Un imprenditore molisano, Domenico Guidotti, ha lanciato in Kenya il progetto Innovation Sea, con l’obiettivo di ripulire il mare dalla plastica lungo la costa tra Watamu, Kilifi e Malindi. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con Ecoworld e il Kenya Wildlife Service, utilizza imbarcazioni antinquinamento, droni e veicoli sottomarini (ROV) per rimuovere rifiuti plastici da spiagge, fondali e zone marine. Grazie all’uso della blockchain, i rifiuti raccolti vengono tracciati in modo trasparente, garantendo responsabilità e monitoraggio. Il progetto non solo tutela l’ambiente, ma sostiene anche le comunità locali, fornendo aiuti concreti ai minori e creando consapevolezza sull’inquinamento marino. Innovation Sea rappresenta un esempio di tecnologia avanzata applicata alla salvaguardia degli oceani e alla riduzione dell’impatto dei rifiuti plastici a livello internazionale.
Rubrica: Dillo a Plaple
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Dal Molise al Kenya, il progetto “Innovation Sea” per ripulire il mare dalla plastica
Un imprenditore molisano, Domenico Guidotti, ha lanciato in Kenya il progetto Innovation Sea, con l’obiettivo di ripulire il mare dalla plastica lungo la costa tra Watamu, Kilifi e Malindi. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con Ecoworld e il Kenya Wildlife Service, utilizza imbarcazioni antinquinamento, droni e veicoli sottomarini (ROV) per rimuovere rifiuti plastici da spiagge, fondali e zone marine. Grazie all’uso della blockchain, i rifiuti raccolti vengono tracciati in modo trasparente, garantendo responsabilità e monitoraggio. Il progetto non solo tutela l’ambiente, ma sostiene anche le comunità locali, fornendo aiuti concreti ai minori e creando consapevolezza sull’inquinamento marino. Innovation Sea rappresenta un esempio di tecnologia avanzata applicata alla salvaguardia degli oceani e alla riduzione dell’impatto dei rifiuti plastici a livello internazionale.
Un imprenditore molisano, Domenico Guidotti, ha lanciato in Kenya il progetto Innovation Sea, con l’obiettivo di ripulire il mare dalla plastica lungo la costa tra Watamu, Kilifi e Malindi. L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con Ecoworld e il Kenya Wildlife Service, utilizza imbarcazioni antinquinamento, droni e veicoli sottomarini (ROV) per rimuovere rifiuti plastici da spiagge, fondali e zone marine. Grazie all’uso della blockchain, i rifiuti raccolti vengono tracciati in modo trasparente, garantendo responsabilità e monitoraggio. Il progetto non solo tutela l’ambiente, ma sostiene anche le comunità locali, fornendo aiuti concreti ai minori e creando consapevolezza sull’inquinamento marino. Innovation Sea rappresenta un esempio di tecnologia avanzata applicata alla salvaguardia degli oceani e alla riduzione dell’impatto dei rifiuti plastici a livello internazionale.
Dillo a Plaple
A Montenero di Bisaccia una scuola intitolata a Sammy Basso
All’ Istituto Omnicomprensivo Sammy Basso musica e tanta solidarietà verso i genitori di Sammy, scomparso nell'ottobre scorso a 28 anni a causa della malattia Oggi, 31 marzo, a Montenero di Bisaccia (Molise) si è tenuta l‘inaugurazione ufficiale dell’Istituto Onnicomprensivo Sammy Basso. Una scuola intitolata a Sammy Basso, il giovane affetto dalla rarissima sindrome della progeria di Hutchinson-Gilford, scomparso ad Ottobre 2024 a soli 28 anni. In occasione dell’inaugurazione erano presenti i genitori di Sammy: accolti dagli studenti dell’istituto con musica, striscioni e tanta felicità. Per l’occasione ha partecipato all’inaugurazione anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
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Dillo a Plaple
Un polmone verde per il futuro, in Australia arriva il Great Koala National Park
In Australia è in fase di creazione il Great Koala National Park, un progetto ambizioso per proteggere i koala dall’estinzione. Il parco si estenderà su circa 476.000 ettari nella regione Mid North Coast del New South Wales, combinando foreste statali e aree già protette. L’obiettivo principale è salvaguardare oltre 12.000 koala selvatici, garantendo loro habitat sicuri e ricchi di cibo naturale. Il progetto prevede la conservazione di altre specie minacciate, contribuendo alla tutela della biodiversità dell’intera regione. Il governo ha imposto una moratoria al disboscamento nelle zone interessate, proteggendo così gli alberi essenziali per la sopravvivenza dei koala. Verranno implementate iniziative di monitoraggio e ricerca scientifica per studiare le popolazioni animali e la salute degli ecosistemi. Il progetto prevede anche supporto alle comunità locali e alternative economiche sostenibili per chi dipendeva dall’industria forestale. Il parco rappresenta un esempio concreto di come conservazione ambientale e sviluppo sostenibile possano andare di pari passo. Si tratta di un impegno pluriennale, volto a garantire un futuro stabile per i koala e gli ecosistemi circostanti. Il Great Koala National Park diventa così un simbolo internazionale di protezione della fauna e della biodiversità in Australia.
In Australia è in fase di creazione il Great Koala National Park, un progetto ambizioso per proteggere i koala dall’estinzione. Il parco si estenderà su circa 476.000 ettari nella regione Mid North Coast del New South Wales, combinando foreste statali e aree già protette. L’obiettivo principale è salvaguardare oltre 12.000 koala selvatici, garantendo loro habitat sicuri e ricchi di cibo naturale. Il progetto prevede la conservazione di altre specie minacciate, contribuendo alla tutela della biodiversità dell’intera regione. Il governo ha imposto una moratoria al disboscamento nelle zone interessate, proteggendo così gli alberi essenziali per la sopravvivenza dei koala. Verranno implementate iniziative di monitoraggio e ricerca scientifica per studiare le popolazioni animali e la salute degli ecosistemi. Il progetto prevede anche supporto alle comunità locali e alternative economiche sostenibili per chi dipendeva dall’industria forestale. Il parco rappresenta un esempio concreto di come conservazione ambientale e sviluppo sostenibile possano andare di pari passo. Si tratta di un impegno pluriennale, volto a garantire un futuro stabile per i koala e gli ecosistemi circostanti. Il Great Koala National Park diventa così un simbolo internazionale di protezione della fauna e della biodiversità in Australia.
Dillo a Plaple
“Uno per il Meyer, tutti per il Meyer”
Il Grand Hotel Baglioni di Firenze, parte del gruppo Carattere Toscano, conferma il proprio impegno nel sociale avviando una collaborazione a favore della Fondazione Meyer. Nel corso dell’intero anno, l’hotel destinerà l’1% del valore complessivo di tutte le prenotazioni effettuate tramite il sito ufficiale alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer. Antonella Monaco, presidente di Carattere Toscano: “Investire nella salute dei più giovani significa investire nel futuro stesso della società: un futuro più sano, equo e solidale”. Con queste parole il Grand Hotel Baglioni sottolinea l’orgoglio di sostenere le attività del Meyer, centro di eccellenza nazionale e internazionale nella cura pediatrica e nella ricerca scientifica. L’azienda ha avuto il privilegio di conoscere da vicino l’impegno e la dedizione delle persone che ogni giorno operano con professionalità e passione per garantire un futuro ai bambini e agli adolescenti, considerati la risorsa più preziosa della comunità. Sostenere la missione e i valori della Fondazione Meyer è ritenuto un impegno fondamentale, poiché essa rappresenta un punto di riferimento per chiunque abbia a cuore il benessere delle persone. Per questo motivo, è stata scelta la destinazione di una parte dei ricavi al Meyer, a supporto delle attività svolte da medici e operatori. Attraverso questo contributo, l’azienda intende promuovere il benessere psico-fisico delle nuove generazioni, accompagnandole nel loro percorso di crescita e contribuendo a costruire per loro un futuro migliore.
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Dillo a Plaple
Costa Rica, il piccolo Paese che illumina il mondo con energia pulita
Il Costa Rica si conferma uno dei paesi più virtuosi al mondo in tema di sostenibilità ambientale. Gran parte della sua elettricità – oltre il 98% – proviene da fonti rinnovabili, come l’energia idroelettrica, eolica, geotermica e solare. Questo risultato straordinario dimostra come la transizione energetica possa diventare realtà anche in un Paese in via di sviluppo. Pur non raggiungendo ancora il 100% rinnovabile per tutto l’anno, il Costa Rica rappresenta un modello di equilibrio tra progresso e tutela ambientale. La sua politica energetica punta a ridurre l’uso di combustibili fossili e a proteggere le risorse naturali che coprono oltre un quarto del territorio nazionale. Investimenti pubblici, educazione ambientale e tecnologie pulite hanno trasformato il Paese in un laboratorio verde a cielo aperto. Il successo costaricano ispira il mondo a credere in un futuro in cui lo sviluppo economico possa convivere con il rispetto per la Terra. È una testimonianza concreta che la sostenibilità non è un’utopia, ma una scelta possibile, praticabile e urgente per tutti.
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Dillo a Plaple
Shakira dona speranza grazie ad una nuova scuola per 1.200 bambini
Shakira ha inaugurato una nuova scuola in Colombia attraverso la sua Fondación Pies Descalzos, continuando il suo impegno per l’educazione dei bambini in condizioni vulnerabili. La struttura, situata a Tibú, nella regione del Catatumbo, offrirà istruzione a circa 1.200 studenti, in una zona segnata da povertà e conflitti. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la fondazione di Shakira, autorità locali e partner internazionali. L’obiettivo è garantire accesso gratuito all’educazione di qualità, spazi sicuri e opportunità di crescita per i bambini e le loro famiglie. Grazie a questa iniziativa, i giovani del territorio potranno ricevere non solo istruzione, ma anche alimentazione, supporto psicologico e programmi culturali. Shakira ha sottolineato che l’educazione è la via più sicura per costruire pace, speranza e futuro per la Colombia. Con questa scuola, la cantante ribadisce il suo impegno concreto per rompere il ciclo della povertà e promuovere l’uguaglianza di opportunità attraverso l’apprendimento.
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A Milano nasce il primo salone di bellezza sociale
All’interno della Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci di Milano è stato inaugurato il primo salone sociale di bellezza d’Italia, un luogo dove persone fragili e senza fissa dimora possono ricevere gratuitamente tagli di capelli, cure estetiche e momenti di attenzione personale. Il progetto, chiamato “Beauty for a Better Life” e promosso da L’Oréal Italia con la Fondazione Arca e il Comune di Milano, mira a restituire dignità, autostima e benessere a chi vive in condizioni di marginalità. In uno spazio accogliente e professionale, la bellezza diventa strumento di inclusione sociale, favorendo relazioni, fiducia e senso di appartenenza. Non è solo un gesto estetico, ma un modo concreto per dire a ogni persona che merita cura e rispetto. Più che una notizia di solidarietà, questa iniziativa rappresenta un autentico esempio di inclusione, perché trasforma un servizio di bellezza in un ponte verso la rinascita personale e sociale.
All’interno della Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci di Milano è stato inaugurato il primo salone sociale di bellezza d’Italia, un luogo dove persone fragili e senza fissa dimora possono ricevere gratuitamente tagli di capelli, cure estetiche e momenti di attenzione personale. Il progetto, chiamato “Beauty for a Better Life” e promosso da L’Oréal Italia con la Fondazione Arca e il Comune di Milano, mira a restituire dignità, autostima e benessere a chi vive in condizioni di marginalità. In uno spazio accogliente e professionale, la bellezza diventa strumento di inclusione sociale, favorendo relazioni, fiducia e senso di appartenenza. Non è solo un gesto estetico, ma un modo concreto per dire a ogni persona che merita cura e rispetto. Più che una notizia di solidarietà, questa iniziativa rappresenta un autentico esempio di inclusione, perché trasforma un servizio di bellezza in un ponte verso la rinascita personale e sociale.
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MOF, la tecnologia di domani per un pianeta più pulito
Omar Yaghi, chimico premiato con il Nobel per la chimica, ha sviluppato i Materiali Metal-Organic Frameworks (MOF), strutture porose in grado di catturare anidride carbonica dall’atmosfera e estrarre acqua dall’aria, anche in ambienti aridi. Questi materiali offrono una soluzione concreta al problema dell’accumulo di CO₂, contribuendo alla riduzione dei gas serra e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Inoltre, la capacità dei MOF di raccogliere acqua dall’umidità dell’aria può favorire la sostenibilità idrica in zone prive di infrastrutture. Con la sua startup Atoco, Yaghi mira a rendere queste tecnologie accessibili e funzionanti in contesti off-grid, sfruttando energia solare o termica, riducendo così l’impatto ambientale e promuovendo un modello di sviluppo più circolare e resiliente.
Omar Yaghi, chimico premiato con il Nobel per la chimica, ha sviluppato i Materiali Metal-Organic Frameworks (MOF), strutture porose in grado di catturare anidride carbonica dall’atmosfera e estrarre acqua dall’aria, anche in ambienti aridi. Questi materiali offrono una soluzione concreta al problema dell’accumulo di CO₂, contribuendo alla riduzione dei gas serra e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Inoltre, la capacità dei MOF di raccogliere acqua dall’umidità dell’aria può favorire la sostenibilità idrica in zone prive di infrastrutture. Con la sua startup Atoco, Yaghi mira a rendere queste tecnologie accessibili e funzionanti in contesti off-grid, sfruttando energia solare o termica, riducendo così l’impatto ambientale e promuovendo un modello di sviluppo più circolare e resiliente.
Dillo a Plaple
Dal Riso alla Casa. La Rivoluzione Sostenibile di RiceHouse
RiceHouse è una startup italiana che trasforma gli scarti della lavorazione del riso—come lolla, paglia e pula—in materiali naturali per l'edilizia. Questi materiali, tra cui intonaci, malte e pannelli isolanti, sono completamente biodegradabili, privi di sostanze chimiche nocive e altamente performanti in termini di isolamento termico e acustico. Benefici ambientali principali: * Riduzione delle emissioni di CO₂: La produzione di materiali RiceHouse contribuisce a evitare l'emissione di circa 266 tonnellate di CO₂ all'anno, grazie all'uso di scarti agricoli che altrimenti verrebbero bruciati. * Supporto all'economia circolare: Gli scarti del riso, che altrimenti rappresenterebbero rifiuti, vengono trasformati in risorse utili, riducendo la necessità di materie prime vergini e promuovendo un ciclo produttivo sostenibile. * Efficienza energetica negli edifici: I materiali RiceHouse migliorano l'isolamento termico degli edifici, riducendo il consumo di energia per riscaldamento e raffrescamento, con conseguente abbattimento delle emissioni di gas serra. * Filiera corta e locale: La produzione avviene in Italia, utilizzando risorse locali e riducendo l'impronta ecologica legata al trasporto e alla produzione industriale. Impatto sociale ed economico: * Valorizzazione degli scarti agricoli: Ogni ettaro di risaia produce circa 10 tonnellate di scarti, che RiceHouse trasforma in materiali da costruzione, contribuendo a ridurre lo spreco e a creare valore aggiunto. * Promozione della bioedilizia: I materiali RiceHouse sono certificati e supportano la realizzazione di edifici salubri e a basso impatto ambientale, in linea con le normative europee e italiane in materia di sostenibilità.
RiceHouse è una startup italiana che trasforma gli scarti della lavorazione del riso—come lolla, paglia e pula—in materiali naturali per l'edilizia. Questi materiali, tra cui intonaci, malte e pannelli isolanti, sono completamente biodegradabili, privi di sostanze chimiche nocive e altamente performanti in termini di isolamento termico e acustico. Benefici ambientali principali: * Riduzione delle emissioni di CO₂: La produzione di materiali RiceHouse contribuisce a evitare l'emissione di circa 266 tonnellate di CO₂ all'anno, grazie all'uso di scarti agricoli che altrimenti verrebbero bruciati. * Supporto all'economia circolare: Gli scarti del riso, che altrimenti rappresenterebbero rifiuti, vengono trasformati in risorse utili, riducendo la necessità di materie prime vergini e promuovendo un ciclo produttivo sostenibile. * Efficienza energetica negli edifici: I materiali RiceHouse migliorano l'isolamento termico degli edifici, riducendo il consumo di energia per riscaldamento e raffrescamento, con conseguente abbattimento delle emissioni di gas serra. * Filiera corta e locale: La produzione avviene in Italia, utilizzando risorse locali e riducendo l'impronta ecologica legata al trasporto e alla produzione industriale. Impatto sociale ed economico: * Valorizzazione degli scarti agricoli: Ogni ettaro di risaia produce circa 10 tonnellate di scarti, che RiceHouse trasforma in materiali da costruzione, contribuendo a ridurre lo spreco e a creare valore aggiunto. * Promozione della bioedilizia: I materiali RiceHouse sono certificati e supportano la realizzazione di edifici salubri e a basso impatto ambientale, in linea con le normative europee e italiane in materia di sostenibilità.
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L’ingegnere “più forte della sclerosi multipla”
Dal 8 al 14 ottobre ha percorso, insieme a un gruppo di volontari, alcuni tratti del Cammino di Nostra Signora di Bonaria e del Cammino Minerario di Santa Barbara. Matteo si muove grazie a una joëlette, una speciale carrozzina fuoristrada, che gli consente di affrontare sentieri e percorsi naturali. Durante il viaggio sono stati organizzati incontri pubblici e proiezioni del docufilm “Si può fare”, per sensibilizzare sul tema della disabilità e dell’inclusione. Nonostante la malattia lo costringa sulla sedia a rotelle e a comunicare tramite puntatore oculare, Matteo ha dimostrato che la determinazione può superare ogni ostacolo. Il suo messaggio finale, semplice ma potente, riassume il senso dell’impresa: “Non cammino più con le gambe, ma con il cuore e con gli occhi.”
Dal 8 al 14 ottobre ha percorso, insieme a un gruppo di volontari, alcuni tratti del Cammino di Nostra Signora di Bonaria e del Cammino Minerario di Santa Barbara. Matteo si muove grazie a una joëlette, una speciale carrozzina fuoristrada, che gli consente di affrontare sentieri e percorsi naturali. Durante il viaggio sono stati organizzati incontri pubblici e proiezioni del docufilm “Si può fare”, per sensibilizzare sul tema della disabilità e dell’inclusione. Nonostante la malattia lo costringa sulla sedia a rotelle e a comunicare tramite puntatore oculare, Matteo ha dimostrato che la determinazione può superare ogni ostacolo. Il suo messaggio finale, semplice ma potente, riassume il senso dell’impresa: “Non cammino più con le gambe, ma con il cuore e con gli occhi.”
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Sandro Negri, il dottore che aggiusta sogni e dona sorrisi
A Concorezzo, in Brianza, c’è un uomo che ha deciso di trasformare la sua passione in un gesto di amore concreto. Si chiama Sandro Negri – conosciuto da molti come il dottore dei Cicciobello – e nel suo piccolo laboratorio ripara, cura e rimette al mondo le celebri bambole di tanti bambini. Braccia spezzate, occhi che non si chiudono più, meccanismi inceppati: ogni “paziente” che arriva tra le sue mani riceve un po’ di attenzione, qualche tocco di colla, e soprattutto un grande cuore. Ma la magia non finisce lì. Tutti i ricavi del suo lavoro vengono devoluti ai reparti pediatrici e alle associazioni che si occupano di bambini malati, trasformando così ogni Cicciobello aggiustato in un gesto di solidarietà. Per Sandro, ogni bambola salvata è una metafora della speranza: «Rimettere in sesto un giocattolo significa restituire un sorriso – e se quel sorriso può aiutare un bambino in ospedale, allora vale doppio». La sua officina è diventata un luogo di incontri e di racconti, dove genitori e figli portano non solo bambole rotte ma anche emozioni da condividere. Dietro ogni riparazione c’è la convinzione che il gioco e la tenerezza possano essere medicine potenti, capaci di guarire non solo gli oggetti, ma anche i cuori. Con piccoli gesti e mani gentili, Sandro Negri costruisce un ponte tra infanzia e solidarietà, ricordando a tutti che anche un giocattolo può diventare strumento di bene, se mosso dall’amore.
A Concorezzo, in Brianza, c’è un uomo che ha deciso di trasformare la sua passione in un gesto di amore concreto. Si chiama Sandro Negri – conosciuto da molti come il dottore dei Cicciobello – e nel suo piccolo laboratorio ripara, cura e rimette al mondo le celebri bambole di tanti bambini. Braccia spezzate, occhi che non si chiudono più, meccanismi inceppati: ogni “paziente” che arriva tra le sue mani riceve un po’ di attenzione, qualche tocco di colla, e soprattutto un grande cuore. Ma la magia non finisce lì. Tutti i ricavi del suo lavoro vengono devoluti ai reparti pediatrici e alle associazioni che si occupano di bambini malati, trasformando così ogni Cicciobello aggiustato in un gesto di solidarietà. Per Sandro, ogni bambola salvata è una metafora della speranza: «Rimettere in sesto un giocattolo significa restituire un sorriso – e se quel sorriso può aiutare un bambino in ospedale, allora vale doppio». La sua officina è diventata un luogo di incontri e di racconti, dove genitori e figli portano non solo bambole rotte ma anche emozioni da condividere. Dietro ogni riparazione c’è la convinzione che il gioco e la tenerezza possano essere medicine potenti, capaci di guarire non solo gli oggetti, ma anche i cuori. Con piccoli gesti e mani gentili, Sandro Negri costruisce un ponte tra infanzia e solidarietà, ricordando a tutti che anche un giocattolo può diventare strumento di bene, se mosso dall’amore.
Dillo a Plaple
Dallo zaino nasce la luce
Innocent James, giovane imprenditore tanzaniano, ha dato vita a un progetto che sta cambiando la vita di molti studenti nelle aree rurali prive di elettricità. La sua iniziativa, chiamata Soma Bags, consiste nella produzione di zaini realizzati con materiali riciclati, come sacchi di cemento usati, e dotati di un pannello solare flessibile cucito all’esterno. Durante il giorno, lo zaino accumula energia solare mentre i bambini percorrono la strada verso la scuola; di sera, questa energia si trasforma in luce, sufficiente per 6-8 ore di studio. L’obiettivo è semplice ma potente: offrire ai ragazzi la possibilità di continuare a leggere e fare i compiti anche dopo il tramonto, senza ricorrere alle lampade a cherosene, costose e dannose per la salute. Il progetto non solo favorisce l’istruzione, ma contribuisce anche alla tutela dell’ambiente, promuovendo il riciclo e riducendo l’uso di combustibili inquinanti. Una soluzione concreta che unisce innovazione, sostenibilità e impatto sociale.
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