Violenza
25 Novembre - Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La battaglia delle donne iraniane, il futuro e le speranze nell'intervista con Zoya Shokoohy - Artista-Performer-Operatore Culturale
News2025, Anno del rispetto e della parità
Avendo rilevato un aumento della violenza di genere, l’associazione no-profit ICJLDS ha proclamato il 2025 «anno del rispetto e della parità», impegnandosi a promuove azioni concrete per combattere ogni forma di violenza e costruire una società fondata sul rispetto, la dignità e l’uguaglianza. Secondo un’indagine dell’Ue, 50 milioni di donne tra i 18 e i 74 anni hanno subito violenza fisica, psicologica o sessuale: il 30,7% del totale. In Italia la percentuale sale al 31,7%. ICJLDS ha così focalizzato quest’anno la sua attenzione sulla lotta contro la violenza di genere, organizzando studi, campagne di comunicazione mirate ed eventi pubblici per far conoscere le diverse forme di violenza e promuovere una cultura del rispetto: a novembre 2025 verranno presentati i risultati. «Il Codice rosso, introdotto nel 2019, ha rafforzato le tutele per le vittime di violenza domestica e di genere, introducendo anche il reato di revenge porn e aumentando le pene per stalking e violenza domestica. Tuttavia, il fenomeno dei femminicidi rimane preoccupante» osserva Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, presidente dell’ICJLDS. È vero infatti che il Consiglio d’Europa ha più volte espresso preoccupazione per l’elevata percentuale di archiviazioni nei procedimenti per maltrattamenti e violenza sessuale, nonché per l’insufficienza delle misure cautelari adottate. E per quanto riguarda i centri anti-violenza (CAV) che offrono supporto alle vittime, l’offerta è ancora insufficiente rispetto all’obiettivo di un centro ogni 10.000 abitanti stabilito dalla legge di ratifica della convenzione di Istanbul. E se a marzo 2025 il governo ha approvato un disegno di legge che introduce il reato autonomo di femminicidio, punito con l’ergastolo, nonostante i progressi legislativi e le iniziative di sensibilizzazione, la violenza di genere, in particolare quella contro le donne, rimane una sfida significativa sia in Italia che a livello globale. «È fondamentale continuare a rafforzare le misure di prevenzione, protezione e perseguimento dei reati, ma anche e soprattutto promuovere un cambiamento culturale che elimini le radici della discriminazione e della violenza di genere» concludono gli analisti dell’ICJLDS.
Avendo rilevato un aumento della violenza di genere, l’associazione no-profit ICJLDS ha proclamato il 2025 «anno del rispetto e della parità», impegnandosi a promuove azioni concrete per combattere ogni forma di violenza e costruire una società fondata sul rispetto, la dignità e l’uguaglianza. Secondo un’indagine dell’Ue, 50 milioni di donne tra i 18 e i 74 anni hanno subito violenza fisica, psicologica o sessuale: il 30,7% del totale. In Italia la percentuale sale al 31,7%. ICJLDS ha così focalizzato quest’anno la sua attenzione sulla lotta contro la violenza di genere, organizzando studi, campagne di comunicazione mirate ed eventi pubblici per far conoscere le diverse forme di violenza e promuovere una cultura del rispetto: a novembre 2025 verranno presentati i risultati. «Il Codice rosso, introdotto nel 2019, ha rafforzato le tutele per le vittime di violenza domestica e di genere, introducendo anche il reato di revenge porn e aumentando le pene per stalking e violenza domestica. Tuttavia, il fenomeno dei femminicidi rimane preoccupante» osserva Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, presidente dell’ICJLDS. È vero infatti che il Consiglio d’Europa ha più volte espresso preoccupazione per l’elevata percentuale di archiviazioni nei procedimenti per maltrattamenti e violenza sessuale, nonché per l’insufficienza delle misure cautelari adottate. E per quanto riguarda i centri anti-violenza (CAV) che offrono supporto alle vittime, l’offerta è ancora insufficiente rispetto all’obiettivo di un centro ogni 10.000 abitanti stabilito dalla legge di ratifica della convenzione di Istanbul. E se a marzo 2025 il governo ha approvato un disegno di legge che introduce il reato autonomo di femminicidio, punito con l’ergastolo, nonostante i progressi legislativi e le iniziative di sensibilizzazione, la violenza di genere, in particolare quella contro le donne, rimane una sfida significativa sia in Italia che a livello globale. «È fondamentale continuare a rafforzare le misure di prevenzione, protezione e perseguimento dei reati, ma anche e soprattutto promuovere un cambiamento culturale che elimini le radici della discriminazione e della violenza di genere» concludono gli analisti dell’ICJLDS.
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