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Azienda

L'impresa del futuro, la sfida Assobenefit


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L'impresa del futuro, la sfida Assobenefit. I modelli virtuosi, la sostenibilità aziendale, il legame con i territori d'appartenenza. La sfida è lanciata. I dettagli nell'intervista con Mauro del Barba, Presidente Assobenefit.

L'impresa del futuro, la sfida Assobenefit. I modelli virtuosi, la sostenibilità aziendale, il legame con i territori d'appartenenza. La sfida è lanciata. I dettagli nell'intervista con Mauro del Barba, Presidente Assobenefit.

News

"L'arma sostenibile" delle Società Benefit


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Nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Padova, l’incontro “Le Società Benefit e il Veneto: le opportunità per le aziende che gestiscono servizi pubblici”. L’incontro è organizzato da GreenGo società benefit, azienda con sede a Padova che si occupa di accompagnamento alla sostenibilità, con il patrocinio di Assobenefit (associazione di categoria delle Società Benefit), della Camera di Commercio di Padova e di Confservizi Veneto (associazione di categoria delle imprese di gestione dei servizi, di proprietà degli Enti Locali ed a capitale pubblico-privato). Le Società Benefit, introdotte dalla legge 28 dicembre 2015, sono una nuova formula giuridica di impresa che porta le aziende a dichiarare nel proprio statuto e a rendicontare in report annuali obiettivi di beneficio comune che superino la generazione degli utili (benessere dei dipendenti, supporto al territorio, lotta all'inquinamento etc). Nell’incontro si analizzerà l’opportunità che le aziende che gestiscono servizi

Nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Padova, l’incontro “Le Società Benefit e il Veneto: le opportunità per le aziende che gestiscono servizi pubblici”. L’incontro è organizzato da GreenGo società benefit, azienda con sede a Padova che si occupa di accompagnamento alla sostenibilità, con il patrocinio di Assobenefit (associazione di categoria delle Società Benefit), della Camera di Commercio di Padova e di Confservizi Veneto (associazione di categoria delle imprese di gestione dei servizi, di proprietà degli Enti Locali ed a capitale pubblico-privato). Le Società Benefit, introdotte dalla legge 28 dicembre 2015, sono una nuova formula giuridica di impresa che porta le aziende a dichiarare nel proprio statuto e a rendicontare in report annuali obiettivi di beneficio comune che superino la generazione degli utili (benessere dei dipendenti, supporto al territorio, lotta all'inquinamento etc). Nell’incontro si analizzerà l’opportunità che le aziende che gestiscono servizi

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Scuola Sostenibile, Tlf punta sul legno


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La scuola, la socializzazione, il contatto con la natura attraverso il legno. L'esperienza di Tlf, i progetti di sostenibilità raccontati per Plaple Tv TLF S.R.L. nasce a Chiusi della Verna loc. Corsalone (AR) dall’esperienza pluriennale di un team di professionisti con l'intento di rilanciare un marchio storico, recuperare un patrimonio di esperienza e conoscenza dei materiali e di gestione delle aeree urbane, dei parchi pubblici e delle aree ludiche. Con l’acquisto del marchio TLF e dell'infrastruttura industriale di una storica azienda italiana operante nel settore giochi ed arredo urbano da oltre trent’anni e conosciuta come sinonimo di qualità, TLF si propone come una società qualificata nella consulenza, progettazione, realizzazione di prodotti in legno e/o altro materiale ma sopratutto nella promozione di progetti di recupero e la gestione dei beni comuni urbani.

La scuola, la socializzazione, il contatto con la natura attraverso il legno. L'esperienza di Tlf, i progetti di sostenibilità raccontati per Plaple Tv TLF S.R.L. nasce a Chiusi della Verna loc. Corsalone (AR) dall’esperienza pluriennale di un team di professionisti con l'intento di rilanciare un marchio storico, recuperare un patrimonio di esperienza e conoscenza dei materiali e di gestione delle aeree urbane, dei parchi pubblici e delle aree ludiche. Con l’acquisto del marchio TLF e dell'infrastruttura industriale di una storica azienda italiana operante nel settore giochi ed arredo urbano da oltre trent’anni e conosciuta come sinonimo di qualità, TLF si propone come una società qualificata nella consulenza, progettazione, realizzazione di prodotti in legno e/o altro materiale ma sopratutto nella promozione di progetti di recupero e la gestione dei beni comuni urbani.

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Cycled Project, un nuovo viaggio per i vecchi pneumatici


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Con Plaple Tv Luca Potente per Cycled Project. Cycled nasce nel 2014, è un progetto fondato sulla passione per il ciclismo, sulla ricerca di infiniti modi per dare nuova vita ai pneumatici per bici da corsa .

Con Plaple Tv Luca Potente per Cycled Project. Cycled nasce nel 2014, è un progetto fondato sulla passione per il ciclismo, sulla ricerca di infiniti modi per dare nuova vita ai pneumatici per bici da corsa .

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Inclusione e sostenibilità, il modello Emilia-Romagna


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Inclusione, sostenibilità, le sfide per il presente ed il futuro della Regione Emilia Romagna. Con PlapleTv la Vice-Pres. Irene Priolo

Inclusione, sostenibilità, le sfide per il presente ed il futuro della Regione Emilia Romagna. Con PlapleTv la Vice-Pres. Irene Priolo

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Veicoli elettrici, la sfida di Atlante


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Transizione energetica, per PlapleTv la sfida di Atlante. Atlante è una società del Gruppo NHOA, già Engie EPS, player globale nello stoccaggio di energia e nell’e-mobility, che mira a sviluppare tecnologie in grado di guidare la transizione verso l’energia pulita. Oggi Atlante è impegnata nella costruzione della più grande rete di ricarica rapida e ultra-rapida del Sud Europa, con oltre 2.600 punti di ricarica online e in costruzione tra Italia, Francia, Spagna e Portogallo, con l’obiettivo di superare i 35 mila entro il 2030.

Transizione energetica, per PlapleTv la sfida di Atlante. Atlante è una società del Gruppo NHOA, già Engie EPS, player globale nello stoccaggio di energia e nell’e-mobility, che mira a sviluppare tecnologie in grado di guidare la transizione verso l’energia pulita. Oggi Atlante è impegnata nella costruzione della più grande rete di ricarica rapida e ultra-rapida del Sud Europa, con oltre 2.600 punti di ricarica online e in costruzione tra Italia, Francia, Spagna e Portogallo, con l’obiettivo di superare i 35 mila entro il 2030.

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Mense universitarie e impegno per il clima, il report di "essere Animali"


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In Italia una mensa universitaria su due non contempla secondi a base vegetale e soltanto il 20% delle strutture li propone 1-2 volte a settimana. Molto meglio invece per quanto riguarda i primi: il 60% delle mense offre sempre, o quasi, almeno un primo vegan, mentre solo il 6% non ne mette a disposizione nemmeno uno alla settimana. Questi sono solo alcuni dei dati che rileva il report Mense per il Clima - Ranking della ristorazione universitaria diffuso oggi dall’associazione Essere Animali che con il suo progetto MenoPerPiù supporta aziende e università nel percorso verso una pausa pranzo di qualità, nutriente e sostenibile. Il report analizza i menù delle mense universitarie italiane con lo scopo di mappare gli istituti che mettono a disposizione una maggiore offerta vegetale, erogando un servizio di ristorazione più trasparente, inclusivo e sostenibile.

In Italia una mensa universitaria su due non contempla secondi a base vegetale e soltanto il 20% delle strutture li propone 1-2 volte a settimana. Molto meglio invece per quanto riguarda i primi: il 60% delle mense offre sempre, o quasi, almeno un primo vegan, mentre solo il 6% non ne mette a disposizione nemmeno uno alla settimana. Questi sono solo alcuni dei dati che rileva il report Mense per il Clima - Ranking della ristorazione universitaria diffuso oggi dall’associazione Essere Animali che con il suo progetto MenoPerPiù supporta aziende e università nel percorso verso una pausa pranzo di qualità, nutriente e sostenibile. Il report analizza i menù delle mense universitarie italiane con lo scopo di mappare gli istituti che mettono a disposizione una maggiore offerta vegetale, erogando un servizio di ristorazione più trasparente, inclusivo e sostenibile.

News

L’esempio virtuoso dell’azienda italiana che nel 2024 ha portato 230 persone a fare volontariato


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E.ON è un'azienda che si occupa della transizione energetica in Europa, definito dal loro Purpose “It’s on us to make new energy work”, anche nell’ambito dell’impegno sociale. L’impresa esprime questo obiettivo all’interno dell’organizzazione, attraverso un agire consapevole a favore dei territori in cui opera, delle comunità cui si rivolge e attraverso il coinvolgimento di dipendenti e partner al fine di diffondere una cultura basata sull’azione condivisa per generare un impatto tangibile. Questo approccio integra le attività di volontariato aziendale e di protezione ambientale per generare e diffondere benessere anche al proprio interno. Nel 2024, E.ON Italia ha coinvolto oltre 230 persone tra dipendenti, familiari, partner e clienti in progetti di volontariato, che hanno dedicato a progetti ambientali e sociali un totale di 1.240 ore. Nel 2024, tra novembre e dicembre, oltre 50 dipendenti hanno partecipato alle giornate di volontariato aziendale natalizio con Vidas, associazione che difende il diritto delle persone con malattie inguaribili a vivere con dignità fino all’ultimo istante, per aiutare nella gestione del Christmas Shop il cui ricavato andrà al progetto Casa Sollievo Bimbi, primo hospice pediatrico della Lombardia. Nell’area del volontariato sociale, E.ON ha inoltre continuato a collaborare con Fondazione Libellula, il cui scopo è prevenire e contrastare, sul piano culturale, la violenza di genere. Ogni anno i dipendenti di E.ON vengono coinvolti in giornate di volontariato dedicate allo sportello di orientamento e ascolto dell’associazione. In ambito ambiente e comunità ha proseguito anche l’attività di pulizia delle spiagge e dei litorali: oltre 130 persone, tra dipendenti, famiglie, partner e clienti, hanno preso parte alla pulizia della spiaggia cittadina di Savona, liberandola da 190 kg di rifiuti. I dipendenti E.ON hanno inoltre partecipato alla piantagione di 1.500 nuovi alberi nel Parco Regionale di Campo dei Fiori sul Sacro Monte di Varese, ripristinando le aree boschive distrutte dagli eventi atmosferici devastanti degli ultimi anni. Un esempio virtuoso per molte altre aziende.

E.ON è un'azienda che si occupa della transizione energetica in Europa, definito dal loro Purpose “It’s on us to make new energy work”, anche nell’ambito dell’impegno sociale. L’impresa esprime questo obiettivo all’interno dell’organizzazione, attraverso un agire consapevole a favore dei territori in cui opera, delle comunità cui si rivolge e attraverso il coinvolgimento di dipendenti e partner al fine di diffondere una cultura basata sull’azione condivisa per generare un impatto tangibile. Questo approccio integra le attività di volontariato aziendale e di protezione ambientale per generare e diffondere benessere anche al proprio interno. Nel 2024, E.ON Italia ha coinvolto oltre 230 persone tra dipendenti, familiari, partner e clienti in progetti di volontariato, che hanno dedicato a progetti ambientali e sociali un totale di 1.240 ore. Nel 2024, tra novembre e dicembre, oltre 50 dipendenti hanno partecipato alle giornate di volontariato aziendale natalizio con Vidas, associazione che difende il diritto delle persone con malattie inguaribili a vivere con dignità fino all’ultimo istante, per aiutare nella gestione del Christmas Shop il cui ricavato andrà al progetto Casa Sollievo Bimbi, primo hospice pediatrico della Lombardia. Nell’area del volontariato sociale, E.ON ha inoltre continuato a collaborare con Fondazione Libellula, il cui scopo è prevenire e contrastare, sul piano culturale, la violenza di genere. Ogni anno i dipendenti di E.ON vengono coinvolti in giornate di volontariato dedicate allo sportello di orientamento e ascolto dell’associazione. In ambito ambiente e comunità ha proseguito anche l’attività di pulizia delle spiagge e dei litorali: oltre 130 persone, tra dipendenti, famiglie, partner e clienti, hanno preso parte alla pulizia della spiaggia cittadina di Savona, liberandola da 190 kg di rifiuti. I dipendenti E.ON hanno inoltre partecipato alla piantagione di 1.500 nuovi alberi nel Parco Regionale di Campo dei Fiori sul Sacro Monte di Varese, ripristinando le aree boschive distrutte dagli eventi atmosferici devastanti degli ultimi anni. Un esempio virtuoso per molte altre aziende.

Dillo a Plaple

La facciata in grado di abbattere oltre 650 kg di ossidi di azoto l’anno


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A Milano nei giorni scorsi sono stati eseguiti alcuni lavori di pulizia delle vetrate e della facciata in muratura di Casa Boggi in via Durini 28. Le operazioni, durate oltre 30 giorni, condotte da 2 squadre di Acrobatica hanno restituito a Milano uno dei suoi palazzi più noti, nuova sede del brand, non solo più bella ma anche più sostenibile. Gli operatori hanno infatti utilizzato i prodotti REair, innovativi rivestimenti che, attraverso il processo della fotocatalisi, sono in grado di abbattere efficacemente i principali inquinanti atmosferici, migliorando la qualità dell’aria. I risultati mostrano che, a seguito del trattamento di un totale di 2.200 mq tra superfici in vetro e facciata opaca di Casa Boggi, si ottiene un abbattimento medio pari a circa 654 kg NOx/anno, equivalente alla piantumazione di quasi 1.570 alberi di città, oltre a un migliore mantenimento della pulizia delle facciate.

A Milano nei giorni scorsi sono stati eseguiti alcuni lavori di pulizia delle vetrate e della facciata in muratura di Casa Boggi in via Durini 28. Le operazioni, durate oltre 30 giorni, condotte da 2 squadre di Acrobatica hanno restituito a Milano uno dei suoi palazzi più noti, nuova sede del brand, non solo più bella ma anche più sostenibile. Gli operatori hanno infatti utilizzato i prodotti REair, innovativi rivestimenti che, attraverso il processo della fotocatalisi, sono in grado di abbattere efficacemente i principali inquinanti atmosferici, migliorando la qualità dell’aria. I risultati mostrano che, a seguito del trattamento di un totale di 2.200 mq tra superfici in vetro e facciata opaca di Casa Boggi, si ottiene un abbattimento medio pari a circa 654 kg NOx/anno, equivalente alla piantumazione di quasi 1.570 alberi di città, oltre a un migliore mantenimento della pulizia delle facciate.

Dillo a Plaple

Trasformazione e prodotto responsabile - L'esperienza Acbc


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Trasformazione e prodotto responsabile, da Milano l'esperienza di ACBC, azienda nata nel 2017. Anything can be changed, la mission che diventa acronimo dell'impresa attiva nella vendita di scarpe con proprio logo, in supporto attraverso le conoscenze maturate nel contesto della moda dei grandi brand. Racconta del progetto d'impresa Gio Giacobbe, Fondatore e CEO ACBC

Trasformazione e prodotto responsabile, da Milano l'esperienza di ACBC, azienda nata nel 2017. Anything can be changed, la mission che diventa acronimo dell'impresa attiva nella vendita di scarpe con proprio logo, in supporto attraverso le conoscenze maturate nel contesto della moda dei grandi brand. Racconta del progetto d'impresa Gio Giacobbe, Fondatore e CEO ACBC

News

Gio Giacobbe


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Gio Giacobbe, fondatore e CEO di ACBC, è Plaple perchè?

Gio Giacobbe, fondatore e CEO di ACBC, è Plaple perchè?

Gli ambasciatori

Nives Canovi


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Ambasciatori Plaple. Parla Nives Canovi per la società "I Folletti srl" di Carpi

Ambasciatori Plaple. Parla Nives Canovi per la società "I Folletti srl" di Carpi

Gli ambasciatori

Pmg Italia


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E tu perchè sei Plaple? Inviaci il tuo video a redazione@plaple.tv

E tu perchè sei Plaple? Inviaci il tuo video a redazione@plaple.tv

Gli ambasciatori

Funghi Espresso - Un esempio di filiera sostenibile


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Plaple e le sue storie. Un viaggio attraverso l'esperienza maturata con la Circular Farm. La riqualificazione di un luogo abbandonato in territorio di Scandicci fa da cornice all'avventura di Funghi Espresso, una produzione che trova nei materiali di scarto il proprio motore. Dalla produzione alla distribuzione il racconto di un esempio tangibile di filiera sostenibile.

Plaple e le sue storie. Un viaggio attraverso l'esperienza maturata con la Circular Farm. La riqualificazione di un luogo abbandonato in territorio di Scandicci fa da cornice all'avventura di Funghi Espresso, una produzione che trova nei materiali di scarto il proprio motore. Dalla produzione alla distribuzione il racconto di un esempio tangibile di filiera sostenibile.

Storie ad impatto

Aleo Film


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Anche la Aleo Film tra gli ambasciatori Plaple. Aleo Film è una casa di produzione cinematografica nata per contribuire allo sviluppo del cinema italiano puntando anche sulle idee di giovani registi e sceneggiatori. Cresce la nostra community. E tu perchè sei Plaple?

Anche la Aleo Film tra gli ambasciatori Plaple. Aleo Film è una casa di produzione cinematografica nata per contribuire allo sviluppo del cinema italiano puntando anche sulle idee di giovani registi e sceneggiatori. Cresce la nostra community. E tu perchè sei Plaple?

I giovani

Pitti Immagine, le aziende, la sfida della moda sostenibile


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#Plaple partecipa a #PittiImmagine. L'incontro con le #aziende, le #esperienze, la sfida di una #moda #sostenibile

#Plaple partecipa a #PittiImmagine. L'incontro con le #aziende, le #esperienze, la sfida di una #moda #sostenibile

News

Sostenibilità ed imprese, business oltre il profitto


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Quale identikit per l'impresa del futuro? Ospite di #Plaple, #MarcoPetrassi, avvocato esperto in materia di #sostenibilità ci aiuta a tracciare i contorni della società del domani. Maggior attenzione per l'#ambiente, dialogo aperto con i #lavoratori, sinergie e coordinamento con il #territorio di #appartenenza.

Quale identikit per l'impresa del futuro? Ospite di #Plaple, #MarcoPetrassi, avvocato esperto in materia di #sostenibilità ci aiuta a tracciare i contorni della società del domani. Maggior attenzione per l'#ambiente, dialogo aperto con i #lavoratori, sinergie e coordinamento con il #territorio di #appartenenza.

News

Sable, Una seconda vita per gli scarti d'alta moda


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I #giovani, le nuove #idee, la #sostenibilità come elemento d'impresa. #Riciclare, ridurre gli #scarti, nasce da qui l'idea di #AgneseMigliorati, fondatrice di #Sable. Pezzi unici e rari; una seconda vita per gli scarti d'alta moda.

I #giovani, le nuove #idee, la #sostenibilità come elemento d'impresa. #Riciclare, ridurre gli #scarti, nasce da qui l'idea di #AgneseMigliorati, fondatrice di #Sable. Pezzi unici e rari; una seconda vita per gli scarti d'alta moda.

I giovani

Agnese Migliorati


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Anche Agnese Migliorati, fondatrice di Sable è Plaple!

Anche Agnese Migliorati, fondatrice di Sable è Plaple!

Gli ambasciatori

Reshoring, trasporto navale e pannelli solari: il programma che premia la moda sostenibile


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Cinquanta aziende italiane della filiera moda hanno intrapreso un percorso concreto per ridurre le proprie emissioni di CO2, aderendo al programma 4S PLANET che monitora l'impatto su materie prime, energia e logistica. Dal ritorno della produzione in Italia alla scelta del trasporto navale invece che aereo, dall'installazione di pannelli solari all'elettrificazione dei processi: le iniziative messe in campo dimostrano come il settore stia passando dalle parole ai fatti nella lotta al cambiamento climatico. La notizia arriva mentre si è appena conclusa la COP29 di Baku, confermando quanto i negoziati sul clima possano essere lunghi e faticosi. Il programma europeo Copernicus annuncia che il 2024 sarà il primo anno in cui la temperatura media globale supererà stabilmente di 1,5 gradi centigradi i livelli preindustriali, la soglia che l'Accordo di Parigi auspicava di non oltrepassare prima della fine del secolo. Le 50 aziende che hanno aderito a 4S PLANET stanno implementando azioni in quattro aree strategiche: 1. Ripensare l'approvvigionamento: "Alcune zone possono garantire costi più bassi nel breve termine, ma essere più vulnerabili all'impatto della crisi climatica, a causa di scarsità d’acqua, eventi meteo estremi, temperature estreme che rendono più difficile la produzione ecc. L’azienda è chiamata a valutare questi trend negli anni a venire, salvaguardando la propria business continuity”, sottolinea Francesca Rulli. 2. Innovare macchinari e impianti: Qui la capacità di innovazione, investimento e gestione manageriale fa la differenza. La sostenibilità talvolta viene ancora descritta come un costo ma in realtà è un investimento, anche perché porta a ottimizzare le risorse generando quindi un vantaggio competitivo”, continua Rulli. 3. Convertire le fonti energetiche: "Da un lato bisogna agire sull'elettrificazione, sostituendo ove possibile il gas metano, dall'altro assicurarsi che questa energia arrivi da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici e la scelta di fornitori di energia verde". 4. Trasformare la logistica: "Il reshoring delle produzioni in Italia è positivo perché l'UE vanta normative evolute in termini ambientali e sociali. Per il trasporto merci, la nave è preferibile all'aereo, mentre per la mobilità aziendale si punta su modelli elettrici e ibridi". Il settore della moda è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali, stimata tra il 2% e l'8% del totale. La produzione di fibre tessili è più che raddoppiata, passando da 58 milioni di tonnellate nel 2000 a 124 milioni nel 2023 (fonte: Textile Exchange), con il poliestere che rappresenta il 57% del totale. Ogni cittadino europeo consuma quasi 26 kg di prodotti tessili all'anno e ne smaltisce circa 11, perlopiù inceneriti o portati in discarica (87%).

Cinquanta aziende italiane della filiera moda hanno intrapreso un percorso concreto per ridurre le proprie emissioni di CO2, aderendo al programma 4S PLANET che monitora l'impatto su materie prime, energia e logistica. Dal ritorno della produzione in Italia alla scelta del trasporto navale invece che aereo, dall'installazione di pannelli solari all'elettrificazione dei processi: le iniziative messe in campo dimostrano come il settore stia passando dalle parole ai fatti nella lotta al cambiamento climatico. La notizia arriva mentre si è appena conclusa la COP29 di Baku, confermando quanto i negoziati sul clima possano essere lunghi e faticosi. Il programma europeo Copernicus annuncia che il 2024 sarà il primo anno in cui la temperatura media globale supererà stabilmente di 1,5 gradi centigradi i livelli preindustriali, la soglia che l'Accordo di Parigi auspicava di non oltrepassare prima della fine del secolo. Le 50 aziende che hanno aderito a 4S PLANET stanno implementando azioni in quattro aree strategiche: 1. Ripensare l'approvvigionamento: "Alcune zone possono garantire costi più bassi nel breve termine, ma essere più vulnerabili all'impatto della crisi climatica, a causa di scarsità d’acqua, eventi meteo estremi, temperature estreme che rendono più difficile la produzione ecc. L’azienda è chiamata a valutare questi trend negli anni a venire, salvaguardando la propria business continuity”, sottolinea Francesca Rulli. 2. Innovare macchinari e impianti: Qui la capacità di innovazione, investimento e gestione manageriale fa la differenza. La sostenibilità talvolta viene ancora descritta come un costo ma in realtà è un investimento, anche perché porta a ottimizzare le risorse generando quindi un vantaggio competitivo”, continua Rulli. 3. Convertire le fonti energetiche: "Da un lato bisogna agire sull'elettrificazione, sostituendo ove possibile il gas metano, dall'altro assicurarsi che questa energia arrivi da fonti rinnovabili, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici e la scelta di fornitori di energia verde". 4. Trasformare la logistica: "Il reshoring delle produzioni in Italia è positivo perché l'UE vanta normative evolute in termini ambientali e sociali. Per il trasporto merci, la nave è preferibile all'aereo, mentre per la mobilità aziendale si punta su modelli elettrici e ibridi". Il settore della moda è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali, stimata tra il 2% e l'8% del totale. La produzione di fibre tessili è più che raddoppiata, passando da 58 milioni di tonnellate nel 2000 a 124 milioni nel 2023 (fonte: Textile Exchange), con il poliestere che rappresenta il 57% del totale. Ogni cittadino europeo consuma quasi 26 kg di prodotti tessili all'anno e ne smaltisce circa 11, perlopiù inceneriti o portati in discarica (87%).

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