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Fiera Milano presenta NetZero Milan, nuovo evento sulla decarbonizzazione


Prima edizione di NetZero Milan, una nuova manifestazione organizzata da Fiera Milano e dedicata al settore delle tecnologie e delle soluzioni per la decarbonizzazione dei processi industriali.

Il raggiungimento della neutralità climatica in Europa entro il 2050 è un obiettivo epocale, senza precedenti nella storia contemporanea, che richiederà la mobilitazione di gigantesche leve economiche.
In quest’ottica Net Zero Milano riunisce, per la prima volta in Italia, tutti gli attori del cambiamento, in un unico evento qualificato sulle strategie, le soluzioni e le opportunità dell'economia Net-Zero per il 2050.
Uno degli obiettivi fondamentali dei fondi del Pnrr per l’Italia è quello di accelerare e portare a compimento la transizione ecologica, portando le imprese, la tecnologia e l’economia nel suo complesso a rendersi sempre più green.
Negli ultimi 5 anni più di 531mila imprese italiane hanno infatti investito in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.
 
In questo contesto Fiera Milano, come annunciato dal Piano Strategico 2024-2027, presenta un evento qualificato per tutto l’ecosistema energy-industry che si posizioni in maniera autorevole a livello europeo sui temi dell’economia Net-zero al 2050 e delle conseguenti implicazioni industriali.

Rubrica: Dillo a Plaple

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Il “caffè solidale” di Bialetti e Fondazione Ronald McDonald


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Da Giugno a Dicembre nei negozi Bialetti è in vendita la Moka Express personalizzata con il logo della Fondazione Ronald McDonald. Il ricavato di questa iniziativa servirà per contribuire a sostenere le famiglie dei bambini malati, ospitate in una Casa Ronald. Con l’aiuto di chi comprerà il prodotto solidale, la Fondazione potrà continuare a implementare il modello di assistenza “Family Centered Care”. Questo approccio sottolinea l’importanza di tenere la famiglia vicina durante la malattia di un bambino, considerandola parte integrante del processo di cura. Un piccolo gesto che ti permette di gustare un eccellente caffè e di contribuire a una causa nobile.

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Sbarca a Milano Planeat.eco, una pausa pranzo che produce zero spreco


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Eliminare gli imballaggi monouso e il micro-packaging e obbligare luoghi di ristoro, fast food e supermercati a impiegare solo stoviglie riutilizzabili. L’Agenda 2030 prevede un cambio di paradigma molto importante per garantire la sostenibilità delle risorse sul pianeta: passare dal riciclo, al riuso. Ora è arrivata a Milano la pausa pranzo zero waste: pietanze realizzate con nessuno spreco di ingredienti consegnate in contenitori riutilizzabili che, dopo l’uso, vengono ritirati e sanificati e continuamente rimessi in circolazione. A proporla è Planeat.eco, piattaforma per la spesa antispreco e startup innovativa che coniuga due anime: quella di società Benefit, che vuole avere un impatto positivo sull’intero ecosistema, e quella di impresa innovativa che si fonda su un’infrastruttura tecnologica altamente sofisticata, grazie all’expertise del suo founder, il fisico Nicola Lamberti già fondatore di 7Pixel e Trovaprezzi. Nata a fine 2020 dall’iniziativa dell’imprenditore Nicola Lamberti, Planeat.eco propone a famiglie, single e aziende la possibilità di fare la spesa alimentare e di pianificare i pasti acquistando ingredienti di qualità, freschi e preparati nelle esatte dosi per comporre le ricette, quindi senza sprechi e dispersioni (grazie a una tecnologia in grado di tracciare le abitudini di ciascun cliente, le quantità di ingredienti vengono ribilanciate per evitare sprechi). Estremamente modulare e flessibile, Planeat offre agli utenti la possibilità di comporre menù a scelta sul portale, per il numero desiderato di giorni (per più settimane di seguito, o una ogni tanto) ricevendo poi a domicilio i kit di ingredienti freschi. Tra le 400 proposte sul portale si trovano piatti della tradizione ma anche vegetariani e vegani, studiati da un biologo nutrizionista per offrire miglior bilanciamento nutrizionale.

Eliminare gli imballaggi monouso e il micro-packaging e obbligare luoghi di ristoro, fast food e supermercati a impiegare solo stoviglie riutilizzabili. L’Agenda 2030 prevede un cambio di paradigma molto importante per garantire la sostenibilità delle risorse sul pianeta: passare dal riciclo, al riuso. Ora è arrivata a Milano la pausa pranzo zero waste: pietanze realizzate con nessuno spreco di ingredienti consegnate in contenitori riutilizzabili che, dopo l’uso, vengono ritirati e sanificati e continuamente rimessi in circolazione. A proporla è Planeat.eco, piattaforma per la spesa antispreco e startup innovativa che coniuga due anime: quella di società Benefit, che vuole avere un impatto positivo sull’intero ecosistema, e quella di impresa innovativa che si fonda su un’infrastruttura tecnologica altamente sofisticata, grazie all’expertise del suo founder, il fisico Nicola Lamberti già fondatore di 7Pixel e Trovaprezzi. Nata a fine 2020 dall’iniziativa dell’imprenditore Nicola Lamberti, Planeat.eco propone a famiglie, single e aziende la possibilità di fare la spesa alimentare e di pianificare i pasti acquistando ingredienti di qualità, freschi e preparati nelle esatte dosi per comporre le ricette, quindi senza sprechi e dispersioni (grazie a una tecnologia in grado di tracciare le abitudini di ciascun cliente, le quantità di ingredienti vengono ribilanciate per evitare sprechi). Estremamente modulare e flessibile, Planeat offre agli utenti la possibilità di comporre menù a scelta sul portale, per il numero desiderato di giorni (per più settimane di seguito, o una ogni tanto) ricevendo poi a domicilio i kit di ingredienti freschi. Tra le 400 proposte sul portale si trovano piatti della tradizione ma anche vegetariani e vegani, studiati da un biologo nutrizionista per offrire miglior bilanciamento nutrizionale.

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ExtraVoltaico, il nuovo servizio per il corretto riciclo dei pannelli fotovoltaici a fine vita


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Per creare cambiamento, bisogna agevolarlo in ogni misura possibile, tenendo soprattutto conto delle esigenze dei soggetti coinvolti. Questo concetto - da ormai vent’anni - muove l’operato di Ecolamp, Consorzio nazionale per il corretto riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Per tale ragione, da sempre, il Consorzio offre servizi dedicati al pubblico professionale con l’obiettivo di rispondere alle principali esigenze di questa categoria di utenti e, di conseguenza, incentivare il corretto smaltimento dei RAEE derivanti dalle loro attività. In quest’ottica si pone anche ExtraVoltaico: il nuovo servizio destinato ai professionisti del settore per quanto riguarda lo smaltimento di tutte le tipologie di pannelli fotovoltaici. Con ExtraVoltaico, in particolare, Ecolamp gestisce il recupero e trattamento dei pannelli distinti in: pannelli fotovoltaici mono/poli cristallini con cornice, mono/poli cristallini senza cornice, in silicio amorfo e in tellururo di cadmio. ExtraVoltaico si aggiunge ad altri quattro servizi che il Consorzio Ecolamp già dedica ad installatori e manutentori, quali: ExtraLamp, per il trasporto e trattamento delle sorgenti luminose esauste (R5); ExtraPro, per il trasporto e il trattamento dei RAEE del raggruppamento R4 come elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione, cabine elettriche e molto altro; Waste-In, la convenzione riservata ai centri di stoccaggio autorizzati, per la gestione dei RAEE R5 e R4; ExtraRAEE, che consente di confrontare preventivi per ritiro e trattamento di pile, accumulatori, toner e RAEE dei raggruppamenti R1, R2, R3. Per attivare il servizio basta registrarsi gratuitamente al portale di Ecolamp, selezionare il servizio ExtraVoltaico, indicare la quantità e la tipologia dei pannelli da smaltire allegando foto, schede tecniche e inviare la richiesta di ritiro. Accettando il preventivo proposto si attiverà l’operatore logistico che effettuerà il ritiro entro venti giorni. Nel caso in cui si trattasse di pannelli incentivati, Ecolamp supporta il cliente anche nella gestione della documentazione da fornire al GSE.

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Dai topi resistenti ai tumori alle piante che sopravvivono alla siccità: i nuovi traguardi della biochimica


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Migliorare la vita e la salute umana, ma anche l'interazione dell'uomo con gli altri organismi: è questo il principale obiettivo della biochimica, che rappresenta un vasto settore della ricerca scientifica, in gran parte applicata allo studio dei processi chimico-biologici alla base della vita. Non solo i processi molecolari che avvengono nei viventi, ma anche le basi molecolari delle malattie, lo sviluppo di farmaci innovativi e i loro meccanismi di azione, la nutrizione, le applicazioni tecnologiche delle reazioni biologiche (biotecnologie) per lo sviluppo di processi sostenibili e innovativi, l'interazione dell'uomo con la biosfera. I nuovi traguardi della biochimica mondiale vengono presentati nel corso del 48° congresso internazionale sulla ricerca biochimica: il FEBS Congress si tiene a Milano - per la terza volta in Italia dal 1964 - dal 29 giugno al 3 luglio all'Allianz MiCo e il titolo di questa edizione è "Mining Biochemistry for Human Health and Well-Being" proprio per evidenziare la dimensione scientifica e sociale ricoperto dalla biochimica a livello mondiale. Si tratta dell'evento più rilevante in Europa nell'ambito delle scienze della vita per il 2024 e sottolinea il ruolo della ricerca italiana nel contesto globale.   Le frontiere della biochimica sono oggi aperte in molteplici direzioni e gli studi più innovativi riguardano, tra gli altri, l'analisi con altissima precisione dei meccanismi molecolari che garantiscono il regolare funzionamento della cellula, l'analisi delle proteine responsabili per la infettività di un virus, la progettazione di vegetali di interesse agronomico resistenti alla siccità, un ampio filone che studia la biochimica per la diagnosi e terapia dei tumori, la produzione di nuovi materiali bio-compatibili, lo sviluppo di processi sostenibili attraverso enzimi ingegnerizzati, la systems biology. Queste tematiche costituiscono alcuni dei filoni portanti del Congresso che vedrà intervenire 15 scienziate e scienziati tra i più importanti al mondo con altrettante lezioni plenarie - tra cui i quattro Premi Nobel Bruce Beutler, Robert Huber, Venki Ramakrishnan, John Walker - a cui si affiancano speed talk, sessioni parallele e una serie di "simposi", con la partecipazione di oltre 2mila ricercatori da tutto il mondo. I quattro scienziati premiati con il Nobel terranno altrettante lezioni per illustrare gli ultimi traguardi nei rispettivi ambiti di studio: - Bruce Beutler (University of Texas Southwestern Medical Center, Dallas, TX, USA), Premio Nobel per la Fisiologia e Medicina nel 2011, aprirà il Congresso il 29 giugno con la lezione "Cancer-resistant mice", dimostrando che è possibile indurre (nei topi, per ora) la resistenza a tumori sia solidi che leucemie; - Robert Huber (Max-Planck-Institut für Biochemie, Monaco di Baviera, Germania), Premio Nobel per la Chimica nel 1988, fornirà ai giovani ricercatori, una visione sui progressi spettacolari delle scienze bio-molecolari e della nostra conoscenza sulle proteine negli ultimi decenni; - Venki Ramakrishnan (Medical Research Council, Cambridge e past-President della Royal Society, UK), Premio Nobel 2009 per la Chimica, è uscito da poco con il libro "Why We Die: The New Science of Ageing and the Quest for Immortality" dove esamina attentamente le ricerche passate e quelle nuove per comprendere le teorie ambiziose e i limiti pratici della longevità e condivide le sue prospettive scientifiche sulle realtà dell'invecchiamento, della morte e dell'immortalità; al Convegno fornirà una visione aggiornata sui meccanismi di funzionamento del ribosoma, il principale bersaglio degli antibiotici, nella sintesi delle proteine; - John Walker (Medical Research Council, Cambridge, UK), Premio Nobel 1997 per la Chimica, illustrerà il meccanismo di funzionamento della ATP-sintasi, il motore molecolare alla base della produzione di energia nella cellula.   Il Congresso darà voce a numerosi scienziati italiani noti nel mondo. Tra questi l'immunologo Alberto Mantovani (professore emerito presso Humanitas University, e direttore scientifico dell'IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Milano) parlerà del sistema immunitario nella risposta al cancro e a COVID-19; Luigi Naldini (direttore dell'Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica, Milano), pioniere nel campo della terapia genica e dell'impatto della sua ricerca nella cura di gravi malattie, genetiche, è il «padre» dei vettori lenti virali, strumenti terapeutici oggi ampiamente utilizzati in clinica e derivati da uno dei virus umani più temuti, l'HIV; Elena Conti (direttrice dell'Istituto Max Planck di Biochimica a Martinsried, Germania) è tra i massimi esperti al mondo nelle ricerche sul metabolismo e i processi di degradazione dell'RNA, correlati a molte patologie, specialmente neuro degenerative; Fabrizio Chiti (Professore di Biochimica presso il Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche dell'Università di Firenze) ha recentemente scoperto che una piccola molecola (trodusquemina) presente nell'intestino dello squalo potrebbe diventare la base per un nuovo farmaco contro Alzheimer; Daniela Corda (Direttrice Istituto di Biochimica delle Proteine, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Napoli) è esperta in signaling, ovvero lo studio dei segnali biochimici che indirizzano e garantiscono il corretto funzionamento della cellula.

Migliorare la vita e la salute umana, ma anche l'interazione dell'uomo con gli altri organismi: è questo il principale obiettivo della biochimica, che rappresenta un vasto settore della ricerca scientifica, in gran parte applicata allo studio dei processi chimico-biologici alla base della vita. Non solo i processi molecolari che avvengono nei viventi, ma anche le basi molecolari delle malattie, lo sviluppo di farmaci innovativi e i loro meccanismi di azione, la nutrizione, le applicazioni tecnologiche delle reazioni biologiche (biotecnologie) per lo sviluppo di processi sostenibili e innovativi, l'interazione dell'uomo con la biosfera. 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Mobilità sostenibile per le isole, la nuova sfida per gli studenti del Politecnico Milano


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Il Premio Stromboli, alla Next Mobility Exhibition, in collaborazione con il Politecnico di Milano ha lancia una sfida sullo sviluppo di progetti di mobilità sostenibile alla ricerca di soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali.   L'obiettivo principale di questa iniziativa è quello di incoraggiare la creatività degli studenti delle classi di laurea magistrale nell'ideare soluzioni innovative per la mobilità verde, concentrandosi in particolare sulle realtà insulari. Le isole, con le loro caratteristiche uniche e le sfide specifiche, offrono un terreno fertile per l'innovazione in materia di mobilità sostenibile. Gli studenti partecipanti saranno chiamati a mettere in campo le proprie competenze e la propria creatività per affrontare queste sfide e proporre soluzioni pratiche e sostenibili. La premiazione del team vincitore avverrà sull’Isola di Stromboli dove la manifestazione “Premio Stromboli” si svolgerà dal 10 al 14 luglio esplorando temi di ricerca, arte e tecnologia. La partnership tra Premio Stromboli e il Politecnico di Milano testimonia l'impegno congiunto nel promuovere l'innovazione e la sostenibilità, nonché nel fornire opportunità concrete per il coinvolgimento degli studenti nel processo di sviluppo di soluzioni ambientali.

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La missione solidale del ciclista Giampietro Mariotti


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Il club Lions ha promosso questo Service del Socio Giampietro Mariotti, ciclista che fa parte del gruppo Lions Club Torrazzo. Nel corso delle 16 tappe, Mariotti ha percorso 2.400 chilometri, ricoprendo tutta la penisola da nord a sud e ritorno. Alcune delle varie tappe percorse sono state Ferrara, Foggia, Bari, Potenza, Salerno, Napoli, Sperlonga, Roma, Siena e per finire a fine Maggio a Cremona. Il ciclista ha incontrato, ove possibile, i Lions Club locali per condividere l'importante progetto. La mission solidale prevedeva raccogliere fondi con l’obiettivo di acquistare un furgone attrezzato per il trasporto di persone disabili e donarlo alla Fondazione Internazionale LCIF. La pedalata è stata un modo insolito per realizzare il progetto, ma con l'aiuto e lo spirito che ha contraddistinto tutti i Lionisti è diventata realtà e ha avuto successo.

Il club Lions ha promosso questo Service del Socio Giampietro Mariotti, ciclista che fa parte del gruppo Lions Club Torrazzo. Nel corso delle 16 tappe, Mariotti ha percorso 2.400 chilometri, ricoprendo tutta la penisola da nord a sud e ritorno. Alcune delle varie tappe percorse sono state Ferrara, Foggia, Bari, Potenza, Salerno, Napoli, Sperlonga, Roma, Siena e per finire a fine Maggio a Cremona. Il ciclista ha incontrato, ove possibile, i Lions Club locali per condividere l'importante progetto. La mission solidale prevedeva raccogliere fondi con l’obiettivo di acquistare un furgone attrezzato per il trasporto di persone disabili e donarlo alla Fondazione Internazionale LCIF. La pedalata è stata un modo insolito per realizzare il progetto, ma con l'aiuto e lo spirito che ha contraddistinto tutti i Lionisti è diventata realtà e ha avuto successo.

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“Light it Up”, l’iniziativa di sensibilizzazione sulle Sindromi di Ehlers-Danlos


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Maggio è il mese dedicato alla sensibilizzazione sulle Sindromi di Ehlers-Danlos (EDS) e sui Disturbi dello spettro ipermobile (HSD), condizioni complesse, rare e multisistemiche prive di cura che provocano disabilità invisibili altamente impattanti nella vita quotidiana di chi ne è colpito. Anche quest’anno AISED – Associazione Italiana Sindrome di Ehlers-Danlos Onlus –  ha aderito alla campagna di sensibilizzazione internazionale “Light it Up” – promossa da The Ehlers Danlos Society – chiedendo alle Amministrazioni Comunali di tutti i Capoluoghi di Regione e Provincia italiani di patrocinare l’evento illuminando un monumento rappresentativo – in arancione (il 4 maggio o in alternativa un qualsiasi giorno di maggio) e/o il 17 maggio, in rosso, per celebrare il #REDS4VEDS, giornata dedicata alle Sindromi di Ehlers-Danlos di Tipo Vascolare (vEDS). Hanno aderito all’iniziativa: * 02/05 Venezia e Mestre * 03/05 Genova * 04/05 Rovigo, Reggio Emilia, Forlì, Bologna, Piacenza, Arezzo, Livorno, Siena, Fermo, Macerata, L’Aquila, Lecce, Taranto, Catania, Palermo Belluno, Benevento, Brescia, Bergamo, Modena, Mantova, Firenze, Vercelli, Trecate. * 06/05 Cuneo * 10/05 Novara * 15/05 Torino * 17/05 per il #REDS4VEDS Cuneo, Venezia, Mestre, Padova, Trieste, Pordenone, Genova, Savona, Reggio Emilia, , Forlì, Rimini, Piacenza, Pisa, Arezzo, Livorno, Lucca, Siena, Fermo, Macerata, L’Aquila, Lecce, Taranto, Catania, Belluno, Benevento, Modena, Firenze, Novara, Trecate.

Maggio è il mese dedicato alla sensibilizzazione sulle Sindromi di Ehlers-Danlos (EDS) e sui Disturbi dello spettro ipermobile (HSD), condizioni complesse, rare e multisistemiche prive di cura che provocano disabilità invisibili altamente impattanti nella vita quotidiana di chi ne è colpito. Anche quest’anno AISED – Associazione Italiana Sindrome di Ehlers-Danlos Onlus –  ha aderito alla campagna di sensibilizzazione internazionale “Light it Up” – promossa da The Ehlers Danlos Society – chiedendo alle Amministrazioni Comunali di tutti i Capoluoghi di Regione e Provincia italiani di patrocinare l’evento illuminando un monumento rappresentativo – in arancione (il 4 maggio o in alternativa un qualsiasi giorno di maggio) e/o il 17 maggio, in rosso, per celebrare il #REDS4VEDS, giornata dedicata alle Sindromi di Ehlers-Danlos di Tipo Vascolare (vEDS). Hanno aderito all’iniziativa: * 02/05 Venezia e Mestre * 03/05 Genova * 04/05 Rovigo, Reggio Emilia, Forlì, Bologna, Piacenza, Arezzo, Livorno, Siena, Fermo, Macerata, L’Aquila, Lecce, Taranto, Catania, Palermo Belluno, Benevento, Brescia, Bergamo, Modena, Mantova, Firenze, Vercelli, Trecate. * 06/05 Cuneo * 10/05 Novara * 15/05 Torino * 17/05 per il #REDS4VEDS Cuneo, Venezia, Mestre, Padova, Trieste, Pordenone, Genova, Savona, Reggio Emilia, , Forlì, Rimini, Piacenza, Pisa, Arezzo, Livorno, Lucca, Siena, Fermo, Macerata, L’Aquila, Lecce, Taranto, Catania, Belluno, Benevento, Modena, Firenze, Novara, Trecate.

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Migliorare le pratiche di pesca e renderle più sostenibili


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BluFish ha selezionato in maniera partecipativa alcune attività di pesca del Sud Italia e delle Isole, e lavora con loro per migliorarne le pratiche di pesca e renderle più sostenibili attraverso azioni concrete.  Il progetto prevede la collaborazione e la partecipazione attiva di diversi parti interessate unite verso un obiettivo comune, rappresentato dal miglioramento delle attività di pesca verso la sostenibilità. 
La cooperazione tra pescatori, ONG, istituti di ricerca, agenzie internazionali, amministrazione, istituzioni pubbliche e retailer permette infatti di migliorare la coordinazione tra le parti, aumenta la possibilità di accedere alle risorse necessarie, amplia le competenze, rafforza il senso di responsabilità degli attori coinvolti e permette di compiere un cammino più consapevole verso la sostenibilità ittica, che potrà eventualmente portare alla certificazione MSC.   L’obiettivo ultimo del progetto non è la certificazione ma generare un cambiamento di attitudine e un’onda di cambiamento verso la sostenibilità delle risorse ittiche. Percorso che è più che mai necessario in Mediterraneo il cui bacino risulta il più sovrasfruttato a livello globale (FAO SOFIA 2020)  BluFish organizza anche sessioni di formazione per sensibilizzare gli stakeholder alla sostenibilità e aumentarne la competenza e la consapevolezza su questa tematica e sugli standard di pesca sostenibile MSC. Nella fase finale, le attività di pesca lavoreranno sul piano d'azione definito insieme agli stakeholder per colmare eventuali gap rilevati durante il processo di valutazione.  In Italia, bagnata dal mare per l'80% dei confini, la pesca gioca un ruolo fondamentale nel tessuto sociale ed economico del Paese.  Nel 2019 la filiera ittica (che va dalla pesca alla vendita) coinvolgeva oltre 33.000 imprese, di cui il 9,6% gestite da persone al di sotto dei 35 anni d’età (IX Rapporto Unioncamere sull'Economia del Mare, 2021).  L'importanza della pesca nel territorio Italiano si scontra con la condizione preoccupante del mar Mediterraneo, in cui il 73% delle popolazioni ittiche valutate risultano sovrasfruttate. Una condizione che andrebbe costantemente monitorata, in un contesto in cui la diffusa mancanza di dati a supporto rende difficile eseguire valutazioni.  Un quadro complesso, in cui oltretutto si inserisce una ancora scarsa comprensione della sostenibilità nel settore della pesca.  In questo contesto, MSC ha deciso di agire per diffondere una maggiore cultura della sostenibilità, con gli obiettivi di:  - migliorare la comprensione delle attività di pesca italiane;  - valutarne la sostenibilità;  - identificare le buone pratiche;  - migliorare la cooperazione tra le diverse realtà della pesca italiana;  - realizzare miglioramenti concreti nella gestione della pesca;  - generare valore per le attività di pesca e gli attori del mercato.

BluFish ha selezionato in maniera partecipativa alcune attività di pesca del Sud Italia e delle Isole, e lavora con loro per migliorarne le pratiche di pesca e renderle più sostenibili attraverso azioni concrete.  Il progetto prevede la collaborazione e la partecipazione attiva di diversi parti interessate unite verso un obiettivo comune, rappresentato dal miglioramento delle attività di pesca verso la sostenibilità. 
La cooperazione tra pescatori, ONG, istituti di ricerca, agenzie internazionali, amministrazione, istituzioni pubbliche e retailer permette infatti di migliorare la coordinazione tra le parti, aumenta la possibilità di accedere alle risorse necessarie, amplia le competenze, rafforza il senso di responsabilità degli attori coinvolti e permette di compiere un cammino più consapevole verso la sostenibilità ittica, che potrà eventualmente portare alla certificazione MSC.   L’obiettivo ultimo del progetto non è la certificazione ma generare un cambiamento di attitudine e un’onda di cambiamento verso la sostenibilità delle risorse ittiche. Percorso che è più che mai necessario in Mediterraneo il cui bacino risulta il più sovrasfruttato a livello globale (FAO SOFIA 2020)  BluFish organizza anche sessioni di formazione per sensibilizzare gli stakeholder alla sostenibilità e aumentarne la competenza e la consapevolezza su questa tematica e sugli standard di pesca sostenibile MSC. Nella fase finale, le attività di pesca lavoreranno sul piano d'azione definito insieme agli stakeholder per colmare eventuali gap rilevati durante il processo di valutazione.  In Italia, bagnata dal mare per l'80% dei confini, la pesca gioca un ruolo fondamentale nel tessuto sociale ed economico del Paese.  Nel 2019 la filiera ittica (che va dalla pesca alla vendita) coinvolgeva oltre 33.000 imprese, di cui il 9,6% gestite da persone al di sotto dei 35 anni d’età (IX Rapporto Unioncamere sull'Economia del Mare, 2021).  L'importanza della pesca nel territorio Italiano si scontra con la condizione preoccupante del mar Mediterraneo, in cui il 73% delle popolazioni ittiche valutate risultano sovrasfruttate. Una condizione che andrebbe costantemente monitorata, in un contesto in cui la diffusa mancanza di dati a supporto rende difficile eseguire valutazioni.  Un quadro complesso, in cui oltretutto si inserisce una ancora scarsa comprensione della sostenibilità nel settore della pesca.  In questo contesto, MSC ha deciso di agire per diffondere una maggiore cultura della sostenibilità, con gli obiettivi di:  - migliorare la comprensione delle attività di pesca italiane;  - valutarne la sostenibilità;  - identificare le buone pratiche;  - migliorare la cooperazione tra le diverse realtà della pesca italiana;  - realizzare miglioramenti concreti nella gestione della pesca;  - generare valore per le attività di pesca e gli attori del mercato.

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Sensibilizzare gli studenti sull’impatto ambientale dei rifiuti


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Progetto realizzato dal Comune di Saronno e in collaborazione con Amsa. La seconda edizione si è suddivisa in due parti: una parte teorica dove viene sottolineata l’importanza dei rifiuti dal punto di vista ambientale e una parte pratica con laboratori. Gli studenti hanno realizzato un reportage sui temi, che sono stati trattati precedentemente, coinvolgendo le famiglie.

Progetto realizzato dal Comune di Saronno e in collaborazione con Amsa. La seconda edizione si è suddivisa in due parti: una parte teorica dove viene sottolineata l’importanza dei rifiuti dal punto di vista ambientale e una parte pratica con laboratori. Gli studenti hanno realizzato un reportage sui temi, che sono stati trattati precedentemente, coinvolgendo le famiglie.

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Lotta all’inquinamento da plastica


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Terza edizione “Comuni Plastic Free”. L’organizzazione di volontariato “Plastic Free Onlus” ha premiato i Comuni che si sono contraddistinti nel contrastare l’inquinamento da plastica. Sono sette i comuni che hanno ricevuto la massima riconoscenza, tra questi vi troviamo Ferrara, Borgo Virgilio (Mantova), Legnago (Verona), Mogliano Veneto (Treviso), Bacoli (Napoli), Termoli (Campobasso) e Tortora (Cosenza).

Terza edizione “Comuni Plastic Free”. L’organizzazione di volontariato “Plastic Free Onlus” ha premiato i Comuni che si sono contraddistinti nel contrastare l’inquinamento da plastica. Sono sette i comuni che hanno ricevuto la massima riconoscenza, tra questi vi troviamo Ferrara, Borgo Virgilio (Mantova), Legnago (Verona), Mogliano Veneto (Treviso), Bacoli (Napoli), Termoli (Campobasso) e Tortora (Cosenza).

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Footwear Eco Friendly, la scelta Boatilus


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Torniamo a parlare di moda sostenibile. Per Plapletv il racconto dell'esperienza di Boatilus. BOATILUS crea calzature ecologiche per famiglie. Scarpe per famiglie Millennial eco-friendly che hanno a cuore l'impatto ecologico del prodotto, il futuro del pianeta e che si riconoscono nel DNA di BOATILUS, nella filosofia avviata dalla coppia di genitori fondatori di BOATILUS. I suoi fondatori franco-italiani sono entrambi genitori e produttori di scarpe da sette generazioni,sin dal 1810. BOATILUS si preoccupa dell'impatto ecologico del prodotto, del futuro del pianeta, ha creato e produce sandali e stivali BOATILUS per essere BIO-based e 100% RICICLABILI!

Torniamo a parlare di moda sostenibile. Per Plapletv il racconto dell'esperienza di Boatilus. BOATILUS crea calzature ecologiche per famiglie. Scarpe per famiglie Millennial eco-friendly che hanno a cuore l'impatto ecologico del prodotto, il futuro del pianeta e che si riconoscono nel DNA di BOATILUS, nella filosofia avviata dalla coppia di genitori fondatori di BOATILUS. I suoi fondatori franco-italiani sono entrambi genitori e produttori di scarpe da sette generazioni,sin dal 1810. BOATILUS si preoccupa dell'impatto ecologico del prodotto, del futuro del pianeta, ha creato e produce sandali e stivali BOATILUS per essere BIO-based e 100% RICICLABILI!

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