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Sport paralimpici

Sandrino Porru


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Plaple incontra Sandrino Porru, Presidente della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES). Sandrino si racconta a Plaple TV, di quali sogni conserva per la vita di chi vive questo tipo di difficoltà e di quanto il cuore si riempie e migliora nel gioco di squadra. La cosa che preferisce fare è "non rendere la vita banale". "Il risultato maggiore è soprattutto quello di renderti conto di quanto è bello saper crescere insieme, saper raggiungere obiettivi insieme, ma soprattutto sentirsi giorno per giorno una persona migliore".

Plaple incontra Sandrino Porru, Presidente della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES). Sandrino si racconta a Plaple TV, di quali sogni conserva per la vita di chi vive questo tipo di difficoltà e di quanto il cuore si riempie e migliora nel gioco di squadra. La cosa che preferisce fare è "non rendere la vita banale". "Il risultato maggiore è soprattutto quello di renderti conto di quanto è bello saper crescere insieme, saper raggiungere obiettivi insieme, ma soprattutto sentirsi giorno per giorno una persona migliore".

Plaple incontra

Special Olympics, in corso a Torino fino al 16 marzo


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Angelo Moratti, Presidente di Special Olympics Italia, si racconta al Corriere della Sera, attraverso le sue più grandi vittorie personali, tra cui quella di vedere suo figlio, affetto da una disabilità, imparare a camminare proprio durante i giochi olimpici. La sua storia inizia nel 2004 quando gli viene proposto di diventare presidente di Special Olympics Italia, accettando non sapeva a cosa sarebbe andato incontro. Quella è stata l'occasione poi di mille emozioni: non solo la passione del dedicarsi agli altri e rendere ciò che la vita gli aveva donato (proprio come gli aveva insegnato suo padre), ma anche scoprire grandi affetti tra gli atleti e gli allenatori e trovare quella che sarebbe poi diventata la sua famiglia. «Anche quella, meravigliosa. Ma non solo. Dieci anni fa mi scrisse un’amica inglese con un figlio, Adam, che aveva allora 5 anni, con una condizione di disabilità molto grave: non camminava e non parlava. Mi chiedeva cosa potesse fare. Ci siamo visti, innamorati e sposati. Abbiamo deciso di condividere la nostra vita e abbiamo avuto due figli, oltre ad Adam. Sono le esperienze bellissime che nascono da questo movimento. A Torino ne ho vissuta un’altra a livello personale. Adam ora ha 15 anni e regala emozioni ogni giorno. Sta imparando a camminare. Vedere che iniziava a farlo proprio qui ai Giochi è stata per noi una gioia immensa, non descrivibile, quasi un miracolo. Pensare che magari un giorno possa partecipare a eventi così è meraviglioso. La magia di Special Olympics, che non ti lascia mai». Foto: Special Olympics

Angelo Moratti, Presidente di Special Olympics Italia, si racconta al Corriere della Sera, attraverso le sue più grandi vittorie personali, tra cui quella di vedere suo figlio, affetto da una disabilità, imparare a camminare proprio durante i giochi olimpici. La sua storia inizia nel 2004 quando gli viene proposto di diventare presidente di Special Olympics Italia, accettando non sapeva a cosa sarebbe andato incontro. Quella è stata l'occasione poi di mille emozioni: non solo la passione del dedicarsi agli altri e rendere ciò che la vita gli aveva donato (proprio come gli aveva insegnato suo padre), ma anche scoprire grandi affetti tra gli atleti e gli allenatori e trovare quella che sarebbe poi diventata la sua famiglia. «Anche quella, meravigliosa. Ma non solo. Dieci anni fa mi scrisse un’amica inglese con un figlio, Adam, che aveva allora 5 anni, con una condizione di disabilità molto grave: non camminava e non parlava. Mi chiedeva cosa potesse fare. Ci siamo visti, innamorati e sposati. Abbiamo deciso di condividere la nostra vita e abbiamo avuto due figli, oltre ad Adam. Sono le esperienze bellissime che nascono da questo movimento. A Torino ne ho vissuta un’altra a livello personale. Adam ora ha 15 anni e regala emozioni ogni giorno. Sta imparando a camminare. Vedere che iniziava a farlo proprio qui ai Giochi è stata per noi una gioia immensa, non descrivibile, quasi un miracolo. Pensare che magari un giorno possa partecipare a eventi così è meraviglioso. La magia di Special Olympics, che non ti lascia mai». Foto: Special Olympics

Dillo a Plaple

"Il giorno che mi ha cambiato la vita" - La storia di Andrea Lanfri


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"Sono passati esattamente 10 anni dall'ultima volta che ho camminato con le mie gambe". Parole dette con un sorriso sulle labbra, consapevoli di tutto ciò che sono riuscite a conquistare, festeggiare, raggiungere. Con solo tre dita, Andrea Lanfri è stato il primo pluriamputato non solo a raggiungere la cima dell'Everest, ma anche a correre il miglio più veloce ad un'altitudine di 5164m. Un ragazzo che non si è fatto abbattere dagli accadimenti, da quell' "esserino (meningite) che lo voleva frenare", ma si è riscoperto ancora più forte. Nel 2015 perde le gambe? Nel 2016 diventa campione paralimpico e il primo atleta uomo italiano della storia a correre con doppia amputazione agli arti inferiori sotto i 12 secondi nei 100 metri piani. Nel 2015 perde sette dita? Nel 2017 diventa alpinista professionista, raggiungendo poi nel 2022 la vetta più alta del mondo: l'Everest. Cosa lo caratterizza? La voglia di VIVERE, perchè alla vita non si può dire mai veramente fine.

"Sono passati esattamente 10 anni dall'ultima volta che ho camminato con le mie gambe". Parole dette con un sorriso sulle labbra, consapevoli di tutto ciò che sono riuscite a conquistare, festeggiare, raggiungere. Con solo tre dita, Andrea Lanfri è stato il primo pluriamputato non solo a raggiungere la cima dell'Everest, ma anche a correre il miglio più veloce ad un'altitudine di 5164m. Un ragazzo che non si è fatto abbattere dagli accadimenti, da quell' "esserino (meningite) che lo voleva frenare", ma si è riscoperto ancora più forte. Nel 2015 perde le gambe? Nel 2016 diventa campione paralimpico e il primo atleta uomo italiano della storia a correre con doppia amputazione agli arti inferiori sotto i 12 secondi nei 100 metri piani. Nel 2015 perde sette dita? Nel 2017 diventa alpinista professionista, raggiungendo poi nel 2022 la vetta più alta del mondo: l'Everest. Cosa lo caratterizza? La voglia di VIVERE, perchè alla vita non si può dire mai veramente fine.

Storie ad impatto

Sport è inclusione! - Un Pegaso d’oro per i valori umani trasmessi dalle società sportive


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Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha conferito il Pegaso per lo Sport 2024 a una rosa di atleti e paratleti toscani, sia di sport di squadra che individuali, che nell’anno in corso si sono distinti per i loro successi o per il loro esempio di correttezza, rispetto e lealtà sportiva.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha conferito il Pegaso per lo Sport 2024 a una rosa di atleti e paratleti toscani, sia di sport di squadra che individuali, che nell’anno in corso si sono distinti per i loro successi o per il loro esempio di correttezza, rispetto e lealtà sportiva.

News

Giusy Versace


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Plaple incontra Giusy Versace, non solo un atleta paralimpica, scrittrice e senatrice, ma anche un grande esempio di forza e tenacia. Nel 2005, all'età di 28 anni, perde entrambe le gambe a seguito di un grave incidente. "Ho imparato veramente a vivere nel momento in cui ho rischiato di perdere la vita". Queste le sue parole per descrivere la rinascita che la caratterizzata e che tutt'oggi la rende quella che è: determinata, allegra e soprattutto grata.

Plaple incontra Giusy Versace, non solo un atleta paralimpica, scrittrice e senatrice, ma anche un grande esempio di forza e tenacia. Nel 2005, all'età di 28 anni, perde entrambe le gambe a seguito di un grave incidente. "Ho imparato veramente a vivere nel momento in cui ho rischiato di perdere la vita". Queste le sue parole per descrivere la rinascita che la caratterizzata e che tutt'oggi la rende quella che è: determinata, allegra e soprattutto grata.

Plaple incontra

Martina Caironi


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Plaple incontra Martina Caironi, atleta della squadra Fiamme Gialle. Martina è una ragazza come tutte le altre, che ad un certo punto della sua vita ha dovuto affrontare la disabilità. Non si è fatta vincere ed è diventata una campionessa paralimpica della squadra delle Fiamme Gialle.

Plaple incontra Martina Caironi, atleta della squadra Fiamme Gialle. Martina è una ragazza come tutte le altre, che ad un certo punto della sua vita ha dovuto affrontare la disabilità. Non si è fatta vincere ed è diventata una campionessa paralimpica della squadra delle Fiamme Gialle.

Plaple incontra

"Persona al Centro"


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Cosa significa "persona al centro"? Tante sarebbero le risposte, tanti gli argomenti da trattare, dalle istituzioni alla maniera stessa di guardare noi stessi e gli altri. Abbiamo raccolto qualche opinione all'evento di Expo-Aid di Rimini.

Cosa significa "persona al centro"? Tante sarebbero le risposte, tanti gli argomenti da trattare, dalle istituzioni alla maniera stessa di guardare noi stessi e gli altri. Abbiamo raccolto qualche opinione all'evento di Expo-Aid di Rimini.

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Rinascere con la vela - L'esperienza dello Yacht Club di Punta Ala


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Oramai sono passati 12 anni da quando è iniziato il progetto della Para Sailing dello Yacht Club di Punta Ala, ma l'emozione è sempre forte. Sì, è possibile rinascere. Sì, è possibile essere atleti. Sì è possibile ritrovare sé stessi e la propria forza anche dopo un grave incidente. Uomini, atleti, che hanno deciso di non darsi per vinti ma di rinascere attraverso il mare, le onde, la vela. Questa è la storia della squadra agonistica della Para Sailing dello Yacht Club di Punta Ala.

Oramai sono passati 12 anni da quando è iniziato il progetto della Para Sailing dello Yacht Club di Punta Ala, ma l'emozione è sempre forte. Sì, è possibile rinascere. Sì, è possibile essere atleti. Sì è possibile ritrovare sé stessi e la propria forza anche dopo un grave incidente. Uomini, atleti, che hanno deciso di non darsi per vinti ma di rinascere attraverso il mare, le onde, la vela. Questa è la storia della squadra agonistica della Para Sailing dello Yacht Club di Punta Ala.

Storie ad impatto

Inclusione e talento, lo sport secondo la Fispes


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Oggi l'Italia festeggia i suoi campioni. La vittoria è sintesi di un percorso lungo, fatto di sacrifici, di battaglie personali e collettive. Un mondo intero da scoprire dietro la medaglia. La mission della "casa comune", la possibilità di vedere insieme Comitato Olimpico e Paralimpico, tra gli obiettivi della Fispes- Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali. Una squadra che fa rete a partire dalla condivisione di obiettivi comuni. La crescita culturale, l'eliminazione di ogni forma di barriera attraverso lo sport, la promozione del talento. Racconta l'esperienza della Federazione il Presidente Sandrino Porru

Oggi l'Italia festeggia i suoi campioni. La vittoria è sintesi di un percorso lungo, fatto di sacrifici, di battaglie personali e collettive. Un mondo intero da scoprire dietro la medaglia. La mission della "casa comune", la possibilità di vedere insieme Comitato Olimpico e Paralimpico, tra gli obiettivi della Fispes- Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali. Una squadra che fa rete a partire dalla condivisione di obiettivi comuni. La crescita culturale, l'eliminazione di ogni forma di barriera attraverso lo sport, la promozione del talento. Racconta l'esperienza della Federazione il Presidente Sandrino Porru

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Inclusione, Valorizzare l'Italia dei modelli positivi


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L'Italia, l'inclusione, il valore della rete e dei modelli positivi. Con PlapleTv la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli per illustrare le prospettive per il futuro, le ambizioni di una società che punta ad essere realmente inclusiva.

L'Italia, l'inclusione, il valore della rete e dei modelli positivi. Con PlapleTv la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli per illustrare le prospettive per il futuro, le ambizioni di una società che punta ad essere realmente inclusiva.

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Inclusione in classe - La formula Lab 3.11


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Quanto contano gli strumenti giusti nella possibilità di praticare lo sport? La risposta è un'esperienza personale che si traduce poi nel discorso d'impresa della Lab 3.11. L'azienda progetta e realizza ausili per l'attività sportiva delle persone con disabilità. Inclusione in classe, la sinergia con Decathlon: racconta dell'esperienza d'impresa il fondatore Costantino Perna.

Quanto contano gli strumenti giusti nella possibilità di praticare lo sport? La risposta è un'esperienza personale che si traduce poi nel discorso d'impresa della Lab 3.11. L'azienda progetta e realizza ausili per l'attività sportiva delle persone con disabilità. Inclusione in classe, la sinergia con Decathlon: racconta dell'esperienza d'impresa il fondatore Costantino Perna.

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Pianeta e persone, futuro sostenibile. Plaple lancia la sfida


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Una società che trova nella sostenibilità ambientale e sociale la sua ragion d’essere, è realmente possibile? Ci credono la Pmg Italia (Firenze), società per la comunicazione integrata e digital, e la PMG Italia (Bologna), società Benefit che sviluppa progetti di utilità sociale, unite come i pilastri Planet e People che reggono il nuovo progetto Plaple. Due facce della stessa medaglia che immaginano un futuro sostenibile, inclusivo, partecipato. La presentazione di PlapleTV, Planet e People, questa mattina presso Confindustria Emilia, Via S. Domenico 4, Bologna. I principi dettati dalla Conferenza Onu sull’ambiente, dall’Agenda 2030, fissano la mission: la creazione di una rete virtuosa fatta di persone, istituzioni, associazioni ed imprese che condividano obiettivi e buone pratiche mirate allo sviluppo di una società green, più attenta ai bisogni delle persone e della “casa” Terra. La cooperazione rappresenta l’obiettivo e la strategia vincente del progetto.

Una società che trova nella sostenibilità ambientale e sociale la sua ragion d’essere, è realmente possibile? Ci credono la Pmg Italia (Firenze), società per la comunicazione integrata e digital, e la PMG Italia (Bologna), società Benefit che sviluppa progetti di utilità sociale, unite come i pilastri Planet e People che reggono il nuovo progetto Plaple. Due facce della stessa medaglia che immaginano un futuro sostenibile, inclusivo, partecipato. La presentazione di PlapleTV, Planet e People, questa mattina presso Confindustria Emilia, Via S. Domenico 4, Bologna. I principi dettati dalla Conferenza Onu sull’ambiente, dall’Agenda 2030, fissano la mission: la creazione di una rete virtuosa fatta di persone, istituzioni, associazioni ed imprese che condividano obiettivi e buone pratiche mirate allo sviluppo di una società green, più attenta ai bisogni delle persone e della “casa” Terra. La cooperazione rappresenta l’obiettivo e la strategia vincente del progetto.

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Carlo Rossetti


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Plaple incontra Carlo Rossetti, Presidente onorario dell'AISA. Carlo si racconta a Plaple TV, di quali e quanti cambiamenti ha vissuto, del perchè ha accettato e scelto di essere presidente. Si definisce "catalizzatore di opportunità" e un "ricordatore". "Tutti hanno dei talenti, poi questi vanno sviluppati con l'impegno, lo studio, l'onestà."

Plaple incontra Carlo Rossetti, Presidente onorario dell'AISA. Carlo si racconta a Plaple TV, di quali e quanti cambiamenti ha vissuto, del perchè ha accettato e scelto di essere presidente. Si definisce "catalizzatore di opportunità" e un "ricordatore". "Tutti hanno dei talenti, poi questi vanno sviluppati con l'impegno, lo studio, l'onestà."

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Lo sport che supera le barriere della disabilità: 20 anni di Volpi Rosse Menarini


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Due decenni di sport e impegno sociale. È un compleanno tondo quello che festeggiano a marzo le Volpi Rosse Menarini, la squadra di basket in carrozzina in Serie A che, dopo la trasferta per l'Eurocup 3, continua a combattere per conquistare la vetta della classifica del campionato nazionale. A fare il tifo per il team c’è il Gruppo Menarini, che sostiene questa realtà nelle sue attività di inclusione attraverso la pratica sportiva ai massimi livelli. Nate nel 2005 come associazione di promozione sociale, prima squadra toscana della disciplina, le Volpi Rosse Menarini hanno saputo trasformare la passione per lo sport in un percorso di crescita straordinario. Dopo anni di impegno nei campionati giovanili e in Serie B, nel 2021 è arrivata la svolta: la vittoria del campionato e la promozione in Serie A. Da quel momento, la formazione fiorentina si è misurata con l’élite del basket in carrozzina italiano, conquistando anche la scena internazionale con l’accesso all’Eurocup 3 e il secondo posto nel 2024. Ma le Volpi Rosse Menarini non si limitano soltanto allo sport agonistico: la società è impegnata in due principali progetti sociali. Come "Oltre l’Ostacolo" che, rivolto ai ragazzi fra i 12 e i 16 anni, propone un ciclo di incontri nelle scuole toscane per sensibilizzare i più giovani sulle barriere architettoniche, culturali e mentali che ostacolano una piena inclusione. Al termine delle lezioni in aula, gli studenti partecipano a veri e propri allenamenti con gli atleti delle Volpi Rosse Menarini. E poi "Movimento in Allegria", progetto che favorisce lo sviluppo dell’autonomia personale nei ragazzi con disabilità fisiche o cognitive.

Due decenni di sport e impegno sociale. È un compleanno tondo quello che festeggiano a marzo le Volpi Rosse Menarini, la squadra di basket in carrozzina in Serie A che, dopo la trasferta per l'Eurocup 3, continua a combattere per conquistare la vetta della classifica del campionato nazionale. A fare il tifo per il team c’è il Gruppo Menarini, che sostiene questa realtà nelle sue attività di inclusione attraverso la pratica sportiva ai massimi livelli. Nate nel 2005 come associazione di promozione sociale, prima squadra toscana della disciplina, le Volpi Rosse Menarini hanno saputo trasformare la passione per lo sport in un percorso di crescita straordinario. Dopo anni di impegno nei campionati giovanili e in Serie B, nel 2021 è arrivata la svolta: la vittoria del campionato e la promozione in Serie A. Da quel momento, la formazione fiorentina si è misurata con l’élite del basket in carrozzina italiano, conquistando anche la scena internazionale con l’accesso all’Eurocup 3 e il secondo posto nel 2024. Ma le Volpi Rosse Menarini non si limitano soltanto allo sport agonistico: la società è impegnata in due principali progetti sociali. Come "Oltre l’Ostacolo" che, rivolto ai ragazzi fra i 12 e i 16 anni, propone un ciclo di incontri nelle scuole toscane per sensibilizzare i più giovani sulle barriere architettoniche, culturali e mentali che ostacolano una piena inclusione. Al termine delle lezioni in aula, gli studenti partecipano a veri e propri allenamenti con gli atleti delle Volpi Rosse Menarini. E poi "Movimento in Allegria", progetto che favorisce lo sviluppo dell’autonomia personale nei ragazzi con disabilità fisiche o cognitive.

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