in situazioni di conflitto


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Il Senato Accademico dell'Università degli Studi di Verona nella mozione su conflitto Israele-Palestina, oltre a perseguire un mondo accademico lontano dagli interessi bellici e che prenda le distanze dai conflitti internazionali, si propone di fornire sostegno economico e possibilità di mobilità alla comunità accademica palestinese e alla comunità accademica israeliana, attraverso un bando per studenti a rischio in situazioni di conflitto

Il Senato Accademico dell'Università degli Studi di Verona nella mozione su conflitto Israele-Palestina, oltre a perseguire un mondo accademico lontano dagli interessi bellici e che prenda le distanze dai conflitti internazionali, si propone di fornire sostegno economico e possibilità di mobilità alla comunità accademica palestinese e alla comunità accademica israeliana, attraverso un bando per studenti a rischio in situazioni di conflitto

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La sostenibilità passa anche dai tappi dei nostri vini


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In occasione della Giornata Mondiale della Terra scendono in campo Winelivery e Amorim Cork Italia con un progetto dedicato alla sostenibilità: la campagna "Tappi x Tappi". In un mondo che richiede azioni concrete per la tutela dell’ambiente e delle persone, le due aziende si uniscono per lanciare un progetto che non solo celebra il riciclo del sughero, ma sosterrà anche famiglie in difficoltà, dimostrando che ogni piccolo gesto può fare la differenza. A partire dal 22 aprile e per 4 settimane tutti i clienti di Winelivery avranno l’opportunità di fare una scelta eco-responsabile: in occasione dei loro ordini, quando riceveranno le loro bottiglie, potranno consegnare i tappi di sughero usati al rider. Questi tappi intraprendono poi un viaggio verso una nuova vita, mentre i clienti verranno premiati con il corrispettivo in tappi virtuali nel loro Tappadanaio, il programma fedeltà dell’App per Bere ! Al termine dell’iniziativa, Winelivery si impegna a donare i tappi di sughero raccolti alla Onlus A Braccia Aperte, una organizzazione senza scopo di lucro che si dedica al sostegno delle famiglie in difficoltà attraverso varie iniziative, tra cui la distribuzione gratuita di vestiario usato per l'infanzia, l'accoglienza di famiglie con bambini ospedalizzati e la promozione del volontariato. A Braccia Aperte consegnerà i tappi raccolti ad Amorim Cork Italia, ricevendo in cambio un compenso a sostegno della loro causa. Trattandosi di un materiale riciclabile al 100% sarà poi Amorim Cork Italia a gestire l’avvio al riciclo. Amorim Cork Italia, infatti, si occupa di organizzare la loro riduzione in granina, che può essere utilizzata, quasi fosse una nuova materia prima, per varie applicazioni, dalla bioedilizia al design. Winelivery, conosciuto per la sua efficienza e qualità nel servizio di consegna a domicilio di bevande, insieme ad Amorim Cork Italia, leader mondiale nella produzione di tappi di sughero, dimostrano con "Tappi x Tappi" che le aziende possono essere motori di cambiamento.

In occasione della Giornata Mondiale della Terra scendono in campo Winelivery e Amorim Cork Italia con un progetto dedicato alla sostenibilità: la campagna "Tappi x Tappi". In un mondo che richiede azioni concrete per la tutela dell’ambiente e delle persone, le due aziende si uniscono per lanciare un progetto che non solo celebra il riciclo del sughero, ma sosterrà anche famiglie in difficoltà, dimostrando che ogni piccolo gesto può fare la differenza. A partire dal 22 aprile e per 4 settimane tutti i clienti di Winelivery avranno l’opportunità di fare una scelta eco-responsabile: in occasione dei loro ordini, quando riceveranno le loro bottiglie, potranno consegnare i tappi di sughero usati al rider. Questi tappi intraprendono poi un viaggio verso una nuova vita, mentre i clienti verranno premiati con il corrispettivo in tappi virtuali nel loro Tappadanaio, il programma fedeltà dell’App per Bere ! Al termine dell’iniziativa, Winelivery si impegna a donare i tappi di sughero raccolti alla Onlus A Braccia Aperte, una organizzazione senza scopo di lucro che si dedica al sostegno delle famiglie in difficoltà attraverso varie iniziative, tra cui la distribuzione gratuita di vestiario usato per l'infanzia, l'accoglienza di famiglie con bambini ospedalizzati e la promozione del volontariato. A Braccia Aperte consegnerà i tappi raccolti ad Amorim Cork Italia, ricevendo in cambio un compenso a sostegno della loro causa. Trattandosi di un materiale riciclabile al 100% sarà poi Amorim Cork Italia a gestire l’avvio al riciclo. Amorim Cork Italia, infatti, si occupa di organizzare la loro riduzione in granina, che può essere utilizzata, quasi fosse una nuova materia prima, per varie applicazioni, dalla bioedilizia al design. Winelivery, conosciuto per la sua efficienza e qualità nel servizio di consegna a domicilio di bevande, insieme ad Amorim Cork Italia, leader mondiale nella produzione di tappi di sughero, dimostrano con "Tappi x Tappi" che le aziende possono essere motori di cambiamento.

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Giro d’Italia podistico solidale non competitivo


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Sabato 13 aprile 2024 da Vicenza - Piazza Matteotti con ritrovo dalle 10:30 - prenderà il via la staffetta veneta della Run4hope Massigen, quarta edizione, a sostegno di AIL.  Si tratta del Giro d’Italia podistico solidale non competitivo, articolato su staffette regionali che si svolgono in contemporanea tra il 13 e il 21 aprile in tutte e 20 le regioni italiane, con l’esclusivo scopo di raccogliere di tappa in tappa fondi a sostegno AIL nel 2024. Si correrà per sostenere la ricerca contro Leucemie, Linfomi e Mieloma. Un progetto made in Vicenza in cui oneri organizzativi sono interamente sostenuti dall'omonima onlus promotrice per garantire che l'intero importo delle donazioni giunga all’ente beneficiario, Run4hope. Si corre e si cammina sabato 13 aprile a Vicenza per la partenza della staffetta veneta (h. 11)
La staffetta Veneta partirà sabato mattina, 13 aprile da Piazza Matteotti, alle ore 11, in contemporanea con le partenze di tutte le altre organizzate in tutte le regioni italiane. Tramite i runners di varie associazioni sportive di città e provincia partiranno due tronconi destinati a raggiungere nell’arco del pomeriggio Verona ed Este (destinazione finale Rovigo).
In abbinata le “Wir – Women in run” di Vicenza in collaborazione con CorriXVicenza propongono una Camminata per AIL (2km) per le vie del Centro Storico aperta a tutti comprese le Scuole. Ritrovo dalle ore 10:30 in Piazza Matteotti.
Gli aderenti alla camminata si affiancheranno ai runners in partenza alle ore 11 per la Run4hope percorrendo corso Palladio, Piazza Castello, Piazza Duomo, Piazza dei Signori e rientro in Piazza Matteotti.
Nel gazebo di AIL al ritrovo sarà possibile ricevere pettorale o t-shirt della Run4hope 2024 a fronte di una donazione libera destinata a incrementare la raccolta nazionale per AIL.
I runners della CorriXVicenza potranno in ogni caso correre assieme ai gruppi societari che raggiungeranno Creazzo o Longare (modalità allenamento autogestisto).
L’iniziativa è appoggiata anche da VicenzaPress e dall'Ufficio Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Provinciale. L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio, tra i tanti enti, della Regione del Veneto, del Comune di Vicenza, oltre che di CONI, Fidal, Fitri, Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri, Fiamme Azzurre, Fiamme Gialle, Fiamme Oro, ANCI, ASI, AICS, CSI, FIASP.
In Veneto sono oltre 30 le associazioni sportive aderenti oltre a numerose sezioni dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA). Il testimone della solidarietà nell’arco dei 9 giorni arriverà, dopo Verona, a Bassano, a Cittadella, a Feltre, a Belluno, a Treviso, a Venezia e a Chioggia. Padova sarà coinvolta sia con la CorriXPadova di giovedì 18 aprile sia con la Padova Marathon del 21 aprile. Da Vicenza partirà sempre sabato 13 aprile il troncone destinato a raggiungere Rovigo.

Sabato 13 aprile 2024 da Vicenza - Piazza Matteotti con ritrovo dalle 10:30 - prenderà il via la staffetta veneta della Run4hope Massigen, quarta edizione, a sostegno di AIL.  Si tratta del Giro d’Italia podistico solidale non competitivo, articolato su staffette regionali che si svolgono in contemporanea tra il 13 e il 21 aprile in tutte e 20 le regioni italiane, con l’esclusivo scopo di raccogliere di tappa in tappa fondi a sostegno AIL nel 2024. Si correrà per sostenere la ricerca contro Leucemie, Linfomi e Mieloma. Un progetto made in Vicenza in cui oneri organizzativi sono interamente sostenuti dall'omonima onlus promotrice per garantire che l'intero importo delle donazioni giunga all’ente beneficiario, Run4hope. Si corre e si cammina sabato 13 aprile a Vicenza per la partenza della staffetta veneta (h. 11)
La staffetta Veneta partirà sabato mattina, 13 aprile da Piazza Matteotti, alle ore 11, in contemporanea con le partenze di tutte le altre organizzate in tutte le regioni italiane. Tramite i runners di varie associazioni sportive di città e provincia partiranno due tronconi destinati a raggiungere nell’arco del pomeriggio Verona ed Este (destinazione finale Rovigo).
In abbinata le “Wir – Women in run” di Vicenza in collaborazione con CorriXVicenza propongono una Camminata per AIL (2km) per le vie del Centro Storico aperta a tutti comprese le Scuole. Ritrovo dalle ore 10:30 in Piazza Matteotti.
Gli aderenti alla camminata si affiancheranno ai runners in partenza alle ore 11 per la Run4hope percorrendo corso Palladio, Piazza Castello, Piazza Duomo, Piazza dei Signori e rientro in Piazza Matteotti.
Nel gazebo di AIL al ritrovo sarà possibile ricevere pettorale o t-shirt della Run4hope 2024 a fronte di una donazione libera destinata a incrementare la raccolta nazionale per AIL.
I runners della CorriXVicenza potranno in ogni caso correre assieme ai gruppi societari che raggiungeranno Creazzo o Longare (modalità allenamento autogestisto).
L’iniziativa è appoggiata anche da VicenzaPress e dall'Ufficio Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Provinciale. L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio, tra i tanti enti, della Regione del Veneto, del Comune di Vicenza, oltre che di CONI, Fidal, Fitri, Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri, Fiamme Azzurre, Fiamme Gialle, Fiamme Oro, ANCI, ASI, AICS, CSI, FIASP.
In Veneto sono oltre 30 le associazioni sportive aderenti oltre a numerose sezioni dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA). Il testimone della solidarietà nell’arco dei 9 giorni arriverà, dopo Verona, a Bassano, a Cittadella, a Feltre, a Belluno, a Treviso, a Venezia e a Chioggia. Padova sarà coinvolta sia con la CorriXPadova di giovedì 18 aprile sia con la Padova Marathon del 21 aprile. Da Vicenza partirà sempre sabato 13 aprile il troncone destinato a raggiungere Rovigo.

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L’importanza della logistica sostenibile per l’ambiente


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Agli oltre 400 espositori allestiti in questi giorni si aggiungono le numerose presenze istituzionali e la partecipazione di tanti giovani imprenditori. Questa edizione si è conclusa con oltre 100.000 presenze. Sei milioni di camion e 143 milioni di tonnellate di merci sono stati spostati dalle autostrade verso l’intermodalità attraverso porti ed interporti, con una riduzione di 5,4 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e un risparmio economico per le famiglie e i cittadini italiani di oltre sette miliardi di euro per il 2023. Sono i numeri di Alis (Associazione logistica per l’intermodalità sostenibile) illustrati dal suo presidente, Guido Grimaldi, durante LetExpo 2024. Al centro dell’evento anche temi delicati e attuali come la crisi che sta colpendo il canale di Suez e il Mar Rosso, con un impatto importante sugli scambi commerciali tra Italia e Cina con 154 miliardi totali a rischio. Il mondo della logistica sostenibile, via mare ma non solo, è affascinante anche per i giovani, che possono nel suo ambito trovare lavori stimolanti e ben pagati (soprattutto, oggi si sta meno via da casa), così come per le aziende hi-tech

Agli oltre 400 espositori allestiti in questi giorni si aggiungono le numerose presenze istituzionali e la partecipazione di tanti giovani imprenditori. Questa edizione si è conclusa con oltre 100.000 presenze. Sei milioni di camion e 143 milioni di tonnellate di merci sono stati spostati dalle autostrade verso l’intermodalità attraverso porti ed interporti, con una riduzione di 5,4 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e un risparmio economico per le famiglie e i cittadini italiani di oltre sette miliardi di euro per il 2023. Sono i numeri di Alis (Associazione logistica per l’intermodalità sostenibile) illustrati dal suo presidente, Guido Grimaldi, durante LetExpo 2024. Al centro dell’evento anche temi delicati e attuali come la crisi che sta colpendo il canale di Suez e il Mar Rosso, con un impatto importante sugli scambi commerciali tra Italia e Cina con 154 miliardi totali a rischio. Il mondo della logistica sostenibile, via mare ma non solo, è affascinante anche per i giovani, che possono nel suo ambito trovare lavori stimolanti e ben pagati (soprattutto, oggi si sta meno via da casa), così come per le aziende hi-tech

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Cycled Project, un nuovo viaggio per i vecchi pneumatici


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Con Plaple Tv Luca Potente per Cycled Project. Cycled nasce nel 2014, è un progetto fondato sulla passione per il ciclismo, sulla ricerca di infiniti modi per dare nuova vita ai pneumatici per bici da corsa .

Con Plaple Tv Luca Potente per Cycled Project. Cycled nasce nel 2014, è un progetto fondato sulla passione per il ciclismo, sulla ricerca di infiniti modi per dare nuova vita ai pneumatici per bici da corsa .

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"L'arma sostenibile" delle Società Benefit


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Nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Padova, l’incontro “Le Società Benefit e il Veneto: le opportunità per le aziende che gestiscono servizi pubblici”. L’incontro è organizzato da GreenGo società benefit, azienda con sede a Padova che si occupa di accompagnamento alla sostenibilità, con il patrocinio di Assobenefit (associazione di categoria delle Società Benefit), della Camera di Commercio di Padova e di Confservizi Veneto (associazione di categoria delle imprese di gestione dei servizi, di proprietà degli Enti Locali ed a capitale pubblico-privato). Le Società Benefit, introdotte dalla legge 28 dicembre 2015, sono una nuova formula giuridica di impresa che porta le aziende a dichiarare nel proprio statuto e a rendicontare in report annuali obiettivi di beneficio comune che superino la generazione degli utili (benessere dei dipendenti, supporto al territorio, lotta all'inquinamento etc). Nell’incontro si analizzerà l’opportunità che le aziende che gestiscono servizi

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Modena, Spazio Uau! inaugura nuovo centro per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico


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Una vera e propria palestra di vita che vuole fornire ai bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico la possibilità di lavorare sulle loro autonomie: lo Spazio UAU è un centro polifunzionale accreditato e integrato con la rete dei servizi dell’Azienda USL di Modena che ha inaugurato questa mattina a Villa Igea. Qui i pazienti della fascia di età dai 6 ai 15 anni hanno a disposizione 430 metri quadrati, 7 stanze, 21 professionisti specializzati. Nello Spazio UAU sono stati ricreati gli ambienti di vita quotidiana – la cucina, il bagno, la camera da letto – per insegnare e allenare le capacità individuali in maniera strutturata, all’interno di contesti di vita che riproducono il più possibile la quotidianità. Da inizio settembre 45 minori seguono in questa sede i loro percorsi di trattamenti abilitativi e riabilitativi     Dalla cucina, al bagno con doccia, dalla scrivania per disegnare alla camera da letto: sono tra gli ambienti di una abitazione ricreati nel nuovo Spazio UAU presso Villa Igea a Modena. E sono stati ideati e realizzati per aiutare i bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico a sviluppare e allenare le loro autonomie in contesti di vita quotidiana.   Lo Spazio UAU è un nuovo centro polifunzionale modenese - accreditato e convenzionato con l’AUSL - per il trattamento abilitativo e riabilitativo rivolto in particolare alla fascia di età 6-15 anni: qui è quotidianamente al lavoro un’equipe multiprofessionale specializzata sull’autismo, composta da un medico, tre psicologhe, dieci tecnici della riabilitazione psichiatrica, quattro terapisti occupazionali, un logopedista, un pedagogista e un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva; l’obiettivo è quello di costruire un percorso di trattamento individualizzato per ogni paziente.  Da inizio settembre, dunque in poco più di un mese, sono in trattamento 45 bambini su segnalazione dei servizi di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’AUSL di Modena con cui questo percorso di trattamento è integrato. Lo Spazio UAU è quindi un ulteriore e innovativo tassello che si aggiunge agli altri spazi di trattamento presenti nel territorio di Modena e provincia (il Gelso a Vignola, Frignaut a Pavullo, AUT AUT a Fiorano) e collaborazioni con enti attivi nel territorio (biblioteche e ludoteche comunali, Villa Forni e Citta dei ragazzi a Modena), lavorando in rete con le Associazioni dei familiari degli utenti e le istituzioni scolastiche. Modalità, spazi e obiettivi di trattamento Questo nuovo spazio si sviluppa su 430 metri quadrati e dispone di sette stanze, tra cui una cucina, un bagno con doccia e uno senza, una camera da letto, tre ambulatori educativi, una palestra e una “stanza morbida”. La suddivisione degli spazi in aree funzionali specifiche e la loro personalizzazione con colori, scritte e simboli di identificazione aiutano il bambino a sapere con precisione ciò che si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni momento: facilitare l’apprendimento riduce l’ansia e l’incertezza, problemi comuni nei bambini autistici che presso lo Spazio UAU hanno a disposizione una “palestra di vita” per familiarizzare con abilità che potranno poi utilizzate nei contesti di vita personali e migliorare comportamenti socialmente significativi. Il percorso terapeutico si articola in quattro macro aree di intervento: comunicazione, competenze adattive, autonomia, abilità sociali; è sempre condiviso con la referente clinica della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) del territorio, la famiglia e la scuola, con l’obiettivo di dare continuità all’intervento negli ambienti di vita dei minori.

Una vera e propria palestra di vita che vuole fornire ai bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico la possibilità di lavorare sulle loro autonomie: lo Spazio UAU è un centro polifunzionale accreditato e integrato con la rete dei servizi dell’Azienda USL di Modena che ha inaugurato questa mattina a Villa Igea. Qui i pazienti della fascia di età dai 6 ai 15 anni hanno a disposizione 430 metri quadrati, 7 stanze, 21 professionisti specializzati. Nello Spazio UAU sono stati ricreati gli ambienti di vita quotidiana – la cucina, il bagno, la camera da letto – per insegnare e allenare le capacità individuali in maniera strutturata, all’interno di contesti di vita che riproducono il più possibile la quotidianità. Da inizio settembre 45 minori seguono in questa sede i loro percorsi di trattamenti abilitativi e riabilitativi     Dalla cucina, al bagno con doccia, dalla scrivania per disegnare alla camera da letto: sono tra gli ambienti di una abitazione ricreati nel nuovo Spazio UAU presso Villa Igea a Modena. E sono stati ideati e realizzati per aiutare i bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico a sviluppare e allenare le loro autonomie in contesti di vita quotidiana.   Lo Spazio UAU è un nuovo centro polifunzionale modenese - accreditato e convenzionato con l’AUSL - per il trattamento abilitativo e riabilitativo rivolto in particolare alla fascia di età 6-15 anni: qui è quotidianamente al lavoro un’equipe multiprofessionale specializzata sull’autismo, composta da un medico, tre psicologhe, dieci tecnici della riabilitazione psichiatrica, quattro terapisti occupazionali, un logopedista, un pedagogista e un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva; l’obiettivo è quello di costruire un percorso di trattamento individualizzato per ogni paziente.  Da inizio settembre, dunque in poco più di un mese, sono in trattamento 45 bambini su segnalazione dei servizi di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell’AUSL di Modena con cui questo percorso di trattamento è integrato. Lo Spazio UAU è quindi un ulteriore e innovativo tassello che si aggiunge agli altri spazi di trattamento presenti nel territorio di Modena e provincia (il Gelso a Vignola, Frignaut a Pavullo, AUT AUT a Fiorano) e collaborazioni con enti attivi nel territorio (biblioteche e ludoteche comunali, Villa Forni e Citta dei ragazzi a Modena), lavorando in rete con le Associazioni dei familiari degli utenti e le istituzioni scolastiche. Modalità, spazi e obiettivi di trattamento Questo nuovo spazio si sviluppa su 430 metri quadrati e dispone di sette stanze, tra cui una cucina, un bagno con doccia e uno senza, una camera da letto, tre ambulatori educativi, una palestra e una “stanza morbida”. La suddivisione degli spazi in aree funzionali specifiche e la loro personalizzazione con colori, scritte e simboli di identificazione aiutano il bambino a sapere con precisione ciò che si aspetta da lui in ogni luogo e in ogni momento: facilitare l’apprendimento riduce l’ansia e l’incertezza, problemi comuni nei bambini autistici che presso lo Spazio UAU hanno a disposizione una “palestra di vita” per familiarizzare con abilità che potranno poi utilizzate nei contesti di vita personali e migliorare comportamenti socialmente significativi. Il percorso terapeutico si articola in quattro macro aree di intervento: comunicazione, competenze adattive, autonomia, abilità sociali; è sempre condiviso con la referente clinica della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) del territorio, la famiglia e la scuola, con l’obiettivo di dare continuità all’intervento negli ambienti di vita dei minori.

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Italia - Belgio è inclusione! Allo Stadio Olimpico una ‘Quiet Room’ per i bambini con autismo


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Per la prima volta nella storia della Nazionale i piccoli tifosi con disabilità potranno assistere alla gara in un ambiente protetto e accogliente. In occasione delle sfide di Nations League con i Diavoli Rossi e Israele sarà inoltre attivo il servizio di audio-descrizione per i tifosi non vedenti. Nuovo importante passo in avanti nell’ambito della strategia di sostenibilità adottata dalla FIGC. Grazie al supporto di Sport e Salute per la prima volta nella storia della Nazionale - in occasione dell’incontro di UEFA Nations League tra Italia e Belgio in programma giovedì 10 ottobre allo Stadio Olimpico di Roma - verrà offerta la possibilità ad alcuni bambini con autismo di assistere al match da una ‘Quiet Room’ dedicata presso la Tribuna Monte Mario. Un ambiente protetto e accogliente - già utilizzato in occasione dell’ultima finale di Coppa Italia nonché per concerti e altri eventi come i Campionati Europei di atletica leggera - in cui i piccoli tifosi, protagonisti del progetto del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC ‘Calcio Integrato’, potranno seguire la partita in totale sicurezza vivendo un’esperienza entusiasmante come faranno anche i propri compagni di squadra e i 3.000 bambini delle Scuole di Calcio di Roma e del Lazio. Così come giocano insieme sullo stesso campo, condividendo la passione per il calcio, allo stesso modo possono essere tutti insieme allo stadio. L’obiettivo è creare un ambiente dove ogni bambino, con abilità diverse, possa partecipare e sentirsi parte dello stesso grande movimento, sia sul campo sia sugli spalti.

Per la prima volta nella storia della Nazionale i piccoli tifosi con disabilità potranno assistere alla gara in un ambiente protetto e accogliente. In occasione delle sfide di Nations League con i Diavoli Rossi e Israele sarà inoltre attivo il servizio di audio-descrizione per i tifosi non vedenti. Nuovo importante passo in avanti nell’ambito della strategia di sostenibilità adottata dalla FIGC. Grazie al supporto di Sport e Salute per la prima volta nella storia della Nazionale - in occasione dell’incontro di UEFA Nations League tra Italia e Belgio in programma giovedì 10 ottobre allo Stadio Olimpico di Roma - verrà offerta la possibilità ad alcuni bambini con autismo di assistere al match da una ‘Quiet Room’ dedicata presso la Tribuna Monte Mario. Un ambiente protetto e accogliente - già utilizzato in occasione dell’ultima finale di Coppa Italia nonché per concerti e altri eventi come i Campionati Europei di atletica leggera - in cui i piccoli tifosi, protagonisti del progetto del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC ‘Calcio Integrato’, potranno seguire la partita in totale sicurezza vivendo un’esperienza entusiasmante come faranno anche i propri compagni di squadra e i 3.000 bambini delle Scuole di Calcio di Roma e del Lazio. Così come giocano insieme sullo stesso campo, condividendo la passione per il calcio, allo stesso modo possono essere tutti insieme allo stadio. L’obiettivo è creare un ambiente dove ogni bambino, con abilità diverse, possa partecipare e sentirsi parte dello stesso grande movimento, sia sul campo sia sugli spalti.

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Occhiali e dispositivi elettronici, a Messina parte la raccolta per aiutare la popolazione del Burundi


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Parte ufficialmente oggi l’iniziativa pro Burundi promossa da CittadinanzAttiva Sicilia Onlus An.tu.do Messina Giostra Ritiro e patrocinata dal Comune di Messina e dall’A.N.I.O.M.R.I.D. (ass. Naz. Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati), con il contributo di diciassette realtà associative del territorio. L’iniziativa prevede di dare l’opportunità al Burundi, il paese più povero del mondo e con l’indice di sviluppo umano più basso del pianeta, di essere artefice della propria crescita dotando la popolazione, per il tramite dell’Associazione Onlus Aiutiamo il Burundi, di presidi indispensabili per il campo visivo come occhiali da vista e da sole usati, oltre che cellulari e tablet. Sarà possibile trovare in posti diversi della città dei contenitori di cartone e la locandina per la raccolta occhiali, cellulari, tablet e computer con indicazione dei referenti a cui rivolgersi.

Parte ufficialmente oggi l’iniziativa pro Burundi promossa da CittadinanzAttiva Sicilia Onlus An.tu.do Messina Giostra Ritiro e patrocinata dal Comune di Messina e dall’A.N.I.O.M.R.I.D. (ass. Naz. Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati), con il contributo di diciassette realtà associative del territorio. L’iniziativa prevede di dare l’opportunità al Burundi, il paese più povero del mondo e con l’indice di sviluppo umano più basso del pianeta, di essere artefice della propria crescita dotando la popolazione, per il tramite dell’Associazione Onlus Aiutiamo il Burundi, di presidi indispensabili per il campo visivo come occhiali da vista e da sole usati, oltre che cellulari e tablet. Sarà possibile trovare in posti diversi della città dei contenitori di cartone e la locandina per la raccolta occhiali, cellulari, tablet e computer con indicazione dei referenti a cui rivolgersi.

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