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454 cani adottati grazie a “Superman”


Possono dei film essere fonte di ispirazione per gesti solidali? Si e l’esempio è il nuovo film di “Superman”, da poco uscito nelle sale cinematografiche. Ai tempi della stesura della sceneggiatura, il regista James adottò un cane randagio: “Ozu veniva da una situazione di accumulo compulsivo in un cortile con 60 altri cani e non aveva mai conosciuto gli esseri umani – ha scritto Gunn in un post sui social –. È entrato in casa nostra e ha distrutto tutto: scarpe, mobili – ha perfino mangiato il mio laptop. Ricordo di aver pensato: ‘Quanto sarebbe più difficile la vita se Ozu avesse dei superpoteri?’ – ed è così che Krypto è entrato nella sceneggiatura e ha cambiato la forma della storia, proprio come Ozu stava cambiando la mia vita”, ha raccontato Gunn.

Grazie a questa rivelazione in America, secondo l’app Woofz (punto di riferimento per chi cerca consigli sull’addestramento o vuole adottare un cane negli Stati Uniti) ha registrato dati sorprendenti dopo l’esordio cinematografico del nuovo “Superman”. Le query su Google relative all’adozione sono aumentate drasticamente: le richieste generiche come “come adottare un cane” sono cresciute addirittura del 513%.
Anche le ricerche più specifiche hanno fatto segnare numeri rilevanti: “adottare un cane abbandonato” è salita del 163%, mentre chi cercava informazioni su come prendere con sé cuccioli o razze particolari come lo schnauzer ha visto incrementi rispettivamente pari al 31% e quasi 300%.
Non finisce qui! Grazie ad un’iniziativa di sensibilizzazione, da parte di Warner Bros. insieme a Best Friends Animal Society sul tema dell’adozione, si sono registrate oltre 454 adozioni.

Rubrica: Dillo a Plaple

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Dalla desertificazione al ritorno della fauna selvatica e della biodiversità in due anni


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Si chiama "water bunds" il progetto realizzato da Justdiggit insieme alle comunità locali in Kenya. Obiettivo dell’iniziativa è contrastare la desertificazione e il degrado del suolo attraverso la costruzione di "bunds", ovvero piccole dighe a forma di mezzaluna che trattengono l'acqua piovana. Importanti interventi a basso costo, che permettono di ripristinare la vegetazione, ridurre le inondazioni e migliorare la disponibilità idrica per l'agricoltura e il sostentamento delle popolazioni. Un importante esempio di come azioni come queste possano avere un impatto significativo sulla lotta alla desertificazione e allo stesso tempo migliorare la vita delle persone e dell'ambiente.

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Nella foresta amazzonica scoperto un fungo che mangia la plastica


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Si chiama Pestalotiopsis Microspora il fungo che è stato scoperto dagli studenti dell'Università di Yal, nella foresta pluviale dell’Amazzonia. Una scoperta che potrebbe risvolti significativi nella gestione dei rifiuti della plastica. Oltre a poter favorire rivolti positivi nel combattere l’inquinamento da plastica, questo fungo può rivelarsi importante per la bonifica di discariche e per sviluppare tecnologie di riciclo più efficace. Un importante esempio di come la voglia di scoprire e trovare soluzioni, da parte dell’uomo, possa trovare risvolti positivi.

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“Non porto gioia soltanto ai piccoli, ma loro la donano a me”


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La star hollywoodiana Johnny Depp si è resa protagonista al di fuori dei grandi schermi con un gesto di solidarietà non indifferente: vestirsi un'ultima volta nel celebre pirata Jack Sparrow per andare a visitare i bambini malati all’ospedale infantile Niño Jesús a Madrid. L’attore attualmente si trova in Spagna per girare un nuovo film e tra un ciak e un altro ha colto l’occasione di regalare una giornata indimenticabile ai giovani pazienti malati di cancro.

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Barriere coralline artificiali grazie alle ceneri animali e umane per ripristinare gli ecosistemi marini


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Resting Reef è una startup britannica che con il suo progetto, si impegna attivamente nel ripristino degli ecosistemi marini, trasformando le ceneri dei defunti in barriere coralline artificiali, chiamate "reef balls". Un processo di realizzazione che si ottiene tramite una miscela di ceneri e materiale biodegradabile, che verranno poi posizionate sul fondale marino per realizzare dei veri e propri habitat per la vita marina, favorendo un aumento della biodiversità. Il progetto, oltre a creare un impatto positivo sulle comunità costiere, si inserisce nel progetto italiano “MER”, con l’obiettivo di salvaguardare gli oceani e la biodiversità.

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"Ridurre l'inquinamento da CO₂ utilizzando un filtro a zeolite"


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Un progetto scientifico nato dalla preoccupazione personale per l'inquinamento a Santiago ha portato Esteban Castro, uno studente quattordicenne del Colegio Mayor de Peñalolén, a rappresentare il Cile a uno degli eventi scientifici scolastici più importanti del continente: l'Esposizione Nazionale della Scienza Milset Brasile 2025, che si è tenuto dall'11 al 15 maggio a Fortaleza. La proposta di Esteban, intitolata "Ridurre l'inquinamento da CO₂ utilizzando un filtro a zeolite", è stata precedentemente premiata all'Expo nazionale della scienza del Cile 2024 e propone una soluzione concreta e replicabile al problema delle emissioni dei veicoli. Il suo progetto consisteste nella realizzazione di un filtro per tubi di scappamento realizzato con zeolite, un minerale in grado di assorbire anidride carbonica. Un piccolo prodtto economico che può essere installato negli scarichi delle auto. Questa invenzione, oltre a fargli vincere l’edizione 2025 dell’Esposizione Nazionale della Scienza Milset Brasile 2025, che mescola scienza e invenzione possono portare a soluzione di grande impatto nella lotta all’inquinamento dell’ambiente.

Un progetto scientifico nato dalla preoccupazione personale per l'inquinamento a Santiago ha portato Esteban Castro, uno studente quattordicenne del Colegio Mayor de Peñalolén, a rappresentare il Cile a uno degli eventi scientifici scolastici più importanti del continente: l'Esposizione Nazionale della Scienza Milset Brasile 2025, che si è tenuto dall'11 al 15 maggio a Fortaleza. La proposta di Esteban, intitolata "Ridurre l'inquinamento da CO₂ utilizzando un filtro a zeolite", è stata precedentemente premiata all'Expo nazionale della scienza del Cile 2024 e propone una soluzione concreta e replicabile al problema delle emissioni dei veicoli. Il suo progetto consisteste nella realizzazione di un filtro per tubi di scappamento realizzato con zeolite, un minerale in grado di assorbire anidride carbonica. Un piccolo prodtto economico che può essere installato negli scarichi delle auto. Questa invenzione, oltre a fargli vincere l’edizione 2025 dell’Esposizione Nazionale della Scienza Milset Brasile 2025, che mescola scienza e invenzione possono portare a soluzione di grande impatto nella lotta all’inquinamento dell’ambiente.

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Tutelare i diritti dei fiumi - A Parigi una convention civica sul futuro del Senna


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Anche i fiumi hanno diritto ad avere una personalità giuridica per essere protetti meglio dall’inquinamento. Nel mondo solamente 3 fiumi hanno questa possibilità: - Nel 2017 la Nuova Zelanda ha concesso diritti al fiume Whanganui. - Nel 2022 la Spagna ha fatto lo stesso con il Mar Minore. - In Ecuador, la sua Costituzione riconosce i diritti della natura. Il prossimo fiume che può ottenere questo importante traguardo, per la sua tutela ambientale, è la Senna a Parigi. Negli ultimi anni, la capitale parigina ha intrapreso un'importante missione per ripulire la Senna, spendendo 1.400 milioni di euro per il suo recupero. Questo include investimenti come la costruzione di una gigantesca vasca sotterranea per immagazzinare le acque reflue e impedire che raggiungano il fiume. L'iniziativa ha ricevuto un impulso alla vigilia delle Olimpiadi dello scorso anno, quando le autorità francesi hanno cercato di garantire che il fiume fosse sufficientemente pulito da ospitare impianti per sport acquatici. Dopo i test fallimentare in occasione delle Olimpiadi dello scorso anno, si è tenuta nei mesi successivi una convention civica sul futuro del Senna, che si è conclusasa il mese scorso. 50 cittadini scelti a caso hanno interrogato gli esperti e hanno partecipato a settimane di dibattito per giungere a un'opinione collettiva. Questi incontri hanno portato alla conclusione che la Senna deve godere di diritti fondamentali, tra cui "il diritto di esistere, di fluire e di rigenerarsi". Sulla base di questo principio, il Consiglio Comunale di Parigi presenterà al Parlamento un disegno di legge per garantire alla Sena i diritti che le consentano di essere debitamente tutelata.

Anche i fiumi hanno diritto ad avere una personalità giuridica per essere protetti meglio dall’inquinamento. Nel mondo solamente 3 fiumi hanno questa possibilità: - Nel 2017 la Nuova Zelanda ha concesso diritti al fiume Whanganui. - Nel 2022 la Spagna ha fatto lo stesso con il Mar Minore. - In Ecuador, la sua Costituzione riconosce i diritti della natura. Il prossimo fiume che può ottenere questo importante traguardo, per la sua tutela ambientale, è la Senna a Parigi. Negli ultimi anni, la capitale parigina ha intrapreso un'importante missione per ripulire la Senna, spendendo 1.400 milioni di euro per il suo recupero. Questo include investimenti come la costruzione di una gigantesca vasca sotterranea per immagazzinare le acque reflue e impedire che raggiungano il fiume. L'iniziativa ha ricevuto un impulso alla vigilia delle Olimpiadi dello scorso anno, quando le autorità francesi hanno cercato di garantire che il fiume fosse sufficientemente pulito da ospitare impianti per sport acquatici. Dopo i test fallimentare in occasione delle Olimpiadi dello scorso anno, si è tenuta nei mesi successivi una convention civica sul futuro del Senna, che si è conclusasa il mese scorso. 50 cittadini scelti a caso hanno interrogato gli esperti e hanno partecipato a settimane di dibattito per giungere a un'opinione collettiva. Questi incontri hanno portato alla conclusione che la Senna deve godere di diritti fondamentali, tra cui "il diritto di esistere, di fluire e di rigenerarsi". Sulla base di questo principio, il Consiglio Comunale di Parigi presenterà al Parlamento un disegno di legge per garantire alla Sena i diritti che le consentano di essere debitamente tutelata.

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Una catena umana per proteggere 2500 alberi secolari


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In india, un’intera popolazione si è mobilitata per protestare contro l’abbattimento del polmone verde di Jaipur. Per fermare le ruspe all’opera, si sono uniti formando una vera e propria catena umana e hanno urlato a gran voce un preciso slogan: "Save Dol Ka Badh" ("Salva Dol Ka Badh”). Un chiarissimo messaggio per opporsi al progetto “PM Unity Mall”, il quale prevede l’abbattimento di un’area di 40 ettari per far sorgere un grande centro commerciale e aree residenziali. Un messaggio forte per impedire la deforestazione e far si he oltre 80 specie di uccelli possano continuare a vivere nel loro habitat.

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Staccarsi dal digitale e tornare alla realtà


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Vuoi staccarti dal mondo digitale per tornare ad assaporare la realtà, la lettura, le relazioni con altre persone? Si chiamano “Offline Club” e sono delle vere e proprie stanze dove tutto ciò che è digitale è proibito. Degli spazi sociali dove le persone possono prendersi del loro tempo per fare qualsiasi attività: divertimento, studi e socializzazione con ologrammi scopo di riscoprire forme di socialità più genuine. Gli Offline Club sono nati nei Paesi Bassi e l’iniziativa si è già diffusa in grandi metropoli come Amsterdam, Berlino, Londra, Parigi, Milano, Barcellona e Dubai. Organizzano eventi pubblici in bar e caffè, dove smartphone e dispositivi digitali sono vietati.

Vuoi staccarti dal mondo digitale per tornare ad assaporare la realtà, la lettura, le relazioni con altre persone? Si chiamano “Offline Club” e sono delle vere e proprie stanze dove tutto ciò che è digitale è proibito. Degli spazi sociali dove le persone possono prendersi del loro tempo per fare qualsiasi attività: divertimento, studi e socializzazione con ologrammi scopo di riscoprire forme di socialità più genuine. Gli Offline Club sono nati nei Paesi Bassi e l’iniziativa si è già diffusa in grandi metropoli come Amsterdam, Berlino, Londra, Parigi, Milano, Barcellona e Dubai. Organizzano eventi pubblici in bar e caffè, dove smartphone e dispositivi digitali sono vietati.

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In Madagascar energia solare per tutti


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Le Solar Mamas hanno susseguito 6 mesi formazione al Barefoot College in India, diventando ingegnere solare. Grazie alla loro volontà di contribuire a rispettare l’ambiente e dare nuove opportunità lavorative, ora nel villaggio di Ambakivao tante persone possono vivere, studiare e lavorare dopo il tramonto. Come? Insegnando ad altre donne a progettare e installare impianti con lampadine solari. Una missione che è stata riconosciuta in tutto il Madagascar, a tal punto che il Paese punta a formare oltre 744 Solar Mamas entro il 2030, ma sta raggiungendo anche altri Paesi come Zanzibar.

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Nasce il più grande ponte per la fauna selvatica


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Il Wallis Annenberg Wildlife Crossing è un partenariato pubblico-privato di portata monumentale che ha sfruttato l'esperienza e la leadership di decine di organizzazioni e istituzioni per proteggere e ripristinare gli habitat della fauna selvatica nella California meridionale. L'attraversamento sarà pronto entro il 2026. Nel 2015, la National Wildlife Foundation (NWF) e la Caltrans hanno proposto un imponente corridoio attraverso l'autostrada 101 ad Agoura Hills per offrire alla fauna selvatica un luogo sicuro per attraversare e raggiungere altri habitat. All'epoca, si prevedeva che il piano proposto avrebbe richiesto anni per essere finanziato e ancora di più per essere realizzato. A causa delle dimensioni e dei costi del ponte, il suo completamento sarebbe dipeso dalle donazioni del pubblico. Nel 2016, Wallis Annenberg e la Annenberg Foundation hanno raccolto la richiesta di fondi e hanno erogato un finanziamento di 1 milione di dollari per spronare la comunità e i leader locali a donare. Il finanziamento ha permesso a Caltrans di effettuare le necessarie valutazioni preliminari per garantire che il ponte non causasse alcun impatto ambientale sull'area circostante. I lavori sono ora in corso e, una volta ultimato, il Wallis Annenberg Wildlife Crossing sarà il più grande corridoio faunistico del mondo e ripristinerà habitat e un ecosistema che nel tempo sono stati degradati dallo sviluppo umano. Il ponte consentirà alla fauna selvatica di attraversare liberamente l'autostrada 101 senza il rischio di morte o incidenti, e garantirà la sopravvivenza di molte specie isolate.

Il Wallis Annenberg Wildlife Crossing è un partenariato pubblico-privato di portata monumentale che ha sfruttato l'esperienza e la leadership di decine di organizzazioni e istituzioni per proteggere e ripristinare gli habitat della fauna selvatica nella California meridionale. L'attraversamento sarà pronto entro il 2026. Nel 2015, la National Wildlife Foundation (NWF) e la Caltrans hanno proposto un imponente corridoio attraverso l'autostrada 101 ad Agoura Hills per offrire alla fauna selvatica un luogo sicuro per attraversare e raggiungere altri habitat. All'epoca, si prevedeva che il piano proposto avrebbe richiesto anni per essere finanziato e ancora di più per essere realizzato. A causa delle dimensioni e dei costi del ponte, il suo completamento sarebbe dipeso dalle donazioni del pubblico. Nel 2016, Wallis Annenberg e la Annenberg Foundation hanno raccolto la richiesta di fondi e hanno erogato un finanziamento di 1 milione di dollari per spronare la comunità e i leader locali a donare. Il finanziamento ha permesso a Caltrans di effettuare le necessarie valutazioni preliminari per garantire che il ponte non causasse alcun impatto ambientale sull'area circostante. I lavori sono ora in corso e, una volta ultimato, il Wallis Annenberg Wildlife Crossing sarà il più grande corridoio faunistico del mondo e ripristinerà habitat e un ecosistema che nel tempo sono stati degradati dallo sviluppo umano. Il ponte consentirà alla fauna selvatica di attraversare liberamente l'autostrada 101 senza il rischio di morte o incidenti, e garantirà la sopravvivenza di molte specie isolate.

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NO ALLA DEFORESTAZIONE!


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La Norvegia lancia un segnale forte a protezione dei numeri boschi presenti nel loro Paese: il divieto di deforestazione è diventato legge. Un azione che non è mirata solo all’abbattimento di alberi a causa delle attività istituzionali. Un divieto che si estende anche all’acquistare o produrre prodotti che contribuiscono alla distruzione delle foreste a livello globale. Una legge che pone le sue radici nel Settembre 2018: la Commissione permanente per l’energia e l’ambiente approvò il “Piano nazionale sulla biodiversità”. Un documento che dette inizio ad un cambiamento importante, in quanto il governo novarese ha interrotto di netto di siglare contratti che erano strettamente coinvolte nelle attività di deforestazione. Il governo non si è fermato solamente al suo territorio, ma si è anche impegnata a sostenere Paesi come il Brasile e Indonesia: sostenere attivamente progetti di riforestazione e strategie di conservazione.

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